Cinema & Sound: High End, Cinema e maxi TV

Fabio Angeloni, Fabio Sacchieri 07 Maggio 2024 Audio

Siete curiosi di leggere come si è svolto un evento che ha coinvolto AVS/MadVR, J.Sikora, LampizatOr, Omega Audio Concept, Perlisten, Rose Audio, Sony, TCL, TLA e Trinnov? Date allora una scorsa al nostro reportage dell'evento promosso da Cinema & Sound a Casalnuovo di Napoli.

Introduzione


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Lo scorso sabato 23 marzo, presso il punto vendita “Cinema e Sound” a Casalnuovo di Napoli, siamo stati coinvolti in un evento dedicato alla riproduzione audio senza compromessi, con prodotti di alta qualità e numerosi ospiti, sia nazionali che internazionali. L'evento è stato organizzato da Nando Iervolino e Antonio Guarino, proprietari di "Cinema e Sound" e che sono anche una vecchia conoscenza di chi segue AV Magazine.

Le iniziative di Nando e Antonio in questi anni sono state numerose ed estese ben oltre i confini della Campania. Ricordiamo ad esempio l'impegno al Roma Hi-Fidelity del 2021 (date uno sguardo all'intervista del 2021) con sistema allestito in collaborazione con UNICOSUONO, Innuos, LampizatOr, Canor e Audimaxim. E poi ancora al successivo Milano Hi-Fidelity, con un impianto realizzato icon Aida Acoustic, Audimaxim, Canor, Csport, Innuos, Jern, JSikora, Lampizator, Perlisten e UNICOSUONO.

L'evento dello scorso marzo è stato costruito attorno ai tre marchi più rappresentativi del lavoro di Cinema e Sound in Italia e che sono LampizatOr, J.Sikora e TrueLifeAudio, a cui si aggiungono anche i diffusori di Omega Audio Concepts. Nando e Antonio non gestiscono solo un punto vendita, pur grandissimo e con tante sale d'ascolto.

Il loro lavoro infatti è anche quello di distribuire in Italia alcuni prodotti esclusivi. Oltre ai tre brand già citati e che analizzeremo più avanti, ricordiamo anche le prestigiose elettroniche e giradischi giapponesi CSPort, gli splendidi diffusori polacchi Aida Acoustics e quelli canadesi di Gershman Acoustics.

SOMMARIO

 

La sala audio stereo


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L'evento si è svolto nella sala audio principale dedicata alla stereofonia con due sistemi distinti ma con un comune denominatore, rappresentato dai diffusori M.U.S.A. di Omega Audio Concepts e dal generoso amplificatore integrato TSI-300 di TrueLifeAudio.


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A questo sistema di riproduzione erano collegate due catene: una completamente analogica, con giradischi J.Sikora Reference e pre-phono LampizatOr, l'altra tutta digitale, con streamer HiFi Rose RS130 e DAC LampizatOr Horizon


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L'acronimo M.U.S.A  sta per “Music Under Silence’s Accondicement” ossia musica sotto la guida del silenzio. Ideale per ambienti medio grandi, la coppia di M.U.S.A. di colore nero anticipa una versione particolare con finitura bicolore, in nero opaco e bronzo, che arriverà a Casalnuovo nel mese di maggio. 

Si tratta di un diffusore a 4 vie completamente in alluminio scavato dal pieno con macchine a controllo numerico (CNC) e dal peso di 150kg per ogni diffusore, crossover esterno con telaio interamente in alluminio e connessioni di tipo Elements. Anche i cavi di potenza sono realizzati da Omega Audio Concepts, con prodotti delle serie Elements e Nano.


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TrueLifeAudio TSI-300 è un integrato dotato di design ibrido, con 2 preamplificatori valvolari che pilotano 2 amplificatori di potenza a stato solido, tutto in un unico telaio. L'amplificatore è dotato inoltre di alimentatori lineari separati, uno per i tubi a vuoto e l'altro per i componenti a stato solido.


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La potenza erogata è di 150W per canale su carico resistivo di 8 ohm e ben 300W per canale su carico di 4 ohm. In tutto il circuito vengono utilizzati componenti della massima qualità. Nel percorso del segnale, dall'ingresso all'uscita, è presente un solo condensatore a film di alta qualità. Tutte le schede e tutte le parti sono assemblate e cablate a mano.


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Il giradischi J.Sikora Reference è una anteprima nazionale ed è realizzato con 6 differenti tipi di materiale e 4 motori centrali con controllo DC/PAPST. Il piatto è bilanciato sia sul piano dinamico sia statico ed è costruito con 3 diversi tipi di materiale. Il cuscinetto principale è stato migliorato con l’uso di accaio, carburi cementati e zirconio.


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Per il modello Reference, dal peso di ben 115 kg, c'è anche l’opzione di installare 3 bracci. Nella versione realizzata per Cinema e Sound, con finitura Giallo Corsa ispirata alle auto sportive Lamborghini, è stato installato il braccio J.Sikora KVT 12 Max con tubo in kevlar e testina Aidas Mammoth Gold


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Il pre-phono è il nuovissimo LampizatOr VP4, una soluzione "one-box" che presenta sia una sezione di alimentazione che un trasformatore di "Step-Up" all'interno dello stesso telaio. Offre tre ingressi, uno per testine MM e due per testine MC. Il selettore degli ingressi è a 5 posizioni, con posizioni di 'mute' tra un ingresso e l'altro.


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All'interno sono impiegate 11 valvole, 2 x 6N6P, 4 x 6N2P-B e 4 x 6N2P, oltre alla valvola raddrizzatrice 6X5. Il pre-phono, con costruzione decisamente robusta (ben 19 kg) è disponibile con cablaggio in rame oppure in argento puro. Il prodotto in funzione durante l'evento era il modello Silver.


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Nella catena digitale, il lettore HiFi Rose RS130 era collegato al LampizatOr Horizon, uno dei DAC più interessanti del momento e che è sempre più presente - non a caso - nelle sale di riferimento delle principali fiere di settore. Il modello Horizon è basato su un nuovo chip di conversione D/A, è compatibile con formati PCM fino a 760kHz e DSD512 ed integra valvole 6SN7 e KT88.


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All'interno troviamo trasformatori personalizzati, PCB a 4 strati, 17 circuiti di alimentazione separati, firmware e software proprietari, controllo del volume con funzione di bypass, eliminazione dei "rumorosi" display LCD e OLED e sostituzione con un nuovo display con tubi nixie, nuovo circuito di superclock con cristalli ad altissima precisione, supporto antivibrazione fresato a controllo numerico per i circuiti stampati e cablaggio in argento.

Durante le dimostrazioni, Łukasz Fikus, il costruttore dei meravigliosi prodotti LampizatOr, ha risposto alle domande del pubblico sulla particolare difficoltà di approvvigionamento delle valvole, date soprattutto dalla particolare congiuntura, anche per la guerra in Ukraina e per le sanzioni comminate alla Russia.

 

Le sale Home Cinema e TV


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A corollario della sala audio dedicata alla stereofonia di fascia più elevata, erano in funzione altre due sale del grande punto vendita campano, la grande sala cinema e la piccola sala dedicata ai TV di generose dimensioni e che, fino a ieri, ospitava esclusivamente Laser TV a tiro cortissimo.


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Nella sala cinema era in funzione un videoproiettore SXRD Sony VPL-XW7000ES a risoluzione nativa 4K con sorgente luminosa laser e potenza di circa 3.000 lumen (il nostro test lo trovate a questo indirizzo). Il Sony illuminava uno schermo da ben 3,2 metri di base con picco di luminanza calibrato di ben 110 NIT.


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Il resto della catena prevedeva il pre-decoder Trinnov Altitude 32, amplificatore finale multicanale Ascendo AIA 8-6004, (8 canali da 400 W cadauno), e di Audimaxim modello MA3300 (3 canali da 300 W), sorgenti Pannde PD-6, Apple TV e HTPC con madVR e un sistema Dolby Atmos in configurazione 7.4.4 con diffusori Perlisten.


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Il set Perlisten era composto frontalmente dalle torri S7t  per i canali destro e sinistro e dal centrale S7c, surround e surround back dai modelli S5m, 4 diffusori R4s posizionati lateralmente e in alto per la dimensione verticale e 4 sub da 15”, anteriormente una coppia di D215s e posteriormente una coppia di D15s.


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Nella sala TV era in dimostrazione il nuovo TCL 98C805, un TV con tecnologia LCD VA, retroilluminazione miniLED con 1344 zone e diagonale da 98", un prodotto che che Nicola Zucchini Buriani ha già testato per AV Magazine in questo articolo, con risultati eccellenti. 


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Il nuovo TCL, calibrato alla perfezione da Nando Iervolino ed Emidio Frattaroli, sarà oggetto di un approfondimento con un articolo dedicato nei prossimi giorni. Nella dimostrazione, sono state mostrate immagini con due calibrazioni differenti, una che sfruttava tutta la abbacinante potenza luminosa del TV (fino ad oltre 1.200 NIT) e un'altra, preferita da molti, con picco di luminanza quasi dimezzato ma con prestazioni decisamente più convincenti.

 

Il racconto di Fabio Angeloni e di Fabio Sacchieri


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Pregustando questo lauto pasto, il panel romano di AV Magazine il 23 marzo scorso è partito all’alba dalla Capitale, ma non tutto è andato per il verso giusto. A metà percorso e a solo pochi metri dal muso della nostra auto (per fortuna!) la strada risultava bloccata a causa del ribaltamento di un lungo autotreno che si era coricato trasversalmente in modo però da impedire del tutto il passaggio delle auto, senza, per fortuna, provocare danni alle persone. Con un ritardo di quasi 3 ore, però, alla fine siamo approdati da Cinema & Sound e a quel punto eravamo davvero ansiosi di vedere e udire le macchine presenti nelle varie sale.


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La sala audio

L'ambiente è risultato decisamente ben suonante, in quanto estesamente trattato su ogni parete, compreso il soffitto, con materiali dei tedeschi di Raumakustik Tools Farshid Shahlawandian (RTFS): 9 elementi a soffitto, 18 a fondo sala, 6 ai lati del fondo sala, 3 ai lati (di foggia diversa e colore bianco neutro) anteriori, altri 4 a metà sala, più tutta la parte posteriore, esteticamente simile ad una libreria. Nella sala abbiamo trovato per lo più prodotti selezionati, importati e distribuiti da Cinema & Sound.


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Nel sistema analogico svettava infatti il bellissimo giradischi polacco J. Sikora Reference Giallo Corsa ispirato alle auto sportive Lamborghini con braccio top di gamma KV12 Max Zirconium VTA e testina Aidas mammoth gold, accuratamente presentato dal managing director Robert Sikora e dal vice-direttore Adam Niezbecki. Difficile rendere un'idea attendibile di questo capolavoro, quindi mi limietrò a dire che parliamo di un solidissimo oggetto dal peso complessivo di 115 kg, con un piatto da 18 kg mosso da 4 motori a puleggia PAPST in corrente continua accoppiato ad un braccio in kevlar. Si tratta di un pezzo di bravura assoluta per caratteristiche tecniche e design: sostanzialmente una luminosa versione unica del giradischi top di gamma approntata su specifica richiesta del distributore italiano, per l’appunto Cinema & Sound.


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In sala c’era anche un altro eccellente prodotto polacco distribuito da Cinema & Sound, vale a dire il pre phono LampizatOr Vinyl Phono VP4 Silver, con distributore/filtro di corrente LampizatOr Kraftwerk-8. Interessante, utile e apprezzata la presenza del fondatore del marchio, l’ingegner Lukasz Fikus. La cura che viene infusa nella progettazione circuitale dei prodotti di questo marchio gli ha rapidamente procurato una diffusa notorietà internazionale. Questi due prodotti giustificano la presenza della bella bandiera polacca biancorossa che campeggiava alle spalle del set.


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L’amplificazione del sistema era affidata ad un poderoso integrato ibrido greco, il TrueLifeAudio/TLA (altro marchio distribuito da C&S), modello TSI-300, con preamplificazione a valvole e parte finale a stato solido, per 150 Watt erogati ad 8 Ohm e - lodevolmente - 300 a 4 Ohm, con un peso di 65 kg. Il finale non ha mai fatto una piega a qualsiasi volume e si è dimostrato in grado di offrire il suo contributo senza sbavature di qualsiasi tipo. Anche in questo caso Cinema & Sound ha fatto il miracolo, garantendosi la presenza dell’ingegnere Aristomenis Georgiadis, uomo di terza generazione della famiglia, che lavora ormai in azienda da quasi due decenni.


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La voce del set era invece dispensata dal sistema Omega Audio Concepts modello M.U.S.A. (Music Under Silence Accomplishment) diffusori con struttura in alluminio ricavato dal pieno con macchine a controllo numerico CNC: 4 vie con sezione medioalta in configurazione D’Appolito dal peso complessivo di circa 160 Kg, oltre ai 75 kg dei crossover separati. Si tratta dello stesso sistema udito da Sintonie AV a Rimini, in un ambiente inconfrontabilmente più esteso e difficile. Il fatto che il M.U.S.A. abbia dato ottima prova di sé in entrambi i casi pensiamo che dovrebbe essere valutato molto positivamente anche in termini di flessibilità operativa per situazioni ambientali affatto diverse. Anche il cablaggio, attentamente disaccoppiato dal pavimento, era affidato ad OAC ed era stato scelto per il segnale nella serie Element, per il resto nella serie Nano. A questo punto sarebbe potuta mancare la presenza di Renato Filippini? No, e infatti il progettista della ditta trevigiana era puntualmente in sala, pronto a fornire tutte le spiegazioni del caso sui prodotti del marchio.


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Affiancato all’analogico c’era anche un piccolo sistema digitale. In effetti piccolo solo considerando le dimensioni tutto sommato contenute delle elettroniche, essendo composto dall'ultima versione del celeberrimo LampizatOr Horizon, DAC valvolare oggetto di un vero e proprio culto tra gli appassionati per la qualità di decodifica e per le ingegnose soluzioni circuitali adottate. Il LampizatOr è il successore del già noto DAC Pacific, ma di esso tecnicamente ha conservato davvero poco, trattandosi di un progetto davvero innovativo. Utilizza un processo di conversione con 760kHz PCM e DSD512, è il primo ad adottare la connessione XDMI Taiko Olympus, è del tutto privo di OpAmp e ha parti del percorso del segnale in argento, solo per citare alcuni dei suoi tanti atout. Dimensionalità sonora ultracredibile e perfetto posizionamento della musica e dei musicisti nello spazio sono solo alcuni dei pregi universalmente ascrittigli. Il suo design minimalista non deve ingannare, perché oltre a sottolineare la produzione accuratamente artigianale, deriva anche dalla volontà di eliminare qualsivoglia display LCD/OLED.


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Il LampizatOr riceveva il segnale digitale dallo streamer sudcoreano puro, in quanto privo di convertitore, Ultimate Network Streamer Rose Audio RS-130. Iniziamo a trovare i Rose nei set più blasonati. Non possiamo esimerci dall'evidenziare il bel display frontale, che aggiunge un tocco di classe e di brio ad una macchina tecnicamente ed esteticamente interessante. Ultimi per le dimensioni, ma magari non per un effetto che non siamo stati in grado di valutare, gli italianissimi motori stabilizzatori di vibrazione di Omicron sparsi su ogni dove, visti e rivisti tante volte, l'ultima delle quali a Sintonie, Rimini.


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Polonia, Grecia, Corea del Sud: da Cinema & Sound abbiamo mentalmente viaggiato attraverso tanti paesi anche solo osservando la riuscita miscela delle belle macchine presenti nel set in ascolto. La manifestazione ha inoltre potuto godere della presenza di esponenti di altissimo livello di tutti i marchi europei coinvolti. Inizia davvero a far piacere assistere, sul nostro territorio, alla presentazione dei prodotti dalla viva voce di figure di chiara caratura internazionale, così come avvenuto più recentemente a Roma: il fenomeno sembra anzi quasi marcare un segno di ritrovato interesse per la penisola italica dal punto di vista audio-video di attori esteri. Quindi, molto bene Cinema & Sound: la rotta che stai tracciando è quella giusta!

Pur in assenza di un mediatore tecnologico, il programma proposto è stato piuttosto sofisticato, con pezzi di qualità sonora indiscussa, in grado di dimostrare la piena capacità del set, sia in versione analogica che digitale, di risolvere le complesse trame sonore presenti sulle tracce di grande qualità.

Per i curiosi, facciamo presente che nei formati prima analogico e poi digitale (Qobuz) abbiamo ascoltato:

  • Tsuyoshi Yamamoto Trio, “Blues for K” tratto da Midnight Sugar;
  • Buika, “Volver, volver” tratto da La Nina de Fuego;
  • Fink, “Trouble’s what you’re In”, tratto da Wheels turn beneath my feet;
  • Fabrizio De André, Disamistade, tratto da Anime Salve;
  • Jan Garbarek & Hilliard Ensemble, “Parce mihi Domine”, tratto da Rarum II/Selected Recordings;
  • Minnesota Orchestra & Eiji Oue, “Danse macabre, Op. 40, tratto da Mephisto & co., RR


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Per gli speaker è stata scelta una posizione piuttosto convergente, con un TOE particolarmente rivolto verso il punto di ascolto, così come spiegato anche da Nando Iervolino, in grado di creare una scena veramente chiara, solida e ben centrata ma non per questo “ristretta” quanto geometricamente la posizione potrebbe far presagire: tutt’altro. Tra i più fortunati c’era proprio uno di noi, posizionato al centro dell’area, che ha potuto apprezzare appieno i vantaggi di questa installazione. Un suono deciso e ben governato da tutta la sofisticata elettronica a supporto (non poteva essere altrimenti!), un ascolto solido che premiava la struttura consistente dei diffusori e la caratura delle elettroniche, alla bisogna capace di esprimersi evidenziando tutte le preziose nuance del caso, anche a bassi volumi. Il set, al di là della sua piacevole estetica, riusciva a ricreare quella scena realistica e credibile che spesso nelle nostre case costituisce una chimera irraggiungibile. In sintesi, un’esperienza piena, profonda e completa che ha soddisfatto, tra i presenti, anche i palati più esigenti. La riprova è stata l’ammutolimento della sala, dopo ogni play (come ovvio), ma soprattutto dopo ogni stop.


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La sala Cinema


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Nella scura sala cinema sempre in fieri (le elettroniche sembra che in futuro troveranno posto all’esterno della sala, anche per sublimare il contrasto d'ambiente, mentre i sub scompariranno dalla vista, per questioni estetiche e per evitare qualche riflesso di troppo) questa volta c’era un completo sistema home cinema in configurazione Atmos 7.4.4. con diffusori Perlisten, sorgente HTPC dotata dell’amato video renderer madVR governato da un software di media library-player chiamato AVS, amplificazione Ascendo e Audimaxim per complessivi 4.100 watt. e il proiettore Sony XW7000 ES calibrato da Emidio Frattaroli.


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Neanche a dirlo, il nostro Direttore, arruolato per le demo nella sala cinema, proponeva come opera di primo, fortissimo impatto una scena tratta da Barbie, dove la catena mostrava una straordinaria capacità di rendere colori ultrasaturi, che idealmente posizioneremmo ai limiti del cartone animato, proprio come voluto dagli autori.


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Seguiva la visione di alcuni minuti del film 1917 (film del 2019 diretto da Sam Mendes) con tone mapping dinamico sempre a cura degli algoritmi di della suite madVR, con sorprendente la resa dinamica dei colori come lievemente desaturati per aumentare il climax delle scene grazie all’ottimo contrasto e colorimetria evocati dal regista, ben supportati dalla sala trattata con pannelli neri sui 4 lati e dalla strepitosa nitidezza della maschera di contrasto reality creation dei Sony.


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Del film, noto per lunghi piano-sequenza montati come fossero unici, ci viene proposta la scena del risveglio dello sfortunato protagonista all’interno di una casa diroccata, prima e durante un improvviso attacco. Abbiamo quindi potuto apprezzare una meravigliosa alternanza di buio e luce, di colori vividi e total-black (non per niente Roger Deakins ha vinto l’oscar nel 2020 per la migliore fotografia!) che unitamente al suono, lontano e poi subito vicino, dei colpi di mortaio resi reali dai 4 subwoofer (gli anteriori ci facevano tornare in mente i pioneristici analoghi prodotti di Miller & Kreisel, che dimensionalmente sembravano dei frigoriferi), hanno reso l’esperienza videoludica un tuffo da brividi nella fredda e buia pianura francese durante la seconda guerra mondiale.


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Hanno fatto seguito scene tratte da The Meg, dal contenuto notoriamente particolarmente complesso - dal punto di vista video - per via dei 4.000 nits massimi che si raggiungono soprattutto nel cielo di giorno: un tone mapping preciso ed efficace, malgrado l'ampia gamma dinamica..


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L’appetito più prettamente audio è stato invece soddisfatto dando in pasto ai presenti il ben riuscito Dolby Atmos dell'UHD di Eric Clapton The lady in the balcony che ci ha fatto vedere ed ascoltare le gustose sessioni di registrazione registrate alla Cowdray House ai tempi del lockdown con le superstar che usualmente collaborano con lui: basso e voce Nathan East, l'ultratecnica batteria di Steve Gadd e le tastiere di Chris Stainton.


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Anche in questo caso i commenti sono forse superflui. Quando qualità dei componenti, messa a punto del set e scelta del materiale audiovisivo da proporre sono di alto livello, il risultato non solo non delude, ma sorprende e spinge verso gli upgrade del proprio set. Forse da rivedere lievemente la calibrazione dei 4 sub, arrivati all'ultimo momento e quindi sonicamente non perfettamente allineati al resto del set, come spiegato da Antonio: d'altra parte, riequilibrare una quaterna di bestioni del genere costituisce forse l'operazione più difficile di tutte ed è lo scoglio meno immediatamente superabile!

La sala TV


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L’articolata struttura di proprietà del duo Antonio-Nando non si esaurisce con queste due sale. In una ulteriore sala, non trattata forse anche per simulare la situazione esistente nella maggior parte dei nostri living, era presente un bel maxi TCL 98” modello C805 ovverosia una TV con retroilluminazione Mini LED (FALD), pannello QLED e refresh rate massimo a 144 Hz. Questo device è stato sapientemente calibrato da Nando Iervolino e dal nostro Direttore.

Per gli amanti dell’audio-video l’effetto sorpresa nella visione una TV di tali dimensioni è senz'altro assicurato. Ma anche ad occhi più smaliziati come i nostri di fronte a noi si stagliava una TV con una base larga oltre 2 metri! L’effetto era amplificato dalla presenza di un telo ALR da 100” posto dietro al display, fissato alla parete, poiché in quella stessa sala in precedenza era disponibile un videoproiettore ultra corto ora andato a sollazzare le giornate del fortunato possessore. Questo connubio ha fatto subito sorgere in noi l’ipotesi di un confronto diretto dell’universo TV con il mondo della videoproiezione, quest’ultimo da sempre vincitore a tavolino in considerazione del numero di pollici disponibili, e tale idea si è velocemente tramutata in un articolo.


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Dal punto di vista video, come già anticipato nell’approfondimento di Emidio Frattaroli, è evidente il percorso virtuoso che il brand cinese sta effettuando nelle sue line-up, anno dopo anno, in termini di miglioramento dell’elettronica di supporto, di offerta di numerose ed efficaci funzionalità di calibrazione e di gestione del movimento che finiscono con l’incidere in modo visibile sull’immagine, componendo un interessante pacchetto dall’altissimo rapporto qualità/prezzo. L’impressione visiva è stata notevole, ma per maggiori approfondimenti rimandiamo ai numerosi articoli rinvenibili sulla rivista.

Per maggiori informazioni: www.cinemaesound.it

 

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