Milano Hi-Fidelity 2021 - Intro - Parte 1
Dopo due anni di attesa dovuti all'evolversi della pandemia, riapre i battenti la più longeva e fondamentale rassegna milanese, giunta alla sua XLVI edizione: un successo assoluto e addirittura sorprendente per gli espositori e per l'afflusso di visitatori, che mostra al mercato la via da percorrere.
A tutti noi saranno capitate almeno una volta quelle rare situazioni in cui sembra che tutto avvenga come dovrebbe, favorendo il magico accordo. No, non sono così impallinato da riferirmi all'handshaking delle nostre HDMI (che spesso tutto è, tranne che perfetto; men che mai "magico"), piuttosto a quei rari eventi in cui ci si sente un pesce che nuota felice nella propria acqua, un lettore immerso nel proprio brodo di cultura (con la u) o un essere umano che ne ha improvvisamente scovato un altro davvero prezioso.
Ebbene, tutto questo lo ha miracolosamente realizzato Sound of the valve e il suo patron Stefano Zaini con la XLVI edizione dell'Hi-Fidelity, svoltosi a Milano (la XXVIII edizione milanese), come al solito, nella struttura del Centro congressi Meliá hotel, alle cui spalle c'è un gruppo che gestisce più di 350 strutture ricettive in 40 Paesi. L'hotel che è a Milano nelle adiacenze di Piazzale Lorenzo Lotto, è ben collegato con due linee della metropolitana, è stato recentemente rinnovato in alcuni ambienti e offre spazi e servizi molto apprezzati sia dagli espositori che dagli appassionati visitatori.
Gli immancabili gufi sostenevano che l'iniziativa non avrebbe potuto avere successo, ma il 'sold out' piuttosto anticipato delle prenotazioni degli spazi da parte degli espositori, rispetto alle più rosee previsioni, era già in totale controtendenza rispetto a questi sentori vagamente iettatori. E i dati ufficiali hanno definitivamente confermato l'impressione visiva di interesse che ho tratto avvicinandomi alla mostra, vedendo così tante persone in paziente attesa di poter fare ingresso nei locali. Risulta infatti che abbiano inteso partecipare alla manifestazione ben 2.500 visitatori nella giornata del sabato (900 dei quali già dalle 10 di mattina) e 1.500 nella giornata di domenica.
Si sarebbe potuto far meglio? In tanti si sono lamentati delle lunghe code, fuori e dentro l'hotel e che ricordavano quelle dei parchi divertimento, pur con quella civile e utile segnaletica sul tempo da attendere da un certo punto prima di entrare. Ma la manifestazione è stata organizzata razionalmente e con estrema cura. I controlli all'ingresso sono stati puntuali e rigorosi, ogni sala aveva esposto un cartello che ne precisava la capienza massima e la scrupolosa ottemperanza delle norme anti Covid è andata a tutto vantaggio della serenità dei visitatori e degli espositori. A posteriori mi sembra che la miglior tecnica da adottare per riuscire a vedere tutto con la dovuta calma sia semplicemente quella di arrivare sul posto con adeguato anticipo rispetto all'orario di apertura.
Gli espositori erano moltissimi e quasi tutte le sale avevano set collegati, funzionanti e bensuonanti, con alcune conferme per le sale più 'storiche' e almeno un paio di novità con prestazioni all'ascolto quasi miracolose. Abbiamo contato addirittura 4 sistemi multicanale, anche Dolby Atmos, altrettanti sistemi audiovideo, vari videoproiettori, display e tanto spazio dedicato anche alla cultura, con seminari e ben tre concerti dal vivo.
L'impressione generale che ne abbiamo tratto, insomma, è che Zaini ancora una volta abbia fatto centro, riuscendo ad intercettare il desiderio di normalità che albergava in tutti noi da ormai quasi un paio d'anni e, al contrario, quello degli espositori di riavviare un mercato che comunque non è rimasto fermo nemmeno nei momenti più bui, per via del desiderio degli appassionati di ricreare un'altra magia, quella di realizzare in casa set audio od anche audiovideo che consentisse loro di sfruttare al meglio le sempre più performanti piattaforme di streaming, ricreando nel soggiorno di casa propria eventi vividi e ammalianti.
Anche gli acquisti di supporti fisici destinati agli appassionati del 'bit perfect' si sono giovati del momento, altrimenti piuttosto complicato, consentendo ai più esigenti di tamponare (absit iniuria verbis!) la situazione, nell'attesa della ripresa dei concerti e degli eventi dal vivo. Dunque si è trattato di una tipica manifestazione del tipo 'win-win', in cui tutti hanno potuto giovarsi di una situazione che ha fatto bene ai visitatori, proiettati nel bel mezzo di una interessante manifestazione del tutto gratuita, e agli espositori, che con una sorta di metodologia 'push' sono riusciti ad entrare in contatto diretto con i singoli appassionati che volevano ascoltare o vedere cosa offriva il mercato, nel tentativo di andare un po' al di là della fredda elencazione delle caratteristiche tecniche delle varie macchine che vengono proposte sui depliant o provate a cura delle riviste di settore.
Nei prossimi giorni pubblicheremo su AV Magazine interviste e approfondimenti sulle migliori installazioni che abbiamo visto e ascoltato al Milano Hi-Fidelity 2021, ricordando che l'ultimo week-end di Novembre, ovvero sabato 27 e domenica 28 novembre, sarà il momento del Roma Hi-Fidelity, in programma presso il Mercure Roma West, l'hotel con un raffinato centro congressi situato nei pressi dell'Eur e della nuova Fiera di Roma.
Per maggiori informazioni: Hi-Fidelity Roma 2021
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