Milano Hi-Fidelity 2021 - Audioquality
Parte 2 | Dopo due anni di attesa dovuti all'evolversi della pandemia, riapre i battenti la più longeva e fondamentale rassegna milanese, giunta alla sua XLVI edizione: un successo assoluto e addirittura sorprendente per gli espositori e per l'afflusso di visitatori, che mostra al mercato la via da percorrere.
Difficile pensare ad una sala più felice sotto il profilo logistico di quella scelta da Audioquality al primo piano del Meliá, in un'area condivisa solo con la sala concerto. Si tratta di uno spazio molto luminoso, ampio e piacevolmente allestito, al cui immediato esterno era presente anche un comodo divano. Partiamo dall'inizio.
Audioquality nasce dalla mente del funambolico Marcello Canè, imprenditore emiliano che lavora praticamente da sempre nel comparto e che fa base a San Lazzaro di Savena, nel bolognese, dove - come da consolidata tradizione del luogo - propone succose delizie... tecnologiche. La struttura ha anche un punto vendita sito a Milano (Spazio2M, di Fabio De Angelis) e intrattiene fattive collaborazioni sia al centro (HifiD'Agostini e D'Agostini lab di Alessandro D'Agostini, Roma) che al Sud, a Casalnuovo di Napoli (Cinema & Sound di Antonio Guarino e Nando Iervolino) il che gli consente, in via diretta o indiretta, di accontentare gli appassionati residenti in tutto lo stivale.
La sala principale era, per così dire, 'statica', ma aveva la particolarità di un programma sonoro e video che veniva circolarmente replicato nei vari set. Erano presenti moltissime "aree" dedicate, pronte ad accontentare i gusti più disparati in un colorato lunapark di suoni e visioni.
Dali con i suoi diffusori da incasso, tra i quali spiccava il bel Phantom IW-M375 LCR, dalla profondità ridottissima ma dotato di tweeter a cupola e a nastro, ma anche un Phantom H-120 e un Phantom E-60 white. Il prepro immersivo Storm Audio ISP MK2 (che muoio dalla voglia di sentire/provare).
Una colonna di sintoamplificatori Anthem MRX 1140, 740, 540. Tre videoproiettori Sony, a partire dal VPL-VW290ES, ma anche un VPL-590ES ed un VPL-790ES.
La TV OLED Sony FWD-83A90J, pilotata da un lettore universale UHD IPUK UHD8592. Un NAD Master M10 microbico vincitore di un EISA 2019-2020 nella categoria best smart amplifier, diffusori da pavimento Dali Oberon 9, lo streaming player amplificato Bluesound Powernode 2i, il sintoamplificatore AV NAD T 778, lo streaming player NAD C700, il l'amplificatore DAC streamer di rete NAD M33, un set di 3 subwoofer JL Audio,
una coppia di classici diffusori JBL L100 e 4312G, il Laser TV trilaser a tiro ultracorto Samsung The Premiere LSP9T, il bel porta cuffie professionale Solidsteel Zenith, il PreProcessore AV Arcam AV-40 con un suo fratellino e un finale della serie PA, il bell'amplificatore AV Rotel RAP-1580MKII,
il preamplificatore processore AV Rotel RSP-1576MKII, il finale Rotel di potenza multicanale RMB-1585, i lettori universali Reavon UBR-X200 e UBRX100, lo streaming player Bluesound Node 2, la coppia pre e finale Anthem STR Pre e STR Power Pre HiEnd Stereo, la laser TV (VPJ a tiro ultracorto) BenQ V7000i, il VPJ BenQ W5700, gli speaker compatti Yamaha MusicCast 20 Speaker Wireless Multiroom (WX-021) e 50,
il wireless streaming amplifier Yamaha WXA-50, il bel Yamaha RX-V6A, la Yamaha YH-E700 e Yahama E3B, l'amplificatore integrato Yamaha AS-1200, l'amplificatore integrato Yamaha AS-2200, il Giradischi MusicCast (TT-N503) Yamaha VINYL 500.
Infine, la poltrona Eusonica di Euracom per "vibro music treatment". Posta all'ingresso della sala, sulla sinistra, Claudio la proponeva a qualche fortunato occupante che con faccia beata riusciva a godere di buona musica originata da un lettore portatile connesso ad un preamplificatore con stadio finale a valvole per un ascolto in cuffia rinforzato da 8 poderosi bass shakers posti sul materasso della poltrona. Senz'altro da provare per il piacere e il relax che determina per la commistione tra la posizione assunta, la musica ascoltata con le orecchie e avvertita per le vibrazioni.
Audioquality ha allestito anche una seconda sala, il cui mattatore era il professionalissimo Francesco Aliotta, con set composto da un lettore universale UHD IPUK UHD8592, un sintoamplificatore AV 4K Nad T 778, 5 diffusori da pavimento Dali Oberon con sub, VPJ laser/fosfori Sony VPL-VW890ES che proiettava su uno schermo Darkstar 9 ISF con processore Video madVR Envy Pro. Le premesse per un ascolto/visione di qualità c'erano quindi davvero tutte in un set non esattamente di base.
Sul fronte audio, il lettore universale è l'epigono di un Oppo UDP-203, il sintoamplificatore audiovideo della NAD unisce al tradizionale suono di qualità un bel display frontale a colori che facilita non poco le operazioni di controllo e di settaggio, mentre i diffusori del marchio danese Dali non hanno certamente bisogno di presentazioni. Sul fronte video il proiettore laser adotta come da tradizione la tecnologia SXRD (LCoS) che porta con sé un ottimo rapporto di contrasto, coadiuvata da un'ottica 'All-Range Crisp Focus' (ARC-F) e dalla maschera di contrasto 'Reality Creation', per decine di migliaia di ore di proiezione garantite.
Lo schermo Darkstar 9 ISF da 3,5 metri (utilizzato solo per 2,83 metri di larghezza, ovvero circa 125"), assorbendo 'attivamente' la luce spuria, favorisce il miglioramento del contrasto dell'immagine e viene dichiarato esente da difetti quali sparkling, hotspot e colorshift. Infine, ma non da ultimo, va considerata la star del set, il processore video MadVR Envy, forse il miglior complemento di questo genere in ambito consumer, in quanto in grado di fornire all'immagine in tempo reale un boost davvero notevole sotto molti profili.
Il 'Lucy' di Luc Besson (le cui qualità di immagine non finiremo mai di magnificare) mostra subito un'immagine strepitosa e contrastatissima. L'HDR viene gestito totalmente dall'Envy, che restituisce tutta la dinamica possibile e che - immagine per immagine - compensa authoring non perfettamente lineari. La miglior dimostrazione la fornisce Francesco, quando fa notare che le possibili regolazioni manuali effettuate sul proiettore per la visione di Lucy risulteranno un attimo dopo inadeguate per la visione di un documentario, dove compare una decisa sovraesposizione, subito corretta con la riattivazione dell'Envy Pro. Seguono un timelaps di Samsung 4K HDR, Wonderland two, con immagini dalla resa davvero straordinaria anche solo in termini di risoluzione e LG Cymatics Jazz HDR 10 UHD 4K probabilmente nato per gli schermi OLED del marchio. Terminiamo con un film più tradizionale, a risoluzione FHD che trattato da Envy risorge a nuova vita. Gran bella permanenza, da quelle parti!
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