Optoma UHZ65LV DLP 4K HDR

Emidio Frattaroli 20 Novembre 2020 4K e 8K

Risoluzione 4K, tecnologia DLP, sistema d'illuminamento laser e ben 5.000 lumen di flusso luminoso: queste sono alcune delle caratteristiche più esclusive di un proiettore che promette un rapporto qualità prezzo che ha quasi dell'incredibile

Setup e flusso luminoso


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Il test del nuovo Optoma UHZ65LV è avvenuto a Roma in due location differenti. La prima nella sala principale di Gruppo Garman in via Boezio: una dark room che conosco molto bene, teatro di numerosi eventi e test di prodotto. In più, ho passato parecchie ore a casa di Fabio Angeloni, all'interno del suo splendido e grande ambiente, opportunamente oscurato e con una particolarità: c'era anche un esemplare di UHZ65 perfettamente tarato con cui evidenziare le differenze con la nuova edizione LV! Le misure pubblicate qui di seguito sono state tutte normalizzate con il gruppo ottico condizioni migliori, quindi in modalità "wide", con Brilliant Color al massimo e sistema d'illuminamento alla massima potenza. A casa di Fabio Angeloni, con obiettivo in modalità medio-tele, ho registrato una diminuzione del flusso luminoso del 18%.

Iniziamo dal flusso luminoso. Il nuovo 'LV' è più luminoso del modello precedente. Secondo le specifiche, il modello UHZ65LV è accreditato di 5.000 lumen di flusso luminoso, mentre il modello UHZ65 ne produce 3.000 che sono in effetti a portata di tiro; ho misurato quasi 2.700 lumen in modalità 'Bright' con il modello UHZ65 ma con un bilanciamento del bianco verdastro che rende le immagini inguardabili. Nelle modalità più 'commestibili' il flusso luminoso scende al di sotto dei 2000 lumen (tra 1.600 e 1.800 lumen), sempre con il laser alla massima potenza. Il modello 'LV' nella modalità 'Bright' sale fino a sfiorare i 4.400 lumen ma anche qui il bilanciamento del bianco rende le immagini inguardabili. Nella modalità 'Cinema' si scende a circa 2.800 lumen, ovvero il 50% di flusso luminoso in più rispetto al modello precedente. Per aumentare il flusso luminoso del modello 'LV' sembra che Optoma abbia cambiato i filtri della ruota colore (e forse anche la miscela di fosfori), tagliando soprattutto meno la componente rossa, col risultato che il colore primario rosso e più spostato in zona 'gialla'. Nell'immagine in alto possiamo vedere i due gamut nativi a confronto: UHZ65 a sinistra e UHZ65LV a destra.

 
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Il flusso luminoso del modello LV è elevato in assoluto. Per fare un esempio, un proiettore Sony laser 4K come il VPL-VW790ES, dal costo quasi quadruplo rispetto all'Optoma UHZ65LV, ha un flusso luminoso dichiarato di 2.000 lumen ma in realtà si 'siede' a circa 1.600 lumen dopo la calibrazione. Ebbene, il nostro Optoma UHZ65LV con la calbrazione è in grado di superare agevolmente i 2.400 lumen, ammesso di averne realmente bisogno. Se consideriamo come obiettivo il raggiungimento dei 100 NIT di luminanza su schermo per poter godere dei contenuti HDR, allora potremmo spingerci fino a 8 metri quadrati di schermo a guadagno unitario, ovvero 170" (base di 375 centimetri), oppure 150" per schermi ALR con guadagno 0,8 (base di 335 centimetri). Su uno schermo da 3 metri di base con gain unitario, il nostro 'LV è in grado di pettinare le nostre retine con 150 NIT! 

Con il 'Brilliant Color' (d'ora in avanti 'BC') al massimo, il proiettore è molto luminoso ma i colori più saturi diventano più scuri, un po' come succede negli OLED che hanno la struttura dei pixel WRGB. Nei proiettori DLP con ruota colore come questo Optoma, diminuendo l'intervento del 'BC' si riduce il 'delta' tra luminanza della scala dei grigi e dei colori con la conseguenza che scendono anche il flusso luminoso generale e il rapporto di contrasto nativo. Sono 10 gli step in cui modulare l'intervento del BC ed oltra alla variazione del flusso luminoso e del rapporto di contrasto, cambiano in maniera sostanziale anche il bilanciamento del bianco e i colori; è difficile dire qual'è il miglior setting del 'BC' perché ogni installazione ha le sue peculiarità e l'appassionato medio preferisce sicuramente dinamica e rapporto di contrasto ad una maggiore precisione nella riproduzione dei colori. Io ho trovato un buon compromesso con il BC ad 8 ma anche lasciandolo al massimo le controindicazioni non sono poi così tante.

 
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C'è un altro aspetto delle impostazioni predefinite estremamente importante da considerare per l'Optoma UHZ65LV e riguarda la modulazione della potenza del laser, che può essere modulata dal 50% al 100% con step al 5% di intensità. Ebbene, ho misurato il bilanciamento del bianco su 4 punti (25%, 50%, 75% e 100%) su tutti gli step di modulazione del laser e ho scoperto che tra l'85% e il 95% di potenza il bilanciamento del bianco è così regolare che non serve quasi neanche la calibrazione del bilanciamento del bianco. Più si scende con la potenza, più sale la componente blu. C'è anche un altra particolarità: al 100% di intensità del segnale in ingresso c'è un salto notevole di flusso luminoso e si innesca SEMPRE una dominante verde molto difficile da controllare con la calibrazione a due soli punti (basse luci e alte luci).

In questo caso, con i pochi strumenti a disposizione nel menu di calibrazione, la scelta che privilegia la correttezza di riproduzione dei colori mi suggerisce di limitare il contrasto in modo da evitare l'innesco della dominante verde che vediamo al 100% di intensità della scala dei grigi. Per qesto però si paga un prezzo molto sapido e il flusso luminoso scende fino al 20% e con lui anche il rapporto di contrasto che però, fortunatamente, si mantiene su livelli decisamente elevati per un DLP 4K, ovvero fino a 1.800:1. Difficile in questo caso decidere cosa fare. Con una sorgente come il nostro Digifast, oppure con un processore esterno o qualcosa di simile, è possibile creare una 3D LUT con risultati eccellenti, limitando comunque la potenza del laser al 95%.

 

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