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First Look BenQ X12000H

Anteprima di Fabio Angeloni , pubblicato il 15 Aprile 2019 nel canale 4K

“Il primo contatto con il nuovo DLP LED BenQ X12000H, con DMD da 0,66" e risoluzione totale di 8,3 megapixel, può contare sul nuovo sistema d'illuminamento ibrido Philips ColorSpark basato su LED e fosfori e in grado di coprire completamente lo spazio colore DCI-P3...”

L'evento da Audio Quality


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Premesso che, dopo aver visto il BenQ W11000 a Roma, nel lontano dicembre 2016, ero davvero curioso di vedere questo X12000H, anche per via della mia buona disposizione verso i DLP e della stima che nutro per le realizzazioni dello specifico marchio, non mi è stato dunque affatto difficile decidere, un po' all'ultimo momento anche per via del preavviso di 48 ore, di raggiungere il nuovo punto vendita affiliato ad Audio Quality, denominato Spazio2M a Segrate. Pur essendo stato molte volte a Milano, anche per motivi familiari, non avevo mai visto Segrate: provenendo dalla confusione romana l’ho trovato un posto davvero ameno, urbanisticamente ben progettato, pieno di verde, apparentemente a misura d’uomo.


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Giunti lì verso le 11:30, all’ingresso del negozio, abbiamo trovato ad accoglierci calorosamente Fabio De Angelis, il titolare, che ci ha anche offerto un caffè (quanto mai gradito, dopo un viaggio in treno di tre ore). Al centro della sala troneggiava, come nulla fosse, un BenQ W11000H che proiettava su schermo ad alto contrasto. Come sappiamo, è sempre difficile far lavorare bene un proiettore in pieno giorno con tutte le persiane sollevate, ma la luminosità della macchina, la distanza di proiezione e soprattutto il tipo di schermo finivano col produrre un risultato gradevole. Nella sala suonava anche un impianto audio di cui ho notato solo una coppia di diffusori B&W Serie 7


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Su un divano, a disposizione degli ospiti, erano inoltre affastellati numerosi depliant illustrativi delle due macchine, utili per un successivo approfondimento tecnico di quanto visto. Terminato il caffè siamo stati invitati a scendere i gradini di una scala illuminata di blu e, giunti di sotto, a sederci. La saletta è bella, il trattamento acustico esteticamente appagante (poi scopriremo anche efficace) e il divano molto comodo. Giungiamo nel bel mezzo di una presentazione curata da quel mago di Francesco Aliotta, persona preparata, seria e disponibile la cui notoria caratura professionale non richiede di doversi ulteriormente soffermare. Ci avverte che, lato audio, la sala recentemente è stata completamente rinnovata (installando addirittura un pavimento galleggiante), per cui alcune calibrazioni ambientali effettuate con il Trinnov devono essere ancora aggiornate.


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La macchina proietta da un ripiano posto alle nostre spalle e produce una fiochissima luce spuria sul soffitto davanti a sé, in tipico stile DLP. Aliotta rileva che i moduli LED garantiscono prestazioni costanti sulle tre dominanti ed è dotata di colori che non si "siedono” rispetto alla luminanza del bianco, come invece accade alla stragrande maggioranza di proiettori DLP monochip: verificheremo in fretta che le cose stanno proprio così. Lo schermo è prodotto dalla californiana Elite Prime Vision’s. Si tratta del modello Darkstar 9 ad alto contrasto (tipologia perfetta per un DLP), con gain di 0.9 e certificazione ISFccc, ed è proposto in formato 21:9 con 3.2 metri di base (137 pollici), pur essendo utilizzato in 16:9 su base 2.40 metri per una superficie di 110 pollici: il produttore garantisce l'assenza di fenomeni di sparkling e di hotspot, oltre ad un ampio angolo di visione. A calibrazione avvenuta, sullo schermo sono stati misurati 75 nits. 

  
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Le fonti video sono un Oppo UDP-203 e un HTPC con installato il software madVR. (Ma anche da quelle parti sono in fervida attesa della messa in produzione di ENVY...) Un vero e proprio pezzo forte del set è costituito dal processore del marchio francese Trinnov, l'Altitude 16. Questo brand, che si è andato progressivamente affermando fino a costituire la punta di diamante del settore, fa della flessibilità e della estrema qualità di trattamento del segnale i suoi capisaldi. Strutturato come un HTPC e governato da un chip Intel i7, è dotato di entrate e di uscite che consentono di collegare praticamente qualsiasi macchina di cui si disponga, con decoding di materiale codificato in Dolby Atmos, Auro-3D e DTS:X, alimentazioni separate per il processamento e la sezione audio, rapporto di segnale disturbo superiore ai 118dB e risoluzione del DAC fino a 24 bit/192 Khz.

  
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Al Trinnov Altitude 16 è collegato un poderoso multicanale americano, completamente bilanciato, ATI AT4000 a 6 moduli per i canali frontali, tutti pilotati in biamplificazione. Si tratta di un finale dotato di doppio toroidale, che eroga per ogni canale 200 WRMS su 8 Ohm, ma ben 300 WRMS su 4, con uno slew rate di 60 v/µs e un SNR-A di 128 dB. Dunque, per via delle differenti impedenze accoppiato alle Wisdom eroga poco meno di 300 WRMS in gamma medio-alta (la parte a nastro) e ben più di 300 WRMS in gamma bassa (i woofer dinamici), mentre eroga i classici 200 WRMS sulle due sezioni del canale centrale. I restanti canali vengono pilotati da due finali canadesi Anthem MCA525, accreditati di 225 WRMS su 8 Ohm per ognuno dei 5 canali con un SNR-A di 120 dB, uno slew rate di 30 v/µs per un peso di 27,5kg.


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Per il comparto audio il set 5.2.4 utilizza speakers di tipologia e marche diverse. Il fronte principale è infatti composto da una coppia di altoparlanti stereo americani, i Wisdom Audio Sage L75, snelle ed eleganti torrette ibride con 48 pollici di emettitori planari magnetici (che coprono le 6 ottave superiori) impedenza di 4,5 Ohm e sensibilità di 95dB accoppiati a 4 woofer da 15 cm con impedenza di 3 Ohm e sensibilità di 91 dB (speaker nati, quindi, per essere biamplificati da finali che - peraltro - siano in grado di scendere molto di impedenza per poterli pilotare adeguatamente), con 200 Watt di potenza continua sopportata, un peso di 36 kg e 16.000$ di costo a cassa.


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Le voci sono trattate dallo speaker centrale di punta della canadese Paradigm, il modello Signature C5, un 3 vie e mezzo biamplificabile composto da 6 altoparlanti: un tweeter a cupola da 2,5 cm in berillio, un upper midrange da 10 cm cobalt-infused, 2 mid-woofer da 10 cm cobalt-infused, 2 woofer da 18 cm, sensibilità di 92 dB, tenuta in potenza di 500 W, impedenza di 8 Ohm per 36,7 kg di peso e circa 5.000€ di costo. Il solo fronte anteriore, quindi, ha speaker dal peso complessivo superiore al quintale.

 

La gamma ultrabassa viene riprodotta da 2 subwoofer appartenenti alla terza linea di produzione di un notissimo marchio americano, JL Audio, gli E112, con speaker da 12 pollici e finale in grado di erogare un picco di potenza di 1.500W. I due subwoofer sono stati disposti uno sul fronte anteriore ed uno su quello posteriore. Giustamente è stato scelto un modello privo di microfono e di routine di calibrazione ambientale, funzioni interamente demandate al processore Trinnov. Il costo, considerato il prestigio del marchio, non è proibitivo: circa 2.300€ l'uno. 


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Completano il set due speaker posteriori ad incasso a scomparsa Wisdom Audio P2i,  che dispongono di un magnete planare e due woofer ad ogiva, con 4 Ohm di impedenza e 86 dB di sensibilità, 140 watt di potenza di picco sopportabile; 2 ceiling rotondi ad incasso a scomparsa Wisdom Audio Sage ICS 7A ugualmente composti di una parte a nastro ed una dinamica, con una impedenza di 4,5 Ohm, una sensibilità di 87 dB e una potenza continua massima sopportata di 300 Watt; infine, un ulteriore paio di speaker ceiling anteriori ad incasso a sbalzo della tedesca Quadral, modello Phase 190, dei due vie con doppio woofer da 15,5 cm e tweeter da 2,5 cm in alluminio a cupola e tenuta in potenza di 110 WRMS ad 8 Ohm ed efficienza di 88dB.