First Look BenQ X12000H

Fabio Angeloni 15 Aprile 2019 4K e 8K

Il primo contatto con il nuovo DLP LED BenQ X12000H, con DMD da 0,66" e risoluzione totale di 8,3 megapixel, può contare sul nuovo sistema d'illuminamento ibrido Philips ColorSpark basato su LED e fosfori e in grado di coprire completamente lo spazio colore DCI-P3...

Visione e conclusioni


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Rompe il ghiaccio "Animali Fantastici 2: i crimini di Grindelwald" (2018), eccellente opera girata con una Arriraw 6.5K, con master digitale in 4K e Dolby Atmos (il primo con traccia Atmos in italiano). Anche se il film ha un MaxCLL "dichiarato" (livello massimo di luminosità del contenuto) di oltre 3200 NIT, (in realtà si arriva ben oltre i 4.000 NIT) ci vengono mostrate solo parti difficili e piuttosto scure, che caratterizzano comunque la stragrande maggioranza del film ma dove normalmente i DLP danno il peggio di sé. Come preannunciato, la macchina non si "siede", restituisce immagini di grande qualità e dai colori brillanti anche nelle porzioni più buie delle inquadrature che ingrigisce pochissimo. Nel frattempo ad occhio appare una buona uniformità di quadro.

Si passa quindi a “Spiderman: un nuovo universo” (2018). In questo cartone animato digitale i colori sono ultravividi e il BenQ dà il meglio di sé. Non appare alcuna freddezza di quadro tipica di certe macchine, che trattano il segnale video con anodina precisione, rendendolo però esangue. Qui le immagini sono pulsanti e l’impressione che ne traggo è analoga a quella che mi colse la prima volta che vidi “Monsters”: colori densi e vivaci, un vero e proprio luna park per la vista e per l’anima! L’audio in Dolby Atmos, poi, colpisce. Lo speaker centrale, croce e delizia di tutti gli audiofili per via del wife acceptance factor, si rivela eccellente, sonicamente ben più grande di quel che è. Nella sparatoria i proiettili acusticamente attraversano la sala da una parte all’altra ma, come raramente avviene, se ne colgono perfettamente l’origine, il percorso e il punto di impatto! 


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Segue “Lucy” (2014) di Luc Besson, pellicola che ben conosciamo non solo in quanto non più recentissima, piuttosto grazie alla pervicacia di Emidio Frattaroli nel riproporla in ogni occasione: chi legge sa bene a cosa mi riferisca... Malgrado l'anzianità della pellicola le meravigliose immagini (girate con Arri Alexa XT Plus 2.8K, Red Epic 5K, Sony Cinealta F65 6.5K con master 4K) restano ultra-nitide. Mentre i “bravi” trascinano al pericoloso piano superiore la protagonista, i due sub svolgono un lavoro straordinario, scendendo enormemente e poderosamente senza però produrre quel caratteristico sgradevole “ululato mugulante” che sentiamo in tante, troppe installazioni nate solo per stupire i gonzi: insomma, ci viene trasmesso il pathos dell'azione senza obbligarci poi a subirne gli effetti acustici collaterali. 

Visioniamo poi “Aquaman” (2018), altra pellicola con colonna sonora codificata Atmos in italiano, girata con Arri Alexa Mini e SXT a 3.4K, purtroppo con master digitale a risoluzione 2K: in effetti qui le immagini sono meno nitide, ma essendovi la frapposizione dell'acqua nella maggior parte delle inquadrature, sarebbe forse stato inutile fare altrimenti. Più precisamente ammiriamo la scena del combattimento tra fratelli con i tridenti. Qui la fanno da padrone il clangore che producono e i rumori delle roteazioni: anche se, ancora una volta, colpisce avvertire distintamente il senso di direzionalità dei missili sparati dagli inseguitori. I sub sembrano leggermente uscire dalle righe (probabilmente - come detto - per la questione del nuovo pavimento galleggiante, che non era presente in sede di calibrazione), ma rimane quella meravigliosa uniformità di emissione sonora e al contempo di identificazione univoca delle direzioni dei suoni il cui merito mi sento senz'altro di attribuire al Trinnov.


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Con “Valerian e la città dei mille pianeti” (2017), anche questo girato da Luc Besson con Arriraw 3,4K e 2,8K, con un master digitale 2K, appare ormai chiaro che si produce ogni volta una leggera latenza in fase di aggancio dell'immagine, a molti di noi ben nota e rilevata su molte altre macchine: in questi casi, peraltro, è molto difficile capire a quali handshaking vada attribuita la colpa del ritardo. Aliotta lamenta il fatto che la macchina offra una capacità di gestione dell’HDR non estesa, ma il risultato visivo è invece semplicemente sorprendente: la colorata distesa marina del pianeta dalle fattezze oniriche (che ricorda le meravigliose copertine degli album degli YES disegnate da Roger Dean) e i corpi - per l'appunto - perlacei dei Pearls (le cui caratteristiche morfologiche richiamano quelle dei Na'vi, gli abitanti di Pandora di Avatar) appaiono con colorazioni piene, sature ma mai eccessive. L’HDR risplende al meglio.

Si passa a “The Meg”, tradotto in “Shark, il primo squalo” (2018), sempre girato in Arriraw 3.4K. Anche qui domina il colore caldo, fotografico, come se il bianco fosse stato calibrato su una temperatura povera di gradi Kelvin. I colori rimangono sempre intensi, vividi. La parte cinematografica termina con l’immancabile “Sopravvissuto - The Martian” (2015), di Ridley Scott, uno dei primi dischi UHD resi disponibili in Italia, da cui traggo le medesime impressioni di visione del precedente “The Meg”.


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L’evento si avvia a conclusione con la visione di "Live at Pompei", di David Gilmour, un bluray riprodotto con upscaling dall’Oppo. Di questo artista, da me molto amato, serbo un ricordo particolare, dopo averne visto un meraviglioso concerto a Roma. Ma quando ho udito risuonare in sala le prime note di “The great gig in the sky”, il pezzo più visionario e onirico dei Pink Floyd di tutti i tempi, interpretato da Clare Torry, la mia mente non riusciva ad evitare di tornare a pensare al compenso ricevuto per la registrazione da questa autentica cantante extraterrestre (30£), alla non menzione sul disco e al fatto che nel quasi mezzo secolo successivo nessuno è più riuscito a replicare la straordinaria estensione vocale dei suoi vocalizzi, che di volta in volta sono stati simulati in concerto "a pezzetti" da almeno tre diversi vocalist. Il brano scorre davvero piacevole, con voci naturali, presenti e vibranti, merito senz'altro del centrale e dei nastri delle Wisdom.

Ebbro dell'emozione suscitata, pensavo si fosse trattato della tipica clip di commiato. Controllo l’ora: sono le 13,30, e abbiamo superato di un’ora l’orario di chiusura del negozio. Mi meraviglio di come ancora non ci abbiano trascinato fuori a forza. Ma Aliotta insiste per farci vedere un’ultima cosetta “di Cristina D’Avena”. Dopo aver udito una delle interpretazioni musicali più mirabili della musica di tutti i tempi, il fatto ci sorprende, per cui ci guardiamo di sottecchi: nel frattempo gli ospiti della saletta erano diventanti 5. Per fortuna era solo uno scherzo, perché sullo schermo compaiono invece le immagini - credo - tratte dal bluray di David Foster & Friends, “The Hit Man returns” con Charice che canta lo standard “All by myself”. Ormai mitridatizzati da quelle belle immagini sature ma non affaticanti del BenQ ci concentriamo sul suono fantastico, naturale, coinvolgente, poderoso ma non sfrontato che viene riprodotto, forse anche grazie a quel mirabile set di speaker anteriori, Wisdom a nastro incluse.

Qui in alto, potete osservare un breve video con la presentazione dei due proiettori BenQ (X12000H e W11000H) a Bologna. Non ce ne vorremmo andare più, ma facendo leva su quel minimo di educazione che ci è rimasta in corpo facciamo finta di doverlo fare. Alla fine ci accontentano e ci riaccompagnano al piano superiore. Mentre cerco di raggiungere l’auto per andare a pranzo con mio figlio, sulla strada discuto amabilmente con Number13, un forumer di AV Mag presente in sala, possessore di un proiettore DLP (un Planar 8120), per commentare il bel prodotto appena visto. Mentalmente mi chiedo che altre macchine potrei acquistare con i circa 8.000 € di listino necessari per portare a casa questo top di gamma BenQ: beh, a spanne, mi sembra che le alternative con tecnologia LCoS sono due, ovvero il JVC DLA-N7 e il Sony VPL-VW570ES... 

Pro:

- Estensione del gamut a copertura del DCI-P3
- Nitidezza dell'immagine
- Colori vividi e al contempo corretti
- Generosa emissione luminosa
- Silenziosità del sistema di raffreddamento
- Possibilità di montaggio ad incasso
- Compatibilità con HDR10 e HLG
- Certificazione ISF
- Refresh di quadro verticale fino a 120 Hertz
- Ottica di qualità elevata
- Lente anamorfica opzionale per l'UltraWide 2.35:1

Contro:

- Rapporto di contrasto contenuto
- Ottica completamente manuale
- Assenza di memorie di quadro
- Inadatto ai sensibilissimi al "Rainbow" Effect
- Inadatto a chi non può fare a meno del frame interpolation
- Riproduzione della mappatura ad un pixel non ineccepibile

Per maggiori informazioni: www.benq.eu  -  audioquality.it/benq-x12000h

 

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Commenti (18)

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  • stefanelli73

    15 Aprile 2019, 19:48

    Grazie per l'ottima recensione Fabio, se è possibile sarebbe utile sapere quali impostazioni sono state utilizzate sul vpr, ossia profilo immagine, temperatura colore, gamma, etc. per le calibrazioni effettuate in 2k e 4k......dato che è stato utilizzato Madvr, suppongo si sia eseguita in 4k una calibrazione in SDR-DCI
  • Emidio Frattaroli

    15 Aprile 2019, 22:35

    Esatto. Il proiettore è stato calibrato - come da misure in quarta pagina - con bilanciamento del bianco D65, spazio colore DCI-P3 e gamma 1886 (quasi 2.4).

    Il tone mapping da PQ al gamma 1886 è stato effettuato con madVR e con il set madmeasure e compagnia.

    Emidio
  • wallace61

    15 Aprile 2019, 22:59

    Azz... Fabio
    Per essere la prima è di qualità stratosferica.
    Complimenti sinceri!
  • prunc

    15 Aprile 2019, 23:23

    Mi unisco ai complimenti, ottima recensione!
  • ULTRAVIOLET80

    16 Aprile 2019, 01:04

    Mi accodo ai complimenti per la bellissima recensione (letta tutta d'un fiato) del vpr in oggetto e non solo.
    Riallacciandomi a una richiesta precedente, il vpr è stato provato anche in modalità smarteco (modalità che attiva il dimming dei led) e, se si, con quali risultati? Alcune recensioni/impressioni d'oltreoceano hanno evidenziato un contrasto dinamico superiore di circa 4 volte a quello nativo (4500:1), con artefatti nulli.
  • stefanelli73

    16 Aprile 2019, 07:37

    Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;4957090
    Esatto. Il proiettore è stato calibrato - come da misure in quarta pagina - con bilanciamento del bianco D65, spazio colore DCI-P3 e gamma 1886 (quasi 2.4).

    Il tone mapping da PQ al gamma 1886 è stato effettuato con madVR e con il set madmeasure e compagnia.

    Emidio


    Grazie Emidio.....con Madvr però sia in 2k che in 4k, con la conversione HDR a SDR sarebbe meglio utilizzare come gamma 2,2 SOLO se si utilizza una 3dlut però.
  • Emidio Frattaroli

    16 Aprile 2019, 07:51

    Da quello che so NON è stata utilizzata una 3D LUT (praticamente non ce n'è stato bisogno). Il gamma scelto di 2.4 sulle alte luci e leggermente calante sulle basse è anche per venire incontro alle caratteristiche fisiologiche del DLP che non ha purtroppo un CR nativo da primo della classe.

    Giro comunque l'appunto a Francesco Aliotta che ha effettuato la calibrazione.

    Emidio
  • Stefanik

    16 Aprile 2019, 10:01

    Complimenti al caro amico Fabio per il suo primo articolo su AVMagazine: é stata una gradita sorpresa leggerlo

    Per quanto riguarda il vpr ricordo con piacere il suo precedessore visto da Garman che aveva un definizione pazzesca, all'epoca fu stato messo in paragone ad un epson laser (non ricordo se il 10000 o 10500) che a mio gusto aveva colori più naturali, ma perdeva in definizione appunto...

    Ora con l'hdr sarà un bel vedere anche questa macchina, ma vorrei porre una domanda: per visionare sufficientemente l'hdr, il vpr HA bisogno di madvr oppure potrebbe essere sufficiente la visione stand alone?
  • Conte Rufus de' Rufis

    16 Aprile 2019, 19:37

    Grandissimo ADSL-W (con il W meritatissimo), se prima era un onore esserti amico ora mi inchino a cotanto sapere espresso nel tuo 1° articolo che, a questo punto, è riduttivo chiamare articolo un vero trattato universitario che ha avuto modo di toccare molteplici argomenti facili da comprendere grazie al linguaggio semplice e appassionante.

    Immagino quanto tempo avrai dedicato solo per raccogliere le informazioni e quanta pazienza ed entusiasmo per descrivercele... è per questo che invito l'illustre Emidio a nominarti [B][COLOR=#FF0000]Wikiper ad honorem[/COLOR][/B] di AVM.

    Grazie carissimo Fabio... spero di aver letto il tuo 1^ articolo di una lunga serie futura
  • ZioMartinLoganHT

    17 Aprile 2019, 13:59

    Complimenti ad ADSlinkato per la recensione completa e chiara, anche per me che son più Audiofilo che Videofilo . Purtroppo non mi è ancora capitato di vederlo, ma ora sono più curioso di farlo.
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