Circuit City chiude i battenti in USA

sabatino pizzano 19 Gennaio 2009, alle 17:46 AV Professional

A conferma delle indiscrezioni, il noto colosso della distribuzione americano annuncia l'intenzione di cessare la propria attività dopo 60 anni di storia: 34 mila licenziamenti e 1.3 miliardi di dollari di magazzino da liquidare

E' sempre più crisi nera per l'economia mondiale. Dopo i licenziamenti annunciati da Sony, Sharp, AMD, e tanti altri colossi del settore, un nuovo scossone ci giunge in queste ore dall'America e che non farà altro che intaccare in maniera molto negativa la già precaria fiducia dei consumatori. A totale conferma delle indiscrezioni trapelate nel corso delle precedenti settimane, il noto colosso della distribuzione americano Circuit City annuncia l'intenzione di voler cessare la propria attività dopo oltre 60 anni di storia. Un primo sentore di quanto stesse per accadere l'abbiamo avuto quando ad Ottobre il Wall Stree Journal aveva infatti pubblicato l'indiscrezione secondo la quale Circuit City stava valutando la possibilità di chiudere buona parte dei propri negozi negli Stati Uniti.

Ed è così che a distanza di qualche settimana la notizia diventa ufficiale: la nota società americana ha deciso di liquidare tutto, annunciando la ferma volontà di voler cessare la propria attività in America. Ovviamente i primi a pagarne le conseguenze sono i circa 34 mila dipendenti attualmente in forza. La chiusura definitiva di tutti i negozi statunitensi dovrebbe avvenire entro la fine del prossimo mese di marzo, ovvero al termine della liquidazione di tutto il magazzino che ammonta a circa 1.3 miliardi di dollari. Nessuna informazione in merito alla divisione canadese di Circuit City che in realtà godrebbe ancora di buona salute.

Fonte: Circuit City

Commenti (11)

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  • GIANGI67

    19 Gennaio 2009, 17:52

    Che nuova mazzata...mi dispiace tanto,avevo visitato diversi punti vendita 3 anni fa,riscontrando organizzazione e assortimento.Spero che Best Buy non faccia la stessa fine,per l'appassionato A/V USA e il turista(comprai da loro il primo BR player Samsung 3 estati fa)sarebbe un colpo durissimo.
  • osvaldo3

    19 Gennaio 2009, 18:10

    La crisi è mondiale

    Purtroppo questa crisi non risparmia nessuno, e dicono che il peggio deve ancora venire, peccato perchè questo sposterà in avanti l'attuazione di nuove tecnologie (vedi digitale terrestre HD) per mancanza di fondi e relativi investimenti.
  • GIANGI67

    19 Gennaio 2009, 18:14

    Piu' che le nuove tecnologie qui c'e' da preoccuparsi per i 34.000 licenziati e relative famiglie,cerchiamo di mettere ogni cosa al posto giusto...
  • AlbertoPN

    19 Gennaio 2009, 18:26

    Originariamente inviato da: GIANGI67
    cerchiamo di mettere ogni cosa al posto giusto...



    Appunto.

    Siamo in un forum dell'A/V e sebbene non veniamo dallo spazio profondo e sappiamo bene cosa ci stà succedendo attorno o molto vicino, bisognerebbe continuare a leggere le news (anche quelle molto negative come questa) con un tipo di atteggiamento diverso.

    Dato che NON siamo cittadini USA e che NON possiamo applicare gli ammortizzatori sociali che hanno in quelle Nazioni, l'unica cosa che dobbiamo fare ed avere fiducia che tutto si risolverà. Magari presto.

    Fasciarsi la testa o fare voli pindarici sulla fine di quei dipendenti non è qualcosa che ci compete direttamente (semmai dovremmo farlo a maggior ragione se il fatto fosse accaduto entro i nostri confini nazionali, sebbene anche li saremmo nella sede sbagliata), come neppure riprendere gli altri iscritti che si sono permessi di parlare di A/V prendendo spunto da una news. Per quanto tragica, appunto.

    Abbiamo già letto tutto ed il contrario di tutto nella news sulla Sony qualche settimana fa. Iniziare ancora con queste storie non fa bene a nessuno. Neppure ai dipendenti licenziati.

    Continuiamo a parlare di A/V per favore, e lasciamo questi proclami a chi fa un altro mestiere.



    Saluti



    Alberto
  • gartydj

    19 Gennaio 2009, 23:00

    Probabilmente per questi centri la combinazione acquisto in rete/crisi economica è stata micidiale

    Ci sono stato giusto ieri per cercare una macchina fotografica e nonostante gli sconti fossero considerevoli i prezzi erano superiori a quelli che trovo su internet...

    Ciao

    Andrea
  • GIANGI67

    19 Gennaio 2009, 23:13

    E' certamente cosi',la ricerca del risparmio unita al fenomeno della vendita online sta favorendo la chiusura di queste grandi superfici.Un'altra triste notizia di questi giorni e' la chiusura dello storico Virgin Megastore di Times Square,N.Y.
  • MAURO80

    19 Gennaio 2009, 23:32

    Sarà anche la crisi come si dice ma a mio parere i problemi in questo caso sono anche e soprattutto altri.
    Negli stati uniti è iniziato da qualche anno il giro di boa, si sta tornando ai negozi piccoli di fiducia specializzati.
    Unieuro è in vendita dall'anno scorso, ha chiuso più di 10 negozi in tutta italia e ha chiuso i rapporti con parecchie aziende produttrici.
    Giotto è fallito e molti altri sono in crisi come Mediaworld.

    Hanno puntato sui prezzi per anni, ed ora ci stanno rimettendo le penne.
    Hanno trascurato professionalità e servizio ed ecco cosa succede.
    Fanno i volantini ed ecco a cosa servono.
    Hanno rimanenze di magazzino spaventose perchè non sanno gestire gl'ordini e le rimanenze ovviamente sono fatte di prodotti d'alta gamma (che pesano nel bilancio di fine anno) che i commessi a progetti o a tempo determinato non sanno, giustamente o no, vendere.
    Gli indipendenti (elettrodomestici- elettronica) in italia nel 2008 hanno aumentato il fatturato del 20%, dico 20%!E le aziende produttrici se ne sono accorte, i grossi centri costano troppo alle aziende e vendono quasi esclusivamente prodotti di primo prezzo.

    Ogni 30 anni la popolazione raddoppia.
  • Cosmopavone

    20 Gennaio 2009, 02:37

    Originariamente inviato da: MAURO80
    Hanno puntato sui prezzi per anni, ed ora ci stanno rimettendo le penne.
    Hanno trascurato professionalità e servizio ed ecco cosa succede.



    Quoto
    Ora non parlo degli USA dove il consumismo era ed e' arrivato a livelli impensabili (aiutato anche da prezzi insostenibili e politiche di garanzia assurde) pero' se da una parte fa sempre dispiacere vedere gente che perde il lavoro, non si pensa mai a quelle TANTE piccole realta' che sono state distrutte da questi colossi che con prepotenza se ne sono bellamente fregati delle piu'misere regole di concorrenza leale forti del loro strapotere monetario e d'acquisto (l'affair del dayone della Ps3 e' solouo dei casi piu' eclatanti).
    Magari questo sarebbe il momento di incentivare VERAMENTE le piccole e piccolissime imprese e soprattutto i giovani (ma anche no) che vogliono intraprendere questa strada con voglia e passione.
    Magari sotto questo punto di vista questa benedetta crisi qualcosa di buono la potrebbe portare.
  • Brigno

    20 Gennaio 2009, 08:02

    Pensate anche al rallentamento o al blocco per i prossimi 3 mesi della concorrenza... con questi che svenderanno un magazzino di 1,3 miliardi di dollari gli altri dovranno stare a guardare per un po'.

    Il grosso errore è anche quello delle case costruttrici che nel giro di pochi mesi dimezzano il prezzo dei prodotti di punta, ogni 2 mesi escono con un prodotto nuovo...la gente si è stancata di prenderla nel c... e adesso, giustamente, aspetta un po' prima di comprare.

    Ovviamente ci sono sempre quelli che comprano le novità ma sono sempre meno. Nei vari MW vedo ancora schede video vecchie a prezzi stratosferici semplicemente perchè ai tempi le avevano comprate a prezzo elevato e adesso pretendono di venderle comunque senza perderci.

    Chi punta ai prezzi bassi troverà dei clienti che cambieranno anche molto, molto velocemente.

    Io ormai compro quasi tutto in internet e mi sono sempre trovato bene, sia come servizio che come prezzo e spesso compro anche per amici e/o parenti che hanno paura o non sanno come fare.

    Ormai i vari MW hanno strutture e costi che è impossibile che riescano a proporre prezzi competitivi rispetto a chi fa solo da tramite tra produttore e consumatore. Conosco un paio di negozi piccoli che hanno un sito e che ormai fanno solo ordini e spedizioni, tengono un commesso che cura i pochissimi clienti che entrano in negozio (quelli del paese) e 3 addetti al sito.

    Una volta questi megastore potevano fare la voce grossa ed ottenere consistenti sconti dai produttori ma adesso con le strutture (ed i costi derivanti dalle stesse) che hanno non riescono comunque a competere con delle realtà molto più snelle che magari puntano su pochi prodotti ma buoni ottenendo così anche sconti importanti.
  • m.massimo

    20 Gennaio 2009, 09:48

    Originariamente inviato da: MAURO80
    Hanno puntato sui prezzi per anni, ed ora ci stanno rimettendo le penne.
    Hanno trascurato professionalità e servizio ed ecco cosa succede.
    Fanno i volantini ed ecco a cosa servono.

    Non posso non sottoscrivere.
    Che sia la volta buona che si ritorna a qualità e competenza?
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