Preoccupazioni da audiofili. Sono giustificate?

Ho letto, in effetti solo fino a metà, poi mi sono annoiato.

E' il classico esempio, comune a tutta quella tipologia di prodotti, di come si ammanti tutta la descrizione di un substrato scientifico, illustrando doviziosamente le varie caratteristiche fisiche di un conduttore e fenomeni cui è soggetto, tutte cose tranquillamente reperibili in un qu..........[CUT]

Chi vende aria fritta si è evoluto e fatto furbo: visto che contro le leggi fisiche nulla poteva, ora le predica in modo distorto.

Chi tecnico non è, leggendo un trattato apparentemente valido ci casca, poi come al solito la suggestione farà il resto.

Saluti
Marco
 
Per fare un esempio, Nordata citava 0,1dB a 20KHz, mettiamo che siano 0.5db e -0.1db a 15khz...allora mi domando: a quale DB/SPL si fa questa misura? E' possibile che a meno db/SPL o più db/SPL la situazione, sommando la risposta non lineare del diffusore, la risposta personale dell'amplificatore, abbia degli effetti moltiplicativi per cui alla fine qualche differenza sia davvero percepibile?
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Ormai gli audiofili hanno mediamente un'eta' che supera gli anta, io non darei tanto per scontato che ci arrivino ancora a 15KHz., figuriamoci a 20KHz. ...

Saluti
Marco
 
a quale DB/SPL si fa questa misura?
Confesso di non aver capito la domanda.

Cosa intendi per misura?

In ogni caso una misura se fatta strumentalmente darà un risultato in base a tutti i parametri e condizioni presi in considerazione.

Se ti riferisci invece alla possibilità che l'orecchio umano sia più o meno sensibile ai livelli di ascolto, certamente, è vero, si chiama Effetto Fletcher-Munson, che credo tutti i frequentatori di questo Forum conoscano.

In questo caso però, una eventuale attenuazione di una certa frequenza causata da un cavo (ho scritto solo "attenuazione" in quanto non ci potrà MAI essere una esaltazione, questo è fondamentale, un cavo non può amplificare, anche se qualche super-audiofilo afferma di sì, ma qualcuno affermava anche che la Terra era piatta) sarà sempre relativa alle frequenze adiacenti (il dB non esprime mai un valore assoluto, ma solo in relazione ad un riferimento) pertanto se le frequenze adiacenti sono udibili lo sarà anche l'eventuale variazione, se le frequenze adiacenti non lo sono in quanto la sensibilità dell'orecchio a quel livello ed a quelle frequenze è minore, allora anche la variazione non lo sarà.

Quanto alle tue domande, direi che avere una risposta è abbastanza semplice, dato per scontato che un cavo ha delle caratteristiche ben precise, quelle elencate nell'articolo indicato, cosa che tutti conoscono e che sono risapute da anni, il modello matematico di un cavo lo si conosce, non ci sono segreti o cose strane, rimane solo da stabilire se queste caratteristiche hanno grandezze tali da causare differenze udibili.

Per prima cosa si fanno tutte le misure possibili, anche qui non ci sono novità o strane alchimie, si possono misurare Velocità, Resistenza, Capacità, Induttanza di un cavo, Risposta in Frequenza, Fase, Distorsione e tutte le belle cose indicate in quell'articolo, a questo punto si può passare all'ascolto, si fanno un bel po' di sedute di ascolto, in modo controllato e verificabile e si traggono le conclusioni.

Non credo ci voglia molto, perchè nessun audiofilo lo fa mai, perchè si fermano al "IO lo sento."

Faccio anche notare (basta andare a leggere su questo Forum) che ogni volta che si parla di questo argomento ci sono SEMPRE dichiarazioni più che iperboliche sugli effetti, effetti che sono sempre "eclatanti, mostruosi, fantasmagorici, ecc." tali che chiunque, anche non avvezzo agli ascolti, li può percepire.

Quindi credo che non ci sarebbero problemi a fare questi benedetti test, eppure, invece appena si propongono: mille scuse e tutti si squagliano come neve al sole e se si portano a conoscenza i risultati di qualcuno che si è preso la briga di farli la risposta è nuovamente: "IO sento, non mi interessa", direi un comportamento molto scientifico e razionale.

Al buon Galileo che diceva di aver visto le montagne sulla Luna ed invitava chi sosteneva che era impossibile a guardare nel suo cannocchiale, i Guru dell'epoca rispondevano: "IO non ho bisogno di guardare, IO so che non ci sono". :cry:
 
@Nordata Sicuramente fare un test in determinate condizioni è più impegnativo che ascoltare...mi sembra pero' che non ci siano stati esperimenti conclusivi in tal senso. Altrimenti una volta appurata l'ipotesi 1) anche il più scettico/tecnocrate tra gli audiofili andrebbe avanti con i cavetti standard (cosa che penso non faccia nemmeno tu).

Per cui è una zona in cui si resta quantomeno possibilisti. Cosa che è diversa dal credere a tutto ciò che viene proposto, io stesso ho assistito a delle "dimostrazioni" in cui sostituendo cavi di alimentazione, mettendo le ciabatte sopra a dei "risonatori magnettici allo stronzio" da 3000€ ecc...i presenti restavano estasiati dalle differenze devastanti mentre io timidamente ero costretto ad ammettere che non percepivo differenze, se esistevano erano senza dubbio al di sotto della mia soglia di discriminazione.

Pero' in altre occasioni il risultato mi ha sorpreso, mi è sembrato di notare la presenza di qualche tendenza/sfumatura sonica che varia. Certo potrebbe essere suggestione, ma forse non lo è e un cavo fatto bene apporta davvero qualche beneficio. Quindi ipotesi 2) che pero' non giustifica i prezzi folli, sia chiaro...ci saranno una marea di cavi fatti bene e meglio in fasce di prezzo inferiori ai 300€ rispetto a quelli che superano le migliaia (che forse sono appunto i meno neutri in assoluto).

Ormai gli audiofili hanno mediamente un'eta' che supera gli anta, io non darei tanto per scontato che ci arrivino ancora a 15KHz., figuriamoci a 20KHz. ...

Parlate per voi, vecchiacci. :D Comunque penso che il decadimento dell'udito sia una delle ragioni per cui esistono i gusti in HI-FI e perchè cambiano col tempo.
 
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solleva/sintetizza le questioni a cui si fa riferimento quando si ipotizza che un cavo possa fare effettivamente la differenza.[CUT]
E' questo l'errore comune. Esistono dei fenomeni di alterazione delle caratteristiche di un conduttore (ma anche di altre componenti) dovute a temperatura, frequenza passante, intensita' della corrente. Questo e' noto.
Pero' trasportare fenomeni che accadono a qualche MegaHertz in situazioni da 20 kHz e' un po' distorto.
Potrei dirti che d'inverno fa piu' freddo e i tuoi cavi conducono meglio, potrei dirti che con l'umidita' estiva l'aria e' piu' densa e il suono si trasmette piu' velocemente, ma con differente risposta in frequenza rispetto a quando c'e' asciutto, infatti sott'acqua il suono si propaga diversamente, pero' immagino che mi risponderesti a male parole per un'affermazione del genere.
Potrei parlarti del fenomeno della superconduzione a basse temperature e dirti che la resistenza del cavo si annulla, ma sarebbe scorretto, cosi' come lo e' parlare dell'effetto pelle a 20 kHz.
Nordata citava 0,1dB a 20KHz, mettiamo che siano 0.5db e -0.1db a 15khz[CUT]
Non possiamo ''mettere che''. Diciamo le cose con i numeri giusti: il peggior cavo mai visto, lo stealth ribbon, che ha un'induttanza altissima per la particolare forma costruttiva (e' piattissimo e largo), perde 0.4 dB a 20 kHz, la curva e' linearissima fino a circa 3kHz, poi scende a parabola fino al punto peggiore 0.5 dB a 20kHz.
Per confronto, i cavi normali a sezione rotonda, praticamente tutti, perdono 0.1dB a 20kHz. Misure su 3 metri di cavo.
E' quindi un po' estremo dire: l'induttanza riduce ''drammaticamente'' la risposta in frequenza, e' vero a 100.000 Hz, e' irrilevante come l'umidita' dell'ambiente a 20.000 Hz
 
Tra l'altro mi pare che Firestart possegga un ampli di tutto rispetto di Audio Analogue ..........[CUT]

Parto da questa frase per un discorso più ampio. L'acquisto di quell'ampli è dovuto ad una serie di motivazioni che nulla hanno a che vedere con l'alta fedeltà. L'ho seguito da quando era un prototipo, ero attratto dalle varie funzionalità (in particolare la possibilità di escludere la sezione di preamplificazione, e il dac integrato), me ne sono innamorato in maniera abbastanza irrazionale in accoppiata con i miei diffusori, complice il fatto che fosse più o meno il primo sistema di un certo livello che ascoltavo, e -last but not least- l'ho avuto ad un prezzaccio tale per cui adesso, a 3 anni circa dal suo acquisto, potrei rivenderlo senza perdere un centesimo ma forse guadagnandoci qualcosina.

Nessuna di queste motivazioni ha a che fare con l'hi-fi o qualcosa di oggettivo (salvo forse la persistenza del valore economico nel tempo), il che non vuol dire che siano motivazioni non valide, ma solo che sono completamente soggettive e non avrebbe senso pretendere che queste rendano il mio amplificatore migliore degli altri.

Sono anche abbastanza convinto che non sarei in grado di riconoscerlo in un doppio cieco, se non forse mettendolo a confronto con amplificatori di fascia molto inferiore (e anche in questo caso soltanto in condizioni che evidenzino i limiti di questi ultimi) o di fascia molto superiore (magari accoppiati con diffusori a loro volta di qualità superiore, in modo da mettere in crisi il mio ampli ed evidenziarne i limiti).
 
Quando si fanno buoni affari è sempre piacevole a me è successo con il Sugden ed il Koala -- ad un prezzo ragionevole li ho presi e per il momento (e che duri) vanno bene senza problemi.

Il meccanismo -- se si può chiamare così -- dell'innamoramento è alla base della famiglia e della successiva procreazione -- cardine dunque per la continuazione della specie. L'amore universale ed incondizionato credo un certa persona di una certa importanza di 2 millenni fa lo aveva- ha professato e professa.

Tra l'altro la musica -- credo di poterlo dire -- che i nostri impianti esprimono è emozione pura , sentimento - adesione anche spirituale

all'uomo -- non è poco credo

Jakob
 
E' questo l'errore comune. Esistono dei fenomeni di alterazione delle caratteristiche di un conduttore (ma anche di altre componenti) dovute a temperatura, frequenza passante, intensita' della corrente. Questo e' noto.
Pero' trasportare fenomeni che accadono a qualche MegaHertz in situazioni da 20 kHz e' un po' distorto.
Potrei dirti che d'inverno ..........[CUT]

Quindi anche tu RCA della mutua e cavi casse nero/rosso non più di 2mm? :D

Mettiamola così: ci sono molti parametri che potrebbero influenzare il suono, pero' questi a regola non sarebbero sufficienti secondo le misure. E allora qui torniamo al quesito precedente: le misure sono tutto (quindi tutti i cavi suonano uguali) o ci sfugge qualcosa tramite le misure? O ancora la somma di questi piccoli effetti puo' fare la differenza quando si ascolta la musica (e i produttori ingegnerizzano il cavo per determinare certi effetti)?

Al momento io sono su una posizione prudente, nel senso che alcuni cavi mi sembrano fare delle differenze, altri no. Se dovessi partecipare ad un test/esperimento in cieco e non riconoscere cavi che a vista mi sembrano molto diversi tra allora allora attribuirò il tutto alla suggestione e mi consolerei di non averci comunque speso un patrimonio.
 
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Sono anche abbastanza convinto che non sarei in grado di riconoscerlo in un doppio cieco, se non forse mettendolo a confronto con amplificatori di fascia molto inferiore (e anche in questo caso soltanto in condizioni che evidenzino i limiti di questi ultimi) o di fascia molto superiore (magari accoppiati con diffusori a loro volta di qualità superiore, in modo da mettere in crisi il mio ampli ed evidenziarne i limiti).

Beh è proprio ai limiti che si riconosce un amplificatore da un'altro...con la stragrande maggioranza delle tracce usate solitamente dagli audiofili faticherei anche io. Comunque riconoscere un amplificatore da un altro è estremamente più facile, lo è meno attribuirgli un corrispettivo in quanto a fascia di appartenenza o valore economico.
 
Quindi anche tu RCA della mutua e cavi casse nero/rosso non più di 2mm? :D

Mettiamola così: ci sono molti parametri che potrebbero influenzare il suono, pero' questi a regola non sarebbero sufficienti secondo le misure. E allora qui torniamo al quesito precedente: le misure sono tutto (quindi tutti i cavi suonano uguali) o ci sfugge qualcosa trami..........[CUT]

In realta' proprio Audioholics ha misurato i cavi di potenza e le differenze in base a lunghezza e diametro, dimostrando con valori reali quale diametro usare in base a distanza e potenza applicata.
 
Qui si può calcolare come varia la risposta al variare di R, C, Lungh., ecc d'un cavo
( funziona con Java 6 e IE )
http://www.st-andrews.ac.uk/~www_pa/Scots_Guide/audio/Java/twin.html

attachment.php



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Quindi anche tu RCA della mutua e cavi casse nero/rosso non più di 2mm? :D
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No, degli onesti G&BL e Monster Cable (per avere contatti solidi e un minimo di guaina intorno) e 4x2.5 mmq intrecciati per le casse (per avere bassa capacita' e bassa resistenza, inutilmente grosso, ma tanto l'elettricista me li ha regalati).
Non ho scritto che va bene ''tutto'', ma che ci sono esasperazioni che non hanno nessuna base scientifica.
Tutti hanno preso in giro la Gelmini per la storia del tunnel, ma gli audiofili fanno lo stesso errore quando accettano l'idea che i cristalli di rame raffreddati possano offrire una superficie piu' ''liscia'' al passaggio degli elettroni.
Sarebbe come tagliare bene il prato di casa per non far sobbalzare gli aerei in quota.
Ci sono campi in cui le differenze nelle prestazioni dei cavi sarebbero tenute iin massima considerazione: pensate all'esperimento dei neutrini del CERN: hanno misurato un tempo di 60 nanosecondi (dovuto all'errore di un cavo malfunzionante).
Abbiamo speso qualche milione di euro, credete che nessuno si sia posto il problema dell trasmissione del segnale all'interno degli strumenti? Se lo sono posto, non hanno usato cavi Hi End audio.
Se ci fossero delle differenze, ci sarebbero decine di studiosi che si interesserebbero a questo fenomeno, facendo ipotesi, valutandole, trovando il modo di misurarle.
Non si puo' risolvere una questione che sarebbe rivoluzionaria dicendo: ci sono differenze nella conduzione del segnale, ma e' impossibile sia formulare delle ipotesi sul fenomeno, sia misurarle, ma sono evidenti all'orecchio umano.
Esistono i mezzi per misurare differenze a livello dei singoli atomi, basterebbe avere un'idea su un fenomeno e sarebbe facile misurarlo.
Anche i produttori di cavi si basano su: resistenza, induttanza, capacita', niente altro, nessuna ipotesi, nessuna idea, solo ''accade il miracolo''.
Di quanto cambia la risposta in frequenza che arriva alle vostre orecchie ruotando la testa di 2°? Siete sicuri di essere ESATTAMENTE nella stessa posizione? La vostra pressione sanguigna e' la stessa? Vi alzate, smanettate sui cavi, vi muovete, si crea apprensione e poi... http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3889339/
 
Io come ormai risaputo sono uno che sente delle differenza tra un cavo e l'altro, ora come giustamente dicono Nordata ed altri basta leggere le misure di un'ampli per capire grossomodo come suona, è altresì vero che poi l'ampli viene abbinato a delle casse con dei cavi che hanno una resistenza, un'impedenza ecc.ecc che portano delle modifiche buone o brutte al suno dell'intero sistema.

Quindi per ottenere il suono che ci aspettiamo bisogna mettere in condizione l'ampli di poterlo tirare fuori utilizzando dei cavi che assecondano il tipo di suono, che lasciano passare il maggior numero di informazioni possibile cosa che un cavetto rosso e nero da 1.5mm2 ma anche 2.5mm2 non lasciano passare.

Come ho detto piu volte i cavi di un costo elevato non aggiungono nulla alla musica perchè c'è già, aiuta solo a tirarlo fuori al sistema, non c'è nulla di magico, molte volte si dice quello che un cavo ci fa percepire di più, usando delle iperbole che delle volte anche esagerate, ma non è perchè lo aggiunge e solo perchè ne ha tolto da un'altra parte, quindi si opera per sottazione. Tolgo per far uscire di piu, e il cavo migliore e quello che lascia pasare piu segnale degli altri, che toglie di meno, che non crea delle modifiche al segnale e questo i cavi di basso costo lo fanno modificano il segnale togliendo qualcosa.....
 
Il problema pero' e' che spesso DENTRO ai diffusori, dalla vaschetta al driver si usano proprio quei cavetti che si ritiene tolgano parte del segnale quindi...
 
con dei cavi che hanno una resistenza, un'impedenza ecc.ecc che portano delle modifiche buone o brutte al suno dell'intero sistema.[CUT]
Spiegami in che modo e su che basi scientificamente corrette, anche se non misurabili. La risposta ''non sono un tecnico/scienziato'' non e' accettabile, sarebbe come se io mi mettessi a darti consigli su una terapia medica, ma dicendo ''non sono un dottore, ma fai cosi' ''
cosa che un cavetto rosso e nero da 1.5mm2 ma anche 2.5mm2 non lasciano passare.[CUT]
Perche' no? Cosa gli manca?
Ti ribadisco il problema piu' grosso di quando fanno esperimenti a livello subatomico, dici che sbagliano clamorosamente i risultati a causa di cablaggi inadeguati nei collegamenti tra le macchine?
 
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Ma guarda c'è poco da spiegare tecnicamente visto quello che ha fatto volkwagen con un semplice software....credo che abbiate ben poco da chiedere alle misurazioni, visto che poi "bisogna vedere se sono esatte!!!".

In merito alle misure non ho mai assistito ad un test di un'amplificatore prima di essere immesso sul mercato, da quello che so, ma potrei sbagliarmi, applicano un carico costante alle uscite del finale e fanno il test e le misurazioni, e questo non serve a nulla perchè un diffusore non è un carico costante come credo to sappia, i cavi poco o tanto cambiano l'ingresso del segnale
 
L'esempio VW e' totalmente fuorviante, se adesso ci mettiamo a mettere in dubbio i dati allora siamo a posto...
Ovvio che se si vuole si possono falsificare i dati ma questo non dimostra che una cosa non possa essere misurabile.

Ti poni lo stesso problema quando fai gli esami del sangue? O una visita medica?

La tua deduzione sulla prova degli ampli e' totalmente errata, non si procede in quel modo.
 
Tu vai avanti con affermazioni categoriche, potrebbero sembrare quasi slogan:

un cavetto rosso e nero da 1.5mm2 ma anche 2.5mm2 non lasciano passare

i cavi di basso costo lo fanno modificano il segnale togliendo qualcosa

i cavi poco o tanto cambiano l'ingresso del segnale

Senza però dare una risposta alle banali ed ovvie domande: "perchè?", "come?"

Credo che almeno qualche ipotesi sia stata fatta, ci sia una spiegazione, non si può fare una affermazione e considerarla vera "per definizione".

Siamo in un campo tecnico, non siamo in campo filosofico o religioso, pertanto tutto avviene in base alle leggi fisiche che governano questo universo.

Non si possono misurare tutte le variabili? Posso anche ammetterlo, anche se non stiamo discutendo della forma dell'Universo e della sua fine, su cui si avanzano solo ipotesi, ma della banale trasmissione di un segnale elettrico in un conduttore, perchè, piaccia o meno, di questo si tratta, che poi il segnale sia generato da una voce che canta o da un sensore che rileva un particolare fenomeno non cambia assolutamente nulla (sempre segnale elettrico alternato rimane), pertanto si può fare anche la prova dell'ascolto, nessun problema, solo che la si faccia in modo valido.

Tu sei sicuro che se ascolti dei brani senza sapere che cavo si sta usando e se è stato cambiato o meno dall'ascolto precedente saprai sempre e comunque riconoscere le differenze e in modo congruo, ovvero attribuire sempre ogni volta allo stesso cavo le stesse differenze/sensazioni?

Parlo di ascolti di qualche decina di test con risposte valide almeno del 80% (in effetti le viste le granitiche certezze dovrebbero essere il 100% esatte, ma mi accontenterei di qualcosa meno).

Pensaci molto bene: saresti sicuro?

Tutti coloro che hanno sempre affermato di poterlo fare senza alcun problema all'atto pratico poi non hanno mai accettato di darne la prova pratica (quanto meno non mi risulta, felice di essere smentito con dati certi) o se l'hanno fatta mi sembra l'abbiano poi miseramente fallita.

L'esempio alla VW non so cosa c'entri, però ti faccio notare che il trucco, guarda caso, è stato scoperto in base a test e misurazioni, non è stato un "esperto" che ha annusato lo scarico ed ha detto "questo non è a posto, lo si sente benissimo a naso".
 
IO non capisco......se lo dicono i numeri e buono altrimenti no, se poi fa c.....re che suona di M.....a, (come ne ho sentiti parecchi di impianti in giro di misuroni), ma i numeri mi dicono che è buono deve essere per forza buono....!!!!!

caspiterina ci ricasco sempre!!!! :mad:

IO ho preso solo ad esempio la VW, a me non interessa sapere quale e l'impedenza che esce dall'amplificatore e 19850hz, io vado, pago se necessario, ascolto e mi faccio le mie idee se voi preferite leggere, leggete i numeri i teoremi, le leggi fisiche che volete, che sicuramente suonano molto bene.

Voi avete assistito ad un test di un finale di casa Pass? Spectral? Mark Levinson? Jeff Rowlan e molte altre NAD, Denon, ecc. ecc, come fate a dire che le misurazioni che vi danno siano corrette per tutti i crismi che chiedete voi???? Andate a fiducia, perchè non è possibile che una casa come quelle citate e molte altre barino su queste cose......ed invece a quanto pare lo fanno
 
L'esempio alla VW non so cosa c'entri, però ti faccio notare che il trucco, guarda caso, è stato scoperto in base a test e misurazioni, non è stato un "esperto" che ha annusato lo scarico ed ha detto "questo non è a posto, lo si sente benissimo a naso".
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A volte si sente anche a naso ...

Mia moglie per esempio mi ha raccontato che una sua collega per risparmiare usava mescolare il gasolio con l'olio usato della friggitrice ( non so in quali proporzioni ) dopo averlo filtrato e dallo scappamento usciva un odore di patate fritte, ahahah

Saluti
Marco
 
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