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  1. #31
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    Mar 2006
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    Sassari
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    Citazione Originariamente scritto da Girmi
    ..le perdite ed i guadagni si realizzano solo nel momento della vendita.
    Citazione Originariamente scritto da Zaphod Beeblebrox
    La vendita "fissa" solo questo guadagno o questa perdita.
    Zaphod, a me sembra che stai esattamente dicendo la stessa cosa...
    VPR: JVC DLA-X7900 - SORGENTE: HTPC - Ampli: Denon AVR-X3500H - Front: Q Acoustics 3050 - Surround: Q Acoustics 3020 - Centrale: Q Acoustics 3090C - Subwoofer: SVS PB1000 - Schermo: 3m 2.40:1 autocostruito

  2. #32
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    May 2005
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    Citazione Originariamente scritto da benegi
    ipotizziamo che nel 1999 avevi 100…
    Addentrarsi nei singoli casi può essere fuorviante.
    Comunque io parlo di azioni, non di quelle porcherie di prodotti finanziari che le banche hanno appioppato a molti ignari risparmiatori, che per loro natura dovrebbero essere tenuti a distanza da certi prodotti altamente speculativi.
    Solo per questo io ne chiuderei la metà di questi isitituti.
    Al contrario di queste schifezze, le azioni sono pur sempre dei pezzi di azienda: mattoni, lavoro, idee, impegno, commesse, ecc….
    Se uno ha l'accortezza di orientarsi verso aziende sane, a mio avviso, grossi rischi non si corrono, nel lungo periodo sempre.
    Guarda ad esempio l'andamento quinquennale della Trevi, che è leader nella produzione di scavatori, trivelle, ecc… e paragonalo ad una qualunque banca o finanziaria.
    Lo stesso lo si può dire per tante aziende che sono al momento sottovalutate ma che fanno parte della così detta economia reale.

    Ciao.
    Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
    Il contenuto di questo messaggio è frutto di opera intellettuale. Ne è concesso l'uso, l'indirizzamento, la copia parziale o totale e la diffusione solo a fini non commerciali e solo se effettuati da privati. Non è concesso l'uso da parte di operatori professionali, la modifica, anche se parziale (ad eccezione dell'admin e moderatori di questo forum) e qualunque altro utilizzo non espressamente autorizzato. I marchi citati sono di proprietà delle rispettive aziende.

  3. #33
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    May 2005
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    6.895
    Citazione Originariamente scritto da Zaphod Beeblebrox
    La vendita "fissa" solo questo guadagno o questa perdita.
    È esattamente quello che ho detto.
    Fino al momento della vendita la perdita o il guadagno sono puramente virtuali.
    Io al momento ho in portafoglio azioni che sono al 7/800% o più rispetto al prezzo di carico e sono quelle che detengo da più tempo, anche oltre 10 anni. Altre più recenti sono anche a - 40%.
    Se le vendessi adesso guadagnerei su alcune e perderei su altre, ma fra due anni la situazione potrebbe anche ribaltarsi, chi lo sa.


    Ciao.
    Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
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  4. #34
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    Dec 2005
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    prov. bs
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    Citazione Originariamente scritto da Girmi
    Addentrarsi nei singoli casi può essere fuorviante.
    vero ma, non era questo il caso, io parlavo di una media.
    Comunque io parlo di azioni, non di quelle porcherie di prodotti finanziari che le banche hanno appioppato a molti ignari risparmiatori,
    Qui Non posso che quotarti ma aimè..... col senno di poi
    Solo per questo io ne chiuderei la metà di questi isitituti.
    Idem
    Al contrario di queste schifezze, le azioni sono pur sempre dei pezzi di azienda: mattoni, lavoro, idee, impegno, commesse, ecc….
    Se uno ha l'accortezza di orientarsi verso aziende sane,
    Vero... ma il problema è la finanza che in un batter d'occhio trasforma un'azienda "sana" spolpandola in men che non si dica della sua parte redditizia
    Purtroppo, ed in questo momento credo di non essere il solo a realizzarlo, la finanza è una cosa (decisamente speculativa), l'economia reale un'altra e fintanto che i Ns governanti Non fanno altro che chiudere gli occhi su tutto ciò.... non cambierà mai un tubo (per dire il vero è di oggi la notizia che la legge salva menager è stata bloccata )

    ciao
    Ultima modifica di benegi; 10-10-2008 alle 18:15
    Giancarlo
    qualunque cosa facciate nella vita, circondatevi di persone intelligenti che vi contestano.

  5. #35
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    Scusa ma non ti seguo.
    Diciamo che ho in carico 1000 (magari ) Unicredit a 7 euro (putroppo ce l'ho a 6,9) e quindi ho speso due anni fa 7000 euro.
    Oggi ho le stesse azioni ma valgono 2500 euro.
    Io oggi sono più povero di 4500 euro e non è vero che è solo virtuale perchè il mio potere di acquisto oggi è 4500 euro inferiore a quello di 2 anni fa (tolgo per esemplificare il discorso dei dividendi).
    Capisco che le azioni possano tornare ai livelli di acquisto ma oggi la situazione è questa e del domani non v'è certezza

    Ciao.

  6. #36
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    Citazione Originariamente scritto da Girmi
    Unicredit appena arriva a € 2 ne compro un po' perché è chiaro che al momento è solo oggetto di speculazioni atte a riportare Profumo nei "ranghi" dei controllabili
    E questo è esattamente il nocciolo della "crisi" Unicredit

    PS
    dopo essermi fatto un discreto affare con azioni AAPL al Nasdaq prima del 2001 adesso dopo il cambio casa di soldi
    da parte non ne ho più e quindi problemi zero
    Vi dico solo che volevo fare un piano d'accumulo ventennale per mio figlio da 50€/mese e dopo aver
    consultato gli "ignobili scalzacani" di 2 o 3 banche di primaria importanza, ho fatto un semplice Conto Arancio con Ing Direct.
    Ultima modifica di elche99; 10-10-2008 alle 14:01
    Mitsubishi HC6000 - Sony BRAVIA 55XE9005 - OSMC Vero 4K - CTech 5100 C fullHD mod.2011 - OPPO BDP-83 hw mod. region free - Sony STR-DN1080 - Mordaunt Short Genie - Velodyne Impact 10

  7. #37
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    Vi dico solo che volevo fare un piano d'accumulo ventennale per mio figlio da 50€/mese e dopo aver
    Se hai fatto Conto Arancio forse potevi fare con maggiore tranquillità e rendimento un PAC (annuale) sul BTPi settembre 23 che ti copre dall'inflazione più, attualmente, il 3,1%. Puoi pensare anche a un 50% del BTPi 2023 e 50% del BTPi 2035.
    A mio figlio conto di fare un PAC del genere e, solo sul 2035, già lo sto facendo per il mio fondo pensione personale (voglio morire di fame perchè me lo sono meritato io e non perchè qualche professionista ci va a donnine....).

    Ciao.

  8. #38
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    Citazione Originariamente scritto da elche99
    E questo è esattamente il nocciolo della "crisi" Unicredit

    ..............consultato gli "ignobili scalzacani" di 2 o 3 banche di primaria importanza, ho fatto un semplice Conto Arancio con Ing Direct.

    Bè se può interessarti gli analisti negli ultimi mesi utilizzano un nuovo indicatore: patrimonio netto/totale attivo per capire chi ha più liquidità disponibile, più è alto il rapporto e meglio è.

    Ecco una piccola classifica mondiale:

    - Mediobanca 17,7;
    - Banco Popolare 10,4;
    - UBI 9,6;
    - Intesa San Paolo 7,6;
    - ......
    - Unicredit 6,1;
    - Bank of America 9,0;
    - HSBC Holding 5,0;
    - Fortis 3,0;
    - ING 2,1;
    - .........
    - UBS 2,04;
    - Deutsche Bank 1,8;

    ecc. ecc.

    Sulla base di questo indice trai le tue conclusioni....spero di aver aggiunto qualcosa di sostanziale al discorso....

    Ciao.
    Ultima modifica di ss68; 10-10-2008 alle 15:15
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  9. #39
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    Citazione Originariamente scritto da chiaro_scuro
    Se hai fatto Conto Arancio forse potevi fare con maggiore tranquillità e rendimento un PAC (annuale) sul BTPi settembre 23 che ti copre dall'inflazione più, attualmente, il 3,1%. Puoi pensare anche a un 50% del BTPi 2023 e 50% del BTPi 2035.
    A mio figlio conto di fare un PAC del genere e, solo sul 2035.........
    Ciao.
    Scusami ma mi spieghi come fai a fare un pac con 300 euro su un BTP e 300 euro su un altro ? Eppoi il BTPi 2035 ha un Kilovar 29 che in questo momento lo pesa come il più a "rischio" tra tutte le emissioni attuali.

    A questo punto mi butterei più su un "BUND" tedesco, almeno lì il rapporto debito pubblico/PIL non è al 105 %...
    "https://metropolisht.webnode.it"

  10. #40
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    per ora bari ma tra poco volo a milano
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    lingua prego!
    ciao ale!


  11. #41
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    PAC= Piano di accumulo del capitale;
    Kilovar=Indicatore sintetico di rischio, più è alto e peggio è (es. BOT a 3 mesi Kilovar=1)
    BUND=Titolo di stato tedesco a media/lunga scadenza "omologo" del ns. BTP....

    Ciao !
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  12. #42
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    per ora bari ma tra poco volo a milano
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    grande!
    grazie ale!


  13. #43
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    Per essere precisi costruire un fondo pensione con 600 euro all'anno, prevedendo una durata di 35 anni di versamenti, con un ipotesi di rendimento del 3% netto, contro un versato di 21.000 il capitale netto riscuotibile sarebbe di circa euri 36.200....

    Se pensiamo che un coefficiente di sostituzione in pensione integrativa per un uomo è intorno al 5% del capitale, si otterrebbe una pensione annua di circa 1.810 euro, o 150 euri al mese.....

    Ciauz !
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  14. #44
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    Scusami ma mi spieghi come fai a fare un pac
    Beh, io su quei titoli ci metto un bel po' di più perchè tratto il 2023 come assicurazione per gli imprevisti/soldi per aiutare i figli ed il 2035 come pensione integrativa.
    Se poi devo pensare, al momento, che l'Italia non sarà in grado di garantirmi i suoi BTP allora penso che dovrei da oggi emigrare. Per ora non penso, un domani vedremo.
    Il BTPi ha un KV alto perchè è un titolo lunghissimo ma per la pensione va bene. Del resto un fondo pensione non mi fa sentire più sicuro nè, credo, riesca a garantirmi oggi un rendimento netto del 2% reale.
    Il BUND, oggi, sembra più sicuro ma per l'inflazione come la mettiamo?

    Ciao.

  15. #45
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    Inflazione in Europa


    Se parliamo di inflazione siamo purtroppo la maglia nera, e credo che sei al corrente che i BTPi premiano il rendimento su una inflazione di legge....secondo te quando vai dal panettiere gli aumenti corrispondono a quelli che dice l'Istat o l'Eurostat ???

    Figurati quindi che se in statistica già esiste un differenziale sostanzioso tra noi e gli altri paesi europei, pensa quanto sarà quello reale....

    Negli ultimi cinque anni l’inflazione italiana è cresciuta più che negli altri paesi europei, sopratutto per alcuni prodotti e servizi di prima necessita. Questo quanto emerge da uno studio della Fipe Confcommercio che appunto ha rilevato l’andamento dei prezzi, dopo il cambio lira-euro, nel confronto con Berlino l’inflazione italiana è stata doppia nel settore alimentare, e addirittura superiore di dieci volte per quanto riguarda i mobili, gli articoli e i servizi per la casa.

    Durante il periodo che va dal 2002 al 2007 l’inflazione è aumentata in otto capitoli su dodici presi in esame. Sostanzialmente uguale la voce Trasporti, mentre è stato più virtuoso per servizi sanitari, spese per la salute. Per il resto, la rincorsa dei prezzi è stata tale che Roma sembra sempre più allinearsi a Parigi e Berlino, dove fino a dieci anni fa la vita costava invece molto più cara. I capitoli più cari sono stati gli alimentari per i quali l’inflazione durante gli ultimi cinque anni è stata del 4,8% in Germania, del 6,2% in Francia e del 10,1% in Italia.
    Stesso discorso per il settore dell’abbigliamento e delle calzature, dove addirittura in Germania si è registrato un -3,4%, aumenti contenuti in Francia +1%, Italia con un trend in aumento del 7,4%. Le bevande alcoliche e i tabacchi hanno registrato impennate un po’ ovunque, ma è in Italia che l’incremento è stato maggiore (+33,8% contro +30,3% in Germania e +27,3% in Francia).

    Anche per abitazione, acqua, elettricità e combustibili, il confronto va a nostro sfavore: +14,6% in Germania, +19,3% in Francia, +20,2% in Italia. La nostra corsa dei prezzi è stata più veloce anche per mobili e articoli per la casa, per ricreazione, spettacoli e cultura (l’andamento 2002-2007 è stato negativo sia in Francia che in Germania, contro il +7,4% dell’Italia), per servizi ricettivi e ristorazione e per gli altri beni e servizi. Ma come detto l’Italia risparmia nel settore delle telecomunicazioni -22,1 per cento, servizi sanitario solo un 11,6 e istruzione 14,6% quasi a pari merito con la Francia.


    Da qui nasce lo spread a ns. favore di rendimento positivo per i risparmiatori, ma altamente letale sul ns. deficit di bilancio, di dover pagare più interessi rispetto al Bund e all'Oat francese, per il rischio paese che rappresentiamo, pur essendo nell'euro...insieme agli altri...e ultimamente questa divaricazione è ai massimi dal 1999....

    Ci sarebbe da riflettere....
    Ultima modifica di ss68; 10-10-2008 alle 17:15
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