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Risultati da 16 a 30 di 99
  1. #16
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    Jan 2002
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    andrea aghemo ha scritto:
    Luigi,
    ma dicevi così per dire o intenderesti davvero realizzare un simile bestione? Perchè se fai sul serio, mi stuzzichi, e potrei finire con il proporti qualcosa di fattibile....ad esempio, che ne dici dei 20 Hz riprodotti in anecoico a 117 dB (vale a dire almeno 123/124 dB in ambiente), con un ingombro analogo a quello da te stimato ed un costo di poco superiore, con gli altoparlanti che non superano il 70% della corsa fino a quando non si scende sotto i 16 Hz? E con i 10 Hz ancora a 100 dB in ambiente?

    Ciao,
    Andrea
    Stai tranquillo che questo progetto lo realizzero sotto la tua guida e con i tuoi componenti.

    Come avrai letto nel mio messaggio di cui sopra, al momento e' troppo presto per me.

    Le specifiche peraltro sembrano da urlo...
    *NUOVO* Oggi con Chat!

  2. #17
    Data registrazione
    Jan 2002
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    TORINO
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    1.304
    Come forma ed ingombro del subwoofer penasavo a qualcosa come quello mostrato qui .
    *NUOVO* Oggi con Chat!

  3. #18
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    Jun 2003
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    239
    Citazione Originariamente scritto da Luigi Somenzari
    Prerequisiti: Possibilità di ottenere pressioni sonore di 115 -120 dB sui 20 Hz senza eccessiva distorsione.

    Dimensioni ammesse
    Non supererei le dimensioni di circa 100 cm x 60 cm x 60 cm

    Prezzo materiale DIY: non oltre i 1.000 euro

    Le dimensioni da te citate implicano un Vb, considerando gli spessori della struttura e l'eventuale suddivisione in sottovolumi (che consiglio caldamente), di circa 250 litri netti disponibili.
    Posso poi gia' anticipare che la spesa massima da te definita e' sicuramente troppo limitata per ottenere prestazioni cosi' impegnative, percio' mi limitero' ad una disamina tecnica senza tenere troppo in considerazione i costi, cercando di utilizzare wf con il miglior rapporto Vd/prezzo possibile.
    Le mie preferenze in campo bassa frequenza ricadono su sospensione pneumatica oppure dipolo (entrambi ovviamente opportunamente equalizzati) quando si voglia ottenere la massima qualita' all'ascolto. Tralascio la disamina sui vantaggi di queste soluzioni, gia' discusse abbondantemente nel corso degli anni passati in giro per i forum, e mi limito a valutare se sia possibile utilizzare la sospensione pneumatica con i parametri di progetto sopra esposti.
    Dato il limitato volume a disposizione, il wf dovra' essere del tipo ad alta Mms, che significa una cedevolezza non elevata e quindi basso Vas, ed alto Bxl necessario per ottenere una efficienza adeguata, e che porta inoltre a un Qts ridotto: questo rendera' quindi possibile far lavorare il wf in un volume "piccolo" rispetto alle sue caratteristiche, ottenendo comunque un Qtc non superiore a 0,5 (piu' facilmente equalizzabile e sinonimo di una "molla d'aria" all'interno del box non troppo "esasperata", che potrebbe richiedere potenze ancora piu' elevate per il raggiungimento della Xmax).

    Il tipico altoparlante per uso "sub ad alte prestazioni" insomma, del tipo dotato di motore generoso (sul mercato ci sono anche modelli con Bxl non altissimo e Qts intorno a 0,5, che pero' ritengo piu' adatti all'utilizzo a dipolo o in cassa chiusa ma senza troppe limitazioni nel volume).

    120 dB in ambiente possono essere raggiunti con un sistema in grado di erogare 114 dB in spazio libero, il che significa disporre di 9,5 litri di Vd (volume di spostamento alla Xmax) per un sistema in cassa chiusa.
    Supponendo una Xmax lineare (cioe' non foriera di distorsioni eccessive) di 25 mm, che e' gia' molto, la Sd richiesta e' pari a 3800 cm2 il che significa 5 coni da 15", oppure 8 da 12".
    I miei calcoli differiscono da quelli di Andrea, probabilmente per diverse formule utilizzate, le sue un po' piu' "ottimistiche". Per rapidita' di calcolo io sto comunque utilizzando lo spreadsheet pubblicato da Linkwitz nel suo sito (sito che apprezzo moltissimo e conosco piuttosto bene) per il calcolo dell'SPL in cassa chiusa e dipolo.

    Facendo una rapida carrellata mentale dei subwf conosciuti sul mercato e scartati alcuni modelli da 15" e 18" per il volume che richiedono e/o per il costo elevato, la mia scelta cade su un paio di modelli: l'AVA 32 e il Peerless XLS 12" 830500.
    Con il wf AVA sarebbero sufficienti 8 esemplari data la sua elevata Xmax di ben 23 mm. (ma sono proprio "lineari" ?
    Il che permetterebbe di contenere il volume entro la specifica di progetto facendo lavorare i wf a coppie e montando ciascuna coppia in 65 litri netti, ovviamente senza alcun materiale assorbente. Sicuramente i motivi per cui non uso assorbente nel mobile dei sub vi sono gia' ovvii ma a scanso di equivoci ripeto che nel caso di subwoofer la presenza di assorbente e' perfettamente inutile a ridurre risonanze strane visto che sotto i 100 Hz gli spessori che si possono utilizzare sono del tutto "trasparenti" all'onda acustica, e oltretutto dannoso nel funzionamento ad alte escursioni ed alte pressioni interne (puo' muoversi producendo imprevedibili effetti in cui entra in gioco la dissipazione di energia in modo non controllato).
    Resterebbe solo il vantaggio di poter disporre di un mobile di dimensioni inferiori riempiendo completamente di assorbente, ma vista l'entita' del lavoro, vogliamo o no rincorrere le massime prestazioni in assoluto ?
    Il volume netto totale risulta cosi' 260 litri: dal punto di vista costruttivo io vedrei bene ciascuna coppia di wf montati in un cubo di circa 45 cm. di lato esterno (supponendo spessore di 25 mm. il lato interno e' 40) e disposti su una coppia di facce opposte: in questo modo le vibrazioni trasmesse alla struttura sono nulle e non e' necessario appesantire oltremodo il mobile e/o utilizzare materiali ad alto peso specifico, con ovvii vantaggi sia sulla qualita' sonora sia sulla facilita' di trasporto e collocazione. Disporrei poi i 4 cubi uno sull'altro, ottenendo una torre di pianta 45x45 e altezza 180, riducendo cosi' al minimo l'ingombro nella stanza e ottenendo un ulteriore vantaggio: l'emissione sonora e' distribuita su un'altezza di 1,8 metri, quindi quasi su tutto l'arco di distanza tra pavimento e soffitto. Questo e' di aiuto a distribuire in modo un po' piu' uniforme le onnipresenti risonanze ambientali: il progetto NPS-1000 di Renato Giussani utilizza per i wf proprio questo principio: uno in prossimita' del pavimento, uno in prossimita' del soffitto e uno in posizione mediana.
    Naturalmente le dimensioni possono essere variate a piacere, nei limiti della logica, ad esempio avvicinandosi alle dimensioni citate da Luigi: riducendo l'altezza dei box allo stretto necessario per alloggiare gli altoparlanti sulle facce laterali (circa 27 cm. interni) si ottengono 4 box di altezza 32 e pianta 54x54 cm: quindi l'insieme avra' dimensioni 54x54x128.
    Infine il Qtc del sistema risulta di 0,7 il che richiede una Eq attiva un po' piu' complessa della semplice coppia di filtri Shelving del primo ordine centrati sui poli della risposta, come sarebbe nel caso di Qtc <= 0,5: in questo caso infatti sara' necessaria l'aggiunta di un notch, oppure la realizzazione del filtro BiQuad di Linkwitz (vedere schema sul sito), oppure ancora si potrebbe provare a sfruttare, nel caso si utilizzi un Xover-Eq attivo "off-the-shelf" professionale tipo Berhinger DCX o BSS Omni/MiniDrive, la funzione di filtro Shelving di secondo ordine a volte presente in questo tipo di macchine (occorre pero' prima verificare il Q esatto di tale funzione che dovra' essere 0,7).

    La soluzione con XLS 830500 invece, presenta lo svantaggio della minore Xmax il che implica l'utilizzo di ben 16 altoparlanti che portano il volume occupato dal sistema ben oltre le specifiche: infatti potremmo utilizzare gli XLS montati a coppie in 50 litri per coppia, sempre senza assorbente, il che porta il volume totale netto a 400 litri ! Ciascun singolo box potrebbe avere dimensioni interne di 28 cm. (altezza) x 42 x 42 (base), con i due wf sempre montati su coppia di pareti opposte. La "torre" cosi' ottenuta con 8 box avrebbe un'altezza di 264 cm. (spessore legno 25 mm.), giusto al pelo per "riempire" l'altezza tra pavimento e soffitto.
    Un vantaggio degli XLS si trova nel Qtc del sistema, in questo caso pari a 0,5: praticamente perfetto per equalizzare tramite due semplici filtri shelving del primo ordine identici e centrati alla Fc.
    A questo punto l'ultima parola spetterebbe poi al calcolo dei costi...

    Infine veniamo alla nota dolente, l'amplificazione: con masse mobili complessive cosi' imponenti (2,25 Kg e 2,56 Kg rispettivamente !) da spostare E con volumi di lavoro cosi' ridotti (che implicano una ulteriore resistenza da parte della molla d'aria) la potenza disponibile dovra' essere elevata.
    La funzione che rappresenta la potenza necessaria al raggiungimento della Xmax e' complessa, ovviamente dipende anche dall'impedenza, e andrebbe calcolata punto per punto.
    Bastera' tenere presente che per smuovere uno solo dei suddetti altoparlanti alla Xmax a 20 Hz sono necessari 71,5V e ben 17A di picco per l'AVA 32 (in volume di 32,5 litri) e "solo" 42V a 7,8A di picco per un Peerless XLS (in 25 litri). Il che si traduce in una potenza nominale di 110W/8ohm per un XLS e ben 320W/8ohm per l'AVA, ed inoltre in questo caso l'ampli dovra' essere particolarmente performante nell'erogare correnti elevate in rapporto alla potenza nominale: la potenza equivalente alla corrente di picco risulta infatti 1160W/8ohm !
    Si intuisce quindi che per un sistema completo, il raggiungimento della Xmax ovvero dei fatidici 120 dB a 20 Hz implica l'utilizzo di potenze assai elevate (ci sono 16 coni nel sistema Peerless e 8 nel sistema Ava) e la scelta dell'amplificatore piu' adatto sara' subordinata alla tipologia di collegamento delle varie unita' in quanto diverse configurazioni serie-parallelo sono possibili.
    Naturalmente la rosa dei candidati si dovra' ricercare in ambito professionale, in particolare nel mercato degli amplificatori con stadi di uscita PWM che offrono potenze elevate e consumi ridotti. La qualita' di questi ampli e' piu' che adeguata per il pilotaggio di un subwf relegato al di sotto dei 100 Hz. Inoltre sara' anche opportuno valutare l'utilizzo di piu' di un amplificatore, suddividendo ad esempio in due gruppi da 8 (4) altoparlanti ciascuno pilotato da un ampli.

    Questo e' lo scotto da pagare per avere un sistema tanto performante che lavora in "soli" 260 litri, nel caso dell'AVA: infatti cio' e' possibile grazie alla Mms veramente elevata e alla Cms molto bassa, che si traducono in maggiore forza necessaria a muovere il cono per tutti i 23 mm. dell'escursione.
    Il sistema Peerless risulta un po' meno esoso in termini di potenza richiesta, anche tenendo conto di tutti i 16 coni da pilotare, ma ovviamente si tratta sempre di una "coperta corta": il vantaggio in termini di minore potenza assorbita (e maggiore efficienza) si paga in termini di maggiore volume richiesto: 400 litri.

    Concludo con una considerazione: sarebbe possibile ottenere un sistema da 120dB/20Hz molto meno esoso in termini di potenza, con la stessa funzione di trasferimento (passaalto secondo ordine ad alto smorzamento) e la stessa qualita' sonora di un sistema in cassa chiusa ? Certamente, disponendo di volumi molto piu' grandi: al limite, talmente grandi da non modificare piu' il Qts e la Fs dell'altoparlante "nudo": ovvero il "baffle infinito".
    In questo caso non esiste piu' una molla d'aria a frenare ulteriormente il movimento del cono ed inoltre si possono utilizzare coni con cedevolezza maggiore e/o con Mms inferiore, con ovvii vantaggi sulla potenza richiesta per il raggiungimento della Xmax.
    Sempre che, naturalmente, abbiate a disposizione una cameretta adiacente la stanza di ascolto da dedicare esclusivamente a cassa di risonanza

  4. #19
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    Citazione Originariamente scritto da Flex
    Sempre che, naturalmente, abbiate a disposizione una cameretta adiacente la stanza di ascolto da dedicare esclusivamente a cassa di risonanza.
    Mi sembra di aver visto qualche realizzazione di questo tipo da parte dei soliti giapponesi.

    Ora che ci penso, confinante con la mia saletta ho lo stanzino degli attrezzi del giardino, quasi quasi .

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  5. #20
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    Ciao, Flex;
    direi che in linea di massima siamo d'accordo, occorre valutare come si considera l'apporto ambientale in termini di caricamento dell basse frequenze.
    Conosco ed apprezzo il lavoro di Linkwitz, ed i suoi fogli excel sono certamente utili; ci eravamo anche scambiati un pò di email, negli USA, ma lui non ama i line source, a differenza mia, per cui non siamo mai andati oltre...Il Peerless è un signor componente, ma ad oggi mi sembra un pò limitato (od un pò troppo costoso) nell'ambito DIY, data l'escursione lineare non molto elevata; non amo molto i woofer dalla bassa cedevolezza, in linea di principio, ma qui è questione di gusti personali e di mere sfumature. Alla fine della fiera, oggi i watt costano meno dei woofers, e mi sembra sensato perseguire soluzioni fisicamente meno ingombranti dal punto di vista del volume, supplendo con l'energia dirottata sulle bobine; I woofers AVA, un anno e mezzo fa, avevano cedevolezza ben più bassa, ma li abbiamo volutamente modificati proprio in tale ottica.

    A livello progettuale, parto dalla pressione generata in 2 Pigreco steradianti, assumendo che comunque, in ambiente, avremo una qualche sorta di incremento rispetto a tale dato, soprattutto se andiamo a disporre il sub in un angolo per poi equalizzarlo digitalmente (cosa a mio parere indispensabile); in tal caso, a 20 Hz, per avere 115 dB a 20 Hz occorre smuovere poco più di 3 litri di aria, e per avere 120 dB poco più di 6 litri (vado spannometricamente, in questi ordini di grandezza i decimali hanno poco senso).
    A queste pressioni, la soluzione a dipolo è improponibile, al massimo si può ragionare in termini di baffle infinito; concordo sul ricercare la sospensione pneumatica, altrimenti i reflex passivi possono essere una alternativa più economica (anche se a prezzo di un ritardo di gruppo molto più consistente).

    La linearità del componente AVA è piuttosto elevata, ma non ho avuto modo di misurarne la distorsione a livelli troppo elevati; ti posso dire che la distorsione prevalente è di seconda armonica, come in quasi tutti i sub moderni correttamente disegnati.
    Inoltre, ritengo la distorsione in sè un fattore poco significativo, a 20 Hz; la nostra sensibilità alla stessa è notevolmente attenuata, senza contare che non so quanta gente sia in grado di capire se un "rombo" a 20 Hz, comunque artificiale, sia distorto o meno, mancandoci paragoni di "ascolto diretto".

    Personalmente, adesso sto utilizzando un sub realizzato con due AVA 15 e due AVA 12 (avrei voluto usare quattro AVA 15, ma il posizionamento obbligatorio del sub nell'ambito del mio sistema mi ha impedito tale soluzione); con i 23 mm di Xmax disponibili smuovo circa 6 litri d'aria, con i quattro elementi in serie tra loro (con le bobine parallelate su ciascun trasduttore) per avere circa 4 ohm di carico effettivo in un volume complessivo di 260 litri, pilotati da un ampli da 1 Kw, ed il tutto corretto tramite DRC (quindi l'equalizzazione la apporto in questo modo).

    Il prossimo passo, verso fine 2006, sarà la realizzazione di un baffle infinito creando degli appositi tagli nel soffitto, in modo da poter arrivare a generare pressioni dell'ordine dei 120 dB a 10 Hz, per un discorso che stiamo avanzando con Denis Sbragion, ma significherà adottare una dozzina di quindici pollici per canale, con costi (e difficoltà realizzative) sconsigliabili ai più. Insomma, una pippa mentale.

    Ad oggi, in un ambiente da circa 80 mq come quello che uso per il sistema principale, non sento il bisogno di andare oltre il realizzato, se non per scopi meramente sperimentali; a misura, con correzione DRC sono lineare sino a 18 Hz, ed i 10 Hz sono solo una dozzina di dB al di sotto del riferimento, a causa di un "buco" generato dall'ambiente a circa 16 Hz.
    A fonometro, oltre i 109/110 dB nel punto d'ascolto la cosa diviene fastidiosa (e pure pericolosa per l'udito), oltre a metter in crisi l'ambiente stesso, per cui salire oltre per il momento non è una necessità. Parliamo comunque di livelli d'ascolto che si possono mantenere giusto per una breve demo di pochi minuti tanto per rendere l'idea del limite del sistema, non ci si può certo guardare un intero film o concerto, in queste condizioni..... anche se il DVD live degli AC/DC (hells Bells, Back in Black, etc) acquista uno spessore notevole, riproposto a questi livelli!

    A livello costi, data la quasi equivalenza prestazionale, e restando sulla sopsensione pneumatica, userei 4 AVA 15 invece di 8 AVA 12, ma siamo in una zona di costi e prestazioni dove la 100 Euro in più od in meno non fa poi troppa differenza; figurati che mi è stato richiesto un sub in grado di fornire, in ambiente qualcosa come 126 dB a 20 Hz, che riesco ad ottenere, a disegno, solo con 6 AVA 15 ed otto radiatori passivi da 18 pollici...

    Ciao,
    Andrea
    ...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...

  6. #21
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    239
    Citazione Originariamente scritto da andrea aghemo
    ci eravamo anche scambiati un pò di email, negli USA, ma lui non ama i line source, a differenza mia, per cui non siamo mai andati oltre...
    si' infatti, non gli piacciono le caratteristiche intrinseche dei LS cioe' un certo gigantismo con i solisti e la scena che ti segue se ti alzi in piedi, su questo come gia' sai sono d'accordo avendo provato sia i LS sia il classico spettro distribuito in altezza che attualmente utilizzo, anche se.... a volte vorrei avere due sistemi di cui uno LS, da collegare alternativamente quando ascolto la grande orchestra

    Citazione Originariamente scritto da andrea aghemo
    gusti personali e di mere sfumature. Alla fine della fiera, oggi i watt costano meno dei woofers, e mi sembra sensato perseguire soluzioni fisicamente meno ingombranti dal punto di vista del volume, supplendo
    Si' su questo sono d'accordo, ho citato la soluzione baffle infinito anche perche' tu stesso scrivevi di "sfondare alcuni pezzi di parete" :P e la cosa mi incuriosiva
    Inoltre qualche audiofilo si spaventa sempre (a torto) quando tiro in ballo gli amplificatori professionali PWM, e ci tenevo a sottolineare che se si vogliono ottenere tali prestazioni non c'e' niente da fare, o volume o potenza.... ed e' molto piu' "spaventevole" dover fare buchi da 15" nei muri piuttosto che accettare di mettersi in casa un paio di QSC

    I wf Ava32 escono sicuramente vincenti dal confronto di cui sopra, sia in termini di rendimento SPL/Vb (il sistema XLS finisce fuori specifica) sia, credo, in termini di costi anche se non conosco il prezzo esatto dell'Ava e so che potrei avere gli XLS ad un prezzo abbastanza conveniente, ma dubito che riuscirei a pagarli la meta' di un Ava.
    E poi dovessi realizzare un sub in SP mi piacerebbe cambiare: io ho GIA' 16 XLS in casa (a dipolo) :P
    La cosa buona degli XLS e' il sistema di ventilazione, che come sai utilizza grandi fori sul cono sotto il parapolvere al posto di un unico foro sulla piastra polare, riducendo cosi' a zero l'eventuale "soffio" quando usato a piena escursione, ma questo e' un vantaggio solo nell'uso a dipolo dove emette anche la faccia posteriore, oppure in sistemi boxed dove uno dei 2 coni e' montato al contrario (per ridurre la dist. pari).

    Citazione Originariamente scritto da andrea aghemo
    Inoltre, ritengo la distorsione in sè un fattore poco significativo, a 20 Hz; la nostra sensibilità alla stessa è notevolmente attenuata, senza contare che non so
    Mi piacerebbe misurare la distorsione con lo stesso metodo usato da Linkwitz per la valutazione dell'XLS (doppio tono sinusoidale F+F*1,1, analisi spettrale residui di intermodulazione etc...).

    Citazione Originariamente scritto da andrea aghemo
    Il prossimo passo, verso fine 2006, sarà la realizzazione di un baffle infinito creando degli appositi tagli nel soffitto, in modo da poter arrivare a generare pressioni dell'ordine dei 120 dB a 10 Hz, per un discorso che stiamo avanzando con Denis Sbragion
    attendo impaziente i dettagli

  7. #22
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    Citazione Originariamente scritto da Flex
    si' infatti, non gli piacciono le caratteristiche intrinseche dei LS.....
    De gustibus, amico mio; io ho avuto modo di sentire un dei progetti di Linkwitz realizzato da un americano, e per quanto possa dire che si tratta di un diffusore certamente valido, non mi ha "entusiasmato"; inoltre, come giustamente fai notare, i LS hanno la caratteristica della "dimensione", e per uno che ama la sinfonica per grande orchestra come me, sono un invito a nozze. Comunque, con i giusti accorgimenti, i fenomeni da te accennati sono riducibili ai minimi termini, sopratutto se i LS li si ascolta da una distanza di 4 mt o superiore.


    Citazione Originariamente scritto da Flex
    Si' su questo sono d'accordo, ho citato la soluzione baffle infinito...
    Beh, avendo spazio e modo di poter perseguire questo sistema, credo sia intrinsecamente il migliore in assoluto, se accoppiato ad una valida correzione digitale. Il grave è disporre dello spazio necessario a "disperdere" la radiazione posteriore. Personalmente disporrò il tutto al soffitto, realizzando un paio di tagli nella soletta comunicante con il sottotetto, dove andrò a realizzare una struttura atta a sorreggere i vari trasduttori. Il vantaggio è che operando con una grossa quantità di trasduttori, e accoppiando opportunamente le varie bobine, si riesce ad ottenere un sistema di efficienza spaventosa, che ci toglie anche il problema di dover utilizzare potenze esagerate, se l'ampli è in grado di erogare correnti sostanziose. Vedremo, vedremo....c'è più di un anno di tempo, per questo!

    Citazione Originariamente scritto da Flex
    Mi piacerebbe misurare la distorsione con lo stesso metodo usato da Linkwitz per la valutazione dell'XLS (doppio tono sinusoidale F+F*1,1, analisi spettrale residui di intermodulazione etc...).
    Guarda, questo è un aspetto che richiede maggiori investigazioni.
    Ho provato, tempo fa (lavoravo ancora su questi altoparlanti con gli amici USA) a generare dei segnali volutamente distorti dandoli in pasto agli altoparlanti: al di sotto dei 50/60 Hz, ad esempio, a livelli assoluti di circa 100 dB ad 1 mt, sino a che non si raggiunge il 4 o 5% (parlo di toni puri) di distorsione, di armonica dispari....non si sente proprio nessuna distorsione. Peraltro, se parliamo del sub di un sistema HT, che riproduce solo suoni "sintetizzati" artificialmente (dubito che i fonici si mettano a far saltare in aria quartieri od aereoplani allo scopo di avere tracce DD o DTS più "fedeli" alla realtà), mi chiedo quanto senso abbia tenere in conto la distorsione piuttosto che il mero SPL ottenibile. NO che parlando di musica il discorso cambi totalmente: i canoni della 1812 dal vivo non li ho mai sentiti, e credo siano pochissimi coloro i quali hanno avuto occasione di farlo: ascoltarli all'1%, al 5% od al 10% di distorsione non credo che cambi praticamente nulla, dal punto di vista dell'ascoltatore. Analogo discorso relativamente al tipo di caricamento e risposta all'impulso; se è certamente vero che il ritardo di gruppo e le rotazioni di fase di un reflex sono sensibilmente maggiori di una sospensione pneumatica, nei dintorni dei 20/40 Hz credo che certe differenze diventino davvero difficilmente avvertibili.
    Anyway...se ti venisse in mente di realizzare qualcosa con gli AVA, non hai che da farti vivo!

    Ciao,

    Andrea
    ...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...

  8. #23
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    un 3d cosi interessante, non puo arenarsi in questo modo!!!
    Nessuno ha qualcosa da aggiungere?
    Anche se aggiungere ancora qualcosa a quello che ha detto Andra.....

    Ciao
    Mimmo
    Ultima modifica di MDL; 23-03-2006 alle 15:55

  9. #24
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    Vorrei provare a realizzare questo... http://www.linkwitzlab.com/images/graphics/box-ckt.gif
    Ho delle porte che mi avanzano da un altro xover (sono delle TL072), andrebbero bene?

    Grazie

  10. #25
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    Ad essere precisi i TL072 sono degli amplficatori operazionali lineari e non delle "porte", che si usano invece nei circuiti digitali.

    Li puoi utilizzare tranquillamete per lo schemino che hai indicato.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  11. #26
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    Hai ragione anche tu...l'elettronica non è proprio il mio punto di forza...
    Grazie comunque

  12. #27
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    Ciao Andrea,

    Citazione Originariamente scritto da andrea aghemo
    ...Analogo discorso relativamente al tipo di caricamento e risposta all'impulso; se è certamente vero che il ritardo di gruppo e le rotazioni di fase di un reflex sono sensibilmente maggiori di una sospensione pneumatica, nei dintorni dei 20/40 Hz credo che certe differenze diventino davvero difficilmente avvertibili.
    sono pienamente d'accordo con te per quel che riguarda il discorso THD (da qualche parte avevo un grafico della sensibilità alla THD in funzione della frequenza), ma per quel che riguarda il ritardo di gruppo/rotazioni di fase ci andrei più cauto. La mie esperienza, per quanto spannometrica, mi dice che in gamma bassa e medio bassa siamo piuttosto sensibili a questo parametro. Sebbene non esistano dati certi in proposito (quello che si sa bene o male è tutto raccolto qua: http://en.wikipedia.org/wiki/Group_delay) è da notare che questa esperienza concorda con altre considerazioni.

    Per esempio in gamma bassa il nostro orecchio ha una risoluzione in frequenza piuttosto limitata (qui i dati certi ci sono). Questo implica però che c'è spazio per ottenere una risoluzione nel tempo piuttosto elevata. Ora, sebbene sia vero che il fatto che ci sia margine non vuol dire che questo venga sfruttato, è anche vero che "madre natura è un ottimo ingegnere", e quindi sarei abbastanza sorpreso se tale riduzione della risoluzione in frequenza non fosse accompagnata da un corrispondente incremento della risoluzione temporale e quindi da una buona sensibilità a ritardo di gruppo/rotazioni di fase.

    Saluti,

  13. #28
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    Citazione Originariamente scritto da Denis Sbragion
    .... e quindi da una buona sensibilità a ritardo di gruppo/rotazioni di fase.

    Saluti,
    Io ad esempio, lo avverto ....

  14. #29
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    Citazione Originariamente scritto da Denis Sbragion
    ........ e quindi sarei abbastanza sorpreso se tale riduzione della risoluzione in frequenza non fosse accompagnata da un corrispondente incremento della risoluzione temporale e quindi da una buona sensibilità a ritardo di gruppo/rotazioni di fase.

    Saluti,
    Giusta osservazione, Denis, tecnicamente ineccepibile.
    Quello che intendo, tuttavia, è che credo sia difficilmente "riconoscibile" ad orecchio perchè tra i 20 ed i 40 Hz, ci sono, in genere, solo gli effetti dei film, e ben poco segnale musicale.
    Per carità, lo so anche io che la nota più grave del contrabbasso è a 30 Hz circa etc, etc, ma nella musica che ascoltiamo tutti i giorni, raramente si trova qualcosa al di sotto dei 50 Hz, e per gli effetti filmici (botti, esplosioni etc) ci manca (a meno che di mestiere non facciamo gli artificieri o i militari) quel riferimento reale che il nostro cervello utilizza come paragone per capire se un suono è realistico o meno.
    Anyway, c'è da pensarci, concordo....

    Ciao,
    Andrea
    ...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...

  15. #30
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    Ciao Andrea,

    Citazione Originariamente scritto da andrea aghemo
    ...artificieri o i militari) quel riferimento reale che il nostro cervello utilizza come paragone per capire se un suono è realistico o meno.
    si, chiaro, si tratta di ragionamenti di principio, quanto poi calabili nella realtà è da vedere. Può essere come mettersi a discutere delle carattristiche di resilienza dei pneumatici quando poi stiamo sempre tutti fermi in coda, e tra una coda e l'altra si sta in parcheggio...

    Saluti,


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