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Discussione: DIY Colonne a 3 vie

  1. #16
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    Jan 2004
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    Lussemburgo
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    584

    Grazie a tutti per le risposte.

    Il Focal se ho capito bene quale è... ti consiglierei di sostituirlo con un componente migliore, ha un suono molto metallico... .
    Si, ho abbandonato l'idea di sostituire l'SD1.1-A: con il focal TN-47 dopo aver letto qualche recensione (negativa) e per non cambiare il progetto originale.
    Ma perché non prendi del MDF da 22 mm o 25 mm?
    Costa meno ed è più adatto.
    Oddio! non ho voglia di rifare tutti i disegni...
    Comunque, sfogliando i vari 3ads di questo forum, mi sono fatto l'idea di usare il multistrato per via del minor peso specifico e della miglior musicalita' (boh, almeno marco00- mi sembra- la metteva in questi termini), e 21mm e' lo spessore massimo che sono riuscito a trovare.


    Sarà meglio impiallaciarlo.
    Un diffusore in pelliccia non l'ho mai visto
    ha!, ha!, ha!
    Si vede che non sei mai stato da queste parti. Qui' impelliciano tutto, hai presente i volanti e i cruscotti delle mercedes dei teutonici che vengono in vacanza nel bel paese?

    Comunque, si, lapsus polare - intendevo dire impallacci..inpagliacc..si insomma, avete capito.


    Ciao,
    Stefano

    Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione

  2. #17
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    Jan 2010
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    Per il legno ti dico la mia esperienza:
    MDF Molto rigido e dà un suono più deciso più di impatto, idoneo per subwoofer dai quali si cercano le mazzate. Però premetto che non ho mai provato a imbottirlo con lana di roccia o assorbenti vari...
    Per delle colonnine sarei anche io propenso per il multistrato, un suono più dolce a mio avviso, ovviamente 21mm è media come resistenza, ma se vuoi fare le cose per bene e non vuoi usare rinforzi interni ti conviene prenderlo un pò più doppio, oppure incolli due pannelli insieme in modo da arrivare allo spessore che vuoi tu.
    TV: 42g10, 32b6000 BLU-RAY: Philips bdp7500 AMPLIFICAZIONE: TX-SR 605 + amp4(sub) ALTOPARLANTI: ks3200ex, sub focal CAVI: PC: Asus pro5avn

  3. #18
    Data registrazione
    Nov 2005
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    1.120
    non sono ssolutamente d'accordo sul suono dell'MDF .......

    giusto per farti un'esempio , un diffusore dolce (a mio avviso ) potrebbe essere Chario ........ TUTTI i diffusori di questa casa sono in MDF.......ProAC tutto MDF ........... B&W tutto MDF tranne pochi casi ( solitamente quelli con superfici curve per motivi di costruzione ) potri citarne tantissimi

  4. #19
    Data registrazione
    Jan 2010
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    66
    Può essere che il materiale fono assorbente cambi le cose... però io questo ho notato... ma non è detto che mi sbagli... :-D
    TV: 42g10, 32b6000 BLU-RAY: Philips bdp7500 AMPLIFICAZIONE: TX-SR 605 + amp4(sub) ALTOPARLANTI: ks3200ex, sub focal CAVI: PC: Asus pro5avn

  5. #20
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    Jan 2004
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    Lussemburgo
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    584
    Ciao zcaioca,

    giusto per farti un'esempio , un diffusore dolce (a mio avviso ) potrebbe essere Chario ........ TUTTI i diffusori di questa casa sono in MDF.......ProAC tutto MDF ........... B&W tutto MDF tranne pochi casi ( solitamente quelli con superfici curve per motivi di costruzione ) potri citarne tantissimi
    Citando tnt-audio:
    Il fatto che la MDF sia stata praticamente universalmente adottata dall'industria dei diffusori potrebbe avere più a che fare con la sua resa economica. E' molto facile da lavorare mediante macchinari e da rifinire con elevati standard di accuratezza, laddove il multistrato di betulla ed il legno massello sono materiali costosi da comprare, ancora più cari da tagliare o da lavorare con macchinari in modo accurato, e non si prestano bene alla costruzione del tipo a scanalature e piegature, che costituisce una tecnica ad altissimo rendimento economico per le aziende che costruiscono un gran numero di mobili per diffusori. Invece, questi nostri test si rivolgono all'autocostruzione e non prendono in considerazione né il costo dei materiali, né il tempo che ci vuole per realizzare il mobile, né, infine, il tasso di errore.
    E speriamo che non sia un errore....

    Comunque, ho preso il legno (157 Euro tagliato) e ho cominciato a incollare le parti che diventeranno i tappi superiori e inferiori, nonche' il taglio dei pannelli di rinforzo interni.

    Il multistrato e gia' impell..impagliacc...si insomma, quella roba li'. Nel fine settimana comincio a postare le prime foto e rompere di nuovo le scatole sui problemi che dovro' affrontare nelle prossime tappe.

    A dopo,

    Stefano
    Ah, dimenticavo, ho completato l'ordine su part express per i rimanenti drivers e tutti i componenti del xover

    Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione

  6. #21
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    Nov 2005
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    1.120
    diciamo che sulla lavorazione del legno , quelli che scrivono hanno poco da spiegare a me e tutti gli altri falegnami però sai come si dice, tutti la vedono a modo loro ...............e tanti scrivono di cose diciamo grossolane per non essere cattivi .

    i curvati ( ante dei mobili, frontali dei cassetti ecc ) si fanno da sempre in multistrato e sonon quasi tutti così anche oggi; esempio ....B&W utilizza nella serie 800 un curvato in multistrato e un frontale che al 99% sarà in MDF

    nel campo PRO i diffusori sono solitamente in multistrato x contenere ( per quanto possibile) PESO e per resistere meglio all'umidità .

    Diffusori come le Serendipity che hanno doghe di noce massello a vista dal costo 20 volte superiore ad altri materiali poco nobili , all'interno sono in MDF , sarebbero state fatte in multistrato se migliorasse il suono
    .....................
    il discorso era il suono , non la questione economica o la semplicità di lavorazione, su questo io vorrei sentire lo stesso progetto in MDF e in multistrato , poi ti direi obbiettivamente se la differenza è o meno tangibile

  7. #22
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    Jan 2004
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    Ovviamente tale confronto non potrei mai farlo personalmente (gia' fatico non poco a ritagliarmi un oretta ogni tanto per lavorare sopra all'attuale progetto), ma e' proprio quello che ha fatto Mark Wheeler, l'autore dell'articolo che ho citato prima:

    Questo confronto diretto fra MDF e multistrato di betulla confermò le prime impressioni. Sotto tutti i punti di vista, ad eccezione della gamma bassa, il multistrato di betulla era superiore. L'accuratezza timbrica era superiore, la colorazione del medio era minore, donde voci più pulite e apparentemente anche più intonate. Comunque, la MDF da 18 mm sembrava presentare un basso più neutro e veloce rispetto al multistrato di betulla smorzato da 12 mm, anche se entrambi presentavano pecche evidenti. Mentre il diffusore col mobile in multistrato aveva un medio più pulito e generalmente una presentazione più vivida, esibiva un rigonfiamento del mediobasso che sembrava porre un freno al ritmo. Questo rigonfiamento si sarebbe anche potuto tollerare, visto che era comunque costante e distinto, ma l'effetto sul ritmo era abbastanza indesiderabile da spingermi ad ulteriori esperimenti. La MDF da 18 mm sembrava ancora meno vivida del multistrato, anche se restituiva un basso superficialmente più veloce e coeso, con un effetto complessivo come se la linfa vitale fosse succhiata via, come da un vampiro che succhia urina e formaldeide. Il multistrato sembrava presentare un migliore rapporto segnale/rumore, quantunque potrebbe essersi trattato di un'illusione, dal momento che non ho mai visto misure che lo confermino. L'applicazione di pannelli bituminosi smorzanti alla MDF non ha sortito effetti di sorta identificabili da alcuno di noi.

    Mi ero anche organizzato per farmi fornire della MDF da 25 mm, e quando ordinai il foglio di multistrato di betulla da 12 mm ne richiesi anche uno da 25 mm (in UK, nonostante ora lo spessore dei fogli sia sempre indicato in millimetri, in realtà in falegnameria i fogli sono venduti, tanto per far confusione, nella vecchia misura standard di 4 piedi per 8 - corrispondenti a 2,44 x 1,22 m - quindi avevo abbondanza di materiale per i miei esperimenti); pertanto, con questi materiali, fui in grado di realizzare dei mobili con identiche dimensioni interne.

    Adoperando uno spessore di 25 mm, la differenza fra MDF e multistrato si ridusse. La versione da 25 mm di entrambi i materiali si rivelò superiore, per quanto attiene alla qualità del basso, sia alla MDF da 18 mm che al multistrato di betulla da 12 mm. Ciò indicava semplicemente che, a parità di tutto il resto, pareti del mobile più spesse restituivano un basso migliore. Probabilmente il multistrato da 25 mm era superiore alla MDF da 25 mm per quanto riguarda l'articolazione del basso, ma era difficile separare la qualità del basso dal resto della riproduzione, dal momento che la MDF da 25 mm soffriva della stessa caratteristica di pesantezza che affliggeva il mobile con pareti in MDF da 18 mm. Il ritmo ed il passo del multistrato di betulla erano migliori rispetto alla MDF di alcuni ordini di grandezza.
    Certo, siamo sul piano delle opinioni, ma ad un certo punto dovevo pur prendere una decisione tra le varie opzioni:
    l'mdf esiste al massimo da 18mm, quindi avrei dovuto incollare insieme almeno 2 assi.
    il multistrato (ho preso quello in faggio) invece e' gia impell...impagli...si vabbe' ci siamo capiti e, come hai ricordato anche tu, e' parecchio meno pesante dell'mdf.

    Quindi incrociamo tutti le mani sperando che sia stata una decisione saggia...

    Ciao,
    Stefano

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  8. #23
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    Jan 2006
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    l'mdf esiste al massimo da 18mm
    ....l'mdf si trova tranquillamente anche fino a 35mm..almeno a Roma.

  9. #24
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    Jan 2004
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    Qui, invece, sono ancora arretrati, per tutto quello che riguarda l'autocostruzione.

    Piuttosto, tra non molto dovrei cominciare a verniciare i laterali.

    Vorrei rifinirli tipo parquet, resistenti, semilucidi e che si possa ancora percepire le venature del legno (faggio)

    Zio caio, tu che sei esperto, tra questi marchi, che prodotto sceglieresti, e grosso modo, come procedere per la lavorazione?

    http://www.batiself.lu/?b=sortiment&t=1&s=5-20

    Ciao,
    Stefano

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  10. #25
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    May 2005
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    Citazione Originariamente scritto da vernavideo
    l'mdf esiste al massimo da 18mm
    Non so quale sia la situazione in Lussemburgo, ma Castorama, che credo esista anche lì, lo vende fino a 25 mm di spessore.

    il multistrato (ho preso quello in faggio)
    Sicuro che sia multistrato e non lamellare?

    Ciao.
    Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
    Il contenuto di questo messaggio è frutto di opera intellettuale. Ne è concesso l'uso, l'indirizzamento, la copia parziale o totale e la diffusione solo a fini non commerciali e solo se effettuati da privati. Non è concesso l'uso da parte di operatori professionali, la modifica, anche se parziale (ad eccezione dell'admin e moderatori di questo forum) e qualunque altro utilizzo non espressamente autorizzato. I marchi citati sono di proprietà delle rispettive aziende.

  11. #26
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    E basta co' sto legno! ormai l'ho comprato! (no, dico 170 e rotti). Non esiste che ricominci da capo: se proprio fa schifo lo sfascio, lo metto nel caminetto e ricomincio da 3.

    Silver, domani in giornata posto qualche foto, cosi mi sai dire se e' laminato o quell'altra roba che hai detto tu. Al tatto comunque e' molto "balsoso", ma sull' etichetta c'era scritto buchen o qualcosa del genere che il tipo mi ha tradoto in francese e che su google translate ho trovato corrispondeva a faggio....mah!

    Ciao,
    Stefano

    Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione

  12. #27
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    May 2005
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    Non c'è bisogno di foto, il multistrato è fatto da fogli sovrapposti, di solito a fibra incrociata, il lamellare è fatto da listelli affiancati ed incollati, a volte con incastri a pettine.
    In sezione il multistrato è a righe, il lamellare a quadrati (circa), cosa di cui tenere conto quando si fanno gli spigoli.
    In questi casi un taglio a 45° risolve il problema dello spigolo diverso dalla fiancata e l'effetto "massello", almeno per il multistrato, è migliore.

    Il primo è più elastico e leggero il secondo più pesante e simile al massello come resa.
    In entrambi i casi è assolutamente necessario che siano prodotti di alta qualità e ben confezionati (leggi colle e presse adeguate), altrimenti il multistrato si apre e si sfoglia ed il lamellare si spacca nelle giunture fra i listelli.

    Con la dovuta pazienza e le giuste tecniche il multistrato lo puoi anche curvare, il lamellare no.

    Infine, se con "balsoso" intendi ruvido, pelosetto o morbido, allora dubito che sia faggio.


    Ciao.
    Mitsubishi HC-5000, Toshiba HD-XE1; Samnsung BD-P2500; MacMini; Onkyo TX-NR905; diffusori autocostruiti.
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  13. #28
    Data registrazione
    Nov 2005
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    mamma mia che casinoooooooooooooooooooooooooo

    come dice Girmi , il faggio è duro , il tuo mi pare più pioppo ( il multistrato più TENERO che si possa trovare ) al limite era molto meglio il betulla!

    ho letto l'atricolo che hai citato prima ..... beh già quando leggo di spessori di 12 millimetri mi viene l'orticariaaaaaaaaaaaaaa e poi mi parlano di differenza tra MDF e multistrato per forza .......... che hanno fatto ? la cassa di una chitarra non un diffusore .

    Ps.
    l'MDF si trova tranquillamente fino al 40 mm come quello che ho usato io x il mio sub .... ma c'è anche il 50 mm

    ps. 2

    adesso basta ... non scrivo più niente sui materiali

    tanto poi ognuno dice la sua .

    sono convinte che Girmi è della mia idea .
    a proposito Ciao

  14. #29
    Data registrazione
    Feb 2004
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    41.397
    Bisognava fare le prove per scoprire questo:
    ...La versione da 25 mm di entrambi i materiali si rivelò superiore, per quanto attiene alla qualità del basso, sia alla MDF da 18 mm che al multistrato di betulla da 12...


    Credo che il tizio non abbia la minima conoscenza di quello che significa realizzare un diffusore e dei requisiti minimi che bisogna rispettare, però è bello scrivere frasi del tipo " basso superficialmente più veloce e coeso" o " un rigonfiamento del mediobasso che sembrava porre un freno al ritmo" (qualsiasi cosa vogliano dire) per raggiungere l'apoteosi del nonsense con una citazione da incorniciare "Il multistrato sembrava presentare un migliore rapporto segnale/rumore" .

    Ci sarebbe da ridere se non fosse che poi qualcuno ci crede anche o ripete le stesse definizioni.

    Come dicevano gli Abba molti anni fa: Mamma Mia !

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  15. #30
    Data registrazione
    Jan 2004
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    Lussemburgo
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    584

    Ciao Nordata,
    mio caro amico dalle orecchie a punta, noi umani usiamo spesso concetti senza senso per descrivere sensazioni (vere o presunte) che ci donano le nostre illogiche passioni.....
    Ciao girmi,
    il multistrato è fatto da fogli sovrapposti...
    ...allora e' lui...(cit. 3 uomini e 1na gamba)

    il lamellare a quadrati (circa), cosa di cui tenere conto quando si fanno gli spigoli.
    Niente spigoli, tutto a incastro
    Infine, se con "balsoso" intendi ruvido, pelosetto o morbido, allora dubito che sia faggio
    No, balsoso allo sguardo. mi sembra abbastanza duro e resistente agli urti, e questo prima dell'impregnante (a proposito, devo metterlo per avere un effetto tipo "parquet"?)

    pero' prima di scartavetrarlo era "ruvido e pelosetto", allora non e' lui....

    Comunque ecco le foto!
    Il legno scaricato dalla macchina:




    Primo piano del multistrato:


    Fasi lavorazione:











    Ciao,

    Stefano

    Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione


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