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Risultati da 1 a 15 di 77
  1. #1
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    Rapporto qualita' / prezzo


    Considerazioni su questo annoso problema.

    Quanto e quando vale la pena spendere ( proporzionalmente alle proprie possibilita' ed esigenze ) per apparecchiature HI-FI ?

    Come riconoscete e quali metodi usate per capire se un apparecchio valga il suo prezzo ?

    Di tutto e di piu' per capire se un apparecchio definito HI-END ha davvero qualcosa in piu' di un ottimo apparecchio prezziato il giusto, ma senza esagerazioni.

    Saluti
    Marco

  2. #2
    Data registrazione
    Aug 2002
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    15.667

    Io di solito faccio così :

    penso a quanti ingressi/uscite mi servono per collegare tutte le mie sorgenti (prendiamo ad ipotesi di dover scegliere un integrato A/V per comodità), e se ho intenzione nell'immediato futuro di eseguire un upgrade. In quel caso, anche quell'ingresso/uscita extra deve essere presente.

    Quindi discrimino fra gli apparecchi disponibili nel mercato, quelli che possono interessarmi (di solito un paio, massimo tre).

    A quel punto cerco notizie tecniche vere sugli stessi. Cerco di leggere recensioni cartacee, su internet o di reperire info dai centri si assistenza con i quali ho un contatto (se trattano i marchi che ho scelto, naturalmente). Così ho un'idea più "reale" di quello che mi devo aspettare.

    La terza fase è quella di ascoltare/toccare con mano il prodotto. Di solito in qualche maniera ce la faccio sempre, ma mi ritengo fortunato perchè con il mio lavoro posso girare parecchio, anche all'interno di Show-room dei vari distributori. Dopo questo so se il prodotto passa la fase "mi piace a pelle ed è quello che cercavo" o rappresenta un'occasione persa.

    Ultima fase (ma non meno importante) è cercare il miglior prezzo che posso spuntare. Qui il discorso di fa intricato, ma diciamo che se posso comperare l'oggetto ad un prezzo che reputo interessante lo prendo, altrimenti scelgo il secondo della lista.
    Ad onor del vero nn guardo mai apparecchiature che so per certo non potermi permettere in nessun caso, anche se non mi privo del piacere di vederle/ascoltarlo comunque se ne ho la possibilità. Non senza cocenti delusioni a volte !

    Questo in generale. Poi entrra in gioco tutta la sfera emotiva che accompagna un acquisto di materiale A/V. Il gusto del "feticcio", della connessione esclusiva, della finitura di pregio, della classe dell'apparecchio. Tutte cose che incanalano la mia scelta verso un prodotto od un altro. Chiaro, a me i soldi non crescono sugli alberi e per cui devo sempre stare attanto a trovare un rapporto prezzo/prestazioni per me interessante. Ma non per questo se disponessi di cifre "importanti" non mi butterei su oggetti detti esoterici, stando attento a non gettare i soldi dalla finestra of course. Poi, chiaro, bisogna fare di necessità virtù. Teniamo sempre conto che il prezzo Italiano (a meno di qualche piacevole sorpresa, vero Andrea ? ) è molto più alto del pari statunitense, e che quindi con un pò di inglese, tanta faccia tosta, ed un ritocco sui margini a volte ci si può portare a casa qualcosa che mai ci si sarebbe aspettati.

    A volte ho attinto al mercato dell'usato sicuro portandomi a casa un prodotto che non rappresentava la mia prima scelta, ma il prezzo d'acquisto ricompensava eventuali "piccole rinuncie". Ci vuole anche un pizzico di fortuna, scaltrezza e malizia in queste cose.

    Quando si parla dei miei soldi ... è guerra!

    Mandi!

    Alberto
    "... se sei generale di un esercito di scimmie puoi solo ambire a raddrizzare le banane col cul@ ... niente di più" (auto cit.)

  3. #3
    Data registrazione
    Jan 2002
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    10.625
    Ok Alberto, mi sembra un metodo razionale e direi ben collaudato.

    Pero' considerando razionalmente l'aspetto tecnico e costruttivo secondo il tuo parere: ti "accontenteresti" ritenendoti completamente soddisfatto di un finale tipo un AMAudio realizzato sicuramente allo stato dell'arte ( come anche confermato dai tanti test eseguiti ) o inconsciamente ti mancherebbe sempre quel qualcosa che molti "trovano" solo spendendo quattro volte di piu' per un marchio blasonato ed esclusivo ?

    Insomma in caso di tipologie circuitali molto simili, funzionamento in classe-A, materiali e componentistica delle migliori in ogni caso e per entrambi gli apparecchi: sei mai riuscito ascoltandoli, se ne hai avuta l'occasione, a sentire differenze, ammesso che ce ne siano, meritevoli di una spesa quadrupla ?

    Saluti
    Marco

  4. #4
    Data registrazione
    Aug 2002
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    15.667

    Ho capito quello che intendi dire ....

    Microfast ha scritto:
    Ok Alberto, mi sembra un metodo razionale e direi ben collaudato.

    Pero' considerando razionalmente l'aspetto tecnico e costruttivo secondo il tuo parere: ti "accontenteresti" ritenendoti completamente soddisfatto di un finale tipo un AMAudio realizzato sicuramente allo stato dell'arte ( come anche confermato dai tanti test eseguiti ) o inconsciamente ti mancherebbe sempre quel qualcosa che molti "trovano" solo spendendo quattro volte di piu' per un marchio blasonato ed esclusivo ?

    Insomma in caso di tipologie circuitali molto simili, funzionamento in classe-A, materiali e componentistica delle migliori in ogni caso e per entrambi gli apparecchi: sei mai riuscito ascoltandoli, se ne hai avuta l'occasione, a sentire differenze, ammesso che ce ne siano, meritevoli di una spesa quadrupla ?

    Saluti
    Marco
    Per continuare nell'esempio da te portato, sono sicuro che gli AM-Audio rappresentano il top per costruzione, affidabilità e suono. Mi riterrei soddisfatto al 99,9% (nessun appassionato vero lo sarà mai al 100%), anche se non ha i Vu-meters di un McIntosh, le forme arrotondate di un Proceed o "il carisma" di un Jeff Rowland. Ed anche se costa un quarto dei marchi citati.

    Proprio nel mio post precedente parlavo di cocenti delusioni. Probabilmente non è corretto citare marchi e modelli (ma se lo ritienui opportuno ...), ma sai quante volte mi sono messo davanti ad un'elettronica carissima ed osannata (o dei trasduttori, od un proietore) e dopo 10 minuti mi sono detto : tutto qui ???
    Di specchietti per le allodole è pieno il mercato , soprattutto fra i componenti cosìddetti Hi-End. Basta solo stare attenti.

    Per certo, molte altre volte mi è letteralmente caduta la mascella (le orecchie .. sono fisse ) ascoltando apparecchi di una classe cristallina, che mi hanno fatto vivere emozioni incredibili. Di alcuni di questo tutt'oggi conosco solo il nome (ed il prezzo, accidenti! ), ma non ho idea di cosa ci sia dentro, nè di come si comportano in laboratorio. Ma se mi scusi, proprio non mi interessa.

    Posseggono quella "magia" che con i dovuti limiti, non ha prezzo.
    Per me, naturalmente.

    In sintesi. Si agli apparecchi costruiti come si deve e no agli sprechi in nome di un marchio o di una moda passeggera.
    Ma ascoltiamo sempre quello che vogliamo prendere, e lasciamoci trasportare anche dai sensi. In fondo, tutto è emozione.

    Mandi!

    Alberto
    "... se sei generale di un esercito di scimmie puoi solo ambire a raddrizzare le banane col cul@ ... niente di più" (auto cit.)

  5. #5
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    Re: Ho capito quello che intendi dire ....

    AlbertoPN
    Per certo, molte altre volte mi è letteralmente caduta la mascella (le orecchie .. sono fisse ) ascoltando apparecchi di una classe cristallina, che mi hanno fatto vivere emozioni incredibili. Di alcuni di questo tutt'oggi conosco solo il nome (ed il prezzo, accidenti! ), ma non ho idea di cosa ci sia dentro, nè di come si comportano in laboratorio. Ma se mi scusi, proprio non mi interessa.

    Posseggono quella "magia" che con i dovuti limiti, non ha prezzo.
    Per me, naturalmente.

    In sintesi. Si agli apparecchi costruiti come si deve e no agli sprechi in nome di un marchio o di una moda passeggera.
    Ma ascoltiamo sempre quello che vogliamo prendere, e lasciamoci trasportare anche dai sensi. In fondo, tutto è emozione.

    Mandi!

    Alberto [/I][/SIZE]
    Anche io rimarrei folgorato, pero' cercherei di aprirla quella scatola ...........

    Saluti
    Marco

    Ps. falli pure i nomi cosi' cerchiamo di capire ( se possibile ) qualcosa di piu' .........

  6. #6
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    Re: Re: Ho capito quello che intendi dire ....

    Microfast ha scritto:
    Anche io rimarrei folgorato, pero' cercherei di aprirla quella scatola ...........

    Saluti
    Marco
    credimi che se "avessi il sospetto" di non rivedere più il tuo passaporto facendolo ... anche tu tentenneresti!

    Conosco qualcuno in Italia che ce l'ha quella scatola ... se vuoi ... notte tempo ...

    Mandi e buona notte!

    Alberto
    "... se sei generale di un esercito di scimmie puoi solo ambire a raddrizzare le banane col cul@ ... niente di più" (auto cit.)

  7. #7
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    Feb 2002
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    1.705
    Marco,
    tante volte sono d'accordo con te su questioni tecniche ed altro, ma qui non mi trovi d'accordo nel modo di porre il quesito.
    é una questione se vogliamo prettamente semantica, ma che porta ad approcci totalmente differenti.

    QUanto vale la pena spendere per un oggetto hifi o HT?
    Il quesito è semplicemente insolubile.Il rapporto qualità prezzo è il frutto di variabili oggettive (misure, costi industriali etc) e di una variabile soggettiva fondamentale, e cioè il prezzo.
    E' un fenomeno percettivo importante che ho studiato a fondo per altre ragioni ed in un altro mestiere, e credimi, tali comparazioni hanno risultati diversi "individuo per individuo".

    Possiamo creare classi merceologiche, tutto quello che ci pare...ma se sei un nababbo è lecito spendere qualsiasi cifra, e se fatichi a tirare la fine mese tutto ciò che è HT è superfluo e rinunciabile, e non varrà mai la spesa.

    Posso essere d'accordo con te quando si dice che la differenza strutturale tra due prodotti a volte non trova corrispondenza nella differenza di prezzo, ma la questione finisce qui.
    Quanto quella differenza possa trovare giustuficazione è un fenomeno percettivamente diverso da individuo ad individuo.
    Se si ha la fortuna di disporre di notevoli risorse economiche, non si è necessariamente degli imbecilli solo perchè ci si permette gli oggetti più costosi: il tuo limite di spesa ti impone di non considerare determinati apparecchi perchè non trovi che una semplice differenza estetica possa valere migliaia di euro, mentre per altri è una differenza giustificabilissima.

    Ciao,
    Andrea
    ...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...

  8. #8
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    Jan 2002
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    andrea aghemo ha scritto:
    Marco,
    tante volte sono d'accordo con te su questioni tecniche ed altro, ma qui non mi trovi d'accordo nel modo di porre il quesito.
    é una questione se vogliamo prettamente semantica, ma che porta ad approcci totalmente differenti.

    QUanto vale la pena spendere per un oggetto hifi o HT?
    Il quesito è semplicemente insolubile.Il rapporto qualità prezzo è il frutto di variabili oggettive (misure, costi industriali etc) e di una variabile soggettiva fondamentale, e cioè il prezzo.
    E' un fenomeno percettivo importante che ho studiato a fondo per altre ragioni ed in un altro mestiere, e credimi, tali comparazioni hanno risultati diversi "individuo per individuo".

    Possiamo creare classi merceologiche, tutto quello che ci pare...ma se sei un nababbo è lecito spendere qualsiasi cifra, e se fatichi a tirare la fine mese tutto ciò che è HT è superfluo e rinunciabile, e non varrà mai la spesa.

    Posso essere d'accordo con te quando si dice che la differenza strutturale tra due prodotti a volte non trova corrispondenza nella differenza di prezzo, ma la questione finisce qui.
    Quanto quella differenza possa trovare giustuficazione è un fenomeno percettivamente diverso da individuo ad individuo.
    Se si ha la fortuna di disporre di notevoli risorse economiche, non si è necessariamente degli imbecilli solo perchè ci si permette gli oggetti più costosi: il tuo limite di spesa ti impone di non considerare determinati apparecchi perchè non trovi che una semplice differenza estetica possa valere migliaia di euro, mentre per altri è una differenza giustificabilissima.

    Ciao,
    Andrea
    Infatti Andrea, io ho anteposto alla domanda, rimarcandolo chiaramente, la premessa di considerare unicamente la qualita' costruttiva ed il contenuto tecnico dell'apparecchio, cui seguiva un ulteriore tentativo di riscontrare in modo altrettanto razionale ( per quanto possibile )le impressioni di ascolto ( tipo la tua prova alla cieca dei cavi per intenderci ).

    Questo approccio puo' essere limitativo per altri aspetti e portare ad un interpretazione non universale, ma mi sembra un modo valido per ottenere un risultato almeno un poco razionale.

    Non so a te, ma a me interessano questi aspetti di un apparecchio che alla fine deve riprodurre la musica nel miglior modo possibile rispettando il segnale originale.

    Se si giungesse alla conclusione che i due ipotetici apparecchi dell'esempio facessero il proprio dovere tecnicamente, con efficienza e precisione molto simile io mi riterrei soddisfatto di questo "esperimento" e non avrei problemi a scegliere quale comprare.

    Sarei sciocco a pretendere che tutti la vedano allo stesso modo, pero' penso anche, che molti potrebbero accogliere favorevolmente questo ragionamento.

    Non tutti sono esperti di tecniche audio e di elettronica e magari per questo motivo non avevano neanche lontanamente considerato questo aspetto, spendendo tanto quindi, non necessariamente perche' ricercavano l'apparecchio ultra-estetico o l'esoterico in se ( e non dico, ne ho mai detto che chi ricerca queste qualita' sia un imbecille ), ma piuttosto perche' convinti che la qualita' di riproduzione oltre un certo livello si ottenesse solo in questo modo.

    Non credi che questo possa accadere ?

    Chissa' a quanti miliardari interessa solo la qualita' di riproduzione e non il resto; perche' dobbiamo dare per scontato il contrario ?

    Conosco miliardari che preferiscono pane e salame al caviale .......

    Se poi uno la pensa diversamente ed apprezza oltre alla riproduzione eccelsa, anche altre qualita', pagandole a caro prezzo, non ci vedo assolutamente nulla di male.

    Saluti
    Marco

  9. #9
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    6.386

    Questo è un argomento a rischio!!!!

    Visto quello che ogni tanto accade nel forum (vedi consigli dell'intenditore) e suscettibilità di molti.
    Comunque io do il mio contributo.
    Ho aspettato 20 anni per farmi l'impianto che desideravo e la ragione e semplice: i soldi.
    Ho avuto impiantini decenti NAD, Onkyo, Rotel (tutt'ora utilizzato per diffondere la musica negli ambienti "non dedicati" della casa), ma sempre con la coscienza di aspirare ad altro.
    Nel momento in cui, cambiando casa, ho avuto una stanza ad hoc per la musica, ho seguito la trafila indicata da Alberto: molta documentazione cartacea, frequentazione di avvenimenti (tipo TAV), ascolto di qualche impianto di amici facoltosi audiofili, e giri presso i negozi più forniti (a Roma, qui a Terni c'è il deserto ).
    Ma dopo molti giri, troppi guru, molti furbacchioni ho cominciato a pensare che i prodotti Hi-end avessero prezzi esagerati per le mie tasche ed ho concluso che se la gita a Vigevano avesse dato almeno il 70% dei risultati sperati avrei speso i miei soldi da Attilio Conti.
    Ebbene è andata meglio (anche se i favolosi A-200 comunque non me li posso permettere) ed ho acquistato pre, finale e persino diffusori ( ) da AM-Audio.
    La sorgente (pur ottima il VRDS25 customizzato dal Conti) non mi inebriava... Poi ho avuto un colpo di fortuna ed è arrivato a casa mia un Electrocompaniet EMC1 per prova (20 giorni circa) e non è più uscito!!!!
    Questo componente era di prezzo troppo alto per un acquisto da nuovo ma pagarlo metà prezzo rientrava nel budget...
    Questo per l'impianto musicale.
    L'evoluzione per l'HT è passata per un lettore blasonato e ben visto (denon 2900) ma acquistato a scatola chiusa, e poi è iniziata la trafila per il VPR... Messo a Budget e ormai scelto il Domino 20 ho poi optato (e ne sono felicissimo) per il TW200, che mi consente un deciso risparmio da reinvestire per il multicanale (nuova gita a vigevano in occasione del TAV ).
    In conclusione: cerco di fregarmene dei marchi e di giudicare il più possibile con le mie orecchie, ma non posso dire di non essere per nulla influenzato dal nome altisonante.
    Un esempio pragmatico è quello dei cavi: tutti autocostruiti, tutti poco costosi (progetti su TNT o consigli qui del forum) tutti messi a confronto con qualche cavo blasonato e molto più costoso (e molto più BELLO...), ma sono ancora lì avendo strapazzato alcuni bei nomi in alcuni casi, non avendo sentito differenze in altri.

    Quindi la propensione alla spesa è inebriante, ma fisso sempre dei budget per evitare di infilarmi in imbuti pericolosi.
    Poi la pazienza: trovare un lettore usato definitivo ha portato via dei mesi, l'evoluzione verso il multicanale ne proterà via molti altri.

    Concludendo penso che si debba stare con gli occhi molto aperti (e con le orecchie pronte) poichè nel ns. mondo esistono dei prezzi veramente moooolto esagerati.
    ciao

  10. #10
    Data registrazione
    Jan 2002
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    Inveruno (MI) Italy
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    10.625

    Re: Questo è un argomento a rischio!!!!

    maurocip ha scritto:
    Visto quello che ogni tanto accade nel forum (vedi consigli dell'intenditore) e suscettibilità di molti.
    Comunque io do il mio contributo.
    Ho aspettato 20 anni per farmi l'impianto che desideravo e la ragione e semplice: i soldi.
    Ho avuto impiantini decenti NAD, Onkyo, Rotel (tutt'ora utilizzato per diffondere la musica negli ambienti "non dedicati" della casa), ma sempre con la coscienza di aspirare ad altro.
    Nel momento in cui, cambiando casa, ho avuto una stanza ad hoc per la musica, ho seguito la trafila indicata da Alberto: molta documentazione cartacea, frequentazione di avvenimenti (tipo TAV), ascolto di qualche impianto di amici facoltosi audiofili, e giri presso i negozi più forniti (a Roma, qui a Terni c'è il deserto ).
    Ma dopo molti giri, troppi guru, molti furbacchioni ho cominciato a pensare che i prodotti Hi-end avessero prezzi esagerati per le mie tasche ed ho concluso che se la gita a Vigevano avesse dato almeno il 70% dei risultati sperati avrei speso i miei soldi da Attilio Conti.
    Ebbene è andata meglio (anche se i favolosi A-200 comunque non me li posso permettere) ed ho acquistato pre, finale e persino diffusori ( ) da AM-Audio.
    La sorgente (pur ottima il VRDS25 customizzato dal Conti) non mi inebriava... Poi ho avuto un colpo di fortuna ed è arrivato a casa mia un Electrocompaniet EMC1 per prova (20 giorni circa) e non è più uscito!!!!
    Questo componente era di prezzo troppo alto per un acquisto da nuovo ma pagarlo metà prezzo rientrava nel budget...
    Questo per l'impianto musicale.
    L'evoluzione per l'HT è passata per un lettore blasonato e ben visto (denon 2900) ma acquistato a scatola chiusa, e poi è iniziata la trafila per il VPR... Messo a Budget e ormai scelto il Domino 20 ho poi optato (e ne sono felicissimo) per il TW200, che mi consente un deciso risparmio da reinvestire per il multicanale (nuova gita a vigevano in occasione del TAV ).
    In conclusione: cerco di fregarmene dei marchi e di giudicare il più possibile con le mie orecchie, ma non posso dire di non essere per nulla influenzato dal nome altisonante.
    Un esempio pragmatico è quello dei cavi: tutti autocostruiti, tutti poco costosi (progetti su TNT o consigli qui del forum) tutti messi a confronto con qualche cavo blasonato e molto più costoso (e molto più BELLO...), ma sono ancora lì avendo strapazzato alcuni bei nomi in alcuni casi, non avendo sentito differenze in altri.

    Quindi la propensione alla spesa è inebriante, ma fisso sempre dei budget per evitare di infilarmi in imbuti pericolosi.
    Poi la pazienza: trovare un lettore usato definitivo ha portato via dei mesi, l'evoluzione verso il multicanale ne proterà via molti altri.

    Concludendo penso che si debba stare con gli occhi molto aperti (e con le orecchie pronte) poichè nel ns. mondo esistono dei prezzi veramente moooolto esagerati.
    ciao
    Mauro, hai centrato il punto, a volte un apparecchio costosissimo oltre agli aspetti estetici, di marchio, di status simbol etc etc , propone anche soluzioni tecniche uniche ed inimitabili e quindi se a uno interessa questo aspetto e puo'/vuole spendere, puo' valere la pena spendere tanto, non importa se questo portera' ad un effettivo miglioramento non proporzionale al prezzo.

    Pero' io mi chiedo e giustamente metto in guardia i possibili acquirenti, quando e quante volte questo si verifica ?

    Io credo molto, molto raramente, ed in parecchie categorie di apparecchi purtroppo questa e' quasi la norma, non si spiegherebbe allora l'enorme fiorire di nuovi marchi "esoterici"; non e' escluso, ma sarebbe anche molto strano che esistano cosi' tanti geni dell'elettronica ...............

    Interessante sentire le esperienze di tutti, magari cercando con umilta' ( e' un tentativo, quindi lungi da me pretendere che quello che dico sia la verita' assoluta, sia ben chiaro ) di approfondire tecnicamente gli apparecchi che ci hanno cosi' ben impressionato.

    Proviamoci almeno, sfruttando quanto troviamo in giro ( recensioni, opinioni, foto degli apparecchi aperti, schemi elettrici etc etc ............. ).

    Stranamente spesso i progettisti piu' in gamba non hanno paura di scoprirsi, mentre sono riusciti a brevettare le loro idee, sicuramente qualcosa di concreto e non solo fumo.

    Saluti
    Marco

  11. #11
    Data registrazione
    Mar 2002
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    chieti
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    1.991

    Re: Rapporto qualita' / prezzo

    Microfast ha scritto:
    Considerazioni su questo annoso problema.

    Quanto e quando vale la pena spendere ( proporzionalmente alle proprie possibilita' ed esigenze ) per apparecchiature HI-FI ?

    Come riconoscete e quali metodi usate per capire se un apparecchio valga il suo prezzo ?

    Di tutto e di piu' per capire se un apparecchio definito HI-END ha davvero qualcosa in piu' di un ottimo apparecchio prezziato il giusto, ma senza esagerazioni.

    Saluti
    Marco
    Non molli mai eh???

  12. #12
    Data registrazione
    Jan 2002
    Località
    Inveruno (MI) Italy
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    Re: Re: Rapporto qualita' / prezzo

    angelo ha scritto:
    Non molli mai eh???
    Ogni resistenza e' inutile .........

    Scherzi a parte e' un argomento da tenere costantemente in considerazione e da discutere non trovi ?

    Saluti
    Marco

    Ps. Non voglio essere un "giustiziere" di apparecchi-costosi, se meritano vedrai che arriveranno anche le lodi ; in ogni caso ricordo ancora una volta che sono mie opinioni, quindi aggiungete anche le vostre ......

  13. #13
    Data registrazione
    Aug 2003
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    Terni
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    6.386
    Ps. Non voglio essere un "giustiziere" di apparecchi-costosi, se meritano vedrai che arriveranno anche le lodi ;
    Comunque il problema del costo non è purtroppo solo relativo al "valore", ma anche e SOPRATTUTTUO relativo alla catena di distribuzione.
    Sono convinto che AM Audio costruisca elettroniche eccellenti.
    Ma il rapporto qualità prezzo è favorevole perche il buon Attilio:
    1) vende direttamente
    2) non ha distributori (che devono marginare sul prodotto)
    3) vende solo per il mercato italiano (non deve dotarsi quindi di una struttura produttiva che preveda numeri di vendita più alti ma anche costi fissi in aumento con ripercussione sui prezzi).

    Ora se fosse sempre così per sentirti che sò un Mark Levinson dovresti andare nella cittadina USA che li produce, se dovessi comprarti un Electrocompaniet dovresti andare in qualche sperduta città norvegese e così via. Non troveresti apparecchi diversi da un rivenditore e non potresti fare confronti...
    Sto estremizzando, ma se da un punto di vista è ODIOSO il mostruoso ricarico che c'è su alcuni prodotti (importatore, distributore, dettagliante, tutti con margini molto interessanti per loro ) è anche vero che se questo non ci fosse il mercato non ci sarebbe!!!!

    Quindi ben vengano le eccezioni alla AM Audio, ma speriamo che tutti non ragionino così. Personalmente acquistare oggetti oltre oceano non distribuiti e manutenuti in Italia lo trovo inaccettabile per i miei investimenti.

    Quindi occhio ai volponi, ai truffaldini, a tutti quelli che vendono piombo come se fosse platino, ma anche occhio alle leggi di mercato: un prodotto americano costerà sempre di più di uno italiano non distribuito ma venduto "in casa".

    ciao

  14. #14
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    Jan 2002
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    maurocip ha scritto:
    Comunque il problema del costo non è purtroppo solo relativo al "valore", ma anche e SOPRATTUTTUO relativo alla catena di distribuzione.
    Sono convinto che AM Audio costruisca elettroniche eccellenti.
    Ma il rapporto qualità prezzo è favorevole perche il buon Attilio:
    1) vende direttamente
    2) non ha distributori (che devono marginare sul prodotto)
    3) vende solo per il mercato italiano (non deve dotarsi quindi di una struttura produttiva che preveda numeri di vendita più alti ma anche costi fissi in aumento con ripercussione sui prezzi).

    Ora se fosse sempre così per sentirti che sò un Mark Levinson dovresti andare nella cittadina USA che li produce, se dovessi comprarti un Electrocompaniet dovresti andare in qualche sperduta città norvegese e così via. Non troveresti apparecchi diversi da un rivenditore e non potresti fare confronti...
    Sto estremizzando, ma se da un punto di vista è ODIOSO il mostruoso ricarico che c'è su alcuni prodotti (importatore, distributore, dettagliante, tutti con margini molto interessanti per loro ) è anche vero che se questo non ci fosse il mercato non ci sarebbe!!!!

    Quindi ben vengano le eccezioni alla AM Audio, ma speriamo che tutti non ragionino così. Personalmente acquistare oggetti oltre oceano non distribuiti e manutenuti in Italia lo trovo inaccettabile per i miei investimenti.

    Quindi occhio ai volponi, ai truffaldini, a tutti quelli che vendono piombo come se fosse platino, ma anche occhio alle leggi di mercato: un prodotto americano costerà sempre di più di uno italiano non distribuito ma venduto "in casa".

    ciao

    Ma certo, ovvio che anche il negozio deve vivere, non e' questo su cui mi accanisco.

    Piuttosto, non posso non rilevare che a volte a partire col piede sbagliato e' proprio il costruttore, e questo e' anche il caso di marchi altisonanti, che non ci pensano su due volte a far produrre in Cina i propri apparecchi.

    Questo, rispetto a produrre in Usa o ancora peggio in Europa, comporta dei costi di produzione convenientissimi a dir poco, pero' non ho mai visto, i prezzi di listino calare per questa ragione.

    Analogamente mi sembra quanto meno esagerato vendere un apparecchio derivato da un prodotto OEM elaborato e migliorato, non il doppio ( che e' gia' tanto ma ancora tollerabile, visti i miglioramenti che si possono ottenere ) ma addirittura il 3-5 volte e piu' quello che costava in origine, per poi magari accorgersi che 3/4 delle migliorie e' possibile quasi farsele in casa o con l'aiuto di un normale laboratorio tecnico.

    Non dico che si tratti di un delitto, ognuno vende al prezzo che ritiene piu' opportuno, sta pero' a noi che compriamo, fare attenzione ed evitarne l'acquisto ..........

    Magari iniziero' dei mini thread "guida all'acquisto" suddivisi per tipologia di apparecchio, cui spero darete tutti le vs. opinioni ed il vs. apporto in relazione alle esperienze avute.

    Saluti
    Marco

  15. #15
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    Magari iniziero' dei mini thread "guida all'acquisto" suddivisi per tipologia di apparecchio, cui spero darete tutti le vs. opinioni ed il vs. apporto in relazione alle esperienze avute.
    Sono perfettamente d'accordo con il tuo post, ho solo qualche riserva sulla parte quotata, non perchè non mi piaccia l'idea, ma perchè la ritengo utopistica (se fatta co onestà intellettuale), fonte di grandi litigi (conosco persone che difendono fino alla "morte" impianti malsuonanti), o peggio strumentalizzabile (se fatta con disonestà).
    Ritengo il thread ad hoc uno strumento più flessibile, tanto con il motore di ricerca del forum puoi trovare tutte le informazioni di interesse.

    Comunque, con tutti i miei limiti, sono sempre a disposizione,
    ciao


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