Lab: Samsung Galaxy S6 edge

Emidio Frattaroli, Franco Baiocchi 13 Giugno 2015 Mobile

Test approfondito del Samsung Galaxy s6, nella versionel edge con 64GB di memoria, display AMOLED "dual edge" con diagonale da 5.1 pollici, risoluzione di 2560x1440 punti, processore Octacore Exynos 7420 e memoria RAM da 3Gb con tecnologia LPDDR4

Visione e ascolto



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L'altoparlante del nuovo Galaxy S6 edge, di tipo monofonico, è sul bordo inferiore del terminale, in posizione migliore rispetto ai Galaxy "S" di passata generazione. La riproduzione audio è abbastanza potente con una buona presenza di frequenze medio-basse e con un buon equilibrio generale tra estensione e potenza. L'unità demo che ci è stata consegnata non prevede auricolari in dotazione. Per questo motivo, abbiamo concentrato la verifica della qualità audio solo con le nostre tre cuffie di riferimento: sovra-aurale e con impedenza di 32 ohm (Klipsch Image One II), circum-aurale chiusa da 80 ohm (Technics RP-DH1200) e circum-aurale aperta da 250 ohm (Beyerdynamic DT-880). La potenza a disposizione è sovrabboddante per le cuffie a impedenza più bassa e in questo caso i pochi step a disposizione per il controllo volume in Android offrono raramente un livello confortevole. 

In tutti i casi l'anello debole della catena è la cuffia poiché la sezione audio amplificata del Galaxy S6 edge è al di sopra di ogni sospetto. Ad esempio, l'ascolto con la Beyerdynamic DT-880, sicuramente più lineare delle Klipsch e delle Technics, si è rivelata molto interessante anche se il volume rischia di essere sufficiente solo se si è in un luogo silenzioso, anche perché queste cuffie sono di tipo aperto. In tutti i casi la riproduzione musicale è entusiasmante, non tanto per la gamma alta ultrasonica quanto per la potenza e l'articolazione della gamma bassa, dotata di una pulizia ed estensione insospettabili per uno smartphone.


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In più, per chi dovesse avere problemi nella risposta in frequenza, segnaliamo l'utile funzione "Audio personalizzato" che promette di linearizzare la riposta in frequenza del sistema telefono-cuffie con un sistema molto semplice. Una volta avviata la funzione, vengono riprodotti toni a diverse frequenze e a livello molto basso, chiedendo all'utente se è in grado di ascoltare il tono. In caso negativo, il tono viene riprodotto a livello superiore e così via fino a che l'utente non dichiarerà che il tono sia udibile. In questo modo, il software è in grado di applicare una equalizzazione che sia in grado di linearizzare la risposta in frequenza. Il risultato è degno di nota, a patto di effettuare la calibrazione in un luogo estremamente silenzioso.


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Meno interessante invece la modalità "Amplificatore valvolare", che troviamo sempre nello stesso menu "Qualità audio ed effetti". Un volta attivata la funzione, viene modificata pesantemente la risposta in frequenza, soprattutto in gamma medio-alta.


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Il peggioramento è ancora più marcato nella distorsione, con un netto peggioramento soprattutto in gamma medio-alta. Con la modalità "valvolare" viene modificata leggermente anche la potenza in uscita che scende leggermente rispetto alla modalità di default.


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Il display è un ottimo esemplare con tecnologia AMOLED e potenza più che sufficiente anche alla luce del sole anche se non a livello dei migliori dispositivi con tecnologia LCD. Purtroppo la calibrazione di fabbrica, come evidenziato dalle misure, ci consegnano un bilanciamento del bianco che non è molto preciso, con una dominante cromatica che, in alcuni casi, è ben riconoscibile. Segnaliamo anche una ulteriore dominante cromatica verde-ciano ad elevati angoli di visione, con un Delta E uv abbastanza elevato. Nel grafico CIE 1931 che vedete qui in basso abbiamo evidenziato il punto P2 del bianco - abbastanza preciso - in modalità colore "base" e il punto P1 con rilevazione a 45°.

 


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Il rapporto di contrasto del display è al pari degli altri schermi AMOLED, quindi elevatissimo e lo si capisce ancora di più in ambienti oscurati. I colori in modalità "base" sono molto precisi. Con la modalità "Foto AMOLED", viene mantenuto un bilanciamento del bianco sostanzialmente corretto ma i colori diventano molto più saturi, lontani dal riferimento ma molto apprezzati dalla maggior parte delle persone. Con la modalità "CInema AMOLED" permane l'elevata saturazione dei colori, ai quali viene aggiunta una dominante più fredda del bilanciamento del bianco. Tre le pre impostazioni, sarebbe da preferire quella "base". Per sfruttare il gamut molto esteso della tecnologia AMOLED, avremmo preferito una curva di saturazione meno esasperata e un bilanciamento del bianco più preciso, oltre alla possibilità di calibrarlo manualmente come in altri smartphone.

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