T-AMP - amplificatore portatile
Il t-amp di Sonic Impact è un amplificatore stereofonico portatile da 15 watt per canale che può essere alimentato anche con 8 batterie stilo. Un prodotto piuttosto interessante poiché, a fronte di un prezzo d'acquisto paurosamente contenuto, sembra accreditato una qualità all'ascolto da impensierire concorrenti con prezzo fino a venti volte superiore
Conclusioni
Senza le esagerazioni di altri ascoltatori entusiasti a tutti i costi, mi posso considerare soddisfatto delle prestazioni del piccolo amplificatore plasticoso, lucido, molto ben esteso in frequenza e perfino stabile sulle basse frequenze, se il livello di potenza richiesta dalle casse rientra nelle sue possibilità. Rimane la sensazione di ottenere tanto da un amplificatore di pochi watt e ne prendo atto, aspettando che mister Tripath produca un circuito integrato di pari prestazioni e potenza mooolto maggiore. Forse solo allora si potranno tentare paragoni realistici con amplificatori dal costo stratosferico, anche se non credo che un Tripath da 50-60 watt costerà ancora trenta euro!
In buona sostanza, il piccolo Impact T-Amp è un ottimo investimento, ammesso che non gli chiediate l'impossibile. Unito ad una coppia di diffusori a sensibilità non troppo contenuta (almeno 90 dB) e con impedenza superiore a 6 ohm, sarà in grado di stupire più di un appassionato. Se invece sperate che, per un pugno di dollari, possiate portarvi a casa un amplificatore che possa competere con i classici prodotti audio ed home theater, accreditati di potenza più elevata e con componenti e funzionalità superiore, forse è meglio tornare di nuovo sul pianeta terra.
Per informazioni:
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Commenti (89)
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Ho notato la gazarra che le misure pubblicate da Emidio stanno causando su altri forum! E meno male che qualcuno non crede ancora alle misure ed a quello che ci possono dire......in questo caso caso possono fare!
E bravo Emidio zitto zitto............iniziano anche a scaricare le misure senza citare la fonte..........buon segno!
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Anche se andate a vedere tutte le inserzioni su eBay di chi vende T-Amp ne troverete solo uno che cita la recensione di AVMagazine...[IMG]http://faccine.forumfree.net/fisch.gif[/IMG]
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Questo non mi sorprende, Andrea. AV Magazine deve ancora crescere
Quello che mi dispiace di più è vedere che citano e riportano le misure che abbiamo fatto sul T-Amp senza indicarne la fonte, lasciando magari credere che quelle misure siano state fatte proprio da quelle persone e non da noi.
Dietro consiglio di qualche amico, inseriremo un indicazione un po' più presente sui grafici per certificarne l'origine senza alcun dubbio
Emidio -
Emidio Frattaroli ha scritto:
Questo non mi sorprende, Andrea. AV Magazine deve ancora crescere
Chi è Andrea ? -
Emidio Frattaroli ha scritto:
...
Dietro consiglio di qualche amico, inseriremo un indicazione un po' più presente sui grafici per certificarne l'origine senza alcun dubbio
Emidio
Ti consiglio una leggera filigrana distribuita si tutta l'immagine che non una firma sul fondo, se il tuo fine è quello di rendere complessa l'attività di plagio
Ilario. -
Emidio Frattaroli ha scritto:
Spero che quanto scritto nelle conclusioni sia abbastanza esplicito.
..................................................................
IlCon la misura di diafonia invece non ci siamo. Ed anche all'ascolto emergono dei limiti piuttosto concreti, soprattutto nella ricostruzione della scena sonora. Chissà che cosa succederebbe sostituendo il controllo di volume ed utilizzando una coppia di pin RCA come ingresso audio...
Emidio
Ehmmmm,
non sò se ho trovato l'uovo di colombo o se stò dicendo una ca##ata colossale, ma io stò usando due T-amp, alimentati a 13,5 volt con l'alimentatore indicato da L. Cadeddu.
Cosicchè ognuno dei due cazzabbuboli amplifica un solo canale.
Credo che a questo punto la diafonia imputabile allo scatolotto sia stata eliminata.
Riporto dal tuo articolo:
Misure - diafonia
Il grafico che segue serve per identificare la separazione tra i due canali stereofonici e riesce a dare molte indicazioni sulla capacità della riproduzione di una scena coerente di un sistema di altoparlanti. In pratica nessun segnale destinato al canale destro deve essere riprodotto dal canale sinistro e vice-versa. La misura della separazione viene anche eseguita su tutto lo spettro di frequenze, da quelle più basse a quelle più elevate.
Che ne pensi ??? -
ADUWIND ha scritto:
Ehmmmm,
non sò se ho scoperto l'uovo di colombo o se stò dicendo una ca##ata colossale, ma io stò usando due T-amp, alimentati a 13,5 volt con l'alimentatore indicato da L. Cadeddu.
Cosicchè ognuno dei due cazzabbuboli amplifica un solo canale.
Credo che a questo punto la diafonia imputabile allo scatolotto sia stata eliminata.
Riporto dal tuo articolo:
Misure - diafonia
Il grafico che segue serve per identificare la separazione tra i due canali stereofonici e riesce a dare molte indicazioni sulla capacità della riproduzione di una scena coerente di un sistema di altoparlanti. In pratica nessun segnale destinato al canale destro deve essere riprodotto dal canale sinistro e vice-versa. La misura della separazione viene anche eseguita su tutto lo spettro di frequenze, da quelle più basse a quelle più elevate.
Che ne pensi ???
quindi ad ogni T-Amp mandi un segnale mono?
O sdoppi il segnale mono di un canale mandando lo stesso segnale in input ad entrambi i canali di un T-Amp? -
Michele Spinolo ha scritto:
quindi ad ogni T-Amp mandi un segnale mono?
O sdoppi il segnale mono di un canale mandando lo stesso segnale in input ad entrambi i canali di un T-Amp?
Ciao Michele,
Ad ogni T-Amp mando un segnale mono -
ADUWIND ha scritto:
Ciao Michele,
Ad ogni T-Amp mando un segnale mono
Appena trovo il tempo voglio provare a piazzarne uno per diffusore, con un canale ad amplificare i bassi e uno i medio alti.
Così si dovrebbe risolvere la diafonia e fornire un po' più di grinta ad ogni diffusore. -
ADUWIND ha scritto:
Ciao Michele,
Ad ogni T-Amp mando un segnale mono
Quindi sfrutti un canale di amplificazione per ogni T-Amp?
In questo caso non dovresti avere problemi di diafonia
Discorso diverso se usi tutti e due i canali di amplificazione