Viva Zapatero!
Grazie alla Lucky Red arriva nelle sale italiane il documentario di Sabina Guzzanti sulla libertà di informazione in Italia. Interviste, satira europea e stralci di giornali, il tutto per raccontare l'imbavagliamento dell'informazione e del programma RaiOT
La scheda del film
Titolo: Viva Zapatero!
Data di uscita: 16/09/2005
Durata: 80'
Paese: Italia
Audio: Dolby Digital
Genere: Documentario, satira
Produzione: Studio Uno, Secol Superbo e Sciocco Produzioni
Distribuzione: Lucky Red
Regia: Sabina Guzzanti
Attori (se stessi): Sabina Guzzanti, Rory Bremner, Daniele
Luttazzi, Michele Santoro, Enzo Biagi, Fabrizio Morri, Valerio Terenzio, Andrea
Salerno, Lucia Annunziata, Beppe Giulietti, Claudio Petruccioli, Dario Fo,
Flavio Cattaneo, Furio Colombo, Ferruccio de Bortoli, Maurizio Gasparri, Beppe
Grillo, Giorgio Lainati, Paolo Rossi, Marco Travaglio, Elio Vetri
Sceneggiatura: Sabina Guzzanti
Fotografia: Paolo Santolini
Musiche: Riccardo Giagni, Maurizio Rizzuto
Montaggio: Clelio Benevento
Sito internet ufficiale:
www.luckyred.it/minisiti/zapatero
PAGINE ARTICOLO
Commenti (26)
-
Erick...ma perchè non hai scritto anche la risposta alle analisi che tu proponi e che sono presenti nella pagine che tu citi ?
Comunque sia ti levo l'onere di riportare la parte che ti sei dimenticato di citare
Qualche precisazione:
1) Per ovvie ragioni editoriali, il rapporto Freedom of the press dell'anno in corso si riferisce alla situazione della libertà di stampa dell'anno solare precedente.
Quindi, il rapporto del 2005 illustra la situazione del 2004, quello del 2004 la situazione del 2003, e via discorrendo (The ratings and reports included in Freedom of the Press 2005 cover events that took place between January 1, 2004, and December 31, 2004. p. XVII, Freedom of the press 2005).
Per cui, il punteggio assegnato all'Italia per il 2004 è 35, per il 2003 è 33 (più basso è il punteggio, più c'è libertà.
Ciò vuol dire che quando affermi ciò che ho riportato, commetti un primo errore (chissà se in buona fede): già dal 2003, infatti, l'Italia è classificata per la prima volta in Europa dal 1988 come paese parzialmente libero - al pari della Turchia! - a causa dell'alta concentrazione dei media e delle pressioni politiche sull'informazione (in 2003 Italy joined Turkey as the only countries in the region to be rated Partly Free. It was the first time since 1988 that media in an EU member state have been rated by the survey as Partly Free, and in 2004 media freedom in Italy remained constrained by the dominant influence of Prime Minister Silvio Berlusconi’s media holdings. p. 7, Freedom of the press 2005).
2) Biagi, Santoro e Luttazzi sparirono dai palinsesti televisi della RAI a partire dal 2003, ecco perchè nel 2002, nonostante l'editto bulgaro di Berlusconi, l'Italia veniva ancora considerata un paese libero. Questo, mi sa, avresti dovuto saperlo, ma invece hai fatto finta di niente.
etc...etc....
A tutti
Renato -
erick81 ha scritto:
[I]Raffaele, ti propongo un'analisi degli ultimi rapporti di Freedom House (anche sulle libertà civili):
Libertà civili:
[I]Ebbene, secondo questo rapporto, l'Italia è una nazione free, completamente libera. Ha un punteggio finale di 1, il più alto, in linea con i giudizi sui Paesi occidentali notoriamente più liberi. Le libertà politiche e le libertà civili che compongono le due sottocategorie dell'esame ottengono, entrambe, il voto 1. Ma c'è di più, molto di più. Comparando il giudizio dell'Ong americana sulla libertà (tutta) in Italia nell'ultimo decennio, dal 1995 al 2005, si ha un dato sorprendente e che risulta esattamente opposto a quello che si è voluto far passare giovedì sera. Dal '95 al 2001, i sette anni di governo di centro-sinistra (includendo anche quelli cosiddetti tecnici, che da queste forze politiche erano appoggiati in Parlamento), il punteggio raccolto dalle libertà politiche è stato 1 (totalmente garantite), ma quello sulle libertà civili è stato 2 (garantite, ma non del tutto). Secondo gli analisti di Freedom House, infatti, in quel periodo l'Italia presentava deficiencies in three or four aspects of civil liberties, pur rimanendo relatevely free.[/I]
Libertà di stampa:
[I]l'Italia ha una stampa parzialmente libera dal 2004. I primi tre anni di governo, secondo gli esperti di Freedom House, sono stati caratterizzati da piena continuità ai risultati del precedente quinquennio (1996-2001): l'Italia era un Paese a stampa libera prima, lo è stato anche dopo. Questo è il primo elemento taciuto nel programma televisivo: l' editto di Sofia, sciagurato quanto si vuole per forma e sostanza, è datato 2002. Biagi, Santoro e Luttazzi vengono allontanati dalla Rai nel 2002, ma Freedom House continua a giudicare l'Italia un Paese in cui la libertà di stampa è libera e garantita saldamente. A questo punto, tiriamo le somme da questa prima riflessione: è stata Freedom House a sbagliare totalmente la propria valutazione per quell'anno (come per il precedente ed il successivo) o, forse, il caso Santoro, come quello Biagi o Luttazzi, non influenza minimamente la valutazione dell'Ong statunitense? E, ammesso e non concesso che Freedom House sbagliasse all'epoca, perchè non può errare ora che inserisce il nostro Paese tra gli Stati a stampa parzialmente libera? C'è qualcosa che non torna, quindi, nella rappresentazione celentan-santoriana e sa di strumentale, perchè omette quando serve e rincara quando serve ancora di più.
Andiamo avanti. Dal 2004, dicevamo, l'Italia scivola tra le nazioni in cui la stampa è partly free. Analizzando i singoli valori attribuiti (più bassi sono, più c'è libertà, si constata che, rispetto al libero 2003, il semi-libero 2004 presenta un punteggio di 33: +5 sul 28 dell'anno precedente. L'incremento è dovuto alla valutazione fortemente negativa del team di Freedom House sulla legge Gasparri. Le voci di giudizio su leggi e regolamentazioni che influenzano i media e su pressioni politiche e controlli sui contenuti mediatici balzano in avanti considerevolmente (da 8 a 11 e da 6 a 13), mentre la terza voce, quella relativa all' influenza dei poteri economici sulla libertà dei media scende in modo vistoso (da 14 a 9).[/I]
http://www.bloggers.it/semplicement...DF254D2EDCDD448 [/I]
La mia affermazione non è necessariamente legata all'attuale compagine politica ed a Freedom of house.
Il link postato era una semplificazione. -
scusate
Non volevo che la mia affermazione portasse ad una discussione così contorta ( in effetti non si finirebbe mai).
Chi controlla il controllore detto da Raffaele era un'ottima conclusione.
Annagiulia -
renea ha scritto:
Erick...ma perchè non hai scritto anche la risposta alle analisi che tu proponi e che sono presenti nella pagine che tu citi ?
Comunque sia ti levo l'onere di riportare la parte che ti sei dimenticato di citare
Grazie, in questi giorni ho poco tempo per collegarmi ad internet. Ad ogni modo, non potevo riportare tutto, ognuno può leggersi con calma, se vuole, tutta la pagina!
Resta il fatto che, durante il governo Berlusconi, le libertà civili sono migliorate: se non mi piace un programma, cambio canale, per il resto è un po' difficile!
Strano che la satira non lo faccia notare...
Ciao -
erick81 ha scritto:
Resta il fatto che, durante il governo Berlusconi, le libertà civili sono migliorate: se non mi piace un programma, cambio canale, per il resto è un po' difficile!
Strano che la satira non lo faccia notare...
Ciao
Sorry, I couldn't understand...
Mi spieghi cosa intendi che le libertà civili sono migliorate?
Thanks a lot.
Raffaele -
renea ha scritto: Biagi, Santoro e Luttazzi sparirono dai palinsesti televisi della RAI a partire dal 2003, ecco perchè nel 2002, nonostante l'editto bulgaro di Berlusconi, l'Italia veniva ancora considerata un paese libero. Questo, mi sa, avresti dovuto saperlo, ma invece hai fatto finta di niente. A tutti
Renato
Già! ... Biagi, Santoro e Luttazzi ... i veri paladini della nostrana, autentica libertà di stampa, intesa nella sua più alta accezione ... quella assolutamente disinteressata e disimpegnata ...
Ma possiamo stare tutti tranquilli! E' solo questione di qualche mese ... e poi ricominceremo a brillare nell'olimpo delle vere nazioni civili ...
Saluti Francesco. -
Raffaele ha scritto:
Sorry, I couldn't understand...
Mi spieghi cosa intendi che le libertà civili sono migliorate?
Thanks a lot.
Raffaele
Freedom House stila anche una classifica delle libertà civili: durante l'attuale governo, la posizione dell'Italia è migliorata. Ma nessuno l'ha fatto notare.
Ciao
Riccardo -
In particolare a Raffaele, ma lo rammento anche a tutti gli altri partecipanti.
Riporto questo articolo del Regolamento che pregherei di rispettare:
2h - se volete rispondere ad un messaggio, evidenziate i passaggi rilevanti premendo il pulsante quote: non riportate l'intero messaggio;
Molte volte la risposta è composta solo da una riga o due e la parte quotata invece è lunghissima.
Grazie e ciao. -
Originariamente inviato da: renea2) Biagi, Santoro e Luttazzi sparirono dai palinsesti televisi della RAI a partire dal 2003, ecco perchè nel 2002, nonostante l'editto bulgaro di Berlusconi, l'Italia veniva ancora considerata un paese libero. Questo, mi sa, avresti dovuto saperlo, ma invece hai fatto finta di niente.
dei veri paladini dell'obbiettivita'....con i soldi del mioo canone ne faccio volentieri a meno...
e aspetto sempre qualcuno che mi indichi un omino della cosiddetta satira che sia dichiaratamente di destra e che lavori stabilmente in tv...
se no parliamo di aria fritta.... -
Originariamente inviato da: erick81Dopo la statuetta a Moore, ci si deve aspettare di tutto!
Ciao
Riccardo
questa te la potevi proprio risparmiare!
cosa avresti contro Moore?
ti da fastidio che proponga cose diverse?
ti da fastidio che con due lire produca film che incassano milioni di dollari?
spiegami un po' cosa ci sarebbe di male nell'aver dato la statuetta a Moore!
inoltre proprio non vi va bene niente!
avete qualcosa di dire anche sul La Vita è Bella?
mi sembra proprio che al di fuori dell'Italia sia piaciuto a tutti!
comunque è proprio vero Nemo profeta in patria!
inoltre la Sig.ra Guzzanti l'ho vista più di una volta fare satira sia su Prodi che su D'Alema!
ciao
igor