Spectre

Alessio Tambone, CineMan 09 Novembre 2015 Cinema, Movie e Serie TV

L'atteso nuovo capitolo cinematografico dedicato a James Bond è finalmente nelle sale di tutto il mondo. Analisi della pellicola e considerazioni su una doppia proiezione all'Arcadia di Melzo

Un salto in Marocco

Recuperata Madeleine, Bond si dirige a Tangeri, in Marocco, per poi avventurarsi nel Sahara. Raccontato in chiave romantica, l’immenso deserto circonda ed esalta i due protagonisti in viaggio, legittimando una palette colori decisamente virata verso il giallo.


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Singolari i problemi che la troupe ha dovuto affrontare nel deserto. Sono molte le esplosioni che per ragioni filmiche sono state protagoniste dei ciak. La produzione ha dovuto assumere diverse guide locali per assicurarsi che tutti gli abitanti dei villaggi o le tribù nomadi nel raggio di 20 miglia fossero a conoscenza delle esplosioni.

Una delle esplosioni realizzate potrebbe essere stata la più grande della storia del cinema, sicuramente la più grande nella carriera del veterano Chris Corbould, supervisore agli effetti speciali, un vero maestro del settore.

La sua squadra ha infatti organizzato l’esplosione finale nel deserto con oltre 8.000 litri di kerosene. Alla faccia degli add-on digitali.

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