Il multicanale di AM Audio

Marco Cicogna 05 Giugno 2020 Audio

Un sistema 5.0 (o 5.1) è in grado di soddisfare non soltanto l’audiofilo, ma stimolare il piacere della famiglia intera nell'entertainment domestico. Impiegando un sistema multicanale si apprezza una maggiore definizione e "sostanza" della gamma bassa e medio-bassa oltre ad un inedito senso di presenza e partecipazione all'evento sonoro.

E dunque il multicanale come suona? parte 1

Il bello è che grazie al SACD, ai Blu Ray (audio e video) e soprattutto ai quasi duemila album presenti sulla piattaforma di Native DSD è possibile fare un facile confronto tra lo stesso brano in stereo e in multicanale. L'occasione di questa breve cronaca di ascolto è preziosa anche per segnalare alcune incisioni in multicanale che potrete utilizzare nel vostro impianto. Oggi la tendenza per la fruizione di musica è soprattutto verso l'ascolto di file audio, gestibili da server ma anche da numerosi lettori Blu Ray di qualità. Questi file sono quasi tutti in semplice stereo. Bene fa allora Native DSD a raccogliere tra i suoi oltre 1.500 titoli molte registrazioni in multicanale. Stiamo parlando di incisioni concepite sin dall'origine in multicanale e in questo ambito etichette come la norvegese 2L, le olandesi Channel Classics e Pentatone e altre etichette “minori” sono ben rappresentate. Ovviamente la musica in file (a me piace poco il termine “liquida”, ma ci siamo capiti), consente anche di acquistare e scaricare magari una sola traccia da un album, per realizzare ad esempio un proprio sampler personale di musica di qualità a basso prezzo. Alcune delle più recenti (quelle della californiana Yarlung Records, ad esempio), non sono mai state pubblicate su supporto fisico; le trovate esclusivamente in DSD.


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Se pensate che l'ascolto in multicanale rende il pieno coinvolgimento con l'organo e la grande orchestra...avete ragione. Ma si rischia di perdere di vista il senso di concretezza e realismo anche con la musica per piccoli gruppi strumentali, una sonata per pianoforte, un trio jazz, una sonata per violoncello e pianoforte, una pagina barocca come le Quattro Stagioni di Vivaldi. Proprio con Vivaldi vi segnalo la prima traccia dei concerti dell'Opus 9 (La Cetra). Scaricate questa traccia in 2 e in 5 canali. Se nel semplice stereo si coglie il timbro degli archi barocchi, la pienezza del medio basso, il ruolo di supporto al basso continuo della grande tiorba, passando al multicanale la scena sonora si dilata e noi entriamo a farne parte. Maggiore concretezza e solidità del medio basso, perfetto controllo dell'immagine, maggior coinvolgimento. Se prima eravamo alla fimestra ora siamo dentro la sala.


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In questo ambito di sorgente musicale voglio segnalare l'album “Quiet Winter Night”. La 2L è stata l'etichetta a portare per prima le gioie del High Resolution Audio sul formato Blu Ray. Prevalentemente jazz acustico con un repertorio influenzato dal folk norvegese, l’ampio catalogo di Morten Lindberg non si fa mancare pezzi classici, oltre a repertorio pianistico d'avanguardia, musica corale (anche con organo), gruppi di fiati e ottoni.  Registrazioni effettuate in spazi acustici che esaltano il senso del timbro e la ricostruzione spaziale dell'evento. Nella riproduzione in multicanale il suono è volutamente avvolgente e tuttavia presenta una seducente focalizzazione dell'immagine centrale. Assente ogni limitazione dinamica, le incisioni 2L sono un riferimento anche in DSD, disponibile nei formati 64, 128 e persino 256 (ovviamente in 2 e 5 canali). Ci sono ovviamente i SACD, ma il DSD nella maggiore risoluzione è ancora più performante. E poi quante buone macchine di lettura SACD sono ormai rimaste? Jazz-fusion disimpegnata, con tratti espressivi che si lasciano tuttavia apprezzare ad un ascolto attento. Si apprezza il gioco tra le parti, l’interazione tra i membri di questo gruppo che senza perdere la propria individualità, disegnano tratti musicali ed acustici omogenei. La struttura musicale è fotografata in un’incisione trasparente, con contorni ampi e senso di profondità che rende giustizia alla migliore catena di riproduzione. I contrasti dinamici, il senso palpabile degli strumenti e la resa timbrica sono elementi che vengono messi a fuoco con naturale dettaglio.


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Se vogliamo ascoltare un classico trio jazz (piano, basso e batteria), restando ancora su questa label la mia raccomandazione va al disco “Polarity”. L'album è disponibile in formato “solido” e “liquido”. Un trio jazz così forse non l'abbiamo mai ascoltato. Mi piacerebbe comunque confrontarmi con le vostre impressioni. Potete scaricare almeno la prima traccia del disco e avere un'idea del potenziale acustico di questa incisione quale che sia la vostra catena audio. Fa venire i brividi anche nel più semplice dei formati (il due canali) per naturalezza del timbro, microcontrasto dinamico e captazione di un ambiente acustico che l'etichetta norvegese conosce a perfezione.

Musicalmente si tratta di un jazz acustico dai tratti fluidi e accattivanti tipici della scuola nordica. Ne sono interpreti: l'Hoff Ensemble (lo stesso del “Quiet Winter Nights”) con Jan Gunnar Hoff (pianoforte), Anders Jormin (basso) e Audun Kleive (batteria). Il box fisico contiene due dischi: il primo un SACD ibrido stereo e multicanale. L'altro è un Blu Ray, che ospita i seguenti formati: 2.0 LPCM 192/24, 5.1 DTS HDMA 192/24, 7.1.4 Auro-3D 96kHz, 7.1.4 Dolby Atmos 48kHz, mShuttle: MQA + MP3. Com Emidio abbiamo fatto una demo di musica in Dolby Atmos e questo disco è stato un accattivante protagonista. I puristi lo ascolteranno nella massima risoluzione possibile in stereofonia e qui il sito Native DSD ne offre le diverse possibilità. Ricordo che il master originale di queste incisioni è in DXD.


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Copland: “Fanfare for the Common Man”. Chandos

Trionfale apertura di molte nostre demo, la “Fanfare for the Common Man” costituisce tre minuti di fuoco per ottoni e percussioni. “Fanfare”, dunque niente archi, niente legni, ma un piccolo ed energico gruppo di ottoni (trombe, tromboni, corni e tuba) sorretti da timpani, grancassa e gong.

Composta durante la seconda guerra mondiale è dedicata a quell’uomo “comune” incolpevole vittima di ogni conflitto. Alcune salve su gong, grancassa e timpani all'unisono introducono il nobile tema sulle trombe, poi entra il resto del gruppo di ottoni. Il brano è noto anche al vasto pubblico anche per alcuni arrangiamenti in versione rock. Le pagine di Copland (nel disco anche “Billy the Kid” e “El salòn Mexico”) sono tra le partiture del Novecento di più facile ascolto e questa lettura di sa esaltarne il lato esteriore e descrittivo. L’incisione è naturalmente dinamica, mentre l’estensione in frequenza (gamma bassa realmente devastante) è praticamente allo stato dell’arte, con toni brillanti ma anche una bella profondità della scena sonora. Ne è interprete John Wilson che molti conoscono dalle sue frequentazioni ai Proms di Londra. Qui è alla testa della BBC Philharmonic su label Chandos, autentica etichetta inglese molto attiva nella realizzazione di SACD. In file si trova la versione stereo, ma il SACD offre uno splendido multicanale.

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