Sony: nuova gamma TV 2024 e nuovi prodotti audio

Nicola Zucchini Buriani 17 Aprile 2024 4K e 8K

Le novità annunciate da Sony includono una nuova tecnologia Mini LED, i TV Bravia 9, Bravia 8 e Bravia 7, le soundbar Bravia Theatre Bar 9, Bravia Theatre Bar 8 e i sistemi audio Bravia Theatre Quad e Bravia Theatre U


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Sony ha presentato la nuova gamma di TV e prodotti audio, che comprende sia le soundbar sia i sistemi home cinema. Ovviamente a giocare la parte del leone sono i televisori, che presentano varie novità tra cui una sempre benvenuta semplificazione dei nomi. Si mantiene il marchio Bravia e si affianca semplicemente un numero, rendendo l’identificazione di ogni prodotto molto più semplice.

Un altro dettaglio molto importante riguarda il numero di modelli annunciati: per ora sono solo tre che si vanno ad affiancare ad altri TV rilasciati nel 2023 e nel 2022 (una sola serie), confermando così le anticipazioni che erano trapelate nel corso degli ultimi mesi. Non escludiamo comunque altre novità in arrivo nei prossimi mesi, Sony non sarebbe nuova a lanci spezzettati.

Ci sono poi novità tecnologhe che riguardano i Mini LED e anche nuove modalità video che introducono funzioni potenzialmente interessanti, soprattutto per chi ha poca dimestichezza con le regolazioni dei principali parametri video.

 

SOMMARIO

 

NUOVA TECNOLOGIA MINI LED XR BACKLIGHT MASTER DRIVE


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Su due serie dei TV annunciati debutta la tecnologia XR Backlight Master Drive, un’evoluzione della retroilluminazione Full LED Array con local dimming e Mini LED. Abbiamo già affrontato tutti i cambiamenti in dettaglio in questo speciale che vi invitiamo a leggere per approfondire la tematica. Riassumiamo comunque il funzionamento per capire meglio di cosa si parla. La tecnologia si basa su tre pilastri:

  • XR Processor
  • I circuiti integrati che pilotano i Mini LED
  • I Mini LED

Iniziamo dal processore: l’elettronica Sony analizza il segnale in ingresso e separa i dati relativi al funzionamento del pannello LCD da quelli che invece servono per gestire il controllo della retroilluminazione. Questi ultimi vengono inviati ai circuiti integrati di nuova generazione che pilotano i minuscoli diodi. Sony è riuscita a miniaturizzare questi componenti rendendoli molto più piccoli. Quanto piccoli? Molto meno di un chicco di riso e questo significa che se ne possono integrare molti di più per aumentare sensibilmente il numero di zone di controllo per il local dimming.


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Cresce inoltre l’efficienza e questo permette di aumentare anche la luminanza. Per avere un’idea dei margini di miglioramento, Sony ha confrontato il precedente top di gamma Mini LED, la serie X95L, con il nuovo top di gamma: si parla di un numero di zone oltre 3 volte più alto (il 325% in più), di una luminanza che sale del 50% circa e di un’efficienza superiore del 20%. Arriviamo così all'ultimo dei tre pilastri: l’emissione di luce tramite i Mini LED. I diodi vengono pilotati a 22-bit, un dato che va ben contestualizzato per evitare fraintendimenti.

I bit di cui parla Sony non fanno riferimento al numero di sfumature riprodotte: i pannelli rimangono a 10-bit e quindi i colori che possono rappresentare nativamente sono sempre 1,07 miliardi, cioè 1.024 livelli moltiplicati per le tre componenti RGB (1.024 x 1.024 x 1.024). I 22-bit sono riferiti all’insieme costituito da retroilluminazione e pannello e servono a gestire l’accensione/spegnimento di specifiche zone del pannello, cioè il local dimming, con maggiore gradualità/precisione.

Il controllo della retroilluminazione è poi suddiviso in due sottoinsiemi: all’emissione di luce, cioè la luminanza dei Mini LED gestita a 10-bit, si aggiunge il “writing time” a 12-bit che sfrutta la Pulse Width Modulation (PWM), cioè una modulazione del segnale che alterna rapidissimi cicli di accensione e spegnimento dei LED con lo scopo di controllare la luminosità degli stessi, diminuendola. Più tempo i LED sono spenti, più la luce emessa cala. L’idea che ci siamo fatti è che Sony abbia preferito un’emissione continua a bassa corrente in sostituzione di clicli a corrente più alta ma con tempi più brevi di accensione.


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Questo accorgimento assicura una modulazione a impulsi sempre elevata, in modo da eliminare il rischio di sfarfallio e dither (che si manifesta come una sorta di rumore) sulle basse luci. Sony ci ha anche mostrato un esempio concreto dei benefici portati dalla nuova XR Backlight Master Drive, proponendoci un confronto tra il 75” X95L e il nuovo modello di pari diagonale. La comparativa mostrava solamente il funzionamento della retroilluminazione, senza il pannello LCD. Il Mini LED di nuova generazione disegna i contorni delle immagini con molta più precisione, tanto che in alcuni casi si riesce a capire cosa dovrebbe scorrere a video, nonostante la mancanza dello schermo vero e proprio.

In situazioni complesse, come lo scorcio di Las Vegas di notte, con tantissime luci contornate a piccole aree nere, la nuova tecnologia è molto più precisa nel controllo dei diodi. Riesce a dosare meglio l’azione nelle aree dove sono presenti dettagli luminosi e nero, attenuando la retroilluminazione e sfumandone l’azione dove serve. In tutte queste situazioni si scorge sempre un perimetro definito degli oggetti e per questo motivo in alcune occasioni si riesce a capire di cosa si tratta. X95L è nettamente meno efficace in tutte le azioni che abbiamo descritto. Da notare poi che la modalità video usata per il confronto è quella Vivida, quindi teoricamente più spinta e meno semplice da gestire.

 

LE TECNOLOGIE AUDIO: XR SOUND POSITION


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I nuovi TV Sony utilizzano tre tecnologie per riprodurre l’audio: abbiamo Acoustic Surface Audio+ per gli OLED, Acoustic Multi-Audio+ e Acoustic Multi-Audio per gli LCD Mini LED. Per gli OLED le soluzioni impiegate partono dalla stessa base usata sui prodotti della precedente generazione. Vengono sempre impiegati degli attuatori che mettono in vibrazione lo schermo e generano i suoni. A questi si affiancano poi il subwoofer per rinforzare la gamma bassa e due “Sound Positioning Tweeter” per ottimizzare ulteriormente la resa. Sugli LCD questa tecnologia non è applicabile perché la struttura più complessa dei pannelli non lo consente.

Le vere novità riguardano Multi-Audio+ e si concretizzano anzitutto nell’aggiunta dei due “Beam Tweeter”, posti in prossimità del lato superiore e orientati verso l’alto per espandere il suono in orizzontale. Questi trasduttori non servono solo con il Dolby Atmos ma anche per ricostruire l’origine dei suoni con più precisione. Con l’aggiunta dei beam tweeter i nuovi Mini LED top di gamma includono un totale di otto trasduttori così ripartiti:

  • Due beam tweeter posti in alto
  • Due frame tweeter ai lati, per generare suoni tramite vibrazioni della cornice
  • Due midrange lungo il bordo inferiore
  • Due subwoofer lungo il bordo inferiore


I frame tweeter e i nuovi beam tweeter
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Per ogni coppia di trasduttori c’è un amplificatore dedicato. La configurazione passa così dai 2.2 canali e 60 W complessivi degli X95L ai 2.2.2 canali e 70 W dei nuovi modelli. Sony parla di un fronte sonoro più ampio e di un posizionamento più accurato dei suoni in relazione alle immagini che scorrono su schermo.

I Mini LED di fascia più bassa sono invece simili agli X90L del 2023: ci sono due speaker X-Balanced abbinati a due tweeter per migliorare il posizionamento dei suoni. Un’altra novità è relativa ad Acoustic Center Sync, la funzione che crea una sinergia con le soundbar compatibili, utilizzando gli speaker dei televisori per riprodurre parte del segnale audio destinato al canale centrale. Sui modelli 2023 gli speaker integrati affiancavano la soundbar soprattutto per innalzare le voci e farle corrispondere ai personaggi che le pronunciavano su schermo.

I prodotti 2024 apportano una serie di miglioramenti volti ad armonizzare la riproduzione: gli speaker dei TV e le soundbar operano come un unico sistema. In pratica si adatta il suono in uscita dal TV a quello della soundbar abbinata, creando così un unico canale centrale più coerente che copre tutta la parte tra il canale destro e sinistro, dal lato inferiore con la soundbar fino all’estremo superiore definito dallo schermo. Le suddette migliorie non resteranno un’esclusiva dei nuovi prodotti: un aggiornamento le porterà su tutti i modelli che supportano Acoustic Center Sync, cioè quelli lanciati dopo l’anno fiscale 2021.


Voice Zoom 3
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L’ultima aggiunta è Voice Zoom 3, la terza iterazione della tecnologia che permette di aumentare il volume dei dialoghi per renderli più chiari e comprensibili. La nuova versione sfrutta l’intelligenza artificiale per isolare e migliorare solo le voci, senza toccare gli altri suoni. Con Voice Zoom 2 si andava invece ad agire su tutti i suoni compresi nella stessa banda di frequenze, un approccio che rendeva meno chiari i dialoghi. La versione migliorata riesce invece a separare la voce dalle altre componenti della traccia audio, risultando per questo molto più efficace.

L’utente può anche scegliere come sfruttare questa funzione: si possono alzare maggiormente le voci, ad esempio per gli ascolti notturni a basso volume, oppure si può agire in senso opposto riducendo il volume dei commenti durante un evento sportivo, per ricreare l’esperienza che si avrebbe dal vivo. Voice Zoom 3 arriverà anche sui QD-OLED A95L tramite un aggiornamento.

Concludiamo la panoramica sulle novità audio con una funzionalità condivisa dalle tre serie 2024: su tutte è possibile riprodurre i suoni tramite gli speaker integrati e simultaneamente via Bluetooth, un aiuto per chi ha difficoltà uditive e può usare un paio di auricolari per seguire meglio i contenuti di qualsiasi tipo senza bisogno di alzare troppo il volume.

 

LE NUOVE MODALITÀ VIDEO: ARRIVA PRIME VIDEO CALIBRATED MODE


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I TV Sony 2024 offrono varie modalità video realizzate per garantire un'elevata fedeltà delle immagini senza bisogno di alcun tipo di intervento. Alcune di queste erano già presenti sulle generazioni precedenti: ci riferimento al Netflix Adaptive Calibrated Mode e al Bravia Core Calibrated Mode. Quest’ultimo ha cambiato nome per sposarsi con l’operazione che ha coinvolto il servizio streaming Sony: per questo motivo si parla ora di Sony Pictures Core Calibrated Mode, sul quale torneremo tra poco.

Alle due modalità appena citate si aggiungono la IMAX Enhanced e la nuova Prime Video Calibrated Mode. Quest’ultima è la vera "novità" insieme all’ottimizzazione che modifica i parametri dell’immagine in relazione ai dati comunicati dai servizi streaming. Come funziona di preciso? Tutto ruota intorno all’Application Programming Interface (API), cioè tutto l’insieme di definizioni e protocolli che serve per l’integrazione di applicazioni software.


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Quando l’utente seleziona un contenuto streaming, il televisore manda la richiesta al server per l’invio di uno specifico flusso video. Il server risponde mandando non solo il flusso in streaming ma anche tutta una serie di informazioni, tramite API, che il TV utilizza per modificare le impostazioni video e garantire una visione aderente alla volontà artistica del regista, come se ci fossero più calibrazioni possibili a seconda del contenuto... Le informazioni a cui abbiamo accennato coprono una vasta gamma di dati: si fa distinzione tra serie TV / film oppure contenuti sportivi, tra differenti risoluzioni (è Ultra HD o definizione standard?), tra gamma dinamica standard e HDR eccetera.

Anche la tecnologia usata dal TV viene presa in considerazione: le ottimizzazioni sono diverse tra LCD e OLED. Tutti questi parametri determinano la natura degli aggiustamenti apportati automaticamente alle impostazioni dell’immagine. Il rischio che si tratti soltanto di una operazione di marketing ovviamente è molto alto. Verificheremo l'efficienza di queste nuove modalità appena saremo in condizioni di farlo.

Quanto abbiamo descritto ha una validità generale ma ci sono comunque alcune differenze a seconda dell’applicazione usata, ad esempio Netflix o Prime Video. Solo quest’ultima (per ovvi motivi) ottimizza i parametri distinguendo tra contenuti in diretta (lo sport) e il catalogo on demand. Tutte le modalità che abbiamo descritto possono adattare le immagini alle condizioni dell’ambiente sfruttando i sensori che misurano la luminosità, praticamente lo stesso processo che viene applicato anche da HDR10+ Adaptive e Dolby Vision IQ.


TV Bravia 7 e telecomando in plastica riciclata
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Naturalmente questi automatismi si possono anche disattivare, lasciando il pieno controllo all’utente in modalità manuale. La modalità Prime Video Calibrated Mode non resterà confinata ai TV della gamma 2024: arriverà infatti sui QD-OLED A95L che abbiamo recensito qui, e anche su una selezione dei modelli commercializzati negli anni precedenti, indicativamente 2021/2022 e 2023. Un elenco completo verrà comunicato prossimamente e sono possibili cambiamenti, motivo per cui va oltre agli A95L, citati direttamente e dati già per certi, tutto il resto è ancora in divenire.

Per quanto riguarda Sony Pictures Core, l’ex Bravia Core, è sempre disponibile lo streaming in alta qualità grazie alla tecnologia Pure Stream, con un bitrate fino a 80 Mbps. Il servizio Sony è anche quello con la più ampia libreria di titoli in IMAX Enhanced: in questo caso ci riferiamo però solo al formato video, dato che l’audio è in Dolby Atmos (solo in lingua inglese). L’acquisto dei TV Bravia Sony fornisce 10 crediti per i titoli più recenti e l’accesso al catalogo Unlimited Streaming per 2 anni. Gli utenti possono acquistare crediti aggiuntivi in qualsiasi momento.

Da quest’anno oltre ai film verrà proposta anche una selezione di anime pescata dall’offerta di Crunchyroll, il servizio che Sony ha acquistato nel 2021. Ne sapremo di più nei prossimi mesi, dato che il supporto verrà aggiunto con un aggiornamento software. Per quanto riguarda IMAX Enhanced è inoltre confermato il supporto alle tracce audio in DTS:X che arriveranno su alcuni titoli del catalogo Disney+ da maggio.

 

L’ECOSOSTENIBILITÀ


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Sony ha confermato l’impegno a ridurre l’impronta ecologica di tutti i prodotti. Si parte dalla Eco Dashboard, l’hub integrato in tutti i televisori per monitorare i consumi e ricevere consigli su come risparmiare energia. La nuova versione permette non solo di attivare e gestire tutte le funzioni più ecosostenibili ma introduce anche una misurazione dei consumi reali. I nuovi televisori fanno uso di plastica SORPLAS (Sustainable Oriented Recycled Plastic), cioè riciclata, con quantitativi che possono variare a seconda delle parti prese in esame. Anche le due nuove soundbar usano tessuto ottenuto riciclando bottiglie in PET3.


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Ultimo, ma solo in ordine di citazione, è il telecomando Eco Remote, fornito in dotazione con tutti i televisori 2024: è costruito con l’80% di materiale riciclato e integra una batteria ricaricabile tramite il cavo USB-C incluso. Il telecomando è retroilluminato, ha un microfono e un piccolo speaker che serve per la funzioneFinder”, che attiva un trillo utile quando non ci si ricorda dov’è stato lasciato l’Eco Remote e non si riesce perciò a trovarlo facilmente. Sony dichiara che la batteria dura circa 4 mesi e richiede circa 2 ore per una ricarica completa. Il telecomando si può anche usare mentre è in ricarica.

 

TV MINI LED BRAVIA 9


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La prima delle tre nuove serie di TV è Bravia 9 (XR90), composta da QLED XR con Mini LED che si posizionano al vertice dell’offerta, affiancando la serie A95L che resterà sul mercato anche nel 2024. I tagli previsti sono due: 75” e 85”, ovviamente con pannelli LCD Ultra HD e una frequenza di aggiornamento a 120 Hz. Il design è la diretta evoluzione delle linee utilizzate da Sony nel recente passato: l’aspetto è molto minimalista e c’è il consueto lato posteriore caratterizzato da un disegno a scacchiera. Una serie di sportelli permette di occultare i cavi e incanalarli ordinatamente verso il fondo.

Anche se le immagini potrebbero ingannare, sembra che lo spessore sia piuttosto ridotto. Il piedistallo è formato da due elementi con estremità arrotondate. Queste appendici si possono fissare in quattro posizioni diverse: in prossimità dei lati, più verso il centro per occupare meno spazio su un piano e le due versioni rialzate, sempre ai bordi o verso il centro ma con più spazio in verticale per ospitare una soundbar senza coprire lo schermo.


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XR Processor è stato aggiornato e dispone ora di un riconoscimento più accurato di alcune scene e volti. Per quanto riguarda le prime, in presenza di elementi verdi il processore capisce quando si tratta di alberi o di altri elementi simili solo nel colore. Quando riconosce un albero migliora i dettagli sulle foglie e gli altri elementi che lo compongono. Il riconoscimento dei volti funziona adesso non solo quando le persone sono rivolte frontalmente, verso lo schermo, ma anche di lato, con inquadrature molto ravvicinate (che magari tagliano parte delle facce) e quando vengono mostrati folti gruppi di persone. In tutti questi casi vengono applicate ottimizzazioni specifiche.

Il processore è anche in grado di distinguere volti non umani, ad esempio quelli presenti in film di animazione: in questo caso non vengono applicate elaborazioni. Bravia 9 è ovviamente provvisto della tecnologia XR Backlight Master Drive con High Peak Luminance, quindi Mini LED di nuova generazione in configurazione Full LED array con local dimming. Come abbiamo riportato in precedenza, si parla di numero di zone 3 volte più alto di una luminanza aumentata del 50% circa e di un’efficienza superiore del 20% rispetto a X95L, il corrispettivo della gamma 2023. Non abbiamo un’indicazione sul numero effettivo di zone ma non è una sorpresa: Sony non fornisce mai questi dati, lo scopriremo quando avremo un esemplare tra le mani.


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Sul pannello sono presenti il filtro X-Anti Reflection per ridurre i riflessi e X-Wide Angle per ampliare l’angolo di visione. Ci sono poi tutte le altre tecnologie messe in campo da Sony:

  • XR Triluminos Pro: amplia la copertura degli spazi colore
  • XR Contrast Booster 30: aumenta il rapporto di contrasto
  • XR Clear Image: ottimizza il livello di dettaglio
  • XR Motion Clarity: interviene sulle immagini in movimento

La riproduzione dei suoni è affidata a un sistema Acoustic Multi-Audio+ con 2.2.2 canali e una potenza complessiva di 70 W. Abbiamo poi le funzioni Acoustic Center Sync, il 3D Surround Upscaling che applica un upsampling per sfruttare tutti i canali anche partendo da sorgenti stereo e Ambient Optimization, che compensa l’effetto esercitato dall’ambiente. Da notare che Ambient Optimization si può usare anche in modalità video ed espande le sue possibilità aggiungendo la fotocamera Bravia CAM opzionale.


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I Bravia 9 supportano HDR nei formati HDR10, HLG e Dolby Vision, le tracce audio in Dolby Atmos e DTS:X. Gli ingressi HDMI disponibili sono quattro ma come sulla gamma 2023 sono due quelli dotati della funzioni di HDMI 2.1. Non è del resto una sorpresa: Sony si affida ai SoC MediaTek e al momento nemmeno il più evoluto Pentonic 1000 ne gestisce più di due. Sugli ingressi marchiati 4K 120 Hz si possono sfruttare segnali a piena risoluzione fino a 120 Hz, Auto Low Latency Mode e Variable Refresh Rate. Su HDMI 3 c’è eARC ed è garantita anche la compatibilità con il Dolby Vision a 120 Hz. Dalla gamma 2023 viene ripreso il Game Menu con tutte le impostazioni per i videogiochi.

La Smart TV è basata su Google TV che si può anche controllare tramite comandi vocali, sfruttando il microfono nel telecomando o quello “hands-free” presente nel corpo dei televisori. Ovviamente abbiamo tutte le app sul Play Store, Google Assistant e Chromecast integrato. Si aggiungono anche Alexa, AirPlay 2 e HomeKit. Completano la dotazione le modalità calibrate per Netflix, Prime Video e Sony Pictures Core, IMAX Enhanced e Calman Ready, che permette di interfacciarsi con il software per la calibrazione di Potrait Displays.

Prezzi e disponibilità verranno annunciati prossimamente.

 

TV OLED BRAVIA 8


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I Bravia 8 (XR80) sono TV OLED Ultra HD che sostituiscono i precedenti A80L che abbiamo testato qui. I pannelli sono WRGB prodotti da LG Display. Sony non ha fornito indicazioni precise sulla tipologia degli stessi, limitandosi a definirli “pannelli di ultima generazione”. C’è però un dato che può fornire un’indicazione piuttosto precisa: il picco di luminanza dovrebbe essere circa il 10% più alto rispetto ad A80L. Considerando anche il fatto che A95L resta sul mercato, riteniamo che si tratti di OLED.EX. Le diagonali proposte sono tre: 55”, 65” e 77”.

Gran parte delle caratteristiche è in comune con Bravia 9, tecnologia alla base escluse, ovviamente. Il processore è lo stesso così come tutta la parte Smart TV, le modalità calibrate, Calman Ready e la Bravia CAM opzionale. Gli ingressi HDMI sono sempre quattro e due sono quelli compatiti con HDMI 2.1. Le scelte di design vanno nella medesima direzione che abbiamo descritto per Bravia 9: minimalismo e pulizia delle linee.


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C'è però una maggiore coerenza, soprattutto nella parte posteriore: sparisce l’alternanza di finiture e spessore presente sulla generazione precedente, qui sostituita da un’unica superficie a scacchiera che si va inspessendo tramite una curva morbida. Queste modifiche rendono la transizione meno appariscente e molto più piacevole alla vista. Ci sono poi gli sportelli che occultano i cavi e li fanno uscire sul lato inferiore.

Il piedistallo è molto simile a quello dei Bravia 9: arrotondato sugli estremi e posizionabile nelle stesse quattro configurazioni. L’unica differenza è che sui Bravia 8 la posizione più ampia colloca le appendici vicine ai lati ma non esattamente agli estremi. A cambiare completamente è il sistema audio: Acoustic Surface Audio+ usa una configurazione a 2.1 canali con due attuatori, due Sound Positioning Tweeter ai lati e un subwoofer.


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Completano la dotazione le tecnologie XR Triluminos Pro, XR Clear Image, XR Contrast Booster 15 e XR OLED Motion. Anche in questo caso attendiamo annunci relativi a prezzi e disponibilità.

 

TV MINI LED BRAVIA 7


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I Bravia 7 (XR70) sono QLED XR con Mini LED e condividono pertanto la stessa tecnologia dei Bravia 9, qui riadattata in una versione meno sofisticata. Ritroviamo XR Backlight Master Drive che promette un numero di zone di controllo 8 volte superiore rispetto a X90L (2023) con il 30% di luminanza in più. I tagli che arriveranno in Italia sono 65”, 75” e 85”.

Anche l’audio è meno evoluto: ci sono 2 canali con Acoustic Multi-Audio, che può contare su due speaker a cui si aggiungono due Sound Positioning Tweeter. A livello di design si confermano le similitudini con Bravia 9. Sul retro c’è qualche differenza in più: la striscia liscia, alternata alla parte con finitura a scacchiera, qui è più ampia e arriva a coprire il terzo più alto del televisore.


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Mancano poi gli sportelli per occultare i cavi e i vani interni per instradarli verso il fondo. Piccolo particolare: se si concentra l’attenzione sui lati in alto, si possono scorgere le aperture in corrispondenza dei tweeter. Bravia 7 ripropone anche la base a quattro posizioni: piedini posti ai lati o al centro, anche in posizione rialzata per ospitare una soundbar.

Tutte le altre caratteristiche sono in comune con Bravia 8 e Bravia 9, da XR Processor alla Smart TV, passando per le modalità calibrate e le elaborazioni video e audio. Bravia 7 è contrassegnato come XR Contrast Booster 20, quindi ci aspettiamo un picco di luminanza inferiore a Bravia 9 (manca anche High Peak Luminance) ma superiore a Bravia 8. Come per le altre serie le informazioni su disponibilità e prezzi non sono state ancora comunicate.

 

MOLTI TV 2023 RESTANO SUL MERCATO


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Il numero ridotto di novità è legato ad una precisa scelta da parte di Sony: Bravia 9, Bravia 8 e Bravia 7 vanno ad affiancare 5 serie 2023 e una 2022 che restano sul mercato. Per il 2023 abbiamo la già citata ammiraglia QD-OLED, cioè la A95L, i Full LED X90L e gli LCD X85L, X80L e X75WL.

Dalla gamma 2022 viene invece confermata nuovamente la serie A90K, gli OLED di fascia alta da 42” e 48” che sono tra i prodotti più longevi di sempre nel mercato TV. Non accade così spesso che una serie venga confermata per l'anno successivo e gli A90K sono arrivati al terzo anno, davvero un traguardo invidiabile.

 

LE SOUNDBAR E I SISTEMI AUDIO


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Oltre ai TV sono stati annunciati anche un nuovo sistema audio, due soundbar e un prodotto indossabile. I prodotti in questione sono Bravia Theatre Quad, Bravia Theatre Bar 9, Bravia Theatre Bar 8 e Bravia Theatre U. La semplificazione apportata ai nomi dei televisori viene dunque riproposta anche per la gamma audio. Ad eccezione di Bravia Theatre U, tutti gli altri modelli si possono controllare tramite l’app Bravia Connect per iOS e Android, che supporta anche i TV Bravia.

L’applicazione non svolge solo le funzioni di telecomando avanzato ma include tutte le impostazioni, dalla modalità di ascolto (notturna, ad esempio) alla regolazione dei livelli dei bassi o dei canali posteriori, se presenti. Bravia Connect offre poi informazioni sul contenuto riprodotto ed entra in gioco anche per la cosiddetta Sound Field Optimization. Di cosa si tratta? In pratica è un sistema di calibrazione acustica ambientale automatizzato.

Vengono effettuate una serie di misurazioni tramite il microfono per correggere qualsiasi impatto negativo, per esempio la presenza di tende che potrebbero alterare la propagazione dei suoni. Questo passaggio si effettua tramite l’app e dura circa 30 secondi. I dati raccolti vengono poi sfruttati per apportare le correzioni necessarie e approssimare il più possibile l’esperienza di ascolto che si avrebbe in un ambiente ideale.


Sound Field Optimization
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Su tutti i modelli tranne Bravia Theatre U troviamo la funzione Acoustic Center Sync, la già citata Sound Field Optimization e Voice Zoom 3, quest’ultima solo se viene abbinato un TV come i Bravia 9, Bravia 8, Bravia 7 e altri modelli più vecchi che verranno aggiornati, ad esempio A95L. Una menzione a parte la merita 360 Spatial Sound Mapping, una tecnologia che permette di generare degli "speaker fantasma”. Si parte dai dati ricavati con la Sound Field Optimization per creare una serie di speaker virtuali e avvolgere l’ascoltatore all’interno di una "bolla sonora”, senza la necessità di installare molteplici diffusori sul soffitto, ai lati e dietro l’ascoltatore. Questa funzione non richiede componenti esterni sulle due nuove soundbar, a differenza delle generazioni precedenti che necessitavano invece degli speaker posteriori opzionali.

Volendo si possono comunque espandere i prodotti per renderli più completi: Bravia Theatre Bar 9 e Bravia Theatre Bar 8 sono compatibili con gli speaker wireless SA-RS5, SA-RS3S da usare come canali posteriori e con i subwoofer wireless SA-SW5 e SA-SW3. Bravia Theatre Quad non permette di aggiungere speaker posteriori mentre per Bravia Theatre U non sono previste espansioni di alcun tipo. Le soundbar e il sistema audio possono riprodurre tracce in Dolby Atmos, DTS:X e saranno anche certificati IMAX Enhanced tramite un aggiornamento, che richiederà però l’aggiunta di speaker e subwoofer sulle soundbar.


360 Spatial Sound Mapping
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La connettività è identica per Theatre Quad e le due soundbar: troviamo un ingresso e un'uscita HDMI con eARC. Le porte supportano segnali con risoluzione Ultra HD fino a 120 Hz e Dolby Vision. Prima di vedere le caratteristiche dei nuovi modelli, concludiamo con un accessorio pensato per facilitare il montaggio a parete di TV e soundbar, con un occhio di riguardo per l’estetica. Sony ha progettato una staffa da muro composta da due parti: la SU-WL900 fissa i televisori a parete mentre la SU-WB1 aggancia le soundbar ai TV.

Il supporto permette la rotazione dello schermo a destra o sinistra di circa 15 gradi e si adatta a modelli con attacco VESA 300 x 300 o 400 x 400 sotto i 60 chilogrammi di peso. La parte che si aggancia alla soundbar è provvista di una paratia piatta che copre i cavi e che si può rivestire o pitturare per integrarla meglio con le pareti. La staffa è compatibile con le due nuove soundbar e con i modelli A5000 e A3000.

A seguire tutte le caratteristiche dei nuovi prodotti audio.

Bravia Theatre Quad


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Questo modello rimpiazza il precedente sistema A9 ed è composto da quattro diffusori a tre vie con quattro trasduttori in ciascuna unità:

  • Un trasduttore X-Balanced rivolto verso l’alto
  • Un tweeter
  • Un midrange
  • Un woofer X-Balanced


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C’è poi un tubo di accordo che sfocia sul lato inferiore. I diffusori sono molto sottili e piatti: misurano 289 (L) x 275 (A) x 55 (P) millimetri. Si possono collocare su un piano con la base fornita in dotazione o si possono a appendere a parete. Tutti i diffusori sono attivi e comunicano con una centralina di controllo che si connette a TV e sorgenti. La comunicazione tra la centralina e i diffusori è wireless. La configurazione a 4.0.4 canali con la possibilità di aggiungere uno dei due subwoofer wireless opzionali che abbiamo già citato.

Bravia Theatre Bar 9


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La Bar 9 misura 1.300 (L) x 64 (A) x 113 (P) millimetri e ospita al suo interno 13 trasduttori così ripartiti:

  • Un tweeter centrale
  • Due tweeter, destro e sinistro
  • Due Beam tweeter in prossimità dei lati
  • Due trasduttori X-Balanced sui lati
  • Quattro woofer X-Balanced frontali
  • Due trasduttori X-Balanced sul lato superiore, rivolti verso l’alto
  • Quattro radiatori passivi sul lato superiore


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La Bar 9 dispone di 7.1.2 canali ed è il 36% più compatta della A7000 e offre la stessa dotazione che abbiamo descritto per il sistema Theatre Quad.

Bravia Theatre Bar 8


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La Bar 8 è un po’ più piccola della Bar 9, con i suoi 1.100 (L) x 64 (A) x 113 (P) millimetri. Rispetto alla generazione precedente, rappresentata dalla A5000, gli ingombri scendono del 30%. Al suo interno troviamo 11 trasduttori:

  • Un tweeter centrale
  • Due tweeter, destro e sinistro
  • Due trasduttori X-Balanced sui lati
  • Quattro woofer X-Balanced frontali
  • Due trasduttori X-Balanced sul lato superiore, rivolti verso l’alto


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Questa confiturazione utilizza 5.1.2 canali. Le funzioni sono le stesse della Bar 9.

Bravia Theatre U


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Theatre U è la nuova versione dello speaker SRS-NS7 lanciato nel 2021. L’aspetto è molto simile: si tratta sempre di una sorta di collare leggero da appoggiare sulle spalle, al cui interno sono collocati due trasduttori X-Balanced full range migliorati per generare i suoni. Questo cambiamento assicura una pressione sonora più alta e una minore distorsione, che si traduce in dialoghi più chiari.


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A livello di design si segnala una maggiore larghezza e flessibilità per aumentare il comfort. Theatre U è un dispositivo personale che supporta 360 Reality Audio e Dolby Atmos. L’obiettivo è quello di generare un campo sonoro che avvolge l’utilizzatore, con la possibilità di personalizzare l’effetto tramite la funzione 360 Spatial Sound Personalizer.


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I suoni arrivano principalmente all’orecchio di chi indossa il dispositivo, una caratteristica che lo rende adatto ad usi notturni o in tutti i casi in cui non si devono disturbare altre persone nelle vicinanze. Non serve più un trasmettitore che faccia da intermediario con il TV e c’è la possibilità di connettere simultaneamente due Theatre U ai Bravia 9, Bravia 8, Bravia 7 e A95L.

Completano la dotazione la batteria da 12 ore circa, con ricarica rapida che aggiunge 60 minuti di funzionamento con 10 minuti di carica e il Bluetooth Multipoint, che rende il dispositivo adatto anche per chiamate da smartphone e video-conferenze da PC. Tutti i prezzi e le date di uscita saranno comunicati prossimamente.

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Commenti (9)

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  • Tizio Incognito

    17 Aprile 2024, 22:14

    Il Bravia 7 è si può considerare un miglioramento rispetto al X90L ?
  • Onslaught

    17 Aprile 2024, 22:47

    Nettamente meglio sulla carta: molte più zone di controllo gestite in modo più sofisticato, luminanza incrementata e a meno di sorprese, anche se non lo dichiarano, nuovo SoC Pentonic (X90L ha ancora i MediaTek precedenti).
  • bradipolpo

    18 Aprile 2024, 15:28

    Quindi è definitivo l'abbandono della tecnologia QD-OLED sui nuovi modelli da parte di Sony?
  • Onslaught

    18 Aprile 2024, 19:33

    No, non abbandonano i QD-OLED, infatti A95L viene mantenuto sul mercato e continueranno ad abbracciare tutte le tecnologie.
    Secondo me la spiegazione del perché non hanno lanciato un nuovo QD-OLED è abbastanza semplice: A95L è uscito a fine 2023 in pratica, troppo presto per sostituirlo già adesso.
  • Dreamlandia

    20 Aprile 2024, 10:55

    Quindi niente microlenti per l'Oled?
  • Onslaught

    20 Aprile 2024, 12:24

    No, del resto non avrebbe neanche molto senso lanciare un OLED di quel tipo avendo a listino i QD-OLED A95L come top di gamma.
    Ad oggi nessuno utilizza gli OLED WRGB con MLA e i QD-OLED nella stessa gamma perché si andrebbero a sovrapporre, ricadono nella stessa fascia di prezzo.
  • bradipolpo

    22 Aprile 2024, 11:05

    Originariamente inviato da: Onslaught;5276124
    Secondo me la spiegazione del perché non hanno lanciato un nuovo QD-OLED è abbastanza semplice: A95L è uscito a fine 2023 in pratica, troppo presto per sostituirlo già adesso.
    Può essere; aspettiamo fine anno allora
  • lukacr76

    17 Maggio 2024, 21:30

    Sinto av sony

    Non ci sono notizie se e quando arrivano in Europa i nuovi sintoamplificatori Sony serie es?
  • Onslaught

    18 Maggio 2024, 00:59

    Non abbiamo notizie sull'uscita in Italia al momento.

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