Sony: stop ai proiettori cinema DCI
Dal 2022 Sony Professional cesserà la vendita dei proiettori DCI per le sale cinema, continuerà solo la produzione delle macchine già ordinate e dei ricambi e garantirà l'assistenza
La notizia è dello scorso 26 aprile e non c'entra nulla con l'attuale situazione "sanitaria" globale: Sony Professional esce dal mercato del cinema digitale, non venderà più proiettori per cinema e continuerà la produzione soltanto per le macchine già ordinate, oltre ai pezzi di ricambio, in modo da garantire l'assistenza di tutto il parco macchine già installato a livello mondiale. La decisione arriva perché nell'attuale mercato dei videoproiettori per cinema digitale, non c'era evidentemente più spazio per generare i profitti necessari.
Un Sony SRX-R110 con doppia lampada: il primo proiettore cinema a risoluzione 4K
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Sono passati più di 15 anni dai primi proiettori Sony per il cinema digitale a risoluzione 4K e con tecnologia SXRD. I primi prodotti erano i modelli SRX-R105 ed SRX-R110, con driver a 12 bit per componente, doppia lampada allo Xeno, rispettivamente da 5.000 e 10.000 lumen, ammirati in alcune edizioni dell'InfoComm dei primi anni 2000, arrivati sul mercato nel 2005 ma che hanno avuto una diffusione limitata. Molta più fortuna l'ha avuta la serie successiva, con i modelli SRX-210, SRX-220 ed SRX-R320, sempre a risoluzione nativa 4K, quando i proiettori DLP erano ancora fermi alla risoluzione 2K.
Un Sony SRX-R220 con singola lampada fino a 18.000 lumen
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Il primo Sony SRX-220 arrivò anche in Italia nel novembre 2007 all'Arcadia di Melzo, per la prima proiezione pubblica di un film a risoluzione nativa 4K, grazie anche ad AV Magazine. Questi primi cinque modelli, utilizzavano microdisplay con tecnologia SRXD con risoluzione nativa di 4096x2160 punti e una diagonale di ben 1,55" (quasi 4 centimetri), con rapporto di contrasto nativo di circa 2.000:1 e potevano generare flussi luminosi compresi tra 5.000 lumen (SRX-R105) e 18.000 lumen.
Un Sony SRX-R515P con 6 lampade; a destra uno dei lati con la sostituzione di 3 lampade
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Il vero salto di qualità e di quantità di macchine installate arriva con la generazione "5" che utilizza microdisplaty di nuova generazione, sempre con tecnologia SXRD 4K, ma con diagonale di 1.48", rapporto di contrasto nativo fino a 10.000:1 e sistema d'illuminamento con quattro oppure sei lampade ad alta pressione, per generare fino a 15.000 lumen con costi, affidabilità e sicurezza impensabili fino a poco tempo prima. Il modello SRX-R515P ha un costo praticamente dimezzato rispetto al modello SRX-R320 ma sono i costi di gestione e manutenzione ad essere più bassi.
Un Sony SRX-R815 con sistema d'illuminamento laser e fosfori da 15.000 lumen
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Le sei lampade ad alta pressione al mercurio, dello stesso tipo utilizzate anche nei proiettori "consumer", possono essere da 330W oppure da 450W, sono decisamente più sicure rispetto a quelle allo xenon, costano meno, durano di più, eitano di sospendere una proiezione nel caso che una delle lampade cessi di funzionare e possono essere sostituite con estrema semplicità. Si trattava di una rivoluzione e per i primi anni i proiettori Sony hanno avuto un eccellente successo commerciale, anche perché - rispetto alla tecnologia DLP - avevano un rapporto di contrasto quasi di un ordine di grandezza superiore. L'ultima evoluzione è arrivata con il modello SRX-R815P con laser e fosfori al posto delle lampade...
Un microdisplay SXRD 4K con diagonale di 1.55"
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Nonostante il successo dei proiettori serie "5", anche in Italia (basta vedere l'elenco di SydneyBlue120d nel nostro forum), purtroppo questo non è bastato. Da una parte, negli ultimi anni i maggiori produttori di proiettori DLP non sono certo rimasti a guardare e hanno portato sul mercato proiettori a risoluzione 2K con microdisplay più piccoli (0,98") a costi decisamente più bassi anche se con un rapporto di contrasto generalmente peggiore. Dall'altra Sony non è mai stata in grado di sfruttare il vantaggio tecnologico della tecnologia SXRD, ovvero la gamma dinamica: avrebbero potuto battere sul tempo Dolby con la distribuzione di film in HDR praticamente a costo zero.
Schema e sezione di un microdisplay SXRD
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In questo momento la tecnologia migliore per la proiezione nelle sale è quella Dolby Cinema, con proiettori DLP laser 6P in doppia modulazione ma con efficienza molto bassa e soprattutto costi altissimi che ne limitano fortemente la diffusione: ad oggi contiamo 127 location in USA, 46 in Cina, 19 in Europa e 5 nel resto del mondo. Nessuna in Italia. E fatte salve le 5 location olandesi, in tutte le altre sale Dolby Cinerma il rapporto di contrasto dei proiettori 'Dolby' viene mortificato, come ho raccontato in questo articolo per la visione del film '1917'.
Come ho già detto, Sony avrebbe potuto portare la proiezione HDR di qualità nei cinema di tutto il mondo a costo zero, dando un valore aggiunto molto elevato ai suoi clienti e motivando anche margini superiori. Dopo la decisione dello scorso aprile, questo purtroppo non succederà mai. Al contrario, Sony continuerà a presidiare e ad innovare il settore della videoproiezione home cinema. L'augurio è che si veda molto presto un proiettore home cinema con le gigantesce 'matrici' SXRD utilizzate nei proiettori per cinema digitale, ovvero qualcosa di simile ad un SRX-R510, magari con doppia lampada oppure laser, ma dalle dimensioni più umane...
Commenti (24)
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Originariamente inviato da: Fbrighi;5052914Ti dico che ho provato anche con la proposta: pubblichiamo solo se le misure sono ok, senza successo. in alcuni casi ho saputo poi che sono stati gli installatori a spingere perché non facessimo misure. Ho ceduto a questa idea molto presto. Ma chi me lo fa fare, mi sono detto? Avevamo preparato anche il database delle sale digitali, con possibilità di voto da parte dei forumer.In effetti questo è molto strano, tempi morti per fare misure si trovano senza problemi....[CUT]
Un paio di volte, come a Bari e proprio con proiettori Sony (non ho problemi a dirlo), ho dovuto fermarmi perché le luci di emergenza erano così forti e così dirette verso lo schermo da rendere inutile qualsiasi misura. Sarebbe lo stesso alla sala IMAX ad Orio, con il logo IMAX che rimane acceso anche durante la proiezione...
Originariamente inviato da: Fbrighi;5052914Anche qui a Teramo c'è un Christie 2K del 2010 in buona efficienza. Lo Smeraldo di Teramo è stato uno dei primi cinema a dotarsi di proiettore digitale 3D quando uscì Ice Age, nell'estate del 2009.[CUT] -
Originariamente inviato da: AlbertoPN;5052939Esatto. Lo standard è molto conservativo. Perché lo sanno che in sala il rapporto di contrasto è molto basso. Non per colpa dei DLP - ovviamente - ma per l'illuminazione. Quindi il DCP si deve vedere bene in tutte le sale. Solo Dolby ed Eclair preparano versioni diverse e con gamma dinamica estesa. Per i LED Onyx di Samsung la cosa è diversa e si stanno organizzando per fare anche loro versioni HDR. Quello che avrebbe dovuto fare Sony e invece nel 2008, la parte della distribuzione cinematografica, si preoccupava solo della superiorità del digitale sulla pellicola. Non puoi immaginare le resistenze per organizzare quell'evento nel 2008. Chiedete a Gian Luca Di Felice che si occupò anche lui della cosa. Roba da matti.Io immaginavo che i DCP fossero preparati secondo standard e parametri decisi dalla DCI, indipendentemente poi dalla tecnologia di visualizzazione scelta per il proiettore da cinema........[CUT]
Emidio -
Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;5053004Solo Dolby ed Eclair preparano versioni diverse e con gamma dinamica estesa. Per i LED Onyx di Samsung la cosa è diversa e si stanno organizzando per fare anche loro versioni HDR.
Si quello lo avevo letto tempo fa anche su AVS: https://www.avsforum.com/forum/185-...reen-china.html
Alla fine, in quel thread (ed in altri) si diceva comunque che Samsung proiettava DCP SDR e via, dato che appunto una versione HDR dedicata non era di fatto prodotta. Dipenderà dalla diffusione o da altri fattori.
Non so se nel 2020 (fatto salva la pandemia con annessi & connessi) la situazione sia migliorata sotto questo aspetto.
Cosa diversa in effetti per Sony, che come scritto prima, oltre ai proiettori ha anche un pochino le mani in pasta ad Hollywood.
Sarebbe potuto essere un plus non indifferente proiettare sui loro SXRD dei DCP optimized per quel tipo di tecnologia, fatto salvo il fatto che appunto, comunque, i cinema non sono bat caves.
Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;5053004Perché lo sanno che in sala il rapporto di contrasto è molto basso. Non per colpa dei DLP - ovviamente - ma per l'illuminazione. -
Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;5052993E ti stupisci? Di Sony?
Beh si, certo.
Ha un reparto MKTNG molto attivo ed anche aggressivo: vedasi la pubblicità sulla PlayStation ed i vari servizi, o ancora la difesa strenua dei TV LCD local dimming dicendo che l'OLED non era la strada, salvo 12 mesi dopo presentarlo perché il top della tecnologia, o ancora, in ambito proiezione, le bufale sul Qualia004 (per chi se lo ricorda) e tutto il resto anche in altri settori.
Sanno fare benissimo informazione unilaterale, perché non dovrebbero saper difendere i propri interessi ?
O magari quel sito viene visto da poche persone e loro non ritengono che sia necessario intervenire perché facendolo ne aumenterebbero involontariamente la visibilità. Non sono nella loro testa, ovviamente procedo per congetture.
Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;5052993Basta farsi due conti su quanti sono gli schermi fino ad 8 metri di base e quale può essere il successo di un prodotto da 25K Euro piuttosto di un altro da 45K Euro (anche se 4K e con dinamica migliore) ed è tutto più chiaro.
Certamente, visto come viene tenuta in considerazione la qualità in questi ambiti, rispetto al rientro dall'investimento/guadagno, è chiaro che meno costa = va molto meglio. Lo viviamo anche nel settore Home alto di gamma o pro-sumer. Purtroppo la deriva che ha preso il mercato generale è sconcertante.
Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;5052993Per carità: liberissimi di credere di più ad una voce 'senza nome' negli Stati Uniti piuttosto che ad esercenti italiani con nome e cognome che hanno parecchi schermi con Sony SX-R515.
Non si tratta di essere liberi di credere a pippo piuttosto che a pluto ..... ognuno ha le sue esperienze e vede la sua porzione del mercato. Questa non voce non parla del mercato italiano e gli esercenti italiani non fanno riferimento per quello USA citato nell'articolo. Si tratta solo di prendere alcune informazioni e metterle in fila, ragionarci sopra e costruirci un filo logico il più possibile scevro da altre influenze. Visto l'affaire dei light engine mai trattato in modo ufficiale o riconosciuto dalla Sony, e le motivazioni apportate dal non nome c'è una certa coerenza.
Non sarà la verità assoluta. Per carità, non è che siamo Giudici di qualche Corte.
Si parla fra appassionati, ed a me nella fattispecie ha fatto scattare quel ragiornamento. -
Una notizia davvero triste
Speriamo che Fumagalli nel nuovo multisala installi i Barco SP4K-27HC a questo punto :-/ -
Originariamente inviato da: AlbertoPN;5053023Esatto. E infatti alla fine ci hanno pensato i francesi di Eclair e Ymagis con la loro soluzione HDR 'low cost', basata all'inizio solo su proiettori Sony, sale con illuminazione non 'distruttiva' e con DCP opportunamente formattati. Dovrebbe esserci una sala anche in Italia, a Roma, del 'Circuito Cinema', anche se il numero e la 'caratura' di titoli in HDR sono un pochino limitati.... oltre ai proiettori ha anche un pochino le mani in pasta ad Hollywood.
Sarebbe potuto essere un plus non indifferente proiettare sui loro SXRD dei DCP optimized per quel tipo di tecnologia, fatto salvo il fatto che appunto, comunque, i cinema non sono bat caves...[CUT]
https://eclaircolor.com/en
Chissà come sarebbe andata se ci avesse pensato direttamente Sony, producendo film in 4K e in HDR e distribuendo i contenuti come Dolby nelle sale dedicate... Secondo me sarebbe andata diversamente. Non lo sapremo mai.
Emidio -
Originariamente inviato da: AlbertoPN;5053031Perché in più occasioni hanno mostrato proprio questo tipo di approccio, ovvero nessuna risposta o dichiarazione ufficiale. Per non dare visibilità al sito in questione? Non so, può anche darsi. Quando uscì fuori il problema di affidabilità nelle macchine home cinema, a livello interplanetario, non mi sembra abbiano agito diversamente.... Sanno fare benissimo informazione unilaterale, perché non dovrebbero saper difendere i propri interessi ...[CUT]
Originariamente inviato da: AlbertoPN;5053031Le macchine però sono le stesse. Quindi se fosse vero che le 'matrici' sono da buttare dopo un anno, questo dovrebbe essere vero dappertutto e non solo negli Stati Uniti, non credi?...Questa non voce non parla del mercato italiano e gli esercenti italiani non fanno riferimento per quello USA citato nell'articolo...[CUT]
Hai idea di quante migliaia di macchine di generazione 5 sono in funzione in tutto il mondo? In Italia sono parecchie centinaia. Installate a partire da parecchi anni fa. A quante hanno sostituito i microdisplay dopo un anno?
Emidio -
Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;5053220Chissà come sarebbe andata se ci avesse pensato direttamente Sony, producendo film in 4K e in HDR e distribuendo i contenuti come Dolby nelle sale dedicate... Secondo me sarebbe andata diversamente. Non lo sapremo mai.
Già, non lo sapremo mai.
C'è anche da dire, per quel poco che so, che comunque Sony non faceva concorrenza agli alto di gamma dei DLP Laser 6P (o similari) per sale Cinema con tanti Clienti, ma offriva un prodotto che probabilmente è andato anche in sale parrocchiali, cinema di piccole comunità o sale polifunzionali in Paesi non con mille mila abitanti. Almeno qui in Italia, vista la sitazione locale ed i budget tipicamente allocati per questo tipo di applicazioni.
Nulla le avrebbe tecnicamente proibito di farsi anche i cinema full brand, ma se non hanno percorso la scelta sarà anche stata una cosa figlia di qualche valutazione interna (posizionamento, marketing o tecnica).
Sull'argomento parlavo in queste ore con una persona molto più addentro di me col Cinema Digitale, anche per farmi una cultura nell'ambito (la curiosità non è finita, anche se ho cambiato ambito professionale), e mi conferma che i DCP attuali (SDR) lo sono già 4:4:4 / 12 bit (quindi 4096 livelli Full) e con grading a 100 nits, quindi il doppio delle specifiche standard in sala (14/15 fL ovvero 48/50 nit); a questo punto penso che [U]se Sony avesse voluto[/U], al netto di un DCP HDR ad hoc, avrebbe semplicemente dovuto dare indicazioni di calibrare in sala a 28 fL, far controlloare le luci sala, ed avrebbe potuto offire [U]immagini con un aumento di dinamica e contrasto rispetto allo standard[/U], considerando le caratteristiche dei suoi pannelli.
Un investimento invero modesto, nonostante tutto, no ? Praticamemente quasi zero.
Ma il nodo è proprio li: magari non lo ha fatto è perché poi rischiava di cuocere i micropannelli ancora più velocemente, ed evidentemente a qualcuno è passata la voglia.
Come dicevamo all'inizio: non lo sapremo mai. -
Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;5053226Quando uscì fuori [U]il problema di affidabilità nelle macchine home cinema[/U], a livello interplanetario, non mi sembra abbiano agito diversamente.
Originariamente inviato da: Emidio Frattaroli;5053226In Italia sono parecchie centinaia. Installate a partire da parecchi anni fa. [U]A quante hanno sostituito i microdisplay dopo un anno?[/U]
Certo che mi ricordo il problema di affidabilità, e se non sbaglio hai avuto lo stesso approccio all'inizio, ossia di chiedere quante macchine fra le installate dagli appassionati che vivono nel Bel Paese era guaste davvero, misurate, etc etc etc. volendo ridimensionare la cosa e dicendo in pratica, che il tutto era molto meno grave di come veniva dipinto, anche con persone che portavano la loro testimonianza diretta qui nel forum.
Non vorrei sbagliarmi, ma ricordo l'iniziativa di alcuni forumer che avevano portato in evidenza il thread incriminato mettendolo proprio in firma ai loro interventi.
Io non ho ovviamente idea di quante macchine Cinema fra quelle installate da noi (ripeto, probabilmente non solo nei cinema, ma anche in altri ambiti) abbiano questo problema, e non so neppure se entro un anno, due o tre (quello che si dice sull'articolo è riferito proprio ad un anno, ma non ho idea delle ore di utilizzo che facciano la in questo lasso di tempo rispetto ad altre installazioni in altri paesi del mondo, o fosse il ciclo previsto dalla manutenzione ordinaria da leasing operativo).
Non penso che sia un dato così facilmente reperibile, al netto di tutto, in maniera mirata.
Mi limito a pensare (a buon senso) che alcune notizie notizie in merito, probabilmente, non ci sono perchè se anche da noi hanno sostiuito il light engine, l'intervento è stato fatto in garanzia, al netto della percentuale di esercenti (in tutti gli ambiti in cui sono installati) che, stante la massa di spettatori del tutto indolenti rispetto la cosa, probabilmente neppure lo hanno richiesto (anche fra li appassionati ci sono persone che se ne accorgono oggi, magari sotto suggerimento di qualche amico più esperto o con più occhio).
Insomma, visto come è andata in ambito consumer e visto che noto un parallelismo con quello che sta succedendo adesso, non vorrei trovarmi fra qualche anno a parlare della affidabilità delle macchine DCI a livello planetario, che ha costretto Sony ad uscire dal mercato del Digital Cinema. -
Originariamente inviato da: AlbertoPN;5053667Ho scritto chiaramente nell'articolo che i proiettori Sony arrivavano a max 15.000 Lumen. Quindi sopra ai 12 oppure 14 metri, non si poteva andare, anche escludendo il 3D e considerando tele con gain 1,8. I proiettori Sony 4K da 45.000 Euro, con server e IMB DCI integrato sono finiti in sale parrocchiali esattamente come i DLP. All'Arcadia il Sony R220 da 18.000 Lumen NON era nella sala Energia ma in quella più piccola. Ma il mercato è fatto proprio da tante sale sotto i 15 metri e pochissime sopra.... per quel poco che so, che comunque Sony non faceva concorrenza agli alto di gamma dei DLP Laser 6P (o similari) per sale Cinema con tanti Clienti, ma offriva un prodotto che probabilmente è andato anche in sale parrocchiali.........[CUT]
Originariamente inviato da: AlbertoPN;5053667Forse la persona non sa di quello che parla. I DCP sono tutti 4:4:4 a 12 bit. Ma la domanda è cosa ci hai messo dentro. Anche io ho fatto vari DCP. A partire dal 2009. E nella stragrande maggioranza di casi si partiva da materiale 8bit 4:2:2 e spesso anche 4:2:0. Quando arrivavano DPX a 10bit era 'festa nazionale'. Inoltre fare un 'grading a 100 NIT' non cambia il rapporto di contrasto e la visibilità in sala delle basse luci. Nel senso che a parità di DCP, il 'nero' sul Sony sarà più basso ma non è detto che ci siano più particolari sulle basse luci se non ci sono sul DCP. Esattamente se vedi lo stesso contenuto su un LCD IPS (il DLP standard) oppure su un LCD VA (il Sony serie '5'). Per essere chiari, non puoi fare un DCP guardando su un Sony OLED e poi pretendere di mandarlo in sala. Devi controllarlo con un DLP oppure con un monitor tarato per simulare il proiettore.... parlavo in queste ore con una persona molto più addentro di me col Cinema Digitale, anche per farmi una cultura nell'ambito (la curiosità non è finita, anche se ho cambiato ambito professionale), e mi conferma che i DCP attuali (SDR) lo sono già 4:4:4 / 12 bit (quindi 4096 livelli Full) e con grading a 100 nits, quindi il doppio delle specifiche standard in sala (14/15 fL ovvero 48/50 nit)........[CUT]
Emidio