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Sony: stop ai proiettori cinema DCI
Emidio Frattaroli - 07/05/2020, 20:37
“Dal 2022 Sony Professional cesserą la vendita dei proiettori DCI per le sale cinema, continuerą solo la produzione delle macchine gią ordinate e dei ricambi e garantirą l'assistenza”


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La notizia è dello scorso 26 aprile e non c'entra nulla con l'attuale situazione "sanitaria" globale: Sony Professional esce dal mercato del cinema digitale, non venderà più proiettori per cinema e continuerà la produzione soltanto per le macchine già ordinate, oltre ai pezzi di ricambio, in modo da garantire l'assistenza di tutto il parco macchine già installato a livello mondiale. La decisione arriva perché nell'attuale mercato dei videoproiettori per cinema digitale, non c'era evidentemente più spazio per generare i profitti necessari.


Un Sony SRX-R110 con doppia lampada: il primo proiettore cinema a risoluzione 4K
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Sono passati più di 15 anni dai primi proiettori Sony per il cinema digitale a risoluzione 4K e con tecnologia SXRD. I primi prodotti erano i modelli SRX-R105 ed SRX-R110, con driver a 12 bit per componente, doppia lampada allo Xeno, rispettivamente da 5.000 e 10.000 lumen, ammirati in alcune edizioni dell'InfoComm dei primi anni 2000, arrivati sul mercato nel 2005 ma che hanno avuto una diffusione limitata. Molta più fortuna l'ha avuta la serie successiva, con i modelli SRX-210SRX-220 ed SRX-R320, sempre a risoluzione nativa 4K, quando i proiettori DLP erano ancora fermi alla risoluzione 2K.


Un Sony SRX-R220  con singola lampada fino a 18.000 lumen
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Il primo Sony SRX-220 arrivò anche in Italia nel novembre 2007 all'Arcadia di Melzo, per la prima proiezione pubblica di un film a risoluzione nativa 4K, grazie anche ad AV Magazine. Questi primi cinque modelli, utilizzavano microdisplay con tecnologia SRXD con risoluzione nativa di 4096x2160 punti e una diagonale di ben 1,55" (quasi 4 centimetri), con rapporto di contrasto nativo di circa 2.000:1 e potevano generare flussi luminosi compresi tra 5.000 lumen (SRX-R105) e 18.000 lumen.

 
Un Sony SRX-R515P con 6 lampade; a destra uno dei lati con la sostituzione di 3 lampade
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Il vero salto di qualità e di quantità di macchine installate arriva con la generazione "5" che utilizza microdisplaty di nuova generazione, sempre con tecnologia SXRD 4K, ma con diagonale di 1.48", rapporto di contrasto nativo fino a 10.000:1 e sistema d'illuminamento con quattro oppure sei lampade ad alta pressione, per generare fino a 15.000 lumen con costi, affidabilità e sicurezza impensabili fino a poco tempo prima. Il modello SRX-R515P ha un costo praticamente dimezzato rispetto al modello SRX-R320 ma sono i costi di gestione e manutenzione ad essere più bassi.


Un Sony SRX-R815 con sistema d'illuminamento laser e fosfori da 15.000 lumen
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Le sei lampade ad alta pressione al mercurio, dello stesso tipo utilizzate anche nei proiettori "consumer", possono essere da 330W oppure da 450W, sono decisamente più sicure rispetto a quelle allo xenon, costano meno, durano di più, eitano di sospendere una proiezione nel caso che una delle lampade cessi di funzionare e possono essere sostituite con estrema semplicità. Si trattava di una rivoluzione e per i primi anni i proiettori Sony hanno avuto un eccellente successo commerciale, anche perché - rispetto alla tecnologia DLP - avevano un rapporto di contrasto quasi di un ordine di grandezza superiore. L'ultima evoluzione è arrivata con il modello SRX-R815P con laser e fosfori al posto delle lampade...


Un microdisplay SXRD 4K con diagonale di 1.55"
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Nonostante il successo dei proiettori serie "5", anche in Italia (basta vedere l'elenco di SydneyBlue120d nel nostro forum), purtroppo questo non è bastato. Da una parte, negli ultimi anni i maggiori produttori di proiettori DLP non sono certo rimasti a guardare e hanno portato sul mercato proiettori a risoluzione 2K con microdisplay più piccoli (0,98") a costi decisamente più bassi anche se con un rapporto di contrasto generalmente peggiore. Dall'altra Sony non è mai stata in grado di sfruttare il vantaggio tecnologico della tecnologia SXRD, ovvero la gamma dinamica: avrebbero potuto battere sul tempo Dolby con la distribuzione di film in HDR praticamente a costo zero.


Schema e sezione di un microdisplay SXRD
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In questo momento la tecnologia migliore per la proiezione nelle sale è quella Dolby Cinema, con proiettori DLP laser 6P in doppia modulazione ma con efficienza molto bassa e soprattutto costi altissimi che ne limitano fortemente la diffusione: ad oggi contiamo 127 location in USA, 46 in Cina, 19 in Europa e 5 nel resto del mondo. Nessuna in Italia. E fatte salve le 5 location olandesi, in tutte le altre sale Dolby Cinerma il rapporto di contrasto dei proiettori 'Dolby' viene mortificato, come ho raccontato in questo articolo per la visione del film '1917'.

Come ho già detto, Sony avrebbe potuto portare la proiezione HDR di qualità nei cinema di tutto il mondo a costo zero, dando un valore aggiunto molto elevato ai suoi clienti e motivando anche margini superiori. Dopo la decisione dello scorso aprile, questo purtroppo non succederà mai. Al contrario, Sony continuerà a presidiare e ad innovare il settore della videoproiezione home cinema. L'augurio è che si veda molto presto un proiettore home cinema con le gigantesce 'matrici' SXRD utilizzate nei proiettori per cinema digitale, ovvero qualcosa di simile ad un SRX-R510, magari con doppia lampada oppure laser, ma dalle dimensioni più umane...