dCS Bartók Apex, pre/DAC/lettore di rete
Dopo le più costose Vivaldi e Rossini, dCS ha aggiornato anche la serie Bartók con la nuova tecnologia Ring DAC Apex
dCS ha lanciato il Bartók Apex, la nuova versione del pre/convertitore/lettore di rete aggiornata con la tecnologia Ring DAC Apex. Annunciata nel febbraio del 2022, inizialmente per i prodotti delle serie Vivaldi e Rossini, promette vari miglioramenti riscontrabili alle misure e all'ascolto, grazie a un'architettura completamente nuova, con l'unica eccezione della rete di resistori. I cambiamenti includono la sezione analogica, quella di alimentazione per diminuire l'impedenza di uscita, miglioramenti nel filtro e nella simmetria degli stadi sommatori, la riconfigurazione dello stampato principale e l'integrazione di coppie invece che singoli transistor. dCS dichiara che nel Bartók Apex è stata migliorata ulteriormente la linearità e ridotto il rumore e la distorsione di oltre 12 dB.
L'anno scorso il Bartók è stato aggiornato con il software "Bartók 2.0", che include un nuovo algoritmo di mappatura per il controllo della tecnologia dCS Ring DAC, introducendo anche nuovi filtri digitali e miglioramenti per l'upsampling DSD. Nel Bartók Apex la piattaforma è stato ulteriormente rivista, offrendo ora tre impostazioni di mappatura, oltre al supporto DSD128 e a un'ulteriore impostazione del filtro per il DSD.
Il dCS Bartók Apex è disponibile con o senza amplificatore per cuffie integrato, rispettivamente a £21.500 e £19.000, nei colori nero o argento. L'upgrade hardware per la prima versione del Bartók viene offerto a £7.500.
Per ulteriori informazioni: www.audionatali.com
Fonte: Stereonet
Commenti (3)
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la serie di ingresso dCS è la LINA, che sebbene abbia un modulo anche come amplificazione cuffia, è comuque composta da un DAC e da un clock esterno, in pieno stile del costruttore inglese. Diciamo che ora hanno chiuso il cerchio dal punto di vista commerciale, dato che a naso (ma non ho prove concrete al riguardo ... però diciamo che a pensare male si fa peccato però ci si azzecca), senza la declinazione nel nuovo brevetto Apex, il Bartok era un prodotto fuori mercato.
Così, per non saper ne leggre e ne scrivere, un DAC che solo pochissimi mesi fa era passato da 10 a 14K euro (versone senza ampli per cuffia), adesso vede quasi raddoppiato di netto il prezzo. Deve proprio fare miracoli miracolosi sto Apex -
Mi spiace per l'imprecisione ma non la conoscevo, ho corretto il testo
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Nessuna imprecisione Riccardo, figurati, non l'ho scritto per quello.
La serie LINA viene spacciata come un sistema dedicato all'ascolto in cuffia di altissima qualità, capace di pilotare in scioltezza qualunque driver in commercio (ni ...), il che è assolutamente vero, ma appunto siccome è formato da 3 pezzi, se non si prende il modulo di pilotaggio cuffie alla fine hai un DAC ed un Clock in formato mid size (stanno entrambi posizionati accanto in una mensola di un rack audio standard volendo) che non sono altro che un vecchio Bartok + clock.
Dubito che nel comunicato dCS siano stati così espliciti.