Test in cieco...amplificatori, una bella sorpresa...

quindi stiamo passando da 'gli amplificatori suonano tutti uguali e sono indistinguibili' alla mera faccenda di screditare qualsiasi prodotto costoso e blasonato per alcuni episodi di male fede?
oppure hai una idea precisa di prodotti che perseguono questo stile, quali?
Non stiamo passando da niente a niente. La questione è sempre la stessa, i test in cieco evidenziano che gli ampli non sono distinguibili in condizione di funzionamento normale. È un fatto risaputo da anni.

Paradossalmente se un ampli è riconoscibile significa che è fatto male, cioè significa che introduce alterazioni al segnale, ad esempio una risposta in frequenza non piatta. Qualche produttore cantinaro ha sfuttato anche questo aspetto, ma devo dire che è un comportamento rarissimo nelle grandi marche.
 
Molti amplificatori possono suonare uguali (o simili) in determinate condizioni.
Poi al variare del carico (diffusori) e del livello di ascolto le cose possono cambiare radicalmente.
Dire che gli amplificatori "suonano uguali" tout court non significa nulla.
 
Abbiamo della Letteratura seria che testimonia queste cose " conosciute da anni " - non parlo di video e/ o resoconti di test fatti da chissà chi -- la mettiamo sul tavolo questa letteratura invece di fare assunti?

Penso così diamo un contributo alla discussione

Ribadisco la mia dispo con piccolo giap da testare con un ampli di livello superiore con un bel piano solo ben registrato - tiriamo fuori questi articoli seri sul tutto uguale ..
 
Qui NESSUNO dice che un aiwa da mercatone sia MEGLIO di un pass labs. Neanche che siano UGUALI, e nemmeno che non valga la pena comprare uno piuttosto che l'altro.
Però appare sempre più evidente e recalcitrante che l'ipotesi che buona parte del mercato dell'amplificazione sia solo fuffa, adatta ad ascoltatori snob e ben paganti. Almeno per quel che riguarda il mercato hi-end.
Io non mi sono fatto un'idea precisa, ma la curiosità supera il pregiudizio, per cui non vedo l'ora di approfondire l'argomento. Poi si sa che la diatriba resterà aperta e gli estremisti da ambo i lati non avranno pace, ma tant'è che non me ne frega niente e vado avanti per la mia strada.
L'ideale sarebbe che qualcuno della fazione degli "orecchiofili" indicassero quale prova (fatta su base scientifica e scevra da qualsiasi condizionamento indotto) sarebbero disposti a sostenere per dar credito alle loro convinzioni e mettere così definitivamente in silenzio gli "audioscettici".
 
Non accadrá mai, l'unico strumento di misura ammesso (notoriamente precisissimo) sono le orecchie :)

Le differenze fra gli apparecchi esistono, ma nei test in cieco, guarda caso, sono sempre molto meno evidenti che negli ascolti consapevoli.
Fino a scomparire in certi casi...
 
Abbiamo della Letteratura seria che testimonia queste cose " conosciute da anni " - non parlo di video e/ o resoconti di test fatti da chissà chi -- la mettiamo sul tavolo questa letteratura invece di fare assunti?...
In tutta onestà di ripetere le stesse cose non ho più tanta voglia. Ma San Google ti potra' aiutare, cerca "blind test" o "ABX test", esiste molta letteratura a riguardo.
 
Molti amplificatori possono suonare uguali (o simili) in determinate condizioni.
Poi al variare del carico (diffusori) e del livello di ascolto le cose possono cambiare radicalmente.
Dire che gli amplificatori "suonano uguali" tout court non significa nulla.
Questo e' corretto. Infatti due delle caratteristiche fondamentali di un buon amplificatore sono di possedere sufficiente potenza rispetto ai diffusori che sta pilotando e alla dinamica che si vuole ottenere, e non essere sensibile all'impedenza di carico.
 
Esatto, queste sono caratteristiche che possono variare tantissimo fra due apparecchi che in regime statico esprimono le stesse misure
 
Io e redhot104 ci incontreremo il pomeriggio di sabato 14 maggio per effettuare questo test da me, io metto la sala e il mio impianto a disposizione, redhot104 lo switch e un amplificatore (se non erro).

Il test sarà effettuato seguendo le regole scritte da nordata nelle pagine precedenti

Chi vuole aggregarsi non ha che da mandarmi un mp in cui mi comunica l'adesione ed eventualmente gli apparecchi che desidereranno portare, in base a cosa abbiamo a disposizione decideremo in seguito la catena audio della prova.
Direi che oltre io e redhot ci sono circa 6 posti a disposizione per la prova.

Per i mod: per quanto riguarda il test, meglio continuare qui o spostarsi in un altro thread?
 
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Antani

Quando parlo di letteratura non parlo di google e di resoconti di test -- parlo di sacri tomi della teoria delle amplificazioni scritti da docenti universitari in merito o qualcosa di simile dove dopo una accurata esposizione dei circuiti e dei parametri che li governano, si arriva alla conclusione che dai per consolidata -- ovvero che gli ampli suonano uguali (nel range della loro potenza esprimibili)

Su internet con google vi sono guru che curano mali molto seri con lo zucchero ...

Dati insufficienti per me ... e molto ...
 
Credo che tu non abbia letto l'articolo da cui quel video è tratto, che riporto per comodità https://www.audioholics.com/audio-amplifier/the-sound-of-an-amplifier .
A parte le chiacchiere del produttore di amplificatori, l'unico riferimento che viene fatto ad un blind test riguarda uno studio di Stereo Review, che come tutti i test co..........[CUT]

Quello che dicono è chiarissimo pero', banalità per me ma per altri a quanto sembra no. Vista la testardaggine con cui ci si ostina a voler errare e dare validità ai test al di fuori dei loro limitati parametri. Il fatto che siano delle persone competenti, capaci di misurare e tendenzialmente scettiche nei confronti dei vari snake oil che imperversano in HI-FI aggiunge valore a ciò che sostengono.
 
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Molti amplificatori possono suonare uguali (o simili) in determinate condizioni.
Poi al variare del carico (diffusori) e del livello di ascolto le cose possono cambiare radicalmente.
Dire che gli amplificatori "suonano uguali" tout court non significa nulla.

Lo continuo a ripetere ma in pochi hanno colto, che senso ha fare un test del genere? Forzare condizioni in cui gli amplificatori suonano talmente simili che non sono più distinguibili?

E' come avere una Panda e una Lamborghini e fare un test in pista con la seconda castrata ai cavalli della prima. Quali informazioni utili ne ricaviamo? Che portano entrambe a fare la spesa? Grazie, ma lo sapevo già. Facciamo un bel giro di pista libero e poi vediamo se sono uguali...
 
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Racconto brevemente la mia breve esperienza: tempo addietro ascoltai presso un mio cugino audiofilo (e costruttore di cavi, soprattutto di alimentazione) l’inizio di uno stesso brano invertendo la fase del DAC. L’operazione venne eseguita premendo il relativo pulsante sul pannello fontale del convertitore.
In un primo momento non mi parve di avver..........[CUT]

Ma certo avevi bisogno di qualcuno che ti suggestionasse, per questo i sensi umani sono poco affidabili e variabili per una miriade di fattori.

Saluti
Marco
 
...Paradossalmente se un ampli è riconoscibile significa che è fatto male, cioè significa che introduce alterazioni al segnale, ad esempio una r..........[CUT]

e certo, perché evidentemente per te è molto facile fare un amplificatore perfetto, in grado di amplificare un qualsiasi segnale nella banda 5Hz/50KHz senza alterarlo in alcun modo e renderlo praticamente immune ad un qualsiasi carico variabile capacitivo/induttivo di un qualsiasi diffusore ad esso collegato, il tutto ovviamente ad un prezzo umano.
mai i vari Pass, Carver, D'agostino ma anche Yamaha, Denon, Rotel, Onkio, etc pare che non ci siano ancora riusciti, quindi se potessi dargli una mano tutto il mondo audiofilo te ne sarebbe davvero grato!
 
Antani

Quando parlo di letteratura non parlo di google e di resoconti di test -- parlo di sacri tomi della teoria delle amplificazioni scritti da docenti universitari in merito o qualcosa di simile dove dopo una accurata esposizione dei circuiti e dei parametri che li governano, si arriva alla conclusione che dai per consolidata -- ovvero che..........[CUT]
Non capisco il senso di quello che chiedi. Dal punto di vista tecnico gli amplificatori possono essere ovviamente molto diversi, e sono diversi pure alle misure. La questione è la nostra capacità di cogliere queste differenze. Non si tratta di aspetti ingegneristici ma psicoacustici. Sulla psicoacustica puoi trovare moltissimo, anche perché è una scienza che ha avuto un periodo di grazia una ventina di anni fa a seguito degli studi sugli algoritmi di compressione musicale (mp3 ecc.).
 
La psicoacustica fa riferimento a molti paradigmi sperimentali usati nella psicologia e neuroscienze. I quali sono i primi ad essere consapevoli che esistono differenze che puoi cogliere esclusivamente con un utilizzo in un contesto naturale perchè questa condizione ti pemette di esplorare varie possibilità. Potresti invece non coglierele in quello sperimentale che ti costringe a specifiche e limitate condizioni d'uso (possono essere insufficienti).
I test in cieco di cui si è parlato fino ad ora potrebbero essere oggettivi ma hanno una scarsissima capacità di estendere il risultato a condizioni diverse o naturali, questo per la presenza di un gran numero di variabili che potrebbero spiegare altrettanto bene il risultato del test.
 
propongo un pari e patta, che ognuno rimanga delle proprie convinzioni ;)

eviteremo in tal modo di muovere decine di kg di finali a discapito della nostra colonna vertebrale, io che non sento differenze tutelerò il portafogli dal dissanguamento, io che sento differenze cercherò grazie alle mie orecchie di trovare l'elettronica che più mi darà soddisfazione.
i doppiocechisti (non doppiogiochisti) sono dei menomati ipoudenti misurofili che hanno bisogno di numeri perché non in grado di fare valutazioni e gli ascoltoni sono facilmente suggestionabili e poco inclini alla legge dei numeri in quanto la riproduzione audio non è soggetta a leggi fisiche ma solo dell'anima :D

questo il riassunto
 
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