Test in cieco...amplificatori, una bella sorpresa...

io propongo di farsi tradurre da un amico che conosce l'inglese questo video, non c'è da aggiungere altro oltre quanto lì espresso...magari una spolverata di umiltà che non fa mai male.

https://www.youtube.com/watch?v=-ZUCoK4qyls

Ma il punto comunque sarebbe: siete davvero sicuri di volerne capire di più per poi tornare a casa e guardare con disappunto e nuovi occhi/orecchie/sensi le vostre apparecchiature di cui siete oggi tanto sicuri!? io l'ho fatto e un devastante upgrade è stato completato, e ne sono felicissimo ma le mie tasche piangono...non si torna indietro eh :D
avvisati...non raccogliete quella mela
 
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propongo un pari e patta, che ognuno rimanga delle proprie convinzioni ;)

eviteremo in tal modo di muovere decine di kg di finali a discapito della nostra colonna vertebrale, io che non sento differenze tutelerò il portafogli dal dissanguamento, io che sento differenze cercherò grazie alle mie orecchie di trovare l'elettronica che più mi darà sodd..........[CUT]

Grande!!!!
riassunto impeccabile.
 
propongo un pari e patta, che ognuno rimanga delle proprie convinzioni ;)

eviteremo in tal modo di muovere decine di kg di finali a discapito della nostra colonna vertebrale, io che non sento differenze tutelerò il portafogli dal dissanguamento, io che sento differenze cercherò grazie alle mie orecchie di trovare l'elettronica che più mi darà sodd..........[CUT]

In mezzo sta la virtù, tra l'altro lo dice anche il tizio di audioholics nel video.
A tal proposito mi permetto di postare un contributo da un altro forum dato che mi sembra attinente:

DarkGod 13:49

Ma veniamo a noi: sabato mattina ho fatto la prova che vi avevo annunciato.
Abbiamo provato quattro diversi amplificatori: il mio Marantz 7001, un Rotel di pari potenza (70-+70 watt), un Rotel piu' potente (120+120, modello RA1570) e un Primare.

La prova e' stata fatta in questo modo: gli ampli sono stati collegati ad una centralina, in modo da poter switchare tra di essi in modo istantaneo, utilizzando delle casse B&W da pavimento a 3 vie.
Per la prova abbiamo utilizzato vari CD di generi diversi, alcuni portati da me e altri del negoziante, prevalentemente abbiamo usato: Avantasia (Ghostlights), Frank Sinatra (compilation) e un CD jazz (non ascoltando il genere non ricordo cosa fosse).
Prima di effettuare la prova, il negoziante ha impiegato un certo tempo per livellare il piu' possibile gli amplificatori, sia come fase che come volume. A proposito di volume, dato che molti (giustamente) avevano storto il naso sentendo parlare di "basso volume", vi tranquillizzo che non era poi cosi' basso, ma anzi lo definirei medio: un volume tale che per parlare bisognava alzare un po' voce, giusto per intenderci.
Il livellamento degli ampli, per il mio orecchio, e' stato fatto in modo piuttosto rigoroso, tanto che se non avessi visto il negoziante premere i tasti sulla centralina, non mi sarei accorto del cambio di amplificatore... per lo meno per quanto riguarda il VOLUME.
Per il resto invece.... ebbene no, chiariamo subito questo aspetto, NON SUONANO UGUALI.
Se per UGUALI intendiamo IDENTICI.
Il controllo sui bassi per esempio era diverso: il mio Marantz e' piu' morbido e tende ad arrotondare i medio bassi privandoli di un po' di senso del ritmo (cosa che non mi e' mai piaciuta ed uno dei motivi per cui volevo cambiarlo). Il negoziante diceva che probabilmente era dovuto ai condensatori MOSFET, ma le mie conoscenze in merito non mi consentono di argomentare oltre.
Detto questo, ammetto di aver notato questa differenza solo dopo vari cambi, perche' si trattava veramente di una differenza minima, almeno per le mie orecchie, e anche per quelle della mia ragazza che mi ha accompagnato nella prova e che, pur non essendo esperta, ha probabilmente un udito piu' fine del mio.
Ma in HIFI sono proprio le piccole differenze, le sfumature, quello che noi apprezziamo, potreste obiettare. E avreste sicuramente ragione. Ma se io, per assurdo, se avessi speso 2-3000 euro per un amplificatore che conferisca maggiore senso del ritmo al mio impianto, e tornando a casa mi fossi accorto che il beneficio era cosi' lieve da essere appena avvertibile, beh, non credo che avrei gridato ai quattro venti di essere soddisfatto della spesa fatta.
Sotto quelle condizioni (condizioni che ovviamente in ambiente domestico e' quasi impossibile -ed inutile!- replicare), gli ampli avevano delle differenze appena appena percepibili. E queste differenze non avevano nulla a che vendere con la timbrica, il dettaglio, la presenza delle voci, ecc. Tutti questi parametri mi sembravano assolutamente INDISTINGUIBILI.
Tutto questo ad un volume che definirei medio.

Bene, alzando progressivamente il volume, invece, specialmente con i brani piu' dinamici le differenze emergevano eccome, soprattutto per il Marantz che si "sedeva" molto prima del Rorel da 120 watt. C'e' da dire che passando dal volume medio a quello alto, in cui andava palesemente in distorsione, c'era un "limbo" intermedio in cui effettivamente gli ampli iniziavano a differenziarsi pur non lasciandomi percepire in modo evidente la distorsione (che probabilmente iniziava ad affiorare in modo leggero). Siamo arrivati pero' a volumi possibili solo in una villa isolata, non certo in condominio (giusto per capirci).
Un'altra prova molto interessante che abbiamo fatto e' stata quella di modificare il volume degli ampli di pochissimo: una variazione talmente piccola da ingannare l'orecchio, tanto da farli sembrare diversamente suonanti. Ecco, cosi' facendo, settando uno qualsiasi degli ampli ad un volume un filo piu' alto degli altri, l'orecchio non percepiva la differenza di volume ma semplicemente un suono piu' "pieno", e sembrava che quell'ampli suonasse effettivamente meglio. Ma non era cosi', bastava invertire i volumi per giungere ad un risultato opposto! (Vi assicuro che con questa prova il mio Marantz da 500 euro ha suonato MEGLIO del Primare da alcune migliaia di euro! E viceversa...! Ma si trattava solo di impercettibili variazioni di volume...)

A che conclusioni sono giunto, quindi?

1) La prove effettuate nei negozi (o in casa propria) in modo NON rigoroso non hanno alcun valore sulla qualita' del suono di un ampli, a parte la potenza erogabile. Modificare il volume o spostare un filo i diffusori cambiano la nostra percezione del suono in misura maggiore rispetto ad un cambio di amplificatore.
2) Gli ampli NON sono tutti uguali, ma le differenze, tra modelli di una qualita' minima comune (stiamo pur sempre parlando di HI FI, non delle casse del PC da 20 euro..!) sono estremamente piccole e riguardano prevalentemente il controllo e la potenza. Non la timbrica.
3) A meno di avere diffusori particolarmente impegnativi o di fascia HI END (sui quali non ho esperienza per pronunciarmi), cambiare ampli per migliorare l'impianto ha davvero poco senso, a meno di non desiderare semplicemente piu' potenza... o avere soldi da buttare.

Bene, credo di aver concluso.
Ovviamente non voglio convincere nessuno, vi ho solo raccontato la mia esperienza e la mia percezione (che prevedere certamente un'infinita' di possibili eccezioni).
Sicuramente d'ora in poi evitero' ascolti a volumi da stadio per valutare gli impianti nei negozi. Sicuramente evitero' di spendere cifre folli in amplificatori solo perche' mi sembrava che in negozio avessero un suono ultra dettagliato o ultra musicale o ultra-qualcos'altro.
La mia non voleva essere una crociata contro qualcosa (e a che pro??) ma semplicemente un punto di vista aggiuntivo per valutare cosa effettivamente si sta acquistando.

Non condivido del tutto le conclusioni (non ritengo la dinamica un optional), ma direi che l'esperienza è interessante e congruente con quanto si diceva prima.
 
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e sempre opinabile data la poca diversità degli ampli in oggetto o la dubbia (nel senso, non specificata) bontà della catena stessa.
una volta sono rimasto palesemente di stucco quando, in una catena formata tutta da componenti di elevata qualità (e costo) e decisamente ben suonante, il negoziante mi ha fatto notare quanto anche la sorgente (un CD player esoteric di livello) facesse la sua parte, sostituendolo al volo con un Denon.
qualcuno potrebbe immediatamente obiettare che la sorgente è la base, ma in realtà ogni singolo elemento (chi più e chi meno, all'interno delle sue caratteristiche) concorre nella qualità di tutta la catena, incluso ovviamente l'amplificatore, e la qualità tende perciò a livellarsi a quella dell'anello debole della catena stessa.
 
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io propongo di farsi tradurre da un amico che conosce l'inglese questo video, non c'è da aggiungere altro oltre quanto lì espresso...magari una spolverata di umiltà che non fa mai male....
Ma hai capito di cosa parlano? Hai letto l'articolo per cui hanno realizzato il video? Hai capito che il signore a sinistra è un produttore (cantinaro) di componenti audio?
 
I
...se non avessi visto il negoziante premere i tasti sulla centralina, non mi sarei accorto del cambio di amplificatore...

Il recensore sapeva che c'era stato il cambio di amplificatore solo perchè ha visto il negoziante premere il tasto, cioè ha usato gli occhi e non le orecchie.
Insomma, uguale uguale ad un test in cieco...
 
....I test in cieco di cui si è parlato fino ad ora potrebbero essere oggettivi ma hanno una scarsissima capacità di estendere il risultato a condizioni diverse o naturali, questo per la presenza di un gran numero di variabili che potrebbero spiegare altrettanto bene il risultato del test.
Questa è la critica "canonica" ai blind test, cioè le condizioni di test non rispecchiano quelle di ascolto normale, il che è sicuramente vero.

Ma non è strano che i risultati siano sempre gli stessi, cioè che le "drammatiche differenze" fra elettroniche "che anche i sordi riescono a sentire", in un ascolto in cieco diventano minime, ai limiti dell'udibile, difficilmente percepibili? Non è che queste differenze, ammesso e non concesso che esistano, sono meno evidenti e rilevanti di quello che molti sostengono?
 
Questa è la critica "canonica" ai blind test, cioè le condizioni di test non rispecchiano quelle di ascolto normale, il che è sicuramente vero.

Ma non è strano che i risultati siano sempre gli stessi, cioè che le "drammatiche differenze" fra elettroniche "che anche i sordi riescono a sentire", in un ascolto in ciec..........[CUT]

Ci vuole fede, se ci credi bene e senti tutte le differenze possibili immaginabili ( e fai di tutto per sentirle ), altrimenti amen ...

Per fortuna viviamo dove c'è libertà di opinione e di culto.

Naturalmente questo comporta che ci siano predicatori di tale fede e chi invece cerca di far ragionare la gente con raziocinio, dimostrandogli con i fatti e con i numeri che sono baggianate e credulonerie.

Saluti
Marco
 
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invertendo la fase del DAC...In un primo momento non mi parve di avvertire alcuna differenza. Poi, con l’aiuto del cugino citato, focalizzai l’attenzione ...ebbi bisogno di un aiuto per saper dove focalizzare l’attenzione....Insomma penso che saprei riconoscere il cambiamento anche in cieco....

Ha senso? :p
Si e no :D. L'udibilità delle variazioni di fase e' un aspetto complesso e controverso. La fase costituisce una componente fondamentale del segnale acustico, legata all'ampiezza dalla trasformata di Fourier. Quindi è per definizione udibile.

Tuttavia un'inversione di 180° di tutto il segnale, che è quella che avete provato, viene tipicamente considerata inudibile.

Un test in cieco su questo elemento è molto facile da fare, basta utilizzare il modulo ABX di Foobar e 2 file corretti digitalmente, a fase invertita.

Qualche anno fa preparai alcuni di questi file di confronto, non solo sulla fase ma su una serie di parametri acustici, e li misi a disposizione di chi fosse stato interessato. Pochissimi li utilizzarono.
 
a mio avviso quando si parla di amplificatori si parla di un insieme troppo ampio e non ha senso estendere alcuni concetti a tutta la categoria...è chiaro che andrebbe circoscritto il campo di azione di ogni commento se si vuole raggiungere un minimo di oggettività e approvazione condivisa. Ad esempio andrebbe operata una netta distinzione per fascia di prezzo, tutti gli ampli sotto i 2-3000 euro avranno determinate caratteristiche e tendenze a somigliarsi, dai 4 ai 10 mila altre ancora e poi da 10 a 20 ancora altre...le cifre sono sparate lì, ma il senso è: entro determinati range le differenze diminuiscono ma possono comunque essere più evidenti tra prodotti con filosofie di base molto differenti. E comunque conta moltissimo la sorgente, il tipo di incisione, l'ambiente e l'intera catena audio...basta un'incisione poco riuscita per compromettere buona parte del test. In ogni caso trovo comico anche soltanto presupporre che le differenze non ci siano, forse per alcuni modelli di pari costo diventano minori, forse in molte situazioni comuni (ascoltatore poco esperto, musica con poca dinamica) tante peculiarità si attenuano, forse esistono davvero troppi prodotti...ma provate ad affiancare cavalli di razza e avrete tutte le differenze del mondo eh. Il succo del discorso è: se vuoi notare un salto nell'amplificazione devi spendere molto di più del modello che già possiedi e devi curare ogni altro particolare della catena audio, a partire dall'edizione del vinile da comprare in avanti, altrimenti si sta sprecando tempo e denaro.
 
Ma hai capito di cosa parlano? Hai letto l'articolo per cui hanno realizzato il video? Hai capito che il signore a sinistra è un produttore (cantinaro) di componenti audio?

per me fanno un discorso di estrema competenza e semplicità, senza buttare fumo negli occhi (la visione di altri video loro me lo conferma) e mi piace molto quando riducendo al nocciolo la questione rispondono "sì e no", in base a quanti dei 4 fattori senti di dover affrontare:

- che diffusori audio hai comprato
- quanto è grande la tua stanza
- a che volume ascolti
- quanto curi la sorgente musicale

ecco, se tutti e 4 i punti chiave della discussione sono ben affrontati senza alcuno stupore gli amplificatori avranno comportamenti assolutamente differenti in base alle infinite diverse combinazioni e derivanti scenari di cui sopra.
 
Ci vuole fede, se ci credi bene e senti tutte le differenze possibili immaginabili ( e fai di tutto per sentirle ), altrimenti amen ...

Per fortuna viviamo dove c'è libertà di opinione e di culto.

Naturalmente questo comporta che ci siano predicatori di tale fede e chi invece cerca di far ragionare la gente con raziocinio, dimostrandogli con ..........[CUT]

Ma aldilà della fede o meno, questo thread è nato per condividere un'esperienza...
L'hanno letta gli scettici, ed è stata più o meno accettata.
L'hanno letta gli orecchi fini, e sono partiti i commenti più accesi...
Cambia sport, ascolta le cuffie, datti all'ippica, non è il caso che scrivi più sul forum perchè qua siamo tutti di livello, forum tecnico, blablabla.

Tutto questo chiaramente perchè anche un bimbo potrebbe riconoscere un finale da 15.000 da uno da 5.000....

Ora, dato che tanta gente tra gli scettici un finale da 15.000 € non l'ha mai ascoltato in vita sua (mi ci metto anch'io), perchè pretendere che tale incapace troglodita senta le differenze?

Non sarebbe più facile per tutti DIMOSTRARE che chi ha più esperienza, orecchio, soldi da investire riconosce senza alcun problema tali differenze anche in cieco?

Ma perchè mai vi arrampicate in maniera così ridicola?
 
Si, però prima che vengano fuori argomenti sul genere "il cavo, o la ciabatta, o lo switch, o l'impianto, o l'ambiente" non era adeguato:

Quello che c'è, c'è, nessuno fra di noi è un ascoltatore di primo pelo. Abbiamo più o meno tutti decine (centinaia) di ascolti di altri impianti oltre al nostro, in vari ambienti, in vari contesti.

Siccome c'è chi sostiene che cambiando un condensatore su un pre l'impianto non sembri neanche più lo stesso, e altri che invece dicono che cambiando il finale di potenza la differenza non sia neanche percettibile, appare evidente che un punto di incontro non sarà raggiungibile e probabilmente tutti si terranno le loro convinzioni.
Sarebbe già tanto escludere alcuni luoghi comuni e leggende urbane che rendono pittoresco questo hobby (una volta un amico mi ha detto che aveva letto che le piante grasse messe SOPRA le casse miglioravano il soundstage, e lui aveva messo dei piccoli cactus sopra una coppia di torri aliante...)

I presenti si limiteranno a cercare di essere seri e attenti nelle valutazioni, che saranno RIGOROSAMENTE in cieco. Vedremo se sarà possibile mettere magari una tenda o qualcosa del genere per non dare adito a dubbi di alcun genere.

Non intendo dire che i cavi suonino tutti uguali né tirare in ballo altri argomenti, c'è già da litigare così. Solo volevo fosse chiaro che tutti i finali verranno messi alla frusta nelle stesse IDENTICHE condizioni.

Per inciso, il mio parere è che un finale da 10 mila euro dovrebbe suonare SEMPRE meglio di un finale da 500 euro, indipendentemente dal volume, ma soprattutto a quello al quale normalmente si ascolta.
 
Vedremo se sarà possibile mettere magari una tenda o qualcosa del genere per non dare adito a dubbi di alcun genere.

Non è necessario, dietro il mobile delle elettroniche, che rimane sotto il telo del vpr, c'è spazio bastevole per mettersi con lo switch in modo da cambiare gli amplificatori senza farsi vedere.

Magari stasera posto quelche immagine.
 
il problema sarebbe anche definire cos'è il 'meglio'!
non andare a cercare quella via e limitati a definire le differenze, perché altrimenti ti imbatti in ulteriori discussioni riguardo cosa è meglio e cosa e peggio che non troveranno mai la fine! :)
 
Ma aldilà della fede o meno, questo thread è nato per condividere un'esperienza...
L'hanno letta gli scettici, ed è stata più o meno accettata.
L'hanno letta gli orecchi fini, e sono partiti i commenti più accesi...
Cambia sport, ascolta le cuffie, datti all'ippica, non è il caso che scrivi più sul forum perchè qua siamo tutti di livello, forum tec..........[CUT]

Io non mi arrampico affatto ...

Se ci sono differenze, rilevanti alla qualità dell'ascolto di musica, perché fino a prova contraria il fine è questo è perché c'è qualcosa che non quadra nel confronto:

1) per esempio si stanno confrontando apparati non tutti in grado di pilotare correttamente il carico ( ma mi sembra ovvio che se devo pilotare un diffusore con impedenza contorta e che scende a 2 Ohm non sceglierò un amplificatore incapace in tal senso e dimostrerei più che differenze che uno dei due non sta funzionando correttamente in quelle condizioni )

2) Il confronto è viziato dalla metodologia del test ( come spiegato in altri post )

Insomma è facile dimostrare ( volutamente o per imperizia ) cose completamente sbagliate in mille modi ed allora ci credo che le differenze possano anche essere eclatanti.

Saluti
Marco
 
Molto "interessante" questo thread.
Faccio fatica a capire una cosa.
Come può essere colpa della sorgente se non si riescono a sentire differenze? Tutti gli ampli usano la stessa sorgente, se cambiamo sorgente tutti gli ampli suonano meglio, se rimane la stessa succede il contrario. Quindi se gli ampli suonano in modo diverso si sentirebbe in entrambi i casi.

Sono invece d'accordo con il trattamento acustico. Se la stanza non è trattata è molto difficile sentire differenze.
 
Paradossalmente se un ampli è riconoscibile significa che è fatto male, cioè significa che introduce alterazioni al segnale, ad esempio una risposta in frequenza non piatta. Qualche produttore cantinaro ha sfuttato anche questo aspetto, ma devo dire che è un comportamento rarissimo nelle grandi marche.

Ed ecco il mio "tarocco" che ritorna ;)
 
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