Sorgenti digitali: differenze per il mio orecchio inesistenti

Without problems

cosa hai inteso (spero non sia evinciuto) da questo scambio di opinioni? Hai apprezzato opinioni diverse dalle tue? Siamo riusciti a farti venire un qualche minimo dubbio sulla affermazione iniziale abbastanza categorica ? Siamo cresciuti insieme? Hai voglia di fare un qualche ascolto (ti invito pure io a casa mia qui a Milano con il tuo lettore per confrontarlo con il mio Apollo-R - questo sì della categoria in media res stat virtus) per valutare.

Non sono per gli arrocchi (ahimè ho giocato anni e anni a scacchi e mi mancano) - facciamo morire il thread così - no dai

Tutto qui e un amichevole saluto alla meravigliosa Sicilia dove sicuramente non si muore di freddo come qui a Milano

Jakob
 
I dubbi in fondo li ho sempre avuti e spesso alcuni dei miei post altro non erano che delle provocazioni. Ripeto, non avendo provato decine di dac, ma solo qualcuno, non posso certamente fare affermazioni del tipo: "tutto è uguale". Certo che il mio orecchio deve essere piuttosto grezzo!!! Sì, questa discussione mi ha fatto crescere e capire meglio il concetto di oggettività attraverso il suo antonimo: la soggettività.

Spero di poter fare una capatina su al nord e passare a trovarvi un giorno. E' vergognoso che a 30 anni ancora non abbia mai visto l'altra parte del paese. Milano non è poi così fredda dai, non potete lamentarvi. La neve non la vedete quasi mai.
 
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Non penso che sia il tuo orecchio (così come il mio) a essere particolarmente grezzo, Josephpino.
Forse qualcuno esagera nel riferire come obiettivamente "abissali", "eclatanti", "enormi", "irrinunciabili", determinate differenze che tali sono solo per lui, particolarmente attento a rilevarle e quindi particolarmente, come si diceva, sensibile.
Spesso sono differenze che apparirebbero (se notate) di entità relativamente modesta ai più, e che a noi possono sfuggire perché, da parte nostra, diamo più importanza (quindi siamo più attenti) ad altri parametri.

Per me fu molto istruttiva un'esperienza di alcuni anni fa.
Chi fosse interessato può leggerla qui (# 1383):

http://www.avmagazine.it/forum/38-a...=4025283&amphighlight=figurazioni#post4025283
 
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A me sembra una discussione del tutto inutile :D.
Se non si conosce cosa ascoltare mi sembra anche ovvio non riscontrare differenze "notevoli" anche perchè non penso che il pianoforte che ascolta Josephino a casa sua da me si trasformi in clarinetto :D
Quando ho iniziato il mio percorso audiofilo non sentivo differenze nemmeno tra sintoamplificatore e amplificatore 2ch, anzi a volte preferivo il primo perchè più "leggero" e piacevole nel complesso.
Poi ascoltando altri impianti ben assemblati e frequentando audiofili navigati ho capito pian piano cosa cercare nella riproduzione ed i parametri di riferimento sono aumentati a dismisura ed è forse per questo che adesso le differenze le avverto tutte perchè non mi limito più alla sola timbrica.
 
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Poi ascoltando altri impianti ben assemblati e frequentando audiofili navigati ho capito pian piano cosa cercare nella riproduzione ed i parametri di riferimento sono aumentati a dismisura ed è forse per questo che adesso le differenze le avverto tutte perchè non mi limito più alla sola timbrica..[CUT]

Parole sacrosante, bisogna ascoltare anche altri impianti (specie quando sono qualitativamente migliori dei nostri) se si vuole "crescere"
 
io sono convinto che ci vuole allenamento.

E' come la degustazione del vino, all'inizio dici che un vino è buono e l'altro è dolce... poi se ti appassioni e, se trovi qualche buon maestro, riesci a scoprire le famose "note" del gusto e dei profumi e apprezzi le sfumature che prima non distinguevi. Prima al bar ordinavi il soave "buono", poi cominci a chiedere l'anno di vendemmia o la cantina preferita.

Anche per l'ascolto sono convinto che serva un "maestro" qualcuno che ti dica "cosa" ascoltare.

Poi che un DAC o un lettore CD possano migliorare in maniera "eclatante" un ascolto è tutto da vedere. L'unica soluzione è ascoltare e non comprare a scatola chiusa, se alle tue orecchie suonano uguali meglio evitare di spendere 10 volte tanto.
 
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Passi che chi crede o meno delle differenze dei cavi, ma ora dare quasi del "pirla" a chi trova differenze tra dac/lettori cd diversi e dal diverso corso mi pare assurdo! Tanto vale chiuderla questa discussione ;)

Personalmente ho cambiato impianto da poco (ampli+diffusori) e dopo una settimana ho sostituito il dac autocostruito che avevo, con un rdac prima e un irdac poi... che dire differenze ne ho sentite PARECCHIE e non ero ubriaco :D
 
Sono d'accordo sui punti 2,3 e 4, ma specialmente sull'ambiente.

Da parte mia, l'unica differenza che sento tra i formati digitali e' la separazione tra gli strumenti ma dipende moltissimo dall'ambiente.
Fino ad un anno fa abitavo in un altro appartamento. Ero veramente insoddisfatto dell'acustica della stanza ma, in ogni modo, mi piaceva ascoltare musica anche se con un riverbero un po' fastidioso. Nel vecchio appartamento avevo solo il cd player.

Il nuovo appartamento e' parzialmente trattato, tende pesanti, pannelli fonoassorbenti dietro i diffusori e dietro il punto di ascolto, tappeti a pelo molto lungo ecc... Acustica quasi perfetta per i miei gusti tranne un fastidiosissimo eco tra i 50 e i 120hz.

Provato un confronto alla cieca in presenza di 5 amici non audiofili su 4 brani diversi di Adele e Diana Krall con
- wd-tv brano in streaming via spotify
- Pioneer N-30 brano flac estratto da cd
- Lettore CD
- Vinile

Tutti erano assolutamente convinti che il vinile dava voci piu' naturali ma il basso, con il vinile e' completamente incontrollato (forse a causa delle vibrazioni).
Su 5 persone (io non conto), solo una e' riuscita ad identificare la sorgente peggiore (spotify). Per gli altri non c'era differenza tra spotify (128 kbps in streaming), flac e cd...
 
... ma ora dare quasi del "pirla" a chi trova differenze tra dac/lettori cd diversi...

:what:

Da quando in qua riconoscere a una persona capacità superiori alla media - affinate dallo studio e dall'esperienza - in un determinato settore, corrisponde a "dare quasi del pirla"?
Siete anche stati paragonati a dei sommelier...dei suoni (e mi sento di condividere, in linea di massima, tale accostamento).
O mi è sfuggito qualche commento?
 
Nota a latere: visto che sono stati tirati in ballo i degustatori di vino, vorrei ricordare che quelli seri, professionisti a livello mondiale, che sicuramente se ne intendono al massimo livello e sanno riconoscere (veramente) la più piccola sfumatura e differenza, quando devono dare giudizi ad alto livello, che comportanto premi o riconoscimenti, fanno le prove con bottiglie ricoperte per renderle irriconoscibili.

Meditateci su.

Ciao
 
Su cosa dovremmo meditare?
Non mi sembra che stiamo dicendo di essere in grado di riuscire a riconoscere la marca e il modello della sorgente che sta suonando ma almeno le differenze all'ascolto.
Il punto è': sappiamo dove concentrare la nostra attenzione quando si ascolta?
 
Quoto entrambe gli ultimi interventi di Ramos. Quando si giudica una determinata prestazione bisogna avere un metodo di giudizio e un buon allenamento a sentire queste differenze, come ha detto lui non è che un pianoforte in un sistema si senta un clarinetto in un altro. Io quando devo dare un giudizio ho sempre una scaletta di valori che analizzo singolarmente ad uno ad uno per avere un analisi attenta, il non saper ascoltare non è una colpa è solo questione di sensibilità ed esercizio. Una donna sbadata non ha la sensibilità di un pilota attento ed esperto nel giudicare un auto, nell'audio succede esattamente la stessa cosa. Nessuna elettronica suona uguale da un'altra, questa cosa mi sembra anche normale visto che il progetto è diverso.. ;)
 
Il "meditare" era rivolto a chi rifugge e demonizza l'esecuzione di test seri, pur affermando di riconoscere sempre e al volo la minima variazione nel suono ascoltato; riportavo quindi il fatto di persone che effettivamente riescono a riconoscere sfumature (anche perchè fanno corsi seri e lunghi) che però quando devono dare giudizi al di sopra di ogni sospetto lo fanno "ad occhi chiusi" non trovandoci nulla di strano nè degradante, anzi proprio per dare maggior valore alle proprie affermazioni.

Se si chiede la stessa cosa ai nostrani "esperti" di miglioramenti eclatanti....apriti cielo: delitto di lesa maestà. :D

E non si parla di riconoscere "marca e modello" (anche se qualcuno assrrisce che non ci sarebbero problemi), ma solo di riconoscere, appunto, le differenze.

Ciao
 
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Vedi che anche tu hai dato risalto all'attenzione e all'esercizio.. Un enologo esperto ti sa riconoscere sfumature molto sottili su ogni vino, io no! Tu forse no! Ramos forse si! L'enologo espertissimo si! Questo è un esempio. Mentre è assodato che qualsiasi elettronica suoni in modo diverso, perchè diversa, non è detto che facendo un test anche cieco, non passato, quelle due elettroniche diventino magicamente uguali. Le differenze ci sono SEMPRE, che poi queste differenze si possano percepire o no questo dipende, dalla sensibilità di chi fa il test, dalla qualità del sistema utilizzato e dalle differenze fra le due elettroniche comparate, non si puo generalizzare su questo. Molte minime differenze di qualità fra le varie elettroniche, anche non riscontrabili singolarmente, possono portare sommate a differenze molto più grandi e udibili da molti.
 
Per me ad esempio un buon impianto è quello in cui la musica "respira" e non risulta "soffocata" o peggio ancora "inscatolata" e "piatta" ma se non si è mai sentito un impianto con queste caratteristiche come facciamo a capire come suona il nostro?
Non avendo riferimenti possiamo solo sapere se il nostro ci piace o meno ma non dove si posiziona in una scala di valori che vanno oltre la personale esperienza fermo restando che maggiore è la nostra esperienza più ampia è la forbice dei valori....e l'esperienza non la si fà cambiando componenti a casa propria.
Quando fate gli ascolti nei negozi fatevi spiegare dal rivenditore secondo lui dove sono le differenze tra i 2 o più prodotti che state comparando, cercate di "rubare" la loro esperienza e farla vostra.
 
non vorrei andare ot ma se investissi il budget che avevo preventivato per il cdp in un giradischi? Se ho ben capito leggendo su vari siti e forum le differenze tra le sorgenti digitali non sono così marcate come quelle tra le analogiche. Cioè un gira da 1000€ suona molto meglio di uno da 2-300€ ma la stessa cosa non può dirsi tra due cdp con la stessa differenza di prezzo. E tra un gira e un cdp da 300€ non conviene forse scegliere il primo? Se l'ho sparta grossa fucilatemi pure :)
 
un gira da 1000€ suona molto meglio di uno da 2-300€
Il gira (che brutta abbeviazione) da solo fa molto poco, il suono lo fornisce la testina e sicuramente le differenze tra testine ci sono, il giradischi, meglio., il suo braccio, deve limitarsi a non influire sul risultato mettendo la testina nelle condizioni migliori (dò per scontato che un giradschi attuale non abbia problemi a mantenere costante ed esatta la velocità di rotazione ed a non trasmettere vibrazioni estranee al gruppo piatto/disco.

Per quanto riguarda i sommeliers, il mio era solo un richiamo al fatto che queste persone, sicuramente dotate di una grande professionalità ed esperienza, non si sentono per questo affatto sminuite od offese se devono fare un test senza sapere cosa stanno gustando, proprio perchè sono le prime a rendersi conto di quanto potrebbero essere inconcsciamente influenzate da "fattori esterni", richiamo su cui noto si è glissato. :D

Ciao
 
1-Continua a sfuggirmi il senso di quel riferimento (ribadito) a pianoforte e clarinetto, ma me ne faccio una ragione: sarà un altro dei miei innumerevoli limiti.

2-Grazie, Nordata. Hai brillantemente esplicitato un paio delle implicazioni cui il raffronto con i sommelier mi aveva fatto pensare (da me celate, forse per un malinteso senso di prudenza, nella mia parentetica "in linea di massima" del commento 91).

3-Anche i più grandi esperti (in qualsiasi settore) hanno dei limiti e sbagliano (pure di brutto: qualcuno ricorderà la beffa dei falsi Modigliani, spero). Raramente vengono sbugiardati: spesso, per prudenza, essi stessi riconoscono che quanto stanno affermando è solo un'opinione.
Determinate affermazioni quel filìno perentorie (tipo avvertire "tutte" le differenze), 'nzomma...
Poi, per carità, tutto (!) può essere...
 
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