Sono d'accordo sui punti 2,3 e 4, ma specialmente sull'ambiente.
Da parte mia, l'unica differenza che sento tra i formati digitali e' la separazione tra gli strumenti ma dipende moltissimo dall'ambiente.
Fino ad un anno fa abitavo in un altro appartamento. Ero veramente insoddisfatto dell'acustica della stanza ma, in ogni modo, mi piaceva ascoltare musica anche se con un riverbero un po' fastidioso. Nel vecchio appartamento avevo solo il cd player.
Il nuovo appartamento e' parzialmente trattato, tende pesanti, pannelli fonoassorbenti dietro i diffusori e dietro il punto di ascolto, tappeti a pelo molto lungo ecc... Acustica quasi perfetta per i miei gusti tranne un fastidiosissimo eco tra i 50 e i 120hz.
Provato un confronto alla cieca in presenza di 5 amici non audiofili su 4 brani diversi di Adele e Diana Krall con
- wd-tv brano in streaming via spotify
- Pioneer N-30 brano flac estratto da cd
- Lettore CD
- Vinile
Tutti erano assolutamente convinti che il vinile dava voci piu' naturali ma il basso, con il vinile e' completamente incontrollato (forse a causa delle vibrazioni).
Su 5 persone (io non conto), solo una e' riuscita ad identificare la sorgente peggiore (spotify). Per gli altri non c'era differenza tra spotify (128 kbps in streaming), flac e cd...