Nordata
Moderatore
Un curiosità.
Prendendo ad esempio il disco citato (Forcione e &), che esiste in formato liquido Hi-Def e in vinile, la registrazione dell'evento musicale (non so se è un live o una registrazione in studio) come è stata fatta?
Ci sono 3 possibilità:
1 - registrazione su nastro multipista con qualche buon vecchio Studer o Ampex, master sempre su nastro da cui poi si è ricavato il file digitale, mixer ed accessori vari tutti completamente analogici; (qualcosa esiste ancora)
2 - registrazione direttamente in digitale, tramite mixer attuali, master in digitale da cui si è ricavato poi l'analogico da inviare al tornio incisore;
3 - Due incisioni parallele, una su nastro e l'altra su HDD, magari usando due mixer diversi ed effetti separati (analogici e digitali) inviati poi ai vari tipi di supporto.
C'è infatti da tener presente anche tutta quanta l'elettronica che interviene in fase di registrazione: compressori, limitatori, per non parlare degli eventuali effetti, ed anche del mixer; lunica cosa di cui si può essere sicuri è che i microfoni sono analogici.
Quindi tutte le varianti possibili.
Il discorso del confronto avrebbe senso solo nel caso dell'opzione n.3, due catene completamente separate.
Può darsi sia così, ma ho qualche leggero dubbio.
Non vorrei che la registrazione, fatta in uno studio attuale, sia stata realizzata direttamente in digitale e poi il vinile è stato ricavato tramite DAC dal file master, il file per la liquida direttamente dal master, previo cambio di formato ed il CD tramite ricampionamento del master.
Ciao
Prendendo ad esempio il disco citato (Forcione e &), che esiste in formato liquido Hi-Def e in vinile, la registrazione dell'evento musicale (non so se è un live o una registrazione in studio) come è stata fatta?
Ci sono 3 possibilità:
1 - registrazione su nastro multipista con qualche buon vecchio Studer o Ampex, master sempre su nastro da cui poi si è ricavato il file digitale, mixer ed accessori vari tutti completamente analogici; (qualcosa esiste ancora)
2 - registrazione direttamente in digitale, tramite mixer attuali, master in digitale da cui si è ricavato poi l'analogico da inviare al tornio incisore;
3 - Due incisioni parallele, una su nastro e l'altra su HDD, magari usando due mixer diversi ed effetti separati (analogici e digitali) inviati poi ai vari tipi di supporto.
C'è infatti da tener presente anche tutta quanta l'elettronica che interviene in fase di registrazione: compressori, limitatori, per non parlare degli eventuali effetti, ed anche del mixer; lunica cosa di cui si può essere sicuri è che i microfoni sono analogici.
Quindi tutte le varianti possibili.
Il discorso del confronto avrebbe senso solo nel caso dell'opzione n.3, due catene completamente separate.
Può darsi sia così, ma ho qualche leggero dubbio.
Non vorrei che la registrazione, fatta in uno studio attuale, sia stata realizzata direttamente in digitale e poi il vinile è stato ricavato tramite DAC dal file master, il file per la liquida direttamente dal master, previo cambio di formato ed il CD tramite ricampionamento del master.
Ciao