Rapidamente (non sono ancora al top, vorrei evitare di dire cretinate): dipende sicuramente dal refresh rate della sorgente in ingresso, ricordo che il subfield 600Hz funzionava sì, a 600Hz sia con sorgenti NTSC (60Hz) che con sorgenti PAL (50Hz), ma cambiava il numero di subfields, che passavano da 10 a 12 (proprio per non penalizzare le sorgenti a 50Hz).
Ricordo anche, però, che ai tempi del subfield a 480Hz, le sorgenti a 50Hz funzionavano a 400Hz (erano sempre 8 subfield).
Qui è evidentemente la stessa cosa: se si cambia l'unità di misura, cambia anche il risultato finale, e qui il conto è reso ancora più complesso dal fatto che il focus field drive 2500 modula l'intensità delle emissioni luminose.
Ad ogni modo è assolutamente certo quello che scrive l'utente inglese: con i blu ray non ci sarà alcuna differenza, idem (lo aggiungo io) con i videogiochi (che sono tutti a 60Hz).
Ah, dimenticavo: i monitor professionali non hanno molto a che vedere con le tv, e non intendo come pannello, ma nell'insieme.
Il pannello è sempre derivato dalle serie consumer (infatti quello del VX300 è un Neo Plasma, come i modelli 2011, quello del VX200 un Neo PDP), con eventualmente alcune migliorie (soprattutto il VX100 da 65", che aveva un driving del pannello diverso dagli altri tv dello stesso anno, ed anche il VX300, che ha un driving per certi versi simile a quello utilizzato poi sui Neo Plasma 2500), il resto è totalmente diverso: l'elettronica cambia completamente, infatti tutti i menu sono diversi e ci sono opzioni non presenti sulle tv (ad esempio si può escludere completamente l'elettronica, cosa che sui tv è impossibile fare).
In più cambia totalmente la costruzione: i monitor sono molto più robusti (possono stare accesi anche 24/7), realizzati con materiali più resistenti (la cornice dei VX è in alluminio spazzolato) e con una garanzia più lunga, infatti.