Cavi e suggestione

benegi ha detto:
Apprezzo in ogni modo la tua coerenza nonchè la tua infinita ricerca.... credo tu abbia trovato il tuo passatempo, nonchè detto rompicapo, preferito. :D
Proprio così Giancarlo,anche se sto facendo qualche passo indietro,come bisogna fare quando una passione rischia di trasformarsi in una ossessione,come Antani ,fine indagatore di anime, ha ben intuito.:D

Ciao,Sebastiano.
 
in elettroacustica non esistono fenomeni inspiegabili....

Il problema è valutare se un fenomeno fisico, teoricamente presente, produca un effetto apprezzabile a livello sonoro (distinguendo tra udibilità assoluta e tollerabilità relativa).

http://mariobon.com/Articoli/cavi.pdf

Di Mario Bon.

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Ritengo sia una buona lettura, per scettici o meno, di facile comprensione.
 
Leggo con interesse questo trend, sono anni che seguo questo problema in merito posso riassumere in base alle mie conoscenze tecniche, e a quello che ho appreso in 35 anni di passione. In materia tecnica ( teoria ) un cavo si puo paragonare ad un crossover dove e' cosi formato una resistenza in serie (resistenza del cavo) una bobina in serie ( induttanza del cavo) un condensatore in parallelo tra massa e polo caldo ( Effetto capacitivo all'interno del cavo) .Questa e' solo teoria , la pratica e ben altra innanzitutto ce da tener presente che si parla di valori piccolissimi e di variazioni altrettanto piccole, se poi le lunghezze sono inferiori a 2 metri praticamente sono misurazioni micrometriche basta ottemperare a certe attenzioni cercare di non avvolgere a spirale i cavi e usare lunghezze al minimo possibile , negli anni 80 dalla autorevole suono fu fatto un esperimento un impianto di livello medio, fatto suonare con un cavo dell'epoca hi-end, e con un pezzo di rosso nero di buona sezione, non era avvertibile nessuna differenza acustica davanti ad un pubblico audiofilo, anche se comprendo cavi e elettroniche siano cambiati,per riassumere utilizzare un buon cavo senza eccedere nella spesa , perche sarebbe assurdo spendere 500 euro in un cavo e preferibile cambiare componenti, pensiero negativo ai produttori che lucrano e speculano sulla buona fede degli audiofili proponendo cavi da 1000/2000/ 5000/ 10000/ euro assolutamente inutili costruiti solo esclusivamente a scopo speculativo.
 
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SALVE,sono un profondo sostenitore di questo forum,lo trovo veramente al top,ho trovato sempre persone disponibili,tecnicamente all'altezza della situazione;anche questa volta chiedo il vostro aiuto,premetto che sono a digiuno di questioni tecniche mi sforzo solo di capirci qualcosa Grazie a voi.Allora il quesito è questo, il rivestimento dei cavi di potenza nella parte terminale che va a coprire le connessioni a che cosa serve,per intenderci le guaine restringenti così si chiamano credo,hanno una funzione specifica o no....:)
 
Quelle utilizzate tra connettore e cavo servono ad evitare strappi, quelle messe direttamente sul cavo o sui contatti cavo spellato/connettore ad evitare l'ossidazione dei filamenti esposti all'aria.
 
ho un carissimo amico che spende un sacco di soldi in cavi, d'alimentazione compresi..., li acquista e li rivende in continuazione... sostiene, addirittura, che i cavi d'alimentazione litz (pagati una cifra) gli abbiano risolto alcune risonanze dell'ambiente (fantascienza). Io, da lui, non ho mai sentito differenze apprezzabili.
Qualche differenza in meglio (suono un po' più morbido sulle medio-acute) mi sembra di averla percepita invece sul mio impianto sostituendo il cavo digitale lungo 1 m con un cavo da 0.5 m tra l'uscita SPDIF RCA del music server nuforce MSR-1 e l'ingresso del convertitore Bryston BDA-1.
Considerato che un impianto spesso suona in modo differente addirittura a seconda dell'umore di chi lo ascolta, che il risultato finale è molto condizionato dall'ambiente, che anche le condizioni ambientali di temperatura e pressione influiscono sul suono, quoto chi afferma che l'influenza dei cavi può essere considerata trascurabile.
 
Ciao a tutti, dopo una breve lettura di qualche risposta di vari utenti mi e' venuto il mal di testa. Questa diatriba mi ha sempre incuriosito, ma non ho mai dato un gran peso ai cavi, penso che un buon cavo da 10/15 euro al metro sia piu' che sufficiente...almeno per le mie esigenze. I cavi di potenza in firma li ho autocostruiti con un Viablue sc4 4x4mm 2 conduttori ricoperti in argento per la gamma alta e 2 conduttori in puro rame per la gamma bassa (li uso in b- wiring) 12 banane, 8 metri i calza in nylon,il tutto costato
130 euro e 3 ore di lavoro.
Risultato eccellente....sia in qualita'audio audio che visiva del cavo.
A breve faro' una prova con l'impianto di mio fratello che usa cavi da costi esorbitanti...cerchero' di farlo di nascosto e sono sicuro che non notera' alcuna differenza... Ci posso scommettere!!!!!
Comunque questa e' solo una mia opinione personale e rispetto quelle altrui.
Resto dell'idea che un buon cavo e' sempre meglio di una piattina rosso/nero.
Mi siedo sul divano e mi godo la musica senza pensare ad altro!!
 
Anche io ho quei viablue, sono una giusta via di mezzo e penso abbiano un ottimo rapporto qualità/prezzo. Non credo troppo all'influenza dei cavi ma non si sa mai, pertanto, anche spinto da un amico, ho messo quelli. Rispetto ai cavi auto costruiti che avevo prima, in effetti, mi sembra che qualche miglioramento ci sia stato (forse autosuggestione?)
 
Finito di leggere (tutta!) la discussione giusto ora.
No comment.
Anzi, sì.
Avrei trovato molto interessante il resoconto di questo:

"A breve farò una prova con l'impianto di mio fratello che usa cavi dai costi esorbitanti...cercherò di farlo di nascosto e sono sicuro che non noterà alcuna differenza... Ci posso scommettere!!!!!" (commento # 1531)

...e altri analoghi, probabilmente molto istruttivi, scherzetti, stile "Candid camera".
Possibilmente molti, in modo da rappresentare un campione statisticamente rappresentativo (bello sognare!).
 
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a proposito di cavi...
mi consigliate dei "buoni" cavi rca, senza esagerare???
ho visto cavi... che costano più del mio amplificatore!!!
a suggestionarsi è stato il mio portafoglio...
 
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dipende da cosa intendi per senza esagerare, 50/100/200€ comunque puoi vedere nel catalogo VdH, MIT, Cardas, Nordost, Kimber, Audioquest, G&BL.......

Se poi non dete delle indicazioni delle elettroniche da collegare..........per forza che poi i cavi non servono a nulla, vengono scelti ed abbinati senza nessun criterio!!!!!
 
Comunque, Foxtrot sei un vero provocatore a riesumare questo vecchio thread :D
Nulla di meglio di una discussione sui cavi per innescare dei bei flame.
 
@Il Carletto.

Non mi pare che qualcuno abbia ABBOCCATO... :D

Il concetto che volevo esprimere, e non è una provocazione, è che troverei il sistema dello "scherzetto", fatto totalmente all'insaputa della persona sottoposta al (l' involontario) test, ancora più efficace e credibile del famigerato doppio cieco.
Quindi una questione di metodo, più che di oggetto della prova (francamente dei cavi poco mi interessa, specialmente ora che utilizzo diffusori attivi e collegamenti bilanciati).
Sono ben conscio dell'irrealizzabilità di tale metodo, infatti ho parlato di sogno...

Su me stesso ho riscontrato la capacità di distinguere se i diffusori erano collegati in controfase ("Che diamine, che è successo alle mie Snell? Cosa si è rotto per farle suonare così male?!?), quando ho invertito i collegamenti SENZA RENDERMENE CONTO, e alla successiva riaccensione dell'impianto ho avuto la reazione riportata tra parentesi.
Quando invece ho dimenticato il selettore su "mono" (più di una volta), ci ho messo un po' di più a realizzare.
Un po' pochino, eh?
Questa potrebbe essere una conferma della mia relativa "sordità" (o disattenzione...); o chissà in quale altro modo potrebbe essere interpretata...
Se tale procedura fosse realizzata su larga scala, con relativa analisi statistica, potrebbe però consentire conclusioni ben più articolate e... universali (troppo?).

Spero di aver reso l'idea.
 
Non so.
So che in controfase sentivo proprio male, tutto: un suono per me insopportabile.
In mono dipende dai dischi, dipende con quale grado di attenzione ascolti, dipende soprattutto da dove ti trovi... raramente me ne sto seduto fisso in posizione "canonica": ascolto musica in continuazione anche mentre svolgo altre attività, spostandomi per casa.
Infatti solitamente me ne accorgevo quando decidevo di sedermi a "gustare" un brano con tutti i crismi.
 
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