Cavi e suggestione

La mia compagna quando ascolta ha tre gradi di giudizio.
1.Pessimo:abbassa che ho mal di testa.
2.Sufficiente:non dice nulla.
3.Buono:si sforza di tradurre in parole quello che sente e ci riesce anche.
4.Eccellente:mi fai ascoltare un pò di musica?Ma non con questo...col cavo che hai messo ieri...come sarebbe a dire che non ti ricordi più come era fatto?Ma perchè non te li scrivi...:(
Ciao,Sebastiano
 
Luciano Merighi ha detto:
Placebo o no, a me capita spesso di essere più o meno soddisfatto dello stesso set-up a seconda dello stato d'animo... ;)
Avevo mollato questo 3ad per il poco tempo a disposizione e la poca voglia di rimettere in auge discorsi fatti oramai troppo tempo fa :rolleyes:
Ma questa di Luciano la quoto e sottoscrivo a piene mani perchè Non mi stuferò mai di dirlo..... non c'è giorno uguale all'altro sebbene sembrino tutti simili ;)
 
Dopo essermi accorto circa un anno fa di quanto in un impianto con elettroniche e diffusori da svariate migliaia di euro sia critico l'inserimento di un cavo di potenza da mille euro contro i cavi del supermercato... Dopo essermi accorto dopo circa sei mesi di quanto nel detto impianto sia critico inserire un cavo di segnale da 800 euro anziché da 150... Oggi scopro quanto sia estremamente critico curare i cavi di alimentazione. Stavo quasi per cambiare ampli per Natale, troppo poco potente per le 803D si dice, e magari è vero, ma non tanto da generare il fastidio di ascolto che spesso avevo, con le medioalte sparate in faccia. Tutti mi dicevano fosse l'ampli,eppure io restavo convinto che la sorgente non andasse bene. Ebbene, mi danno in prova un cavo di alimentazione da circa 120 euro... Finora avevo usato quelli in dotazione, pensando (residuo del per me ridicolo cavoscetticismo, alla luce dei fatti) che fossero (eppure l'esperienza l'avevo già fatta con potenza e segnale) un inutile sfizio audiofilo. Per qualche giorno l'avevo usato sull'ampli,notando piccoli miglioramenti globali che mi lasciavano dubbioso riguardo l'acquisto del cavo... Finché non lo provo sul lettore O_O ... Esterrefatto... Compaiono all'improvviso un equilibrio, una dolcezza della gamma medioalta finora sconosciuti, che mi stavano portando ad upgrades da migliaia e migliaia di euro. Ora invece credo che con qualche centinaio di euro prenderò una ciabatta e due cavi seri,avendo notato come è radicale il loro intervento. Naturalmente,essendo alla base di tutto, l'inserimento di un solo cavo dà più risultati sulla sorgente, permettendole di tirare fuori dal disco un segnale più naturale ed equilibrato di quanto la stessa sorgente riusciva a fare quando era male alimentata. Prima di buttare i propri soldi in upgrades magari non strettamente necessari è meglio tirare fuori da quello che si possiede il meglio che possono dare. Il cavo (come l'ambiente,a cui ho fatto importanti correttivi) è parte integrante del sistema, come il lettore,come i diffusori. Con cavi del supermercato si usa meno del 50% del loro potenziale, forse meno. Chiaramente per poter capire quanto detto ci vuole un orecchio capace di ascoltare, una mente che sappia aprirsi anziché essere tesa alla presa in giro di quello che non si capisce nel tentativo di imporre una propria presunta maggiore scaltrezza rispetto a chi capisce, ed un impianto che sia neutrale (niente ammorbidimenti né gonfiaggi che cammuffino le magagne) e capace di rivelare quello che c'è sotto la superficie di quello che la gente comune è abituata ad ascoltare. Insomma,se ascoltatore ed impianto sono entrambi uno o più gradini sotto,inutile discutere. Fermo restando che dall'importanza CRUCIALE del cavo in un impianto si arriva agli estremi della masturbazione mentale audiofila ed al business dello sfruttamento di certe malattie,ma è un altro discorso... Qui voglio solo dire che il cavo (sia di segnale che di potenza che di alimentazione) è un elemento cruciale come tutti gli elementi dell'impianto: ambiente, sorgente, amplificazione e diffusori.
 
Ciao,Biggy.Condivido quanto dici con il solo piccolo distinguo che legare la qualità del cavo al suo prezzo deve essere considerata una semplificazione eccessiva anche se utile quando usata con consapevolezza.La regola principe con i cavi è che bisogna sempre provarli .
Il tuo mi sembra un impianto equilibrato,con un equilibrio che non viene certo favorito dalla trasparenza delle B&W,nel senso che queste alzano l'asticella della sinergia molto in alto ,quindi più difficile da ottenere,ma naturalmente quando poi ci si arriva.....Questo e solo questo credo che sia il motivo per cui molti non amano le B&W,o il motivo per cui,anche quando le amano,quasi mai si è trattato di un amore a prima vista.
Non mi sorprende quindi che in un impianto simile al tuo anche i cavi abbiano da dire la loro.
Anzi nelle mie recenti esperienze sono arrivato alla conclusione,anche se parziale come sempre,che tanto più l'impianto è equilibrato tanto più il cavo è capace di imporre il proprio carattere all'impianto,senza perciò riuscire a comprometterne l'equilibrio.L'ultima è stata quella di provare a sostituire il Van Den Hull 102 nell'impianto di un amico e mi è parso che il 102 mi stesse dicendo: -Vedi quello che stai ascoltando è proprio il mio suono,quello che tu ben conosci,ma per cortesia toglimi di qui perchè io sono capace di ottima sinergia ,ma con impianti di più basso livello, per i quali soli io sono fatto e con i quali sono capace di farti ascoltare la musica,mentre adesso stai solo ascoltando un ottimo impianto.-
Ciao,Sebastiano.
 
@ Biggy,
sarebbe importante che nn ti fermassi all'effetto, è evidente che il cavo ha modificato il suono del tuo impianto, ma hai pensato al perchè? Che caratteristiche aveva il cavo provato, su che fenomeno interveniva, se fosse di commercio, un Eupen ad esempio, è già un'indicazione.
E più importante ancora x avere una risposta, perchè sulla sorgente meglio che sull'ampli?
Questi sintomi potrebbero portarti a quello che potrebbe essere un problema nascosto del tuo impianto....

Io un'idea chiaramente ce l'ho già ma andremmo OT.

Ciao, Davide.
 
Il cavo è un Cardas entry level... Dai infatti,ora non lasciare tutti con la curiosità :D ! Sinceramente non ho pensato alle ragioni per cui sul lettore ha avuto più effetto che sull'ampli, e su quale potrebbe essere il problema "nascosto" dell'impianto... Ora che mi dici così posso pensare che, cavo o non cavo, con questi diffusori l'ampli è già alle corde mentre il lettore beneficia di più di una migliore corrente. C'è anche da dire che mettendo il cavo sull'ampli non si ha un grande miglioramento perché a monte c'era comunque un segnale non trattato bene da una sorgente "mal nutrita",sarebbe interessante inserire un secondo cavo uguale sull'ampli,mantenendo quello sul lettore e vedere in queste condizioni che effetto ha. Vedremo,settimana entrante mi faccio dare altri cavi. Comunque in generale mi dicono che il cavo migliore "se lo merita" sempre il lettore.
 
iano ha detto:
A proposito di OT....
buona centesima pagina a tutti.
Il segnalare questo OT che, ricordo, non sono mai ammessi, poichè potevi dire la stessa cosa, ma all'interno di una risposta in tema, mi dà l'occasione per ricordare come il segnalare un fatto, anche banale, come verità incontrovertibile, senza il conforto di dati e condizioni ben certe e ripetibili da tutti, possa portare a verità che non sono assolute e che, potrebbero rivelarsi non come tali.

Tu dici "100 pagine", ma io ne vedo solo 38, altri, probabilmente, vedranno un valore intermedio, poichè la cosa dipende dal settaggio individuale del numero di messaggi visualizzabili per pagina.

Solo fornendo anche questo valore e stabilendo che sia quello di riferimento la notizia diventa "vera" per tutti, lo stesso vale per qualsiasi altro giudizio, in qualsiasi altro campo: "condizioni certe e ripetibili".

Ciao
 
nordata ha detto:
Solo fornendo anche questo valore e stabilendo che sia quello di riferimento la notizia diventa "vera" per tutti, lo stesso vale per qualsiasi altro giudizio, in qualsiasi altro campo: "condizioni certe e ripetibili".
Continuiamo così, neghiamo l'evidenza :cry:
 
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Messaggio inviato per errore.
Scusate.
Saluti
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Ultima modifica:
nordata ha detto:
senza il conforto di dati e condizioni ben certe e ripetibili da tutti, possa portare a verità che non sono assolute e che, potrebbero rivelarsi non come tali.



Ciao
Tutto dipende Nordata da cosa intendiamo coi termini che usiamo perchè il linguaggio non è mai assolutamente preciso,compreso quello matematico,anche se certamente in minor misura di quello che stiamo usando noi per comunicare. Secondo me se al posto di "verità incontrovertibile" mettiamo "verifica sperimentale ampiamente confermata entro i limiti delle umane possibilità" restiamo più coi piedi per terra.In base allo strumento di sperimentazione usato si potranno poi dare valori e diversi pesi al risultato.
Ma qualunque sia lo strumento scelto non ci sarà mai alcuna verità assoluta ,nè tanto meno incontrovertibile, a meno di non usare lo "strumento" della fede,che però strumento non è.Semmai strumenti,fra gli altri, sono le nostre orecchie,a cui possiamo dare un valore di soggettività e si potrà discutere quale peso assegnargli.Rimane il fatto che questi però sono strumenti che al pari di quelli scientifici,sebbene ognuno per la sua specificità e col valore che "soggettivamente" vogliamo assegnargli,ci permettono di interfacciarci e di interagire con la realtà,perchè questo è il loro scopo,non quello di sondare l'isondabile,insondabile che per quanto ne sappiamo potrebbe essere solo un puro concetto ,un indesiderato effetto collaterale del pure utile linguaggio con cui ci esprimiamo.Fin qui il mio soggettivo parere.
Poi non è vietato attribuire alla scienza come fai tu il compito di censore della verità a patto di rendersi conto che ciò deriva da una personale impostazione filosofica lecita ma non necessariamente condivisibile,o puramente soggettiva per quanto condivisibile.Allo stesso modo è lecito pensare che tentare di condividere su un forum le nostre soggettive sensazioni di ascolto è tempo perso,ma è proprio quando si capisce che tutto il tempo che ci è dato passare è tempo perso che ci si inizia a divertire,perchè solo allora iniziamo ad essere noi stessi e non lo strumento attraverso cui si vuole realizzare una teoria,un ideale.Certo su tali argomenti "non si contano le pagine scritte" e se a queste vi ho aggiunto l'ennesima è perchè è stato un piacere farlo augurandomi di poterla dividere con te.Come sai però per poter dividere dovremo escludere la divisione per zero,cosa incontrovertibilmente impossibile,ma in verità si tratta di una pura convenzione matematica,cioè umana,come umane sono le orecchie,la capacità di suggestionarsi e di costruire oggetti più o meno inutili.
Ciao,Sebastiano.
 
Prima il controllo e poi l'estensione.Siete d'accordo?
Per quanto sia legittima la voglia ,ad esempio,di bassi estesi,a cosa serve averli se non sono controllati.
Così per la mancanza di controllo il primo indiziato è l'ambiente.A salire poi vengono i diffusori e, volendo poi i cavi di potenza. Intrecciare più o meno strettamente i due poli di un cavo di potenza per ottenere un maggior controllo credo sia esperienza diffusa,anche se non necessariamente diffusamente condivisa,perchè ovviamente stiamo parlando di "banali cavi".
E di conseguenza che i cavi di segnale possano entrarci in tutto questo quindi non se ne parla prorprio.Vorrei allora colmare questa lacuna proprio perchè la mia esperienza mi dice che facciamo bene invece a parlarne. Anzi in verità il peso che questi comportano sul controllo dei bassi non mi appare secondo a nessuno.Perchè?perchè il suono prima di rimbombare per la stanza è stato visto passare attraverso attraverso questi.
Lo stesso ovviamente vale per gli alti e vale quindi in generale per gli estremi di banda,ma nel caso dei bassi la cosa si fà più interessante perchè appunto questi chiamano in causa pesantemente anche anche l'ambiente .
Se poi quello che dico è vero è anche facile da dimostrare.
Basta prendere un impianto con bassi non controllati e il cui controllo pure con il trattamento ambientale rimane insoddisfacente.Se vi trovate in queste condizioni sembra che l'unica cosa da fare sia allora cambiare le casse.
Se vi trovate in queste condizioni sono pronto a dimostrarvi che invece i colpevoli al 90% possono essere i cavi di segnale. Se siete d'accordo e/o se volete comunque azzardare una spiegazione teorica per quanto fin qui detto vi lascio la penna.
Ciao,Sebastiano.
 
iano ha detto:
Se vi trovate in queste condizioni sono pronto a dimostrarvi che invece i colpevoli al 90% possono essere i cavi di segnale. Se siete d'accordo e/o se volete comunque azzardare una spiegazione teorica per quanto fin qui detto vi lascio la penna.
Ciao,Sebastiano.
Estenderei il disconso ;)
Parlando solo di cavi, dividerei una buona percentuale anche sui cavi di potenza e l'esempio di pochi post più sopra (Kimber vs Aircom) ne è l'esempio pratico.
Aggiungerei al discorso cavi, anche lo smorzamento del finale, un buon finale, non deve essere solo in grado di muovere il cono dell'altoparlante, ma deve anche saperlo trattenere subito dopo l'impulso ;)
 
Non penserai che proprio io Puka disconosca l'importanza dei cavi di potenza? :)
E naturalmente anche del finale di potenza,ci mancherebbe.Pass docet.
Và da se poi che per chi ha accumulato una buona esperienza in merito,come te e me,inevitabilmente vi siano punti di convergenza,anche se io usato più fantasia e tu più discernimento.Ma alla fine quello che conta e il cumulo delle esperienze, la voglia di comunicare i buoni risultati raggiunti,e quindi anche i tentativi,a volte un pò naif (io) di darsi una spiegazione.Di provare ad inquadrare al meglio le esperienze in una griglia che abbia una parvenza di logica.
si parla spesso di componenti ideali,la cui descrizione nel caso dei cavi è anche molto semplice.E' il cavo che non c'è.
Cavo che qualunque buon tecnico quindi consiglia di approssimare,dove possibile,con un cavo corto.Così credo che con nessun altro componente si riesca ad andare realmente così vicini a quello che è l'ideale teorico.
Eppure io sento mormorare sui forum che questi cavi sono un pò deludenti,proprio come certe registrazioni audiophile prive di compressione che nessuno riesce a far suonare bene.:cry:
Ciao,Sebastiano
 
Visto che si parla di cavi di potenza.... io adesso alle mie klipsch rf 62 ho dei semplicissimi cavi di spessore 1,5 mi sembra e all'estremità il classico fili spellato e collegato a esse.... adesso mi chiedevo se metto dei cavi più seri e con finali a banana mi cambia qualcosa in termini di suono? Inoltre eventualmente come si infilano questi finali a banana?
 
Continua pure col filo spellato.L'importante è evitare l'ossidazione delle terminazioni spellate.Le banane hanno solo un valore di praticità.
Prova diversi cavi da elettricista con diverse sezioni.Potresti sentire nessuna differenza come una grande differenza.Scegli poi ad orecchio la sezione "giusta" e mantienila.Al massimo se vuoi passa ad un cavo in puro rame di pari geometria.Se poi riesci a trovare dei cavi flessibili prova anche ad intrecciarli.In genere così si ottiene un maggior controllo sui bassi.Se però sei già soddisfatto del suono del tuo impianto non fare niente di tutto ciò.:)
Ciao,Sebastiano.
 
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