Cavi e suggestione

Ciao,Siro.
Quanto affermi suona quindi come una smentita alla mia "teoria dei segnali piccoli" a meno che una testina MM non fornisca in uscita un segnale notevolmente già deteriorato rispetto ad una MC.
Ciao,Sebastiano.
 
confermo alcune cose dette da Iano e ne smentisco altre :)

se tu suoni un la 220hz, avrai armoniche a 440hz, a 660hz, a 880hz e così via. Anche se applichi un passa basso a 500hz percepisci lo stesso che la nota è un la 220hz. Questo però non signigica che se riproduci tutte le armoniche a 22000+220*n tu riesca a sentire un la 220h.

Seconde me si può invece percepire un battimento tra due frequenze ultrasoniche. Preciso inoltre che il battimento non comporta la cancellazione dei suoni iniziali. Come ho detto poco più su se io suono con il violino un la 440hz e un mi 660hz insieme, percepisco oltre ai due un leggero terzo suono basso a 220hz.
 
Quello che intendevo è che nel caso del collegamento testina->prephono oppure testina->stepup->phono è l'impedenza della testina che gioca il ruolo chiave. E l'impedenza delle MM è molto più alta delle MC. Di conseguenza la capacità dei cavi (e la schermatura pesa sensibilmente su questo parametro) può diventare critica per la MM (sia per il taglio degli acutissimi che per la modifica della risposta elettrica della testina stessa).
Nel caso delle MC, pur avendo meno ampiezza di uscita in termini di Volt, ciò nonostante sono meno sensibili ai cavi grazie alla bassa impedenza. Riguardo ai disturbi elettromagnatici che coprono i livelli bassissimi del segnale io credo che in generale la tattica migliore sia di dare più importanza al percorso del cavo che non alla schermatura. Lo stesso concetto secondo me vale anche per le elettroniche che vanno posizionate con molta attenzione per ridurre al minimo i disturbi reciproci.

Ciao,
Siro
 
Ultima modifica:
sc_ita ha detto:
la capacità dei cavi......può diventare critica per la MM (sia per il taglio degli acutissimi che per la modifica della risposta elettrica della testina stessa).
Direi che questo è un fatto conosciuto da moltissimo tempo.

Infatti viene sempre specificato il valore della capacità di carico per un dato tipo di testina MM, rimanendo sempre fisso il valore della resistenza, che è di 47 KOhm.

Solitamente attorno al centinaio di pF.

Per lo stesso motivo in moltissimi pre con ingresso fono c'è la possibilità di variare la capacità di ingresso in modo che sommandola a quella dei cavi originali del giradischi (anche questa molte volte dichiarata) si ottenga il valore indicato dal costruttore della testina.

Per le MC questo fatto è molto meno critico o non lo è affatto, mentre può variare, invece, il valore della resistenza di carico.

Pertanto se uno vuole realizzare dei cavi per un ingresso fono la prima cosa da ricercare sarà un capacità molto bassa, che può essere facilmente integrata al valore richiesto, mentre una capacità alta rende il tutto problematico (ma questa è comunque una regola che dovrebbe valere per qualsiasi tipo di cavo).

Ciao
 
Picander ha detto:
Seconde me si può invece percepire un battimento tra due frequenze ultrasoniche

Confermo ;)

Con due oscillatori in frequenza non udibile, sommando i segnali ed amplificandoli è anche verificabile praticamente ;)

D'altronde molti sintetizzatori e strumenti elettronici funzionano grazie al principio dei battimenti (onde ultrasoniche che, sommandosi, producono suoni in gamma udibile).

E' anche uno dei motivi per cui, in determinate situazioni, un LP può suonare meglio di un CD, nonostante le caratteristiche tecniche su carta inferiori.
 
picander, era solo un esempio a sostegno di quanto affermato.
Ho scritto "in determinate situazioni, un LP può suonare meglio di un CD" apposta per evitare la solita diatriba..

In ogni caso questa cosa è stata ampiamente dimostrata e abbastanza facile da comprendere (affianca il taglio netto sulle altre frequenze di un cd a quello più lento e graduale di una sorgente analogica).
 
Sulla effettiva rilevanza dei battimenti di frequenze ultrasoniche applicate alla riproduzione audio ho più di qualche dubbio, considerando l'effettiva capacità di riprodurre le frequenze ultrasoniche da parte di qualunque impianto di riproduzione (a partire dai diffusori). Ma direi che questo è un discorso che qui c'entra poco.
 
Picander ha detto:
confermo alcune cose dette da Iano e ne smentisco altre :)
Non vedo molte smentite nel tuo post. :) L'autore del manuale di acustica che ho citato azzarda con molta cautela che il sistema percettivo sia in grado di calcolare ciò che manca,e trovare il risultato equivale a sentirlo.Ripeto che non si tratta di nulla di strano.Quando sognate vedete immagini sentite sapori e ascoltate suoni.Tutto ciò è possibile perchè queste sensazioni sono già nel nostro archivio ed è sempre possibile trovarle in archivio e trovarle equivale a "provarle" nella condizione del sonno,cioè in una condizione in cui le sensazioni "reali" non interferiscono prendendo il sopravvento.
La capacità del sistema percettivo di calcolare quello che manca dipende però dal grado di relativa completezza dell'informazione.Quando le informazioni sono scarse può succedere che le possibili soluzioni non siano univoche e il sistema percettivo rimane incerto.Questo è ben dimostrato mediante esperimenti relativi ad illusioni ottiche,quando il sistema ,incerto fra due possibili interpretazioni, entra in "oscillazione" e non sapendo decidere qual'è la soluzione giusta passa da una percezione a quella alternativa in modo continuo.
Ci sta allora che riproducendo anche tutte e sole le armoniche ultrasoniche esso non riesca a risalire alla fondamentale,perchè esse hanno un minor "peso" per il sistema percettivo.
Poi non si tratterà di un calcolo come normalmente lo intendiamo.Ma come lo immagino io di un confronto fra ciò che si percepisce e ciò che esiste già in memoria.
Ciò che io credo sia importante per il sistema percettivo è dare una risposta in tempi veloci anche a scapito della precisione.
Ad esempio nel paragrafo da me citato si dice che si sente il tono a 200 hz che però fisicamente non esiste.E perchè non quello a 100 hz dato che i multipli di 200 sono anche multipli di 100?Evidentemente il sistema valuta quale delle due soluzioni sia più probabilmente corretta.E ad esempio applicando il rasoio di Occam la soluzione è 200.
Spero di non essere andato troppo OT.
Non sò quanto queste elucubrazioni c'entrano nel lavoro che sto facendo con i cavi.
Quello che posso dirvi è che,al livello in cui sono adesso,mettono in modo impietoso in evidenza i difetti di quello che è notoriamente l'anello debole della catena di riproduzione:"il sistema di diffusori".Ad esmpio le Klipsh Heresy III,che sembravano in questa ultima versione aver risolto molti problemi hanno invece ritirato fuori il loro suono a lama di coltello.Le B&W CM1 si sforzano in tutti i modi di tirare fuori i bassi che non hanno,nel senso che questo loro limite,seppur come da progetto, appare meno accettabile del solito.In quest'utimo caso meglio sarebbe se i cavi i bassi non li facessero proprio passare. Ne devo dedurre che adesso passano più e meglio di prima.
Ne devo dedurre che si avvicinano sempre più a quella trasparenza,che come è noto non è sempre la panacea per tutti gli impianti,anzi....forse per nessuno allo stato attuale.
Ciao,Sebastiano.
 
nordata ha detto:
....una capacità alta rende il tutto problematico (ma questa è comunque una regola che dovrebbe valere per qualsiasi tipo di cavo)...
Forse l'unico parametro rilevante per i cavi di segnale analogico è la capacità, oltre alla schermatura. Infatti i miei nuovi cavi hanno una capacità da primato: 12.2 pF/ft ;) .
 
non mi ero accorto che ci eravamo spostati sui cavi di segnale scusate :#)

in ogni caso rileggendomi indietro chiarifico una cosa che forse è sfuggita.
Se in un suono di violino a 220hz (con armoniche quindi in 220hz*n) passi un passaalto a 500 hz, senti ancora un LA2, ma molto secco e senza corpo (che si perde in quanto speriscono i medio bassi).
Quindi non viene percepito lo stesso suono originale, ma la stessa nota... con un suono molto più brutto :)
 
@antani
Son d'accordissimo.

antani ha detto:
...i i miei nuovi cavi hanno una capacità da primato: 12.2 pF/ft ;) .

Niente male!
Il mio miglior risultato finora si aggira sui 55 pF/metro per quelli con schermo scollegato della massa, e sui 90 pF/metro per quelli con schermo collegato (misure casereccie, cavo e connettori compresi, e naturalmente fatte con il normale multi-tester).

Ciao,
Siro
 
La prima impressione restituisce un netto miglioramento nel controllo dei bassi. In realtà dopo qualche ora di rodaggio emerge prepotente una maggiore immanenza delle medie frequenze, che restituiscono ogni minima informazione del messaggio sonoro. Il nero infrastrumentale diventa insondabile, mentre le la trama sonora, e soprattutto il microdettaglio, appare solidissima. La scena mi sembra ora arretrata di almeno 1 metro, ma solo per gli strumenti a percussione. Gli archi invece risultano scolpiti eppure ambrati, vagamente setosi. Ma quello che più di tutto stupisce è l'assoluta mancanza di fatica di ascolto, anche in sessioni prolungate. Come unico difetto direi l'estrema capacità di mettere in evidenza le imperfezioni dell'incisione.

Li consiglio comunque solo con finali di una certa prestanza, meglio se valvolari e in accoppiata a pre passivi. Assolutamente da sconsigliare per gli stato solido ad alta controreazione, la cui timbrica male si addice alla trasparenza radiografante di questi cavi.





































:D :D :D :D :D :D :D :D
 
antani ha detto:
Ma quello che più di tutto stupisce è l'assoluta mancanza di fatica di ascolto, anche in sessioni prolungate.
Una recensione bella quanto controversa.Ma quello che ho quotato mi sembra che tagli la testa al toro.Bravo Matteo.
Ciao,Sebastiano.
 
Top