Cavi e suggestione

Se non vogliamo mettere in discussione la logica dei componenti separati,intesa come utile alternativa a quella dei compattoni,possiamo anche considerare come fisiologica una evoluzione del mercato che non si sia limitata ad una moltiplicazione dei pani e dei pesci e sia andata in cerca del miracolo di una dieta alternativa con nuovi alimenti non necessariamente di pari digeribilità.Non tutti sono riusciti a digerire i cavi come contorno ad esempio.
Si potrebbero mettere su due gruppi di lavoro.Uno si occupa della messa a punto di un impianto assemblato con componenti come da navigata progettazione tradizionale comanda e l'altro di una catena "hi end" di costo confrontabile.Vediamo chi vince.Vediamo se al di là delle motivazioni che hanno portato all'hi end questa possa comunque essersi guadagnato un diritto di cittadinanza.
A quale gruppo volete partecipare?
I due impianti potrebbero essere assemblati in due case diverse nel tempo che ci vuole e con le apparecchiature messe a disposizione dai partecipanti ad ogni gruppo,e poi messi a confronto a distanza.
Io mi metto nel gruppo dei cattivi,o meglio diciamo che in qualche modo mi ci sono ritrovato e ci rimango.:D .Voi dove vi mettete?
Ciao,Sebastiano.
 
Vero quello che dici, ma non è detto che il finale che non risente del carico dei diffusori sia un buon amplificatore o almeno bensuonante... Qualsiasi amplificatore risente, chi più chi meno, del carico dei diffusori, quindi quello che dici è solo teoria ma nella pratica non si verifica mai... ;)
C'è chi come McIntosh mette i trasformatori d'uscita sui finali a transistor ma in quel caso li non ne risente l'ampli ma la prestazione sonica, il trasformatore è anche un "filtro" e quindi agisce pesantemente sulla prestazione.
 
antani ha detto:
A volte è più difficile, a volte è più facile..
Il tuo post è più che condivisibile Matteo.Sincera la tua ammissione che quella di riferimento è una indicazione vaga.Il fatto è che negli anni ottanta i Giapponesi questa cosa l'hanno presa maledettamente sul serio.Se queste sono le misurazioni giuste per valutare la qualità delle elettroniche,hanno detto,eccovi allora le apparecchiature perfette ,controllate pure e pure a costi irrisori.Peccato che oltre agli strumenti si sono dimenticati di usare le orecchie,almeno nell'ambito delle maglie larghe che anche la migliore delle teorie presenta.La reazione è stata una "sana" sorsata di anarchia progettuale,che ha portato alla ridefinizione di nuove misure non ancora giunta a compimento,ma sopratutto all'acquisizione della coscienza della loro relatività anche e sopratutto presso il grande pubblico.
Rimane il fatto che senza bisogno di tirare in ballo la premeditazione ci ritroviamo oggi col principale frutto di questo peccato, il cavo,con tutto il suo contorno di suggestioni che volete,e che,ormai ne sono convinto, nessuna prova in cieco potrà dirimere,a meno che questa non possa essere qualcosa in più,ma nulla di meno di un normale ascolto,quello che tutti noi facciamo a casa nostra.E così al momento non mi pare che sia.
Cosa dovrei dire allora Matteo del fatto che nel test a casa tua il tuo finale autocostruito suonava esattamente come il blasonato finale dagli occhi blu,(per tacer dei cavi), che non ha mai smesso di essere collocato ai vertici del mercato e della considerazione audiofila fin dai tempi in cui si faceva di teoria virtù?
Ciao,Sebastiano
 
Ultima modifica:
Io a casa ho dei cavi di potenza e di segnale autocostruiti da me con base cavo Aircom plus.
Ho fatto ripetuti ascolti.
All'inizio avevo 2 cavi di potenza standard e 2 cavi di segnale standard (piccoli, fini, rosso e nero per intenderci).

Suono: discreto.. bell'impianto.

Primo upgrade: cavi di segnale autocostruiti (diametro circa 1cm, cavo molto rigido).

Suono (dopo qualche giorno di rodaggio): nettamente superiore: più limpido, più frequenze, più profondità di suono, bassi più corposi.

Secondo upgrade: cavi di potenza autocostruiti (diametro circa 1cm, cavo molto rigido).

Suono (dopo qualche giorno di rodaggio): nettamente superiore al precedente: bassi ancora più pieni, più profondi, frequenze alte più pulite, maggiore distinzione e aria tra gli strumenti, scena più ampia.

Vi assicuro che non è suggestione.. il miglioramento è netto ed evidente.. poi si può dire quel che si vuole.. l'importante è la soddisfazione personale ed essere contenti di come suona un impianto.

Il mio ora suona veramente bene, armonioso, bilanciato, versatile.

E la spesa per i cavi, in questo modo, è veramente irrisoria.. (cavi di potenza e di segnale aircom plus autocostruiti, come i miei, sono stati paragonati alla resa di cavi da 1000 euro al metro).

:cool:
 
@sheryx
Secondo alcuni i risultati che hai ottenuto dipendono dal fatto che i componenti del tuo impianto sono mal progettati.Quali sono?
Secondo me erano i tuoi cavi precedenti ad essere scadenti.E quali erano l'hai detto.
Ma comunque stiano le cose sono d'accordo con te,l'imporatante è essere soddisfatti,e se si è trattato di una illusione il tempo ce lo dirà.
Mi sembra di capire che i tuoi cavi di segnale e di potenza hanno la stessa sezione.E' cosiì?
Quelli che sto usando io al momento,auotocostruiti,sono addirittura lo stesso cavo.
E a proposito.Perchè mai non dovrebbero avere la stessa sezione e la stessa struttura?
Ciao,Sebastiano.
 
Avete letto l'ultimo CHT?
Vi è un interessantissima prova, con tanto di misure, sui cavi di segnale ;)

Un semplice oscilloscopio, qualcosa evidenzia :D

Ciao
Antonio
 
Puka ha detto:
Avete letto l'ultimo CHT?
Vi è un interessantissima prova, con tanto di misure, sui cavi di segnale ;)



Ciao
Antonio
Interessante,e alla luce dell'articolo ho rifatto per l'ennesima volta delle prove schermando i cavi in modo un poco più serio e soprattutto stando attento a non lasciare buchi nella schermatura.A lavoro ultimato vi posterò le mie impressioni,comunque la prima impressione è che come da misure il cavo schermato risulta più analitico ma non necessariamente più piacevole nonostante che la scena acustica risulti quasi olografica.Forse perchè pur essendo più profonda si perde un pò l'effetto monitor,cosa che avevo cercato di ottenere ed avevo ottenuto ultimamente con una certa goduria all'ascolto.
Certo chi crede ancora al mito della riproduzione fedele si scandalizzera.
Direi altro ,ma mi rendo che questo basta per prendermi la prima bordata di ...uhhh!:D
Ciao,Sebastiano.
 
Continuo con le mie impressioni in diretta avendo schermato un'altro cavo,diverso dal precedente e che invece della scena acustica privilegia il timbro.Anche qui le "buone" caratteristiche del cavo,e cioè il senso di realismo che sà dare un timbro ben riprodotto vengono accentuate con la schermatura.Ma anche qui c'è una piccola perdita di piacere all'ascolto.La contraddizione qui appare ancora più forte,perchè è certamente strano preferire ad una voce umana più realistica una meno realistica.
Boh!?:eek:
A presto,ciao,Sebastiano.
 
@Benegi.
In effetti Giancarlo al meglio non c'è mai fine,ma la sua ricerca senza fine ha senso solo se diventa un piacere in sè.Per quanto riguarda le apparenti contraddizioni che ho postato precedentemente si sono risolte avvicinando gli assi dei due poli,caldo e freddo,che il tipo di schermatura da me usato aveva allontanato.
La schermatura così ha palesato solo i suoi lati positivi.
A questo punto potrei ritenermi più che soddisfatto,è vero,perchè i "parametri segreti" da me usati nella costruzione dei cavi sono arrivati alla loro ottimizzazione,se è vero che adesso per variare i risultati all'ascolto del cavo non mi resta che lavorare su capacità ,induttanzae ,schermatura,,cioè tutti quei parametri classicamente considerati.Il peso e le dimensioni adesso sono proprio da pitone e i connettori non ce la fanno proprio a reggerli.Oggi devo andare a casa di un amico a provarli e mi sono accorto che metà dei contatti sono già andati.
Così mi sono dovuto alzare a quest'ora da lupi per rimediare.:(
Ciao,Sebastiano.:)
 
iano ha detto:
In effetti Giancarlo al meglio non c'è mai fine
Tempo fa ti avrei dato ragione da vendere, ora un pò meno
ma la sua ricerca senza fine ha senso solo se diventa un piacere in sè.
Come a dire che... non è la meta che conta ma il persorso per arrivare ad essa ;)

Così anche l'anima si mette in pace, al contrario dell'udito che deve fare gli straordinari :D

Comunque, in bocca al lupo. :cool:
 
@Benegi.
Se non fosse per il nome diverso potresti essere me stesso che scrive dal futuro con qualche kilo di saggezza in più.:)
Ciao,Sebastiano.
 
Sebastiano. fosse per me sarei già corso in quel di genova (coglierei l'occasione per salutare zia e cugini) per vedere e sentire i tuoi pitoni, ma purtroppo :rolleyes:..... anche perchè sarebbe di sicuro piacere conoscere una persona tanto a modo e nel contempo caparbia nelle sue convinzioni. ;)
 
benegi ha detto:
Sebastiano. fosse per me sarei già corso in quel di genova
In effetti Giarcarlo,ammetto che ho mancato, perchè già da un pezzo avrei dovuto invitarvi tutti nel mio magazzino laboratorio,ma questo avrebbe significato mettere a posto il magazzino,il che credimi mi peserà più che i dieci anni di lavoro fatto sui cavi.Ma mi riprometto di farlo anche perchè il lavoro di fatto è finito.E questa volta ne sono certo.E' vero è dieci anni che lo dico...
Potrei quindi provare a tirare le somme delle pur poche prove che sono riuscito a fare a casa di alcuni di voi,anche di altri forum.Riassumendo,quando i cavi inseriti nell'impianto di prova hanno fatto la differenza, circa 4 volte su 6,hanno vinto su XLO,due volte, e pareggiato con un Kimber e un Nordost ,nel senso che il padrone dell'impianto li avrebbe cambiati coi suoi o ugualmente si sarebbe tenuto i suoi,ma non nel senso che suonavano uguali.Si tenga conto inoltre,e scusate se tiro acqua al mio mulino che per le prove i miei cavi sono stati inseriti in impianti sconosciuti i cui cavi erano stati scelti dai padroni dopo tante prove di diverse marche di cavi.Le altre due volte,una quella a casa di Matteo, Antani, hanno pareggiato con due cavi "ciofeca",ma qui nel senso che hanno suonato proprio alla pari.Insomma perso non hanno mai perso.In tutti i casi si trattava comunque di ottimi impianti dove regnava sinergia,cavi compresi.
La conclusione quindi,ovviamente parzialissima a causa delle poche prove,e inoltre chiamando a testimoniare le altrettanto parzialissime orecchie,è che,da un lato cresce in me ormai il forte sospetto che le elettroniche moderne,qualunque ne sia il motivo,sono molto sensibili ai cavi,senza che questo implichi che suonino meglio delle vecchie elettroniche a questi insensibili,dall'altro sembra che io abbia trovato i cavi per far suonare bene i due terzi(dato in continuo aggiornamento,spero) degli impianti moderni.
Un'altro dato interessante che risulta alle mie orecchie e che suona come una bestemmia, lo sò,è che sono dei cavi trasparenti e allo stesso tempo pieni di carattere e non posso neanche dire come mi piacerebbe di aver messo dentro ad essi il mio di carattere.Perchè se così fosse allora non avrei che da proporvi un solo cavo.In effetti sono teoricamente infiniti ed uno meglio dell'altro e la loro qualità è in direttamente proporzionale alla loro difficoltà costruttiva.Ma basta ammorbarvi con le mie chiacchiere.E' ora di mettere ordine per invitarvi alla prova dei fatti.
Ciao,Sebastiano.
P.S. A proposito ,mi pare che Telstar avrebbe voluto provare i miei cavi di potenza,e siccome finalmente ho finito due pitoni da 2,5 metri,vado a spulciare fra le vecchie MP per trovare quella di Telstar.Nel caso vi faremo sapere.
 
Iano... spero tu non mi abbia frainteso, il mio non voleva essere un sollecito od un autoinvito, volevo solo portarti a conoscenza che sarei inservibile al tuo scopo, il mio udito non è più quello di un tempo.... giusto per usare un'eufemismo.

ciao
 
Di sicuro,Giancarlo, l'orecchio non s'è evoluto per ascoltare musica,e tuttavia lo fà e continua a farlo anche quando subentrano problemi.Poi credo che nessuno qui voglia spaccare le note in due.
Ho conosciuto un progettista il quale,beata ingenuità,ammetteva la sua sordità.E' bravo,non è bravo?Diciamo che ci vive.
Per il resto,Brescia-Genova...3 ore di treno.E io sono a dieci minuti dalla stazione.
Tornando a parlare dei famigerati cavi senza dilungarmi troppo sto maturando l'idea che il problema cavi sia sorto quando le moderne elettroniche hanno iniziato a proporre una dinamica sconosciuta alle apparecchiature vintage.
E' vero ,prevengo le vostre critiche,le ho dette tutte e questa mancava.:D
Ciao,Sebastiano.
 
Gli incontri si sono arenati???? fin'ora tutte chiacchere :blah:
L'invito a casa mia è sempre valido, sentiamo chi la spara più grossa :sofico: :sofico:

Ciao
Antonio
 
Ben ritrovato Antonio.
Sarei io quello che le spara grosse?E allora eccomi.:D
Io suddividerei gli invitati in tre categorie.
1.Autocostruttori di cavi,senza escludere costruttori/ operatori,anzi.
2.Possessori di cavi commerciali che ,al di là del costo,ritengono di essere incappati in un filo "magico".
3.Ultimi ,ma non ultimi, gli scettici ad oltranza.
Io fisserei allora una data e male che vada saremmo in due Antonio.
Se poi questo avviene fra una decina di giorni dovrebbero essere pronti due cavi veramente magici.Intanto vi consiglio di andare sul seguente sito .
http://fisicaondemusica.unimore.it/Effetti_e_illusioni_acustiche.html
Laddove si distigue la nota di Tartini come un effetto ,distinguendolo da quello della fondamentale mancante che invece è una pura illusione uditiva.
Dopo tale lettura potreste concordare con me che è venuto il momento di smetterla di parlare di "riproduzione fedele" ed iniziare a parlare di "riproduzione efficace".
Sembra infatti che il sistema percettivo sia più interessato all'utilità della percezione più che alla percezione della realtà.Potrebbe essere il degno epilogo di questa lunga discussione con ciliegina sulla torta a casa di Puka.
Ciao,Sebastiano.
 
Top