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Ciao Fabio,
Citazione:
Originariamente scritto da
adslinkato
..... lo Steinway Lyngdorf P300, con decodifica di 16 canali nativi e il supporto fino a 256 altoparlanti ......
..... Lyngdorf MP-60 .... dotata di uscite bilanciate per 16 canali, 8 entrate HDMI e 3 uscite (una HDBaseT) ....
La genesi dei due prodotti è simile, anche se in termpi diversi.
Peter Lyngdorf è una presenza costante nel mondo audio (soprattutto high end) ed è un vulcanico imprenditore che fra l'altro, oggi, è anche socio in questa Società che produce chicche tecnologiche senza pari (al momento): https://purifi-audio.com/about/
Non a caso, seppure da sempre fedele al concetto di digitale con correzione acustica (in high-end, si si, anche quando tutti gli "altri audiofili" sognavano triodi in push-pull da 8W, basi in pietra lavica ed olio di pinna di pescecane ...), i prossimi finali saranno dotati della (anche) "sua" tecnologia EIGENTAKT, come attualmente NAD, sempre vicina a Lyngdorf per il suo passato in Azienda.
La "leggenda" racconta che la Steinway & Sons (storica azienda tedesco/americana di pianoforti) fosse alla ricerca di un sistema audio capace di riprodurre fedelmente "senza se e senza ma" il suono dei propri pianoforti, sia in sala da cencerti che nei saloni privati dei facoltosi clienti, e che sia arrivata da P.Lyngdorf con questa richiesta, non raccolta in toto da nessun altro.
Sempre secondo la leggenda sarebbe poi quindi nato il "mitico" sistema Model D (https://steinwaylyngdorf.com/steinway-sons-model-d/) ancora ad oggi assoluto flagship del Brand. Si narra infatti che da una prova in doppio cieco con musicisti, pianisti e direttori d'orchestra organizzata in una Hall prestigiosa con un pianoforte a coda da concerto modello XXX (non me lo ricordo onstamente, il riferimento assoluto per questa azienda) ed il Model D nella stessa sala, calibrato e messo in condizioni ottimali, non sia stato possibile ai più riconoscere l'esibizione live da quella riprodotta poi dal sistema di trasduttori.
Senza scomodare miti e leggende, comunque, se si ha la possibilità di ascoltare il sistema (io ci sono riuscito), si rimane davvero impressionati per la naturalezza, la coerenza di riproduzione e la "veridicità" del messaggio riproposto, non solo con musica classica o da concerto, ma anche con gli altri generi musicali.
Pur essendo amplificato in digitale e poi calibrato con un sistema di Room Correction (di cui parlo a breve), cosa che dovrebbe, appunto, far "rabbrividire" gli audiofili.
Da quella joint venture il fatto che ci siano due linee di prodotti, una più "audiophile" con diverse casse (Steinway Lyngdorf), ed una più votata alle elettroniche ed ai concetti di musica "digitale" cari al buon Paul (Lyngdorf). Oggi i due siti sono riuniti sotto un unico portale (definito "universe"), ma fino a qualche tempo fa erano proprio divisi. E se le informazioni in mio possesso sono corrette, piano piano si arriverà ad una convergenza totale e prodotti divisi per categorie ed utilizzo (presente Anthem ed Anthem Statement ? Solo per fare il primo esempio che mi è venuto in mente).
Tornando ai prodotti, il P300 ha un'uscita opzionale AES67, per gli amici Dante, e quindi potrebbe da fare anche centro nevralgico di un sistema multi-room high res, oltre a due altri slot per schede opzionali così da collegare un server DCI (mi pare che solo Datasat avesse questa funzione, ma non vorrei sbagliarmi) o una serie di I/O AES/EBU digitali con connettore multipolare (lo standard, in questi casi).
Il Modello MP-60 è più recente, e difatti "perde" Dante per una HDBaseT che però a conti fatti è meno utilizzabile oggi come oggi, essendo uno standard che non ha preso così piede nel mercato consumer, soprattutto lato video (basterebbe un normale Cat 6 per arrivare anche a diverse decine di metri fra questo processore ed il display/proiettore).
Entrambi usano fieramente l'algoritmo proprietario "RoomPerfect™ room correction" ed un "intelligent bass management" sempre proprietario. Per onore di cronaca, questa base è anche poi sviluppata parzialmentente come OEM da McIntosh (https://www.mcintoshlabs.com/product...roducts/MEN220 per anche MX160 e MX170 https://www.mcintoshlabs.com/product...ocessors/MX170 ) che però non ho mai avuto la fortuna/possibilità di sentire dal vivo.
Insomma, parliamo di filosofia scandinava/nordica ai massimi livelli di implementazione. Sono forse poco conosciuti da noi, ma non per questo meno "buoni". Se si ha il budget a disposizione, consiglio caldamente di cercare di fare una prova di ascolto/visione con questi sistemi; probabilmente ci sarebbero delle buone ed inaspettate sorprese.
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ho versato litri di saliva mentre leggevo, ma un giorno arriverò al transport digitale verso i diffusori, cosa a cui ambisco da anni, ma per motivi soprattutto di costi non ho mai potuto perseguire
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Se hai visto Ale, la "parte Steinway Lyngdorf" è fatta proprio così: che tu vada alle "casse" (amplificate) o ai finali digitali, hai solo il cavo proprietario di collegamento (Cat6 credo).
Questo lo rende un sistema chiuso (anche se offre di tutto, multi room compreso), ma il concetto è davvero interessante.
Anche per me è "il punto di arrivo".
Gli scandinavi sono avanti su questi concetti, addirittura direttamente wireless in alcune recenti applicazioni:
https://system-audio.com/product-cat...less-speakers/
https://www.buchardtaudio.com/products
(che secondo me sono "parenti" anche se non ho prove di questo fatto, ma ci trovo tante analogie)
Ed in generale quelli legati allo standard WISA.
Il futuro è tracciato :read::mano:
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Citazione:
Originariamente scritto da
AlbertoPN
Stefano, solo per conferma, comunque anche la serie 32 "più carrozzata" esce al massimo con 16 canali digitali, mai con tutti e 32.
Mi rendo conto che può essere più una mia "fisima" che altro, ma certo se si volesse migliorare la sezione DAC di questi Trinnov, sarebbe interessante poterlo fare in toto. Oppure usare casse attiv..........[CUT]
Ammetto di non aver mai sentito l'esigenza di andare oltre, quindi mi sono sempre accontentato di quello che offre una macchina del genere. Forse anche perchè più di 16 canali (sub esclusi) non mi è mai capitato di doverne usare in ambito domestico.
chapeau! :ave:
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Eh eh eh ... avevo premesso essere una mia "fisima" .... ma se mi lasci campo libero .... ne usiamo sicuramente più di 16 :sofico:
Comunque, a parte tutto (avevo scritto a Trinnov e mi aveva risposto il CEO della divisione USA se non sbaglio), fare un Altitude 32 full digital potrebbe avere il suo perchè. Ma mi pare mi abbia detto che non rientrava al momento nei loro piani, a differenza dell'implementazione di Dante o altre features.
Comunque avere un'azienda dietro, viva e presente, che ascolta le esigenze ed il mercato, è fondamentale tanto quanto avere un processore eccezionale come è questo Trinnov ! :mano:
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Citazione:
Comunque avere un'azienda dietro, viva e presente, che ascolta le esigenze ed il mercatino, è fondamentale tanto quanto avere un processore eccezionale come è questo Trinnov !
E su questo, come rivenditore, non puoi che avere la mia più totale approvazione :O
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