Preoccupazioni da audiofili. Sono giustificate?

Parlando di impianti "esplosivi" visto che sei di Bergamo, dalle tue parti ci sarebbe il plurisospeso:D Moris che sta allestendo un impianto davvero atomico con componenti attivi Genelec, Oppo 105 modificato e Krell Hts 7.1 modificato...penso che una roba così sia davvero difficile trovarla in giro....
 
Sì, ne so qualcosina... :fiufiu:

La verità?

Ho seguito con molto interesse - sul forum - le pirotecniche evoluzioni del vulcanico Moris, così come l'evolversi di tanti altri progetti di salette Home Theater (o theatre). Non sono per nulla interessato all'aspetto video, ma è indubbio che anche la progettazione e la realizzazione della parte audio è talmente ben curata e descritta in quelle discussioni, da sollecitare inevitabilmente la mia curiosità riguardo i risultati.
Per dirla tutta, già ho ricevuto un invito (in zona Lodi, quindi accessibile anche per un pantofolaio come me).
Dovrei solo decidermi a passare* dalla teoria (lettura) alla pratica (ascolti fatti altrove), vincendo la mia consolidata pigrizia (e anche una certa timidezza/ritrosia ad affrontare nuovi incontri di persona); non sarà facile. Vedremo.
(Intanto lascio montare la curiosità come la panna... :D ).

*Sarebbe più corretto dire "tornare". Un po' ne ho passate, in tempi per me molto più "avventurosi" dell'attuale.
 
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Questa è micidiale. Un affresco con 7 pennellate (5 parole, una virgola e un punto).
Ovvero: come svelare col minimo sforzo il lato assurdo/ridicolo di un titolo.

Hai dipinto bene una condizione in cui non stento a riconoscermi.

Eh già, anzi aggiungo che a volte l'ascolto soddisfacente del mio impianto mi spinge a cercare nuova musica, diverse esecuzioni degli stessi pezzi, oppure andare alla scoperta di generi strani, nuovi autori ecc. Inizialmente è solo una curiosità e ricerca di un'incisione buona, sul come si sente, ma poi diventa emozione. Altre volte succede il contrario, mi emoziono e non penso ad altro, le casse spariscono, sono solo un mezzo.

Così che effettivamente quello della musica ---> audio ---> musica ---> audio è un cerchio che si autoalimenta in cui nessuno dei due anelli della catena è preponderante, se non in certi periodi.
 
diverse esecuzioni degli stessi pezzi

Qui ti seguo.

oppure andare alla scoperta di generi strani, nuovi autori ecc. Inizialmente è solo una curiosità e ricerca di un'incisione buona, sul come si sente, ma poi diventa emozione.

Qui, purtroppo per me, molto meno.
Succede che mi colgano momentanee "infatuazioni", ma presto ridimensiono l'entusiasmo e accantono le nuove scoperte, per tornare inevitabilmente ai ben più coinvolgenti "vecchi amori" fosse anche solo per una breve rimpatriata. :old:

Due esempi tra gli ultimi: Hiromi e R. Waters (Amused to death); prima ancora Diana Krall...
...E adesso sto godendomi i vecchi ELP!!!

Oppure reagisco a nuove proposte ( http://www.avmagazine.it/forum/94-cd-vinile-e-altri-media-stereo/6989-le-migliori-incisioni/page44 ) con indifferenza: Audiophile Percussions di Gabrielle Roth & the Mirrors.
Cresciuto con Santana (ma non solo) e i suoi fantastici percussionisti, non riesco a non trovarlo... spento e soporifero.
O con fastidio, addirittura: Mike Patton - Mondo Cane.
Di questo non son riuscito a portare a termine l'ascolto; latte alle ginocchia a profusione!

mi emoziono e non penso ad altro, le casse spariscono, sono solo un mezzo

Qui torno a seguirti.
È necessario ribadire che sono i momenti più belli?
 
No, non credo sia necessario.

Per il resto si entra in un campo che coinvolge anche ed inevitabilmente i gusti personali. A me "Amused to death" non mi sembra nulla di che, per dirne una, e con Mondo Cane avrei la tua stessa reazione.
Le percussioni di quel CD invece le trovo carine, diverse dal solito, altro titolo esotico che coinvolge percussioni è Asian Roots se non erro.

Ma non è tanto quello quanto il fatto che nascosti tra etichette "audiofile" e compilation alle volte si trovano compositori, musicisti, autori o cantautori che sono delle vere e proprie perle quasi sempre misconosciute. L'ultimo in ordine di tempo che mi sta mettendo in difficoltà sul lato emotivo è John Tavener ('Ikon of Eros' - 'The Protecting Veil' ecc...). Però è a gusto personale, sono pronto a scommettere che a molti farebbe schifo.
 
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Visti i due commenti precedenti...

Per discutere in modo del tutto libero sulle nostre musiche preferite (o su quelle che non sopportiamo, magari prendendoci amichevolmente in giro) dovremmo spostarci nell'apposita discussione.
Opssss. Non c'è (o non la trovo?). Ce ne sono circoscritte a generi specifici (jazz, progressive, barocco...), dedicate a supporti specifici (vinile, Sacd...), incentrate sulla qualità tecnica (Le migliori incisioni).

Tipo che uno dice: "Ho ascoltato il tal brano e trovo che contenga uno straordinario assolo di chitarra. Peccato che l'accompagnamento alla batteria sia un po' troppo convenzionale."
Un altro ricara: "La batteria è anche registrata male (sembra in cantina). Però l'assolo è davvero bello".
Un terzo: "Non mi ha entusiasmato: scale velocissime ma poca fantasia. Sentite questo, piuttosto, e fate caso allo stupendo dialogo col basso (registrato benissimo, peraltro)."
"Ehi, da me quel basso non sembra registrato così bene: ha il tal difetto."
...

Insomma, considerazioni artistiche e tecniche in libertà.

Potrei intitolarlo... mmm... "Accapigliamoci sui nostri gusti musicali".
Oppure... non so.

Dite che è una str....ta?

Forse avete ragione. Come non detto.
 
Spero di avere compreso l'asse portante di questo scambio ormai semi-epistolare e una idea me la sono fatta: ho la sensazione che in questi anni abbiamo raggiunto un momento di massimo, di picco nella varietà dell'offerta sul come riprodurre e assaporare ciò che in realtà ci piace così tanto: la musica - mi spiego:

a) sorgenti: computer, lettori CD , lettori SACD, DAC di ogni tipo, la rete direttamente. analogico - cinghia - traz diretta (MM - MC) .. etc .... etc...

b) amplificazioni: integrate - pre - finale , SS - valvole, classe A, AB, classe fredda

c) diffusori: elettrostatici , dinamici , ibridi, cassa chiusa , bass reflex, linea di trasmissione, alta efficienza , monovia, etc... etc..

d) ancillaries: cavi , condizionatori di rete etc... etc.....


Il tutto spalmato su una ulteriore dimensione che è il costo---


Partendo da qui a me non sorprende per nulla che un cosiddetto neofita si trovi spaesato e che magari chieda consiglio cercando un allineamento tra le proprie aspettative, la propria passione ed il suo budget e che magari il negoziante in un primo momento possa incutere un poco di timore.

Questa situazione così espansiva e quindi ad alta entropia e un poco disordinata è per me più positiva che negativa: c'è più scelta - ci sono più variabili su cui fare leva -- una pletora di prezzi più ampia, per trovare il proprio optimum. Ne guadagnano le orecchie.

Saluti
Jakob
 
mah io a parte trovare notevole miglioramento (nel senso che prima avevo un uuummmhhhh fastidiosissimo) dopo aver tirato una linea dedicata dal contatore e fatto l'impianto di messa a terra non credo che cambiare un cavo di alimentazione possa stravolgere più di tanto...

La mia "preoccupazione" in questo momento, riguardo le correnti, è di eliminare la +5 V dal cavo usb dell'interfaccia, poichè non serve...c'è chi dice apporti miglioramento:D vedremo, anzi sentiremo!!! Anche perchè è a costo 0, basta un pezzettino di isolante sul piedino del cavo....
 
Sicuramente i cavi possono portare disturbi o ronzii, dipende dall'ambiente in cui sono sistemati e come.

Queste cose rientrano nella normalità, mi sembra quasi elementare che se si sente del ronzio o del rumore di fondo in un impianto Hi-Fi (che sia appena degno di questo nome) bisogna ricercarne la causa, non si deve sentire nulla quando non c'è alcun segnale all'ingresso.

Ma detto questo e risolto il problema, specialmente per quanto riguarda i cavi di alimentazione (do per scontato che siano dimensionati per la corrente che devono trasportare) la cosa finisce lì.

Non è il caso di arrivare a procedure del tipo: canalina per cavi di alimentazione che corre in alto sulla parete, quella con i cavi di segnale sulla parte bassa ( o viceversa, dipendeva anche da altre cose) e possibilmente su pareti diverse, ed a ogni cavo di segnale che installavo (o gruppi) verificavo strumentalmente (oscilloscopio) che non ci fossero disturbi (quando ne devi tirare decine e decine attraversando ambienti vari è meglio verificare subito).

Non dico di arrivare a questi limiti (io procedevo in tal modo), in un ambiente living non è il caso, ma espletate le formalità di base voglio vedere se un cavo di alimentazione porta cambiamenti "meglio che cambiare imoinanto".

Ciao
 
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Si si.. Cambia anche il cavo di alimentazione del modem ADSL... Otterrai una velocità da fibra ottica!
 
http://www.avmagazine.it/forum/92-p...diffusori-stereo/257205-info-mcintosh-ma-6900


"premetto che a me piace un ampli dinamico, potenza da vendere, e con medio alti perfetti :-) cosa che ha tutto il mio attuale ampli, ma da appassionato cerco sempre di piu"

...e non si capisce cosa.
A me SEMBRA un approccio piuttosto rischioso.
Il rischio è di infatuarsi di un oggetto solo perché nuovo e magari "bello"..., per rendersi conto solo in seguito di aver magari fatto una mossa avventata, spinti da una smania immotivata di cambiamento a ogni costo.
Non che debba finire per forza così, ma insomma...
 
Quello è il minimo.
Ma sai... L'ascolto una-tantum, in condizioni diverse dal solito, il desiderio del nuovo e il relativo condizionamento...
Primo: chiarire a se stessi cosa si va cercando.
Secondo: più di un ascolto, a distanza non troppo ravvicinata, possibilmente in condizioni di assoluto relax (non in negozio, non col commesso e/o altri clienti che ti dicono questo e quello; sì, a casa tua... metti quel disco che ti è venuto in mente in quel momento, regoli il volume come ti pare...).
 
C'è il rischio, per quello che si dovrebbe ascoltare sempre le cose a paragone, con le proprie musiche, a parità di condizioni, per farsi un'idea. Poi, se c'è la possibilità meglio provare quello che convince di più anche a casa.

Purtroppo molti si lasciano condizionare dal marchio e altri fattori (a cui aggiungo commessi, negozianti che tirano sempre un po' acqua al proprio mulino).
 
Non sto a dilungarmi sui particolari.
Sta di fatto che io stesso acquistai un pre e due finali McIntosh (tutt'ora in mio possesso).
Provati a casa, ecc. ecc. Nonostante ciò, sono costretto a riconoscere che la brama di possedere gli oggetti dagli occhioni blu ebbe un peso rilevante nelle decisioni d'acquisto. Oggi, col senno di poi, agirei diversamente.
Non che tutti debbano essere suggestionabili come lo fu il sottoscritto, ma ritengo che mettere in guardia su certi meccanismi non sia una cattiva azione (un "bravo" a criMan che l'ha fatto nella discussione linkata - Commento 8).
Poi può essere che sia necessario sbagliare di persona per imparare; spesso lo è.
Così come può essere che una scelta dettata anche da fattori estetici si possa rivelare azzeccata.
 
Signori, i mie complimenti (per quanto possano valere) per la discussione molto piacevole, equilibrata e divertente (non posso negare che la storia del cavo abbia fatto nascere il sorriso sul mio volto). Ho letto tutto con in sottofondo "David Palmer and The Royal Philarmonic Orchestra - The Music of Pink Floyd) che ha aggiunto una piacevole emozione.

Adesso esco dall'OT... Personalmente credo che la cosa più importante sia la consapevolezza dell'atto. Si possono anche comprare le prolunghe di corrente "esoteriche" a patto di essere consapevoli del reale motivo alla base della scelta che, secondo me, è quasi sempre la pura soddisfazione personale. Qualche tempo fa comprai un finale per il mio sinto (con tanto di discussione su questo forum, ovviamente :-)) e subito dopo averlo collegato ecco lo stupore immediato per l'incredibile miglioramento. In quel momento ho realizzato il potere immenso della mente. Ed ho deciso di non fare nessuna prova aggiuntiva nel tentativo di meglio quantificare le differenze; semplicemente perchè adesso mi sento soddisfatto e l'effetto placebo potrebbe venire meno! E alla fine credo di aver comprato il finale per il puro piacere di averne uno.

Permettetemi una seconda osservazione. Purtroppo credo (ma spero di sbagliarmi) che in generale manchi, specialmente tra i più giovani, un approccio (e di base un'educazione) scientifico che porta a quel sano scetticismo fondamentale per sapersi e potersi difendere da maghi e stregoni. E questo vale nell'Hi-Fi come in tutto il resto. E fa rabbia che succeda proprio oggi, in un momento in cui tanta informazione è a portata di tutti. E questo non significa essere scientisti; significa solo chiedersi come possa l'amplificatore suonare diversamente dopo una serie di carezze al telaio....

Buona serata a tutti.
 
Sono d'accordissimo sulla parte finale.

Sul finale che hai aggiunto invece confermo che non è solo effetto placebo. Visto che di prove ne ho fatte molte coi finali, fino a sceglierne uno. Ma non per il piacere di averlo quanto per il risultato. Per cui da questo punto di vista capisco ma non condivido e non consiglio di fare così onde evitare di bruciarsi un po' di $oldi inutilmente. :D
 
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in un momento in cui tanta informazione è a portata di tutti.
Il problema sta proprio qui.

Ormai basta digitare un paio di parole chiave per fare una ricerca in Google su qualsiasi argomento e trovare da qualche decina a qualche centaio (se non di più) di risposte, discussioni, citazioni, articoli, ecc. che riguardano quanto cercato.

Ma in quanto si trova c'è di tutto, dalle spiegazioni tecniche o scientifiche alle parole scritte da gli pseudo santoni autoproclamatisi tali con relativo gruppo di apostoli plaudenti sino ai negozianti o costruttori, a volte mascherati, ovviamente interessati, insomma, di tutto e di più

L'essere presenti in rete non conferisce automaticamente la credibilità, pertanto via con le leggende metropolitane, le frasi ad a effetto, le dichiarazioni sensazionalistiche, i voli pindarici.

E' facile rimanare influenzati e se poi a volte chiedi: "Ma perchè avviene questo? Come può essere che accada quello?", la risposta è: "L'ho letto sul sito di Teomondo Scrofalo".

Ciao
 
Ormai basta digitare un paio di parole chiave per fare una ricerca in Google su qualsiasi argomento e trovare da qualche decina a qualche centaio (se non di più) di risposte, discussioni, citazioni, articoli, ecc. che riguardano quanto cercato.

Perfetto. Infatti è proprio un peccato la mancanza di educazione scientifica che permetterebbe di usare propriamente l'enorme mole di informazione disponibile (scremando le menzogne). L'accesso alla scienza non è mai stato tanto facile (vedi anche le varie riviste open-science).
 
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