Preoccupazioni da audiofili. Sono giustificate?

Grazie, cri (risposta velocissima, arrivata prima che finissi di integrare il mio messaggio precedente).

Se non ricordo male, qualcun altro aveva riferito di una sensazione di differente resa (più volume?) tra sera e mattina.
Forse Transaminasi?

Anche io noto questo fenomeno nella mia tavernetta, il weekend si sente ancora meglio...

Poi, mi autocito per ulteriore argomento/preoccupazione:

" Citazione Originariamente scritto da tonino1974 Visualizza messaggio
si questo e' vero ma solo a volumi sostenuti.... io ascolto molto musica jazz e a volumi da rillassamento non avverto nulla ...certo se metti fusion ed alzi il volume hai ragione ( ma solo un leggero vibrare sotto il sedere ... ma lo fa anche con un divano in tessuto) io ascolto musica in 2ch con poltroncina , mi sento piu' comodo e piu' rillassato..........[CUT]

Infatti non è un problema di vibrazioni ma proprio dovuto al fatto che la pelle è una superfice riflettente il suono, ed avere una tale superfice proprio vicina alla testa nonchè tutt'intorno al corpo fa sì che la risposta dei diffusori possa essere inficiata...ma sono d'accordo che siamo al livello delle fisime, roba per il thread delle preoccupazioni di Foxtrot:-) "

Diatriba divani in pelle si/ divani in pelle no:D
 
:rolleyes:.............:D... secondo me il cervello umano e' contorto
ieri gli dico al mio amico, chiudi gli occhi che cambio cavo :D... ( non ho cambiato na' mazza...inseriti stessi cavi e stessa marca...ne ho 2 coppie) riaccendo l'impianto e lui: wowwww com'e' cambiato :muro::eekk::muro:
 
Ultima modifica:
:rolleyes:.............:D... secondo me il cervello umano e' contorto
ieri gli dico al mio amico, chiudi gli occhi che cambio cavo :D... ( non ho cambiato na' mazza...inseriti stessi cavi e stessa marca...ne ho 2 coppie) riaccendo l'impianto e lui: wowwww com'e' cambiato :muro::eekk::muro:

Si ma uno è rodato e l'altro no:D
 
Seriamente c'e' chi sostiene che il cavo ha bisogno di un periodo di adattamento quando viene inserito nell'impianto (o forse le elettroniche, non ricordo bene). Comunque ci sta che potrebbe suonare in maniera diversa se l'impianto e' rivelatore quindi buonino.
Io ci tengo a precisare che non ho fatto prove a riguardo (prima che mi date del matto) , ma so per certo che molte cose si sentono solo se l'impianto e' composto da elettroniche di livello , in fase, l'ambiente e' trattato almeno per le prime riflessioni ecc. Ciao
 
Certe preoccupazioni degli audiofili sono la fortuna dei negozianti. Anche perchè queste preoccupazioni vanno sedate a suon di centinaia (o migliaia) di euro :)
 
Grazie. Cerco sempre di fare del mio meglio!!! ;)
Adesso ne sparo un'altra ancora più banale, supero me stesso:
"Alcuni impianti HI-FI sono accesi per rodare i cavi, altri per diffondere "solamente" buona musica"
Ciao!
 
Mi sembra che rientri perfettamente nel tema, come enunciato all'inizio (tra il serio e il faceto).
Il buon Falchetto ( http://www.avmagazine.it/forum/91-g...3-domandona-na8005-quanto-meglio-del-avr-3313 ) :

"ma mi domando spesso: che cosa mi sto perdendo senza una sorgente 'magnifica' e 'al di sopra di ogni sospetto'!?"

Benedetto figliuolo, la risposta è dentro di te (!!!) e non è assolutamente detto che sia... sbbajjata (dipende da come la cerchi).

Se ami ascoltare la musica così come la senti abitualmente riprodotta, cercando di non farti influenzare da retropensieri generati da letture, pareri esterni et similia, non ti stai perdendo assolutamente nulla.
Se invece senti che qualcosa non va (in genere si definisce, con termine generico e onnicomprensivo ma molto illuminante ed esplicativo, "fatica d'ascolto"), allora è assai probabile che ti stia perdendo molto.
A metà strada c'è l'immenso arcipelago delle inutili, anzi dannose, paranoie.
 
Certo le recensioni degli anni 70-80 mi sembra che fossero di tutt'altro livello: si misuravano le caratteristiche di un impianto con della strumentazione, invece di limitarsi a considerazioni soggettive e quasi "estetiche".
Un effetto deve essere misurabile, la riproduzione audio non e' un discorso artistico
 
Certo le recensioni degli anni 70-80 mi sembra che fossero di tutt'altro livello: si misuravano le caratteristiche di un impianto con della strumentazione, invece di limitarsi a considerazioni soggettive e quasi "estetiche".
Un effetto deve essere misurabile, la riproduzione audio non e' un discorso artistico

Ci sono sempre state due scuole di pensiero: chi da importanza alle misure e chi le ritiene inutili perchè non colgono ciò che produce l'apparecchio nella sua totalità.

Traccia che si può ritrovare in due riviste ITA: Audioreview (che fa misure) e Fedeltà del Suono (recensione esclusivamente descrittiva).

Secondo me entrambe hanno dei pregi e dei difetti. Le misurazioni sono talmente oggettive e limitate a condizioni irreali (stanza anecoica, segnali ecc.) che rischiano di divenire fuorviante con gli utilizzi in contesti reali.
Le recensioni invece sono soggette alle opinioni e preferenze di chi le scrive (come avviene in tutti i campi della "critica").
 
Domanda: (giusto per semplificare limitiamoci a quyella parte della catena che va dalla sorgente sino ai diffusori, esludendo questi) se introduco in tale catena un sostituisco un componente con un altro oppure ne modifico uno presente e poi dichiaro che sento una differenza credo sia incontrovertibile asserire che se si sente una diffrenza vuol dire che il segnale elettrico che ora ai diffusori sia diverso da quello che arrivava prima.

Pertanto vuol dire che c'è una differenza tra i due e se questa differenza esiste deve anche essere possibile indentificarla tecnicamente e quantificarla, se alle misure o verifiche strumentali varie non risulta alcuna differenza vuol dire che la differenza che si è dichiarato esse udibile ad orecchio non esiste, giusto?

Tenete poresente che non sto parlando di identificare la presenza di qualche variazione in un segnale, ma di verificare la differenza tra due segnali elettrici in uscita.
 
Domanda: (giusto per semplificare limitiamoci a quyella parte della catena che va dalla sorgente sino ai diffusori, esludendo questi) se introduco in tale catena un sostituisco un componente con un altro oppure ne modifico uno presente e poi dichiaro che sento una differenza credo sia incontrovertibile asserire che se si sente una diffrenza vuol di..........[CUT]

Sono perfettamente d'accordo con te!
Le differenze o i "miglioramenti" nel segnale entrante nei diffusori devono essere misurabili.
 
Pertanto vuol dire che c'è una differenza tra i due e se questa differenza esiste deve anche essere possibile indentificarla tecnicamente e quantificarla, se alle misure o verifiche strumentali varie non risulta alcuna differenza vuol dire che la differenza che si è dichiarato esse udibile ad orecchio non esiste, giusto?

La tua è una buona domanda/osservazione, oserei dire fondamentale.
Per la risposta io non ne sarei così convinto, credo che a parità di misure tecniche due apparecchi possono suonare diversamente (ES: materiali usati? posizionamento dei woofer?).

Inoltre le misure tecniche fatte di solito non colgono tutta la complessità dei sistemi audio, altrimenti non si risolverebbe il paradosso secondo cui, misurando la risposta in frequenza, tutti gli amplificatori dovrebbero suonare uguali.

Sarebbe un po' come fare una fotografia perfetta, sarà comunque solo una riduzione della complessità della realtà.

Pensa solo alla registrazione di un evento musicale, lì ci sono dei problemi/limiti tecnici che diventano evidenti.
Se non fosse un problema si potrebbe cogliere sempre tutto alla perfezione come nella realtà. Sappiamo che non è così, per cui gli apparecchi audio riproducono di fatto qualcosa che è molto più complesso di loro stessi. :D
 
La tua è una buona domanda/osservazione, oserei dire fondamentale.
Per la risposta io non ne sarei così convinto, credo che a parità di misure tecniche due apparecchi possono suonare diversamente (ES: materiali usati? posizionamento dei woofer?).

Aspetta, Nordata è stato attento (ed abile) nel non considerare gli speakers nella sua osservazione. Non c'è nulla di magico: il tuo lettore (qualsiasi esso sia) manda al tuo amplificatore un segnale. Se due lettori mandano in output lo stesso identico segnale allora non possono essere la causa di alcuna differenza nel suono. Vale lo stesso per gli amplificatori: se presentano la stessa caratterizzazione elettrica (non solo risposta in frequenza, ma anche THD, impedenza di ingresso/uscita, etc) non possono suonare in modo diverso. Certo, se le misure non vengono eseguite in modo corretto o se viene misurata una quantità non caratterizzante allora non si può dire niente. Ma quello è un errore nelle misure e/o nella metodologia.

Inoltre le misure tecniche fatte di solito non colgono tutta la complessità dei sistemi audio, altrimenti non si risolverebbe il paradosso secondo cui, misurando la risposta in frequenza, tutti gli amplificatori dovrebbero suonare uguali.

Giriamo la domanda: e dove altro risiede la complessità? Traslasciamo, ovviamente, le misure fatte male. E non è un paradosso, mi sa che è proprio come dici tu ;)

Mi permetto di citare un estratto da LenardAudio (http://education.lenardaudio.com/en/12_amps.html, molto didattico):

"Class A amplifiers are marketed as having a magical sound. No one has proven in a university controlled test (with double blind A B comparison) that magical sound exists."

Non stiamo parlando di Classe A, B, A/B, etc ma il senso è quello.

Poi, imho, l'unica cosa che conta è che il suono prodotto piaccia e appaghi. Se anche fosse per effetto placebo, che ben venga!
 
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