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Risultati da 1 a 9 di 9
  1. #1
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    Sep 2006
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    337

    Confronto tra sorgenti (level matching)


    Vorrei confrontare due sorgenti. La prima esce a 2,3 Volt, la seconda a 2,0 Volt.

    Essendo negato in matematica chiedo lumi a voi Esiste un calcolo per sapere di quanto devo variare in dB il volume dell'amplificatore per essere sicuro di avere la stessa potenza in uscita con l'una e con l'altra, una volta trovato all'incirca il volume di ascolto adeguato?

    La sensibilità di ingresso dell'amplificatore è di 240 mV per una potenza di 100W su 8 ohm.
    Ultima modifica di King Crimson; 06-03-2019 alle 17:45

  2. #2
    Data registrazione
    Jul 2015
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    340
    Utilizzando claredot.net un calcolatore disponibile in rete, sarebbero 1.214 dB di differenza.
    Ultima modifica di hnjmkl; 08-03-2019 alle 20:21

  3. #3
    Data registrazione
    Sep 2006
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    337
    Grazie. Mi è sufficiente variare all'incirca di tale valore il volume sull'amplificatore (che ha controllo digitale a step di 0.5dB), indifferentemente dal suo guadagno e dal volume di ascolto?

  4. #4
    Data registrazione
    Jul 2015
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    340
    Penso che la risoluzione di 0.5 dB non sia sufficiente a portare in perfetto pareggio il guadagno dei due circuiti.

  5. #5
    Data registrazione
    Sep 2006
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    337
    Chiaro. Ma al di là di questo, è indifferente applicare questa variazione sul controllo volume dell'integrato piuttosto che in ingresso?

  6. #6
    Data registrazione
    Feb 2004
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    41.397
    Ritengo che il dato teorico che si ottiene dal banale calcolo del rapporto in dB dei due valori di uscita sia di poca o nulla utilità.

    Prima di tutto poichè i due livelli che indichi ritengo che siano quelli dichiarati dal costruttore, quindi indicativi (non credo che tu li abbia misurati con un millivoltmetro per B.F.) pertanto la variazione reale tra i due sia tale da inficiare la validità di quel valore, secondariamente perchè i passi, o scatti che dir si viglia, della manopola del volume difficilmente saranno tarati con la precisione che indichi.

    Non so di che apparecchio tu stia parlando, ma se non ha un commutatore con resistenze di precisione, ma invece il solito potenziometro con scatti meccanici, anche qui la precisione, specialmente dello 0.5 dB, è puramente teorica.

    Se non hai la possibilità di misurare la tensione di uscita iniettando un opportuno segnale nei due apparecchi, l'unica soluzione è quella di fare ad orecchio, oppure usare un ampli dotato di VUmeter seri, meglio di niente.

    Quanto al tuo quesito ai fini del risultato finale è indifferente regolare il livello di uscita sulla singola sorgente oppure tramite il controllo di Volume.

    La prima soluzione è più pratica e versatile, in quanto una volta bilanciati i due livelli si può regolare quello di uscita come si vuole, senza variare la regolazione dei due livelli, che rimarranno pertanto sempre uguali tra loro.
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  7. #7
    Data registrazione
    Sep 2006
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    Grazie Nordata. L'apparecchio è un Marantz pm 11s3, che dovrebbe avere un integrato che gestisce la regolazione del volume in modo abbastanza preciso, pur rimanendo un potenziometro analogico. Capisco però il senso del discorso. I due livelli indicati, sì sono quelli dichiarati dal costruttore. Vorrà dire che mi fiderò anche questa volta del mio orecchio

    ps: peraltro, non ho capito se esista uno standard vero e proprio circa il livello di uscita di un cd player, benché quello più "corretto" mi è parso di comprendere sia a 2 Volt. Leggevo interessanti considerazioni sul forum della Harbeth, scritte dal loro progettista A.Shaw, circa il danno, causa clipping preventivo, causato dall'avere un segnale troppo "hot" dalla sorgente.

  8. #8
    Data registrazione
    Feb 2004
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    41.397
    Non esiste uno standard, i valori tipici sono appunto attorno ai 2 V, così come non esiste per quanto riguarda le Impedenze, caratteristica altrettanto importante, per queste esiste solo una linea guida: in uscita la più bassa possibile, in ingresso la più alta possibile (salvo casi particolari in telefonia, apparecchi pro, strumentazione)

    Però il livello di uscita dipende anche dal livello di ingresso, quindi dal livello con cui è stato registrato il supporto (CD/DVD/BD) o da quello del segnale captato nonchè dal livello di modulazione utilizzato (radio FM e TV DTT/SAT).

    Non c'è bisogno di scomodare esperti vari per un fatto ovvio: se il segnale in ingresso raggiunge un livello tale per cui uno stadio dell'apparecchio che segue (pre, finale, integrato) arriva al clipping si ha distorsione.

    Solitamente le sensibilità di uscita e di ingresso sono tenute in range che evitano questo, ma può succedere.

    Un caso tipico era, molti anni fa, la possibile saturazione dello stadio Phono con testine che arrivavano ad avere segnali in uscita anche elevati, mentre lo stadio sopportava solo qualche centinaio di mV.
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  9. #9
    Data registrazione
    Sep 2006
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    337

    Chiarissimo e di grande utilità.


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