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Crossover elettronico: seconda parte
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  1. #16
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    Mi iscrivo alla discussione, Cmq grande Ettore sempre estremamente preciso e meticoloso!
    Ultima modifica di Nico_; 01-04-2021 alle 20:31

  2. #17
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    Mar 2011
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    Ottimo, allora aspetterò i grafici REW , Grazie mille Ettore!
    5.1: Vpr: JVC dla-X35- schermo:110" alto contrasto sorgente: oppo 93amplificatore: Anthem avm 60-Finale: Emotiva UPA-5 diffusori: 5 x M&K Sound S100B - sub: 3 x JL audio f112
    2Ch/4.0 Tv: LG 55B6V sorgente: Marantz Sa8005 - Pro-ject expression III Sinto/amplificatore: Marantz nr 1403 / jolida 502a Diffusori:heresy III surr.b&w M1

  3. #18
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    May 2005
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    Eccomi qui con qualche aggiornamento sul mio AVR20, dopo aver avuto modo di fare anche qualche rilevazione con REW dopo i vari affinamenti dell'equalizzazione con Dirac.
    In sostanza, dopo l'ottimo primo approccio con l'Arcam liscio, cioé impostando solo distanza e livelli dei diffusori, ho cominciato a lavorare con l'EQ di Dirac, che era poi il motivo principale del mio acquisto dell'AVR20, per valutare le eventuali differenze rispetto a Audyssey XT32, che è l'unico sistema di EQ che ho conosciuto fino ad ora, avendo avuto solo AVR (e alla fine un pre) di casa Marantz.
    Con Audyssey ho sempre utilizzato la curva Reference, giudicando la Flat - nel mio ambiente e con i miei diffusori - troppo chiara e brillante, e in definitiva affaticante. Anche con la musica, per la quale Audyssey invece tende a consigliarla. Negli ultimi anni, ho anche usato molto la Audyssey App, per cercare quel minimo margine di personalizzazione nell'intervento dell'EQ che il sistema concedeva, ottenendo qualche discreto risultato, a fronte di ore e ore di lavoro per verificare con REW la reale corrispondenza di quanto facevo sulla curve dei diffusori nei grafici della App (due mondi del tutto separati). Di certo, al di là del divertimento personale, a posteriori direi che quella specifica funzione della Audyssey App che consente di agire direttamente sulla curva di risposta in frequenza dei diffusori è la meno efficace di tutta la App stessa, tranne forse che per il sub.
    Sulla base di questo presupposto, è più facile capire quale fosse il mio obiettivo nel cercare di trovare nei grafici REW che posterò in coda a questi post un qualche riscontro alle mie impressioni di ascolto, per avere almeno un singolo supporto oggettivo al mio giudizio d'ascolto, inevitabilmente soggettivo e quindi potenzialmente non solo inutile, ma anche poco attendibile.
    Perché l'unica conclusione che posso sottoscrivere qui, ora, è che il suono del mio impianto, adesso, è decisamente superiore in termini qualitativi rispetto a prima. Non di poco, fra l'altro: sia con la musica, e sottolineo qualunque tipo di musica e da qualunque sorgente (compresa quella liquida dal mio cellulare tramite AirPlay, quindi di certo niente di particolarmente alto in termini di qualità), che in HT, l'impatto è da wow!
    Difficile dettagliare meglio questo inutile giudizio: semplicemente gli stessi SACD di prima ora suonano ancor più avvolgenti, con bassi ancora più vigorosi e strumenti ancor più separati e distinti. I vinili, che avevo cominciato a sentire un po' meno negli ultimi mesi proprio a favore dei SACD, ora sono la mia prima scelta, e rigorosamente in due canali. In questo ambito, Dirac ha amplificato quello che già di suo l'Arcam aveva in più rispetto al Marantz: il palcoscenico è davvero ampio e perfettamente strutturato, la voce è pulita, perfettamente al centro, sempre chiara e in primo piano senza andare a discapito dei vari strumenti. Per fare due esempi, riascoltare dopo parecchio tempo Alberto Fortis, l'album omonimo del cantautore piemontese, milanese d'adozione, è stato come essere trasportato in una sala concerti, tre file sotto il palco, un'esperienza che mi ha letteralmente esaltato. Senza voler essere cattivo, e sempre al netto dell'entusiasmo e autocompiacimento da nuovo acquisto, dal quale nessuno credo possa dirsi immune, fino ad oggi non ero mai riuscito a distinguere in una maniera così chiara ed equilibrata ogni nota di ogni strumento, mentre il falsetto o quasi falsetto tipico di Fortis era lì davanti a me, quasi Alberto fosse seduto sul mobile del mio impianto, all'altezza del canale centrale. Ieri, per dirne un'altra, ho iniziato il mio più piccolo dei tre figli all'ascolto di The Wall, che ho ricomprato l'anno scorso in versione anniversario, rimasterizzato a da 180gr, raccontando e spiegando brano per brano l'opera dei Pink Floyd. Con quel disco ho apprezzato soprattutto l'incredibile corpo che la musica assume, i bassi perfettamente integrati sono davvero e inaspettatamente presenti, anche in questo caso come non avevo mai davvero percepito. E questo mi serve per affrontare un aspetto correlato: come avevo già avuto modo di dire, proprio la pulizia e la maggiore presenza delle basse frequenze, in ogni tipo di traccia, è il secondo aspetto che mi ha fin da subito colpito nell'AVR20 dopo Dirac. Questo, però, non ha a che vedere con la risposta in frequenza del sub, in sé e per sé: il lavoro di Dirac sotto questo aspetto è assolutamente in linea con quanto faceva anche Audyssey XT32, non ho trovato nel grafico di REW che mostra l'SPL sostanziali diversità, a testimonianza dell'ottimo lavoro che lo stesso Aydyssey XT32 fa in quel frangente. Evidentemente, però, il lavoro di Dirac in termini di messa in fase e/o di risposta all'impulso fa la differenza, consentendo ai bassi di emergere maggiormente. Non ho la competenza per capire e spiegare quale ne possa essere la ragione, ma il risultato è evidente.
    Passando al multicanale, specificamente in ambito HT, tutto questo si traduce in colonne sonore che amplificano il loro effetto, mantenendo le stesse caratteristiche che ho apprezzato nella musica: rispetto a prima, per esempio, non mi è mai capitato di dover alzare il volume durante la visione di un film o una serie tv perché i dialoghi non erano particolarmente chiari o udibili, sopra la musica di fondo o qualche effetto, che poi così facendo diventavano però troppo invadenti, costringendomi ad abbassare subito dopo il volume per non esserne infastidito dall'eccessivo livello (soprattutto quando accanto a me c'era mia moglie... ). Questo mi capitava spesso in precedenza, soprattutto con le serie tv di SKY o Amazon, ma non solo. Ora non mi è capitato nemmeno una volta in un mese circa di utilizzo di Dirac. E quando la colonna sonora, invece, si presta al massimo coinvolgimento, be'... l'impulso che ho scoperto è quello di alzare il volume a livelli che prima molto sinceramente difficilmente raggiungevo anche nelle visioni estive in solitaria, quando la famiglia era in vacanza. Panning ed esplosioni sono resi pazzescamente, e anche a volumi molto alti non provo alcun fastidio, se non quello inevitabile quando dalla cucina arriva puntuale l'urlo di mia moglie...
    Nel weekend ho riguardato Transfomers 3 con i figli, proprio perché ricordavo quella saga come particolarmente adatta allo scopo: che dire, una goduria indescrivibile. Fra l'altro, la profondità delle voci dei vari Autobot e Decepticon è qualcosa da sottolineare ancor più delle esplosioni o effetti vari (quando, per la prima volta, ho finalmente sperimentato anch'io per la prima volta la fisicità del basso, che porta la seduta del divano quasi a vibrare. In questo di certo il driver da 15" del nuovo sub ha avuto la sua parte, ma considerando che, come detto, la differenza della semplice risposta in frequenza del mio attuale MartinLogan Dynamo 1600X mostrata da REW, per quanto inevitabilmente migliore non è comunque sostanzialmente diversa da quella del mio precedente SVS SB-3000, in termini di estensione in basso e SPL, credo che anche Dirac abbia la sua buona parte di merito).
    DISPLAY: Panasonic TX-65LZ1500; LETTORE UNIVERSALE: Pioneer BDP-LX58; LETTORE UHD: Panasonic DP-UB820; AVR: Arcam AVR20 (HDMI 2.1); FRONT: Canton Reference 9.2 DC; CENTER: Canton Vento 866; SURROUND: Canton Vento 816.2; SUB: Martin Logan Dynamo 1600X + Dynamo 800X; GIRA: Pro-Ject X1; DISTRIBUTORI DI RETE: GigaWatt; EQ AUDIO & CAL. VIDEO: Dirac Live & Calman;

  4. #19
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    Tornando al discorso iniziale, quello che ho cercato di fare in Dirac nel creare i filtri di EQ poi caricati nell'AVR20 è stato di applicare una curva target che seguisse al meglio le indicazioni dirette di Dirac, oltre che dei vari utenti più esperti che ho trovato soprattutto nei forum in lingua inglese. Ossia enfatizzare maggiormente le basse frequenze, che di default sono forse un po' troppo sacrificate, evitando al tempo stesso di spingere il sistema a modificare eccessivamente la risposta in frequenza dei diffusori, così come rilevata da Dirac, inseguendo target prestabiliti a priori. E proprio questo, insieme a ciò che Dirac fa di suo negli altri campi di intervento che ho potuto indicare solo da una prospettiva soggettiva nel post precedente, è stata l'aggiunta più sorprendente. Ho infatti modellato la curva target seguendo molto più da vicino le caratteristiche delle mie Canton, raggiungendo un'integrazione fra loro probabilmente prima sconosciuta, e soprattutto mantenendo una superiore fedeltà al loro timbro naturale, senza dover escludere l'EQ oltre una certa soglia per poter raggiungere questo obiettivo, come era invece necessario con Audyssey. Frontali e Centrale hanno una risposta in frequenza molto molto simile fra loro, i surrounds invece pur essendo dello stesso marchio e serie sono un modello on-wall in cassa chiusa (gli altri hanno reflex posteriore), quindi hanno una effettiva risposta in frequenza molto differente soprattutto tra i 100Hz e i 400Hz, dove hanno decisamente più energia, oltre che un roll off più anticipato e pronunciato dopo i 1500Hz. Per loro, quindi, ho potuto mettere a punto una curva target specifica e differente, cosa che sebbene ho scoperto andare contro il principio base generico indicato da Dirac di applicare la stessa curva target per tutti i diffusori ha sortito uno strepitoso risultato nei fatti: con Audyssey l'uso del DEQ era per me assolutamente indispensabile, pena la quasi inesistenza degli effetti posteriori, mentre ora sono perfettamente incisivi, senza mai essere invadenti. Probabilmente prima veniva tagliata loro così tanta energia nella porzione di frequenza che ho indicato, per inseguire la curva target standard di Audyssey tendenzialmente piatta, che il risultato era una grossa penalizzazione nei fatti. Da notare come anche la curva standard di Dirac è piatta, quindi di base il risultato sarebbe stato analogo: la differenza sta proprio nella completa libertà d'azione che il sistema fornisce, sempre avendo un minimo di cognizione di quello che si sta facendo, per tagliarsi su misura l'impianto (nei miei primi test avevo decisamente pasticciato con le curve target, modificando probabilmente qualcosa nella zona del crossover fra gruppi omogenei, e il primo risultato era stato negativo. Fatto tesoro dei primi errori, ho trovato la perfetta integrazione fra tutto il fronte anteriore e il sub, modificando solo per i surround la curva di risposta in maniera differente, come appena spiegato).
    Qui sotto quindi si può vedere la differenza nella risposta in frequenza rilevata con REW dei mie Fronts (rilevati insieme), Center e Surrounds (rilevati insieme), così come modellata ora con Dirac seguendo alla perfezione la reale risposta in frequenza rilevata, e così come modellata da Audyssey XT32 in precedenza, con la curva Reference.
    Volendo mostrare l'intero spettro ho dovuto inevitabilmente usare uno smoothing elevato, ma visto lo scopo credo sia chiaro il perché. Ho escluso dal grafico la porzione inferiore al punto di crossover (80Hz per il fronte anteriore e 90Hz per i surrounds) per escludere la variabile relativa al subwoofer, dato che i grafici di Audyssey sono relativi al precedente sub MartinLogan, più piccolo di quello attuale, a cui invece si riferiscono i grafici di Dirac. Tutte le altre variabili (ambiente e impianto) sono le stesse, così come tutte le mie precedenti considerazioni sulle basse frequenze in Dirac rispetto al passato sono al netto dell'installazione del nuovo sub da 15" (contro i 12" del mio precedente), che è cosa di pochi giorni fa. Ho infatti avuto modo di maturare le mie conclusioni ascoltando l'impianto con lo stesso sub sia con Audyssey che con Dirac. Nel grafico del centrale si può chiaramente vedere il piccolo boost fra 1200Hz e 2000Hz, con apice a circa 1600Hz, a favore delle voci nei dialoghi, cosa che prima con Audyssey inseguivo eliminando l'MRC attraverso l'opzione disponibile nella App, che però evidentemente non era così efficace nell'eliminare il calo appositamente inserito in quella porzione della curva da Audyssey come impostazione predefinita. Le mie Canton hanno beneficiato non poco anche di questo piccolo particolare.
    Non che tali grafici possano dire qualcosa di evidente a prescindere, ma alla luce di quanto scritto qui sopra a proposito degli obiettivi perseguiti nell'EQ suppongo che aiutino a spiegare almeno parte del motivo per cui la mia attuale soddisfazione è decisamente superiore a prima.
    Ettore



    DISPLAY: Panasonic TX-65LZ1500; LETTORE UNIVERSALE: Pioneer BDP-LX58; LETTORE UHD: Panasonic DP-UB820; AVR: Arcam AVR20 (HDMI 2.1); FRONT: Canton Reference 9.2 DC; CENTER: Canton Vento 866; SURROUND: Canton Vento 816.2; SUB: Martin Logan Dynamo 1600X + Dynamo 800X; GIRA: Pro-Ject X1; DISTRIBUTORI DI RETE: GigaWatt; EQ AUDIO & CAL. VIDEO: Dirac Live & Calman;

  5. #20
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    Grazie Tacco! Tutto molto interessante. Soprattutto la flessibilità di dirac live. Stavo pensando di passare ad pre vero e proprio, peccato che il nuovo pre della arcam sia fuori portata per il mio budget, magari un pensierino al piccolo avr 10 da usare sempre come pre amplificatore...
    A tal proposito, qualcuno di voi sa se la differenza tra gli avr 10/20/30 sta solo nella sezione finale o anche nella parte pre sono differenti ?
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  6. #21
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    Questo tipo di informazioni sono disponibili solo nel 3d ufficiale UK, per ovvie ragioni molto vivo dato l'alto numero di appassionati del marchio in questione.
    Molto onestamente, da quello che ho capito in primo luogo l'AVR10 rispetto ai due modelli superiori ha un solo DSP, e la possibilità di gestire quindi un solo subwoofer. A memoria questa la principale differenza, oltre ovviamente alla inferiore potenza, ma non escludo che me ne sia sfuggita qualcun'altra (dal sito Arcam, comunque, vedi subito la differenza nella dotazione di input/output...).
    Dal punto di vista dell'uso di questi AVR come pre, con un finale dedicato collegato, molto sinceramente ricordo alcune precauzioni segnalate, soprattutto sulla necessità di un finale con un guadagno molto specifico, mediamente alto (devi fare una ricerca, perché a memoria non ricordo il dato in questione), cosa comunque valida anche per gli Arcam della precedente linea FMJ.
    Sull'AV40, considera comunque che da quello che ho capito nemmeno le sue uscite XLR sono un reale plus, dato che se non ricordo male sono comunque ricavate dall'output RCA. Per cui onestamente, e a maggior ragione visto il costo, non ci vedo un grande vantaggio rispetto all'acquisto di un AVR20, per non parlare dell'AVR30, con la sua alimentazione in classe G, molto apprezzata in UK. Sulla base della mia esperienza, molto sinceramente, ammetto di non aver percepito alcun passo indietro sotto nessun aspetto passando al semplice AVR20 dal mio precedente sistema pre (Marantz)+finale dedicato (da 200w per canale reali). Quindi a meno di necessità davvero specifiche, sale HT dedicate e trattate, con diffusori davvero mostruosamente esigenti, dubito che ci sarebbero problemi. Nel tuo caso, poi, avendo già un finale potresti sempre provare, e nel caso rinunciare al finale, guadagnandone anche in termini economici, se scoprissi una integrazione non ideale, o se appunto anche tu valutassi l'inutilità di un finale dedicato a parte (è giusto essere onesti, e ammettere anche di aver considerato erroneamente per tanto tempo alcuni aspetti del nostro hobby. Sono il primo, infatti, ad aver consigliato per anni soprattutto nel 3d dei diffusori Canton la necessità di un finale dedicato per far suonare alla perfezione i propri diffusori. Che vuoi che ti dica: l'esperienza è anche questa, forse i miei AVR precedenti erano decisamente meno dotati in termini di potenza, forse semplicemente l'entusiasmo del nuovo acquisto ha influenzato le mie opinioni al primo test con un finale dedicato. Chissà, fatto sta che al momento sono davvero soddisfatto dell'AVR20 anche in termini di potenza erogata, e ringrazio ulteriormente kaio per i consigli dei mesi scorsi, quando stilando la mia lista della spesa mi ha guidato nell'individuare esattamente le priorità, suggerendo al primo posto proprio un AVR con Dirac - e la scelta fra Arcam e NAD è poi caduta sull'Arcam - posticipando ogni ulteriore considerazione su un nuovo finale di potenza. Aveva decisamente ragione, e infatti quell'acquisto da secondario è diventato inutile... ).
    Ettore
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  7. #22
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    Ciao Ettore, come sempre complimenti per la passione e la precisone nelle spiegazioni!

    Giusto per dire la mia mi ha sorpreso sentirti dire che dirac a livello eq ha raggiunto risultati analoghi ad audyssey xt32...alla fine sembra che il livello sia quello per le correzioni ambientali ma che sia nettamente impareggiabile il livello di intervento dell'utente.

    Sicuramente Arcam è un gradino sopra ai prodotti dell'utente medio, ma vorrei far notare che il mio 7015 ha un assorbimento dichiarato di 700w....il tuo Arcam 1.5kw!!! Penso che tutta questa resa a livello sonoro dipenda anche da questo, e da questo si vedono anche il livello di certi prodotti.


    Grazie ancora per tutto questo ben di dio che hai scritto!

  8. #23
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    È sempre piacevole leggere commenti di soddisfazione da chi ha seguito i consigli dati. Le amplificazioni degli integrati più commerciali sono più modeste, ma raramente veramente sottodimensionate in ambito living, specialmente quando si dispone di sub attivi che si occupano di tutta la gamma bassa di ogni canale. Però è solo misurando le vere potenze erogate che ci si rende conto di questo dato. Sono comunque curioso di leggere i prossimi risultati che Tacco raggiungerà quando comincerà a conoscere bene Dirac e potrà fargli esprimere le sue piene potenzialità,anche se già da ora la differenza con Audyssey è palese.
    DIFFUSORI:MartinLogan Prodigy,Cinema I,3cp (Stylus 270),B&W 803D, HTM 2D, 4 sub: 2x(JLaudio 12W6V3),2x(Dayton UM18-22).PRE-PROCESSORE:Trinnov Altitude 32 (16/24).FINALI:Anthem P2,Parasound CL 2250,2x(Yamaha MXA 5200).SORGENTI: Roon,Oppo 103+Vanity HD,Sony UBP-X1000ES,PS5,Proceed PMDT. TV Sony KD-85XF85.
    Trattamento acustico passivo e linee elettriche dedicate.

  9. #24
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    Citazione Originariamente scritto da Nico_ Visualizza messaggio
    Ciao Ettore, come sempre complimenti per la passione e la precisone nelle spiegazioni!

    Giusto per dire la mia mi ha sorpreso sentirti dire che dirac a livello eq ha raggiunto risultati analoghi ad audyssey xt32...alla fine sembra che il livello sia quello per le correzioni ambientali ma che sia nettamente impareggiabile il livello di intervento de..........[CUT]
    Ciao Nico, per quanto riguarda la questione assorbimento e potenze erogate, la differenza del dato che sottolinei spiega sicuramente perché con il solo AVR20 non ho alcuna percezione di mancanza di dinamica o punch nel pilotare il mio sistema rispetto a prima. Se però colleghi solo questo aspetto al risultato qualitativo finale credo ti stia sbagliando: dimentichi che arrivo da un finale di potenza da 200w reali a canale, che usavo insieme al mio precedente pre Marantz con Audyssey XT32. Quindi non è certo la potenza attuale erogata, comunque sicuramente di molto inferiore a prima, a poter spiegare la soddisfazione d'ascolto.
    A questo proposito, alcuni dati che ho avuto modo di sentire dalla bocca di kaio mi hanno lasciato letteralmente a bocca aperta, perché come ha scritto lui qui sopra in realtà le potenze in gioco negli integrati attuali, per lo meno non entry level da poche centinaia di euro, sono comunque più che sufficienti per le esigenze medie di un sistema domestico.
    Tornano al discorso Dirac, hai assolutamente ragione nel dire che la libertà e flessibilità d'azione concessa all'utente è uno dei principali vantaggi, o almeno uno di quelli che ho apprezzato di più. Però il discorso è un po' più complesso: limitandoci alla risposta in frequenza, le differenze nelle pendenze che ho mostrato, ritagliate sulla risposta effettiva del mio sistema nel mio ambiente, non sono così limitate. E ogni modifica porta con sé (o può portare con sé) minor distorsione in quella porzione di frequenza, diffusore per diffusore, oltre al rispetto superiore del timbro naturale del diffusore stesso, che con Audyssey come detto si può ottenere solo evitando l'intervento dell'EQ a una porzione di frequenze limitata, usando le rispettive tendine presenti nella App Audyssey (ovviamente facoltà presente anche in Dirac, che però non ho nemmeno testato per ovvie ragioni). In più, il grafico della risposta in frequenza è davvero solo uno dei fattori in gioco: purtroppo già tempo fa feci presente a kaio che le mie competenze non erano adeguate a valutare in REW il grafico della risposta all'impulso, feci qualche tentativo ma la teoria non è il mio pane, o almeno non più, vista l'età, quindi ho abbandonato quel tentativo, e così anche ora in Dirac non ho modo di interpretare quell'aspetto. Che però so essere un altro punto di forza del sistema in questione, e magari potrebbe spiegare parte della maggiore soddisfazione all'ascolto attuale, al di là dei grafici della risposta che ho postato qui sopra. Detto ciò, non mi sentirai mai dire ora che Audyssey XT32 è un sistema scarso: di certo non è così. Limitandoci alla risposta in frequenza, al netto della libertà mancante rispetto a Dirac, i risultati nel linearizzare la curva sono sempre stati ottimi. Il punto, come detto, è però che c'è anche altro oltre a spianare i picchi e diminuire le valli, e se ci si limita a quello non si ha il quadro completo.
    Di certo, la qualità sonora dell'Arcam è indubbia a prescindere, questo l'ho detto fin dall'inizio provandolo per diverso tempo liscio, prima di sperimentare Dirac. La stabilità software, sebbene anni luce avanti rispetto all'anno passato, ancora non è al top: ogni volta che devo effettuare una rilevazione con Dirac sono costretto a resettare l'AVR20 perché nel primo step, quello per impostare i livelli iniziali dei vari diffusori, dalle casse non esce alcun suono, anche se Dirac è correttamente connesso all'Arcam e apparentemente non ci sono problemi. Come ho avuto modo di dire a kaio, non ho la certezza che si tratti di un problema specifico dell'Arcam, piuttosto che del mio portatile con Win 10, oppure di semplice comunicazione e integrazione fra i due. Ma questo è un contrattempo davvero contenuto, a fronte di tutto quello che ho ottenuto grazie all'AVR20. Fra l'altro, al di là del mio divertimento personale nel modificare l'arredamento del salotto e testarne agli effetti, nel tentativo di migliorare l'unico piccolo e annoso problemino a 60-70Hz, non ci sarà più bisogno di ripetere le misurazioni microfoniche fino a che non modificherò il tipo o il numero dei diffusori...
    Per quanto riguarda invece questo problemino di cui parlo, prima o poi chiederò altri consigli, anche se non so ancora dove postare le mie domande, dato che non è qualcosa di strettamente collegato all'Arcam, a Dirac o al sub in sé e per sé. Riguarda più l'ambiente, e le eventuali cause di quel calo di SPL...
    Ettore
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  10. #25
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    Questa sì che è una buona notizia!
    Io finché non cambierò il display non ne avrò bisogno, a tutto vantaggio dell'eventuale passaggio alla nuova scheda dopo che sarà stata rodata dal punto di vista della gestione, visti i precedenti di Arcam in questo campo, però la cosa rende l'attuale serie HDA meno suscettibile di obsolescenza precoce, dato che lato audio è davvero al top (in UK e USA si lamentano più che altro solo per l'assenza della compatibilità con il DTS-X Pro) e lato video con l'HDMI 2.1 al momento non vedo mancanze. Il mio principale dubbio in fase di acquisto era appunto fra NAD ed Arcam, proprio perché la costruzione modulare di NAD rendeva facilmente aggiornabile l'elettronica, mentre Arcam non aveva rilasciato nessuna informazione ufficiale a riguardo, ma evidentemente anche loro ci avevano pensato fin dall'inizio. Bene così...
    Ora attendo solo il rilascio dell'aggiornamento di Dirac che metta una pezza al problema evidenziatosi con l'add-on DLBC, per provare anche quella feature e sfruttare il mio AVR20 al 100% (lo so, DLBC non è così necessario, ed è pure abbastanza costoso, ma la voglia di sperimentare anche quella possibilità ce l'ho fin dall'inizio. Per la musica 2 canali fra l'altro sembra davvero essere un miglioramento notevole anche ora, ma se il problema in multicanale venisse risolto anche solo al 90% renderebbe anche quel frangente molto più interessante rispetto ad ora...).
    In più, nelle ultime settimane ho anche cominciato a testare l'upmixing Auro 2D per l'ascolto di materiale musicale stereo, soprattutto da sorgenti digitali, e in effetti la resa è davvero buona, decisamente superiore al classico Dolby Surround (ennesimo suggerimento di kaio). Con Marantz non l'avevo nemmeno mai provato, quindi non posso fare paragoni a riguardo. Rispetto all'ascolto in modalità Stereo (Digital o Analog, a seconda della sorgente) si percepisce un suono un po' meno ricco di basse frequenze, ma la voce è davvero pulita e il palcoscenico è ampio e molto ben definitivo. Per i vinili preferisco però ancora l'ascolto in Stereo Analog, un po' più naturale e - appunto - più corposo. Non so se dipenda anche dal resto dell'impianto (sorgente e diffusori). Comunque sia, è l'ennesima conferma che grazie all'Arcam ho davvero riscoperto il gusto dell'ascolto musicale, da qualunque sorgente, anche non particolarmente di qualità, sfruttando al massimo le possibilità della sezione pre dell'Arcam stesso.
    Ettore
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  11. #26
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    Su macchine di alto livello come Arcam e simili, l'elaborazione auro 2D e ancora meglio 3D di segnali stereo è veramente piacevole. Personalmente la trovo utile anche per segnali PCM 5.1 come quello delle macchine da gioco tipo PS4 e per ora ps5, almeno fino a quando Sony non permetterà di ascoltare l'audio 3D nativo del Tempest Engine anche con impianti audio.
    DIFFUSORI:MartinLogan Prodigy,Cinema I,3cp (Stylus 270),B&W 803D, HTM 2D, 4 sub: 2x(JLaudio 12W6V3),2x(Dayton UM18-22).PRE-PROCESSORE:Trinnov Altitude 32 (16/24).FINALI:Anthem P2,Parasound CL 2250,2x(Yamaha MXA 5200).SORGENTI: Roon,Oppo 103+Vanity HD,Sony UBP-X1000ES,PS5,Proceed PMDT. TV Sony KD-85XF85.
    Trattamento acustico passivo e linee elettriche dedicate.

  12. #27
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    Citazione Originariamente scritto da kaio Visualizza messaggio
    Su macchine di alto livello come Arcam e simili, l'elaborazione auro 2D e ancora meglio 3D di segnali stereo è veramente piacevole. Personalmente la trovo utile anche per segnali PCM 5.1 come quello delle macchine da gioco tipo PS4 e per ora ps5, almeno fino a quando Sony non permetterà di ascoltare l'audio 3D nativo del Tempest Engine anche con im..........[CUT]
    In casa c'è una PS4, ma in effetti la usano solo i bambini - io non sono un gamer... - e praticamente sempre in cuffia. Io per ora come detto uso l'Auro 2D per la musica liquida, che ultimamente ascolto abbastanza spesso da Amazon Music - anche se non HD.
    Purtroppo, da quello che leggo su AVS Forum la soluzione al problema di DLBC non è così vicina al concretizzarsi, quindi sebbene l'idea di provarlo anche solo per l'ascolto stereo - dove non c'è problema alcuno - un po' mi stuzzica (avendo 3 slot Dirac nell'AVR20, potrei usarne uno per il multicanale elaborato con Upmix Only e crossover determinati in Dirac, uno elaborato senza la gestione dei bassi di Dirac, quindi con i crossover scelti nell'AVR, e infine uno per l'ascolto in Stereo elaborato con DLBC...) ho il sospetto che la mia voglia di sperimentare mi porterà nei prossimi mesi a scegliere fra un test con due add-on Dolby Atmos Enabled sui frontali, piuttosto che una nuova avventura nel dual sub, dopo quella molto breve di fine 2020, per capire se con Dirac invece che Audyssey XT32 i vantaggi nel mio set-up superino o meno gli svantaggi (dovuti al posizionamento comunque non ideale nemmeno del secondo sub, che fra l'altro dovrà essere più piccolo e meno prestante del primo sub...).
    Qualcosa devo pur fare per mantenermi vivo, e sfruttare sempre di più il mio Arcam...
    Staremo a vedere.
    Ettore
    DISPLAY: Panasonic TX-65LZ1500; LETTORE UNIVERSALE: Pioneer BDP-LX58; LETTORE UHD: Panasonic DP-UB820; AVR: Arcam AVR20 (HDMI 2.1); FRONT: Canton Reference 9.2 DC; CENTER: Canton Vento 866; SURROUND: Canton Vento 816.2; SUB: Martin Logan Dynamo 1600X + Dynamo 800X; GIRA: Pro-Ject X1; DISTRIBUTORI DI RETE: GigaWatt; EQ AUDIO & CAL. VIDEO: Dirac Live & Calman;

  13. #28
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    Mi è appena arrivata la risposta dal supporto Arcam, al quale avevo scritto qualche settimana fa per chiedere info sulla funzione relativa alla pendenza del filtro passa-alto nel menu Speakers, che sebbene mostri diverse opzioni non ha alcun effetto concreto (verificato con REW).
    Chiedendo nel 3d degli HDA in UK avevo avuto conferma che il problema era presente fin dall'inizio, ed era quindi probabilmente anche già stato segnalato, ma visto che nessun fix era stato inserito nei vari aggiornamenti dell'ultimo anno ho preferito scrivere nuovamente ad Arcam, aprendo un ticket.
    Devo dire che sebbene non immediato nella risposta, il supporto Arcam è assolutamente valido. Ho ricevuto una prima classica risposta con la quale mi veniva chiesto se l'AVR era aggiornato all'ultimo fw (mi ero scordato di scriverlo nella mia e-mail), poi oggi ne ho ricevuta una seconda, con la quale un differente ingegnere del gruppo Harman mi informa che verificando nel loro tracker di sistema il problema è già stato segnalato (riferimento IMS0022932), ma al momento è ancora privo di una risoluzione.
    Purtroppo non ha specificato se sia un problema connesso esclusivamente all'AVR, piuttosto che di integrazione con Dirac, né se effettivamente una soluzione verrà fornita. Certo, inserire nel menu Speakers una simile funzione senza che questa possa essere resa funzionante mi sembra strano, quindi resto fiducioso per il futuro. Sarebbe un ulteriore plus non indifferente, per raggiungere la perfetta integrazione fra AVR, diffusori e Dirac.
    Ettore
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  14. #29
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    Posto anche qui, come già fatto nel 3d ufficiale UK, un veloce aggiornamento a testimonianza del fatto che, almeno con gli Arcam HDA, la risposta in frequenza ottenuta con i filtri Dirac non è identica, a parità di crossover, tra il lasciar gestire il crossover stesso all'AVR (opzione Bass Control Off in Dirac) piuttosto che gestirlo tramite Dirac stesso (opzione Upmix Only in Dirac). Questo almeno finché la possibilità di gestire la pendenza del filtro dei diffusori non sarà resa operativa negli Arcam, se mai lo sarà (la relativa opzione presente nel menu Speakers attualmente non comporta alcuna modifica alla risposta in frequenza effettiva, come già sottolineato in precedenza). Ovviamente se questa ulteriore funzione verrà sistemata con un futuro aggiornamento fw da parte di Arcam il tutto andrà riverificato. Non ho preso in considerazione la terza opzione possibile in Dirac, ossia la gestione completa dei bassi, perché non ho (ancora) acquistato la licenza per il modulo aggiuntivo DLBC (attendo che vengano risolti gli attuali problemi evidenziati). Questa dovrebbe essere la modalità che garantisce la resa migliore in ogni situazione, e al momento opportuno si vedrà...
    Per chiarezza: posto questo grafico perché nel 3d ufficiale di Dirac Live è stato affermato da diversi utenti che fra Bass Control Off e Upmix Only non avrebbero dovuto esserci differenze nella risposta in frequenza ottenuta, al di là del vantaggio di poter scegliere liberamente qualunque crossover che Upmix Only concede, cosa che invece almeno con gli Arcam non corrisponde a verità: Upmix Only regala un piccolo vantaggio in termini di linearità nella zona del crossover scelto.
    Il grafico qui sotto mostra la risposta in frequenza dei miei due frontali rilevati insieme, con crossover fissato a 70Hz (ma analoghe differenze sono riscontrabili anche per il canale centrale e i surround).
    Ettore

    DISPLAY: Panasonic TX-65LZ1500; LETTORE UNIVERSALE: Pioneer BDP-LX58; LETTORE UHD: Panasonic DP-UB820; AVR: Arcam AVR20 (HDMI 2.1); FRONT: Canton Reference 9.2 DC; CENTER: Canton Vento 866; SURROUND: Canton Vento 816.2; SUB: Martin Logan Dynamo 1600X + Dynamo 800X; GIRA: Pro-Ject X1; DISTRIBUTORI DI RETE: GigaWatt; EQ AUDIO & CAL. VIDEO: Dirac Live & Calman;

  15. #30
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    Dopo l'ultima sessione di lavoro fra Dirac e REW aggiorno anche qui la situazione, dopo aver fatto altrettanto nel 3d dei sub MartinLogan specificamente per quel solo aspetto.
    Per prima cosa queste sono le due curve target attualmente usate per i miei filtri Dirac: la prima è applicata a Sub, Frontali e Centrale, mentre la seconda ai soli Surround. Questo perché la stessa curva target andrebbe applicata a tutti i diffusori, per evitare cancellazioni e problemi nella zona del crossover: io ho però leggermente modificato la curva dei soli Surround, e solo alle alte frequenze, per adattarla meglio al roll off più pronunciato di questi ultimi rispetto agli altri diffusori (pur essendo tutti i miei diffusori dei Canton Vento, i due surround sono dei cassa chiusa di tipo on wall, quindi hanno una risposta in frequenza abbastanza differente).
    Come si vede, la seconda curva target diventa un poco più calante dopo il punto di correzione a 1.5kHz.
    Il perché delle varie correzioni sotto i 100Hz l'ho spiegato nel 3d del sub, quindi non lo ripeto qui...




    Detto ciò, e sottolineato che ho rilevato con REW e confrontato tra loro ogni crossover da 70Hz a 100Hz per l'intero sistema, sia con Bass Control Off (crossover gestiti dall'Arcam) che in Upmix Only (crossover gestiti da Dirac), sono arrivato senza difficoltà alla definizione del miglior crossover per i Frontali (90Hz) e per i Surround (100Hz).
    Per quanto riguarda il canale centrale, invece, la situazione è più complicata, e mi farebbe piacere avere l'opinione dei più esperti per capire come muovermi.
    Per prima cosa, la modalità Upmix Only risulta comunque la migliore sempre, rispetto al far gestire il crossover dall'Arcam, come avevo già postato poco sopra. Purtroppo però se Dirac in questa modalità lavora alla perfezione con le coppie stereo di diffusori, quando si tratta del canale centrale il risultato - a parità di crossover - non è dello stesso livello in senso assoluto, e tutto si complica. La causa di questo sembrerebbe essere l'applicazione da parte dell'AVR20 di una pendenza del filtro passa alto non ideale per Dirac (che lavora al meglio con filtri a 24dB), che nel caso di coppie stereo di diffusori viene mascherata dall'ottimo lavoro di messa in fase da parte del software stesso. Come ho già avuto modo di dire, negli Arcam HDA la possibilità di modificare la pendenza del filtro passa alto nel menu Speakers non è ancora funzionante (chissà se mai lo sarà), quindi la strada di modificare nell'AVR prima di Dirac la pendenza applicata - cosa che con ogni probabilità risolverebbe il problema - è preclusa a priori.
    Passando all'aiuto di cui ho bisogno, questi sono i grafici - con e senza smoothing, per valutare meglio ogni aspetto - del canale centrale in Upmix Only, tagliato rispettivamente a 70, 80 e 90Hz. Considerando che la teoria vorrebbe l'intero fronte anteriore tagliato nello stesso punto, per rendere i panning orizzontali più fluidi possibile, il problema nasce dalla constatazione che il crossover migliore per il canale centrale sembra essere 70Hz, quindi quello più lontano dai 90Hz dei Frontali.
    Voi quale compromesso scegliereste fra le tre alternative che ho individuato?
    1 Dare la precedenza alla coerenza di tutto il fronte anteriore, scegliendo se sacrificare i Frontali (quindi tagliando tutto a 70Hz per massimizzare la resa del centrale), il Centrale (tagliando tutto a 90Hz per massimizzare la resa dei Frontali) o con la classica via di mezzo (tagliare tutto a 80Hz, dove né i Frontali né il Centrale danno il massimo. Il classico un colpo al cerchio e uno alla botte);
    2 Rinunciare alla perfetta coerenza del fronte anteriore - al netto di ogni valutazione di eventuali problematiche riscontrabili a orecchio nei panning anteriori, da fare ascoltando l'impianto nelle varie configurazioni per diverse ore - tagliando i Frontali a 90Hz e il Centrale a 70Hz (dove rendono rispettivamente al meglio) piuttosto che a 90Hz e 80Hz (dove il Centrale rende un pizzico meno bene, ma minimizzandone la differenza rispetto ai Frontali).
    Ho notato che il dogma dell'uniformità del crossover per l'intero fronte anteriore è decisamente meno seguito all'estero, quindi potrebbe trattarsi di uno dei tanti casi in cui siamo più realisti del re, come si suol dire, nei confronti della teoria sulla pratica (ossia l'ascolto effettivo del nostro impianto). Alla luce di tutto ciò, io taglierei tutto il fronte anteriore a 80Hz, la classica via di mezzo che minimizza gli svantaggi a 360°, ma sono aperto a ogni soluzione.
    Come detto, i Surround sono tagliati a 100Hz comunque, ma questo non è un problema in nessuno dei casi sopra elencati, ovviamente. Ho aggiunto anche i corrispondenti grafici dei due frontali rilevati insieme, per capire pro e contro anche lì.
    In attesa delle vostre opinioni, io mi dedicherò agli ascolti...
    Ettore





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