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Risultati da 1 a 15 di 102
Discussione: amplificazione in classe D di alta qualità
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26-03-2005, 12:07 #1
amplificazione in classe D di alta qualità
Riprendendo lo spunto da una discussione che stava andando in off topic nella sezione news, apro questo thread dove si potrà discutere circa l'avvento di topologie di amplificazione di potenza in classe D dalle elevate prestazioni, sia soniche che strumentali.
Scopo del thread è favorire il confronto di opinioni in merito alla effettiva possibilità di superare i limiti delle attuali tipologie realizzative, così come a tutti gli altri aspetti legati a questa evoluzione del settore dell'amplificazione di potenza.
Ne approfitto per rispondere ad un quesito di Gioppino, circa la nostra disponibilità a mettere in produzione un ampli integrato stereofonico adottante sezione di potenza in classe D: la risposta é "non ne ho ancora idea", perchè occorre prima capire se il mercato sarebbe ricettivo verso una simile tipologia di prodotto.
A mio parere sarebbe non solo opportuno, ma certamente migliorativo rispetto a quanto attualmente sul mercato. Tuttavia, un simile prodotto si ritroverebbe ad avere un prezzo di vendita analogo a quello di prodotti tradizionali di medio/alto livello, dove l'utenza media è poco disponibile (a mio parere) alla reale innovazione tecnologica, soprattutto per la scarsa conoscenza degli aspetti tecnici, e preferisce valutare i prodotti secondo parametri molto soggettivi e poco obiettivi.
Invito anzi tutti quanti ad esprimere il proprio parere in merito: tutto sommato, questo forum conta già un considerevole numero di iscritti, e questo thread potrebbe costituire uno strumento per noi importante al fine di meglio capire quale tipologia di prodotto potrebbe essere preferita, orientando le nostre scelte produttive.
Ciao,
Andrea...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...
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26-03-2005, 15:22 #2
classe A e classe D
Lungi dal voler scendere sui dettagli tecnici, il mio amplificatore Mark Levinson n° 334 "lavora" presumibilmente in classe A per bassi livelli di volume ed è perfetto per l'ascolto stereofonico casalingo con due diffusori e basta, mentre il sub B&W ASW-700 in classe D (500 W, cassa chiusa) ed è buono per fare HT. Per elevati carichi di potenza musicali la classe D è fuori di dubbio la scelta migliore (vedasi amplificatori Crown o altri rinomati). Anche in HT penso possa essere valida la classe D, se i diffusori sono impegnativi... quasi come quelli da discoteca...
Ciao!
C.vintage: Ampli Integrato Major AS-4000 from Belgium; Giradischi Telefunken W 258 hifi from Germany.
ciesse home theater (in evolution)
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26-03-2005, 16:55 #3
Ciesse,
grazie del contributo;le tue parole mi sembrano tuttavia sposare perfettamente quanto ho sostenuto nel post iniziale.
Tu fai riferimento ad uno dei nomi "importanti" della storia dell'Alta Fedeltà come ML, e nello specifico ad un prodotto in classe A, indicandolo come una scelta che, in campo di riproduzione musicale, gode della tua assoluta fiducia ( e, peraltro, vorrei ancora vedere, con quello che costa).
Dopodichè assumi come paragone un prodotto in classe D integrato nel tuo subwoofer, utilizzando il paragone per evidenziare come a tuo parere la classe D sia una valida soluzione per ottenere alte potenze a costi contenuti, ma non possa reggere il confronto con il ML (o almeno, questo è quanto ho inteso dalle tue parole).
Permettimi di dire che il tutto mi suona come se qualcuno, alla domanda "meglio diesel o benzina?", rispondesse indicando a paragone le differenze prestazionali di una sportiva a benzina e di una motrice di autotreno, quando invece confrontando le prestazioni di top car di pari segmento ma diverse motorizzazioni, le versioni a gasolio tendono ad emergere (vedasi BMW serie 7 o similari).
In altre parole, la classe D, nell'ambito della quale ho visto (ma dovrei dire, sopratutto, sentito!) dei miglioramenti impressionanti nell'arco degli ultimi due anni, essendo stata prevalentemente utilizzata in applicazioni gravose ed apparentemente poco qualificate, si è costruita una nomea di "grande potenza ma poca musicalità".
Mettiamola allora in questi termini: se ti dicessero che un amplificatore di potenza stereo in classe D, del costo di un 1500 euro, diciamo, è in grado di rivaleggiare con un ML 334, lo ascolteresti o riterresti aprioristicamente che sia impossibile? E, cosa ancora più importante, se all'ascolto non riuscissi ad identificare significative differenze tra i due, opteresti per il digitale o cercheresti comunque di appropriarti del Levinson, per una sorta di "sicurezza di possedere ciò che è ritenuto il meglio anche se non riesco a percepirlo personalmente"?
Ciao,
Andrea...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...
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27-03-2005, 00:44 #4andrea aghemo ha scritto:
Mettiamola allora in questi termini: se ti dicessero che un amplificatore di potenza stereo in classe D, del costo di un 1500 euro, diciamo, è in grado di rivaleggiare con un ML 334, lo ascolteresti o riterresti aprioristicamente che sia impossibile? E, cosa ancora più importante, se all'ascolto non riuscissi ad identificare significative differenze tra i due, opteresti per il digitale o cercheresti comunque di appropriarti del Levinson, per una sorta di "sicurezza di possedere ciò che è ritenuto il meglio anche se non riesco a percepirlo personalmente"?
Personalmente io, come credo Andrea e moltissimi altri appassionati, non sono chiuso ai progressi che la tecnologia offre continuamente purchè, ovviamente, lo siano veramente.
Il che vuol dire che me lo devono spiegare per benino, con solidi argomenti tecnico/scientifici (che magari non capirò del tutto, ma tenterò), a questo punto ascolterei l'oggetto mirabolante e trarrei le mie conclusioni, ma cercando di non farmi influenzare e cercando di attingere a quel pochino di esperienza che mi sono fatto; se poi il coso mi piace non avrei remore ad un suo eventuale utilizzo (qui entrano in ballo altre considerazioni e motivazioni prettamente commerciali, che Andrea conoscerà molto bene).
Ma.... non sono sicuro che tutti gli appassionati riescano ad affrancarsi da certe proprie convinzioni di base e possano quindi esprimere un giudizio assolutamente equilibrato.
Sono sicuro che qualcuno, al leggere il post iniziale, avrà fatto un salto da record mondiale sulla sedia pensando ai trattamenti che il segnale deve subire in tale tipologia.
Quando ascolto un ampli il mio ultimo pensiero è sapere se è a transistors, a mosfet, a valvole in push-pull, a valvola single ended, in classe A, AB, XY, magari a vapore con alimentazione a carbonella, ascolto cosa sento e se mi piace è OK, indipendentemente da tutto.
Visto il proliferare sul mercato di ciofeche, però a valvole, non sono sicuro che tutti siano in grado di attenersi a questo criterio di giudizio, il concetto che "se non è a valvole e la sorgente non è un vinile, possibilmente degli anni 50, non può essere ad alta fedeltà" è radicato in molte persone (per non parlare di altre ferree convinzioni).
Purtroppo sappiamo tutti bene come certe convinzioni e/o suggestioni riescano, anche inconsciamente, a condizionare il giudizio.
Non so se questo sproloquio sia di qualche significato per Andrea, l'argomento è uno di quelli su cui scriverei pagine intiere ed il sintetizzarlo lo rende magari un po' contorto da seguire.
Ciao
p.s.: a scanso equivoci, non sono assolutamente contrario alle valvole, esistono ampli di tale tipologia favolosi, idem a transistors, ma i primi non superiori "per definizione", ma per un sano progetto, idem per i secondi."Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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27-03-2005, 03:39 #5
Nordata,
stai semplicemente dicendo che vi sono delle persone che acquistano oggetti sulla base di valutazioni non oggettive, affidandosi piuttosto ad altri parametri (più o meno validi): è un fenomeno tipico di qualunque mercato, anche se nel settore dell'alta fedeltà ( o audio/video) è forse più sentito che in altri.
Tuttavia, per chi non è un operatore od un giornalista del settore non è facile avere il tempo ed il modo di valutare diversi apparecchi in un contesto ragionevolmente rilassato e con sufficiente tempo a disposizione.
Restiamo piuttosto in tema: mi piacerebbe sentire l'opinione di chi ha avuto modo di ascoltare ampli in classe D full range di un certo livello, tralasciando oggetti come il Tamp, che è un prodotto destinato ad altri impieghi: parlo di Tact, Jeff Rowland e così via.
Ciao,
Andrea...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...
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27-03-2005, 08:11 #6andrea aghemo ha scritto:
Mettiamola allora in questi termini: se ti dicessero che un amplificatore di potenza stereo in classe D, del costo di un 1500 euro, diciamo, è in grado di rivaleggiare con un ML 334, lo ascolteresti o riterresti aprioristicamente che sia impossibile? E, cosa ancora più importante, se all'ascolto non riuscissi ad identificare significative differenze tra i due, opteresti per il digitale o cercheresti comunque di appropriarti del Levinson, per una sorta di "sicurezza di possedere ciò che è ritenuto il meglio anche se non riesco a percepirlo personalmente"?
Diciamo che, come nordata, non sono aprioristicamente chiuso a valutare miglioramenti di una certa tecnologia... (per restare in tema, mi sta per arrivare, grazie a frcantat, un T-amp e, fuori tema, il multijet ce l'ho in garage da tempo...).
Il mio paragone con il sub in classe D è legato al fatto che posso concepire un classe D quando serve per pilotare carichi di potenza più impegnativi e NON dico a scapito del suono, ma solo del corretto interfacciamento delle grandezze in gioco... quindi è possibile anche un classe D come ampli di una catena di ascolto casalinga, se servono qualità di un amplificatore di questo tipo (non volevo esagerare con la battuta sulla discoteca, ma c'è a chi piace un impianto energico...).
Classe D, quindi, sì, anche a me piacerebbe un Tact o un Jeff Rowland... ma, mi sa, ho sposato Mark Levinson...
C.vintage: Ampli Integrato Major AS-4000 from Belgium; Giradischi Telefunken W 258 hifi from Germany.
ciesse home theater (in evolution)
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27-03-2005, 12:18 #7
Ciesse,
lo so bene che non sei refrattario all'innovazione, altrimenti non ti saresti modificato il pre, magari per timore di rompere qualche "magica alchimia" di componenti....e la mia ipotesi di confronto era, ovviamente, giusto un esempio per capire la tua posizione nei confronti di una altrettanto ipotetica scelta: onestamente, non ho idea se esista anche un solo rivenditore in Italia che potrebbe proporre un raffronto simile.
Tuttavia, resta il fatto che mi sembra di continuare a percepire nelle tue parole una sorta di "diffidenza" nei confronti della classe D, dato che la leghi comunque ad un discorso di potenza elevata,ed hai comunque eluso le mie domande in merito a cosa sceglieresti di fronte all'ipotesi da me prospettata, che era la cosa che maggiormente mi incuriosce.
Ciao,
Andrea...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...
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27-03-2005, 13:00 #8
Advanced Member
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- Jan 2002
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- 6.153
Bello questo thread!
Imho l'amplificazione conta poco al fine di una corretta riproduzione musicale, a patto, ovviamente, che l'interfacciamento col carico da pilotare sia corretto e che l'amplificatore non presenti magagne significative (nel qual caso o introdotte volontariamente per "colorare" il suono o per manifesta incapacità).
Detto questo gli ampli in classe D attuali, o meglio quelli che sono sinora stati provati da riviste, soffrono di grossa dipendenza dal carico e presentano difficoltà di pilotaggio sui carichi complessi.
Tuttavia ci sono diverse soluzioni oggi che risolvono completamente questi problemi: detto questo, quindi, mi sembra chiaro che imho queste topologie di ampli in classe D possano portare solo vantaggi.
Consumano meno, sono più piccoli, pesano meno, scaldano meno, costano meno e sono mediamente più potenti.
Di sicuro se mi verrà voglia di cambiare amplificatore e/o aumentare il numero dei canali mi rivolgerò ad un ampli in classe D!
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27-03-2005, 15:23 #9mixersrl Guest
Credo che sia solo una questione di costi di produzione e un modo per cercare di dare nuove idee ad un settore dove sembra tutto statico per dare una spinta ala cambiamento.
Personalmente in ambito hi-fi e sottolineo hi-fi gli ampli in classe D sono da evitare come la peste, fanno letteralmente pena, poi se iniziano a dire che suonano, bene, mi riporto al confronto fatto più sù tra auto a benzina e diesel dove si è arrivati a dire anche che l'auto per eccellenza è a gasolio soprattutto se si vuole prestazioni sportive.
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27-03-2005, 16:08 #10andrea aghemo ha scritto:
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Mettiamola allora in questi termini: se ti dicessero che un amplificatore di potenza stereo in classe D, del costo di un 1500 euro, diciamo, è in grado di rivaleggiare con un ML 334, lo ascolteresti o riterresti aprioristicamente che sia impossibile? E, cosa ancora più importante, se all'ascolto non riuscissi ad identificare significative differenze tra i due, opteresti per il digitale o cercheresti comunque di appropriarti del Levinson, per una sorta di "sicurezza di possedere ciò che è ritenuto il meglio anche se non riesco a percepirlo personalmente"?
Ciao,
Andrea [/I]
Però io sono come qualcun 'altro in questo furum del tipo MY FI e non HI FI.
Ciao
AndraPJ Sony VPL-cs4 A/V Sony STR-DB930 DVD/SACD DVP-NS905 CD MARANTZ CD-67 MKII 2 Ampli 2 Ch Rotel RB960BX Equalizz.Technics SH-GE70 Sat TMX 7030CI HTPC P4 Prescott + X600 + XP prof
Diffusori Ant Aliante Tw, Post EPI 70 - Centr. Aliante CNM Sub Yamaha YST-SW 80
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27-03-2005, 19:37 #11andrea aghemo ha scritto:
[...]
Tuttavia, resta il fatto che mi sembra di continuare a percepire nelle tue parole una sorta di "diffidenza" nei confronti della classe D, dato che la leghi comunque ad un discorso di potenza elevata,ed hai comunque eluso le mie domande in merito a cosa sceglieresti di fronte all'ipotesi da me prospettata, che era la cosa che maggiormente mi incuriosce.
[...]
Ciao!
C.vintage: Ampli Integrato Major AS-4000 from Belgium; Giradischi Telefunken W 258 hifi from Germany.
ciesse home theater (in evolution)
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27-03-2005, 20:29 #12ciesse ha scritto:
Eh, cosa sceglierei... il classe D, naturalmente! Sono sensibile al rapporto prezzo/prestazioni, anche se per il prossimo impianto stereo ho preferito andare sul sicuro...
Ciao!
C.
Saluti
Marco
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28-03-2005, 00:51 #13mixersrl ha scritto:
Credo che sia solo una questione di costi di produzione e un modo per cercare di dare nuove idee ad un settore dove sembra tutto statico per dare una spinta ala cambiamento.
Personalmente in ambito hi-fi e sottolineo hi-fi gli ampli in classe D sono da evitare come la peste, fanno letteralmente pena, poi se iniziano a dire che suonano, bene, mi riporto al confronto fatto più sù tra auto a benzina e diesel dove si è arrivati a dire anche che l'auto per eccellenza è a gasolio soprattutto se si vuole prestazioni sportive.
credo tu abbia male interpretato il mio "paragone automobilistico".
Intendevo dire che, nel confrontare amplificatori, è corretto riferirsi a prodotti destinati a tipologie d'uso similari, visto il riferimento fatto in un post precedente da Ciesse dove menzionava l'amplificatore utilizzato nel suo subwoofer (da me paragonato alla motrice d'autotreno).
Mai sognato di dire che se si vogliono prestazioni sportive l'auto per eccellenza è a gasolio (anche se si tratta di un limite tecnologico che sarà presto superato, e non mi sorprenderei se la formula 1, tra qualche anno, iniziasse ad adottare tali motorizzazioni....), ma ho preso l'esempio di berline top di gamma di alte prestazioni (e, ahimè, costo) dove le motorizzazioni a gasolio non solo non fanno rimpiangere gli equivalenti a benzina, ma addirittura consentono l'ottenimento di prestazioni globali più favorevoli in termini di sfruttabilità del mezzo.
Resta pacifico che, oggi come oggi, se vogliamo andare a trecento chilometri orari è appannaggio esclusivo delle motorizzazioni a benzina....ma io intendo il piacere ( e conseguentemente la qualità complessiva) della riproduzione dell'evento sonoro come la somma di una serie di caratteristiche, e non una sola, per cui il mio paragone mi sembra, almeno seconda la mia personale filosofia, corretto.
Chiuso l'excursus motoristico (che se vuoi riprendiamo con alro thread in off topic), tornando a bomba, tu lapidariamente dici: " gli ampli in classe D fanno pena". Posso chiederti a quali prodotti , specificatamente, ti riferisci? Io sto valutando diverse tipologie (Flying Mole, Power Physics, MuEta, Hypex, per dirne alcune) e francamente non sono d'accordo, ma magari parliamo di prodotti diversi: può darsi tu ti riferisca ad oggetti di qualche anno orsono, o non pensati in ottica alta fedeltà.
In questo modo, cominciamo a fare nomi e disaminare in modo concreto la questione.
Ciao,
Andrea...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...
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28-03-2005, 13:40 #14Microfast ha scritto:
[...]
Cosa hai preso ?
[...]
solo:
- Pre Mark Levinson n° 380S
- Finale Mark Levinson n° 334
- giradischi VPI TNT Junior + vari accessori
- Pre Phono Klimo LAR
- altre cose, tipo cavi di potenza ecc.
Pre e Finale non sono in classe D, anche se Jeff Rowland e Tact penso non sfigurino come "stoffa".
Il tutto suonerà tra un po'... (un anno?).
Ciao!
C.vintage: Ampli Integrato Major AS-4000 from Belgium; Giradischi Telefunken W 258 hifi from Germany.
ciesse home theater (in evolution)
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28-03-2005, 13:49 #15mixersrl Guestandrea aghemo ha scritto:
Mixer,
credo tu abbia male interpretato il mio "paragone automobilistico".
Intendevo dire che, nel confrontare amplificatori, è corretto riferirsi a prodotti destinati a tipologie d'uso similari, visto il riferimento fatto in un post precedente da Ciesse dove menzionava l'amplificatore utilizzato nel suo subwoofer (da me paragonato alla motrice d'autotreno).
Mai sognato di dire che se si vogliono prestazioni sportive l'auto per eccellenza è a gasolio (anche se si tratta di un limite tecnologico che sarà presto superato, e non mi sorprenderei se la formula 1, tra qualche anno, iniziasse ad adottare tali motorizzazioni....), ma ho preso l'esempio di berline top di gamma di alte prestazioni (e, ahimè, costo) dove le motorizzazioni a gasolio non solo non fanno rimpiangere gli equivalenti a benzina, ma addirittura consentono l'ottenimento di prestazioni globali più favorevoli in termini di sfruttabilità del mezzo.
Resta pacifico che, oggi come oggi, se vogliamo andare a trecento chilometri orari è appannaggio esclusivo delle motorizzazioni a benzina....ma io intendo il piacere ( e conseguentemente la qualità complessiva) della riproduzione dell'evento sonoro come la somma di una serie di caratteristiche, e non una sola, per cui il mio paragone mi sembra, almeno seconda la mia personale filosofia, corretto.
Chiuso l'excursus motoristico (che se vuoi riprendiamo con alro thread in off topic), tornando a bomba, tu lapidariamente dici: " gli ampli in classe D fanno pena". Posso chiederti a quali prodotti , specificatamente, ti riferisci? Io sto valutando diverse tipologie (Flying Mole, Power Physics, MuEta, Hypex, per dirne alcune) e francamente non sono d'accordo, ma magari parliamo di prodotti diversi: può darsi tu ti riferisca ad oggetti di qualche anno orsono, o non pensati in ottica alta fedeltà.
In questo modo, cominciamo a fare nomi e disaminare in modo concreto la questione.
Ciao,
Andrea