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Discussione: Audyssey e ingressi analogici multicanale
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26-02-2016, 18:01 #16
la correzione audyssey in effetti non è attiva sugli ingressi analogici,pero si puo sempre utilizzare la connessione digitale che ti permette di fare bass management e room eq anche per la musica,cosa che a te non piace,ma che invece secondo me è fondamentale,anche perché,come diceva nordata,è l unica strada per avere una riproduzione vagamente fedele a cio che è stato inciso.tra l altro dici di utilizzarla per la visione dei film,ma come dice sempre Dakhan,non c è alcun motivo per cui una risposta corretta per i film non lo sia anche per la musica.poi i gusti son gusti e quindi sta solo a te valutare
DIFFUSORI:MartinLogan Prodigy,Cinema I,3cp (Stylus 270),B&W 803D, HTM 2D, 4 sub: 2x(JLaudio 12W6V3),2x(Dayton UM18-22).PRE-PROCESSORE:Trinnov Altitude 32 (16/24).FINALI:Anthem P2,Parasound CL 2250,2x(Yamaha MXA 5200).SORGENTI: Roon,Oppo 103+Vanity HD,Sony UBP-X1000ES,PS5,Proceed PMDT. TV Sony KD-85XF85.
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26-02-2016, 19:15 #17
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Ma cosa vuol dire "si puo sempre utilizzare la connessione digitale che ti permette di fare bass management e room eq anche per la musica"?... in pratica che tipo di collegamenti dovrei fare? Non ho mica capito
Continuo a non seguirti/vi sul discorso "riproduzione fedele a ciò che è stato inciso". Mi spiegate perché dovrei inseguire la chimera del vero suono anche se non mi piace? Davvero, senza polemica, ma mi sfugge del tutto il senso di questa cosa (ammesso e non concesso che l'Audyssey restituisca qualcosa di vagamente simile al vero suono). Mi pare che Nordata abbia scritto che (vado a memoria) una volta trovato il vero suono bisogna ammetterlo, farsene una ragione, ripartire da lì e farsi una cultura d'ascolto. E se poi non ci piace, è un problema nostro. Ma davvero, perché dovrei sforzarmi per farmi piacere qualcosa come "un suono" (legato a una musica) che non mi piace? Cioè, se i vocalizzi di Jeff Buckley in Grace mi piacciono/emozionano con un certo suono dovrei "farmi una cultura" (di che tipo? fisico/teorico?) per cercare di emozionarmi anche con suoni che al momento mi lasciano indifferente?Ultima modifica di kinopio; 26-02-2016 alle 19:16
Sto messo così: TV: Panasonic TX-P50VT50T; LettoreBD: Panasonic DMP-BDT500; DAC: Micromega MyDac (per BD e musica liquida da PC); Musica liquida: JRiver Media Center 22; Sinto: Marantz SR6008; Finale 2ch: Rotel RB-1552 Mkii; SAT: My Sky HD; Gaming: WiiU & PS4; Diffusori: Frontali Mordaunt-Short Mezzo 8, Centrale Mordaunt-Short Avant 905i, Surround Mordaunt-Short Avant 908i, Subwoofer Indiana Line Basso 850.
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26-02-2016, 19:23 #18
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ps: riguardo al cinema, è ovvio che la musica, la colonna sonora di un film, sonicamente è la stessa roba che ascolto quando ascolto la musica: gli archi di Zimmer saranno gli stessi di Wagner, la voce della Kidman sarà "una voce" come quella di Billie Holiday, da un punto di vista acustico. Ma è anche vero che il film è un'esperienza mista, ti tipo audio/visivo/narrativo, e si è molto più disposti ad accettare compromessi che in campo squisitamente musicale possono invece compromettere del tutto il momento della fruizione estetica. Nella fattispecie, scendo volentieri a patti con un "suono che mi piace di meno" se quel compromesso mi serve per ascoltare "bene", magari di notte, un film a un volume decente senza perdere (troppo) in termini di coinvolgimento e comprensibilità dei dialoghi. Ergo, ben vengano Audyssey, Dynamic EQ e Dynamic volume per il cinema. Vade retro per la musica (mi two cents, ovvio).
Sto messo così: TV: Panasonic TX-P50VT50T; LettoreBD: Panasonic DMP-BDT500; DAC: Micromega MyDac (per BD e musica liquida da PC); Musica liquida: JRiver Media Center 22; Sinto: Marantz SR6008; Finale 2ch: Rotel RB-1552 Mkii; SAT: My Sky HD; Gaming: WiiU & PS4; Diffusori: Frontali Mordaunt-Short Mezzo 8, Centrale Mordaunt-Short Avant 905i, Surround Mordaunt-Short Avant 908i, Subwoofer Indiana Line Basso 850.
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27-02-2016, 00:12 #19
Dipende da cosa si vuole ottenere.
Detto in termini terra terra, lo scopo per cui da 60 anni circa esiste l'Alta Fedeltà e si sono studiate e si continuano a studiare mille soluzioni tecniche, è molto semplice: cercare di riprodurre in casa propria un evento musicale che si è tenuto altrove in modo tale che sia indistinguibile dall'evento originale.
Ovviamente questa è una estremizzazione, bisogna comunque scendere ad alcuni compromessi, ad esempio per quanto riguarda la pressione sonora, non si potrà mai riprodurre nella propria camera di 5x4 metri quella sonora di una orchestra sinfonica completa di coro mentre esegue la Nona di Beethoven.
In effetti il livello lo si potrebbe anche raggiungere, ma il risultato non sarebbe molto simile all'originale.
Questo è lo scopo dell'Hi-Fi, tutti gli altri discorsi del "a me piace però così" saranno validi, non sono condannabili, li posso anche capire, ma non sono l'Alta Fedeltà.
Molte volte mi viene il dubbio che se qualcuno di questi appassionati, ad esempio, ascoltasse dal vivo Salvatore Accardo che suona uno Stradivari magari troverebbe da dire sul suono, che non è setoso, che la grana non è sufficientemente fine, ecc. e che l'ascolto non lo ha emozionato, non era il suono giusto, quello che piaceva a lui.
So per certo che molti appassionati di questo tipo non hanno mai assistito ad un concerto live (non mi riferisco ad un concerto rock), ma anche solo qualche evento di un piccolo gruppo jazz, o un quartetto che esegue musica da camera (che non mi piace molto, ma è utilissima per farsi un po' l'orecchio).
Quando parlo di educazione all'ascolto mi riferisco a questo, bisogna cercare di imparare a capire qual è il suono giusto, quello vero, non quello che ci piace, ma ha poco a che fare con quello originale.
Se ascoltate un contrabbasso dal vivo scoprireste che non ci sono i bassi che si sentono in molti impianti, quelli che ti fanno tremare lo stomaco, anche ascoltare qualche musicista da strada può essere utile.
C'è chi sulla propria auto spara i bassi a millanta watt che fanno letteralmente esplodere le portiere ed asserisce che è così che si deve sentire, che quella è la vera musica, nessun problema, se a lui piace così OK, ma non ammetto che sostenga che quello sia il modo giusto per ascoltare la musica, è completamente fuori strada.
Purtroppo certi dischi o anche esecuzioni datate sono già sballate in partenza, per i motivi più vari, li ascolto ugualmente perchè ascolto la musica, non l'impianto, anche se cerco in tutti i modi di farlo rendere al meglio.
Se volessi ascoltare brani incisi al top acquisterei i dischi che si trovano alle fiere di settore, incisi meravigliosamente, con tecniche di presa sopraffine e stampati ancor meglio, ma eseguiti da illustri sconosciuti o poco più, bravini ma niente altro.
Posso anche ascoltare una incisione rovinata se è quella di un artista che mi piace anche se potrei magari trovare lo stesso brano inciso nel modo che ho appena descritto.
Spero di aver spiegato il mio modo di "emozionarmi", se poi ascolto l'artista da me preferito che esegue il suo più grande successo tramite una incisione al top e su un impianto quanto possibile al top, allora il piacere è ancora più grande, e non vado certo a cercare un impianto che mi fornisca un suono che mi piace, avrò cercato di mettere assieme un impianto che so che non altera il messaggio sonoro (compatibilmente con il mondo reale, quindi con tutte le sue limitazioni, non ultima quella economica), in altre parole, non cerco mai il suono "caldo", "freddo" o che altro, ma il suono "neutro", giudicandolo tale in base ai miei ricordi ed alla mia "educazione all'ascolto", con tutti i limiti che pure lei ha.
Motivo per cui avrò anche messo la massima cura nella correzione dell'acustica ambientale, che non si risolve con l'angolazione millimetrica dei diffusori, il cavo venduto nella scatole di legno pregiato con interno di velluto e la spina di alimentazione in alluminio tornito dal pieno e mi continuerà a meravigliare chi si cura di queste cose e non si cura minimamente del problema principale, anzi, lo snobba perchè ritiene che snaturi il suono per poi ammettere candidamente che a lui del suono originale poco importa, importa solo che che "gli piaccia".
Discorso non riferito ad alcuno in particolare, ma che ho letto oramai troppe volte, purtroppo.Ultima modifica di Nordata; 27-02-2016 alle 13:04
"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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27-02-2016, 08:02 #20DIFFUSORI:MartinLogan Prodigy,Cinema I,3cp (Stylus 270),B&W 803D, HTM 2D, 4 sub: 2x(JLaudio 12W6V3),2x(Dayton UM18-22).PRE-PROCESSORE:Trinnov Altitude 32 (16/24).FINALI:Anthem P2,Parasound CL 2250,2x(Yamaha MXA 5200).SORGENTI: Roon,Oppo 103+Vanity HD,Sony UBP-X1000ES,PS5,Proceed PMDT. TV Sony KD-85XF85.
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27-02-2016, 09:17 #21
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Ho capito che hai un conto aperto con gli audiofili, o almeno con quelli (a tuo avviso) "presunti" tali, che magari spendono migliaia di euro per un cavo Transparent Audio e poi non piazzano neanche una bass trap nella loro sala di ascolto. Ma quella che insegui mi sembra, francamente, una chimera. Chimera che, detto tra parentesi, non mi sembra abbia nulla a che vedere con un sistema primitivo e approssimativo come Audyssey (almeno con la versione installata sul mio Marantz SR6008, che cinque volte su dieci sbaglia la dimensione dei diffusori, solo per dirne una). E mi pare anche un discorso sostanzialmente confinato alla musica acustica (nel senso di non amplificata) suonata dal vivo. Parlo di chimera perché questa musica live, diciamo, è sicuramente influenzata da fattori acustici. Il suono di un violoncello o di un contrabbasso è comunque un suono che si propaga in uno spazio e questo spazio, più o meno trattato, avrà delle sue peculiarità che ne determinerà le caratteristiche. Concerto all'aperto o al chiuso, dimensioni e forma del teatro/anfiteatro, dimensioni e forma della sala con relativi arredi, numero (e stazza) degli spettatori, altezza e profondità del palco, tua distanza e più in generale tua posizione rispetto al punto di esecuzione, posizione dell'esecutore stesso sul palco, sua distanza dagli altri esecutori e dagli arredi/pareti e chissà quant'altro. Qual è "il vero suono di un violino?"... non è un concetto quasi metafisico, intrinsecamente relativo? Non stiamo forse cercando “l’idea di suono di un violino” più che un suono esistente nella realtà fenomenica? Discorso ancora più complicato quando si entra nel territorio degli altri generi pop(olari). A tutti i problemi di cui sopra, subentra il fattore amplificazione e mixaggio e dunque quello umano: il famoso “fonico”. Figura che determina pesantemente il” vero suono” live che cercherai di riprodurre a casa tua. E se questo fonico non è un granché, o se semplicemente ha dei “gusti fonici” diversi dai tuoi, a casa cercheresti di riprodurre un suono sballato/sbagliato (almeno alle tue orecchie). E cosa dire delle incisioni, dei dischi? Lì quello di “vero suono” è un concetto ancora più sfumato, aleatorio, rarefatto: quel suono è frutto di compromessi economici, abilità dei produttori e/o tecnici, scelte artistiche o commerciali. La hit destinata alle radio sarà pensata/incisa per suonare bene alle radio(line) più o meno indecenti. Nell’epoca del peer to peer, dei file compressi, con la musica pensata per l’usa e getta, per l’ascolto frettoloso in auricolari da 3 euro, quale tipo di suono verrà pensato come “vero”? Ma anche rimanendo alla “musica di qualità”, qualunque cosa voglia dire, il “vero suono” dei Radiohead di Kid A (un nome/titolo a caso) è quello deciso più o meno a tavolino da Nigel Godrich, frutto di ricerche, artifici e postproduzioni varie. E’ un “vero suono” che nasce “falsato” e che è pensato non per essere ascoltato in un laboratorio trattato acusticamente ma in ambienti “normali”, in situazioni “normali” con impianti “normali”. E cosa dire della musica elettronica, che nasce artificiale, logaritmica, “falsa”? Qual è il vero suono degli Autechre, di Aphex Twin, dei Boards of Canada? E Siccome, oltretutto, il mio mondo è quello (rock/pop/elettronico), quello in cui, cioè, il fattore umano, la sofisticazione del suono è consustanziale alla produzione del disco, il “fattore umano”, beh, non ci trovo nulla di male se dico la mia, con il mio gusto, le mie scelte, il mio piacere di ascolto. Pensiamo anche alla pratica dei remix, l’incisione originale di Aqualung non “suona” diversa dal quella di Steven Wilson? Qual è quella “vera”? Qual è il “vero suono” di Aqualung? Non mi interessa, a me piace di più quello di Wilson (che ha anche un multicanale esemplare) e sto bene con quello. Nel mondo reale, e nel (mio) mondo musicale, il concetto di “vero suono” mi pare, appunto, chimerico e metafisico, come il Sacro Graal o la Felicità.
Sto messo così: TV: Panasonic TX-P50VT50T; LettoreBD: Panasonic DMP-BDT500; DAC: Micromega MyDac (per BD e musica liquida da PC); Musica liquida: JRiver Media Center 22; Sinto: Marantz SR6008; Finale 2ch: Rotel RB-1552 Mkii; SAT: My Sky HD; Gaming: WiiU & PS4; Diffusori: Frontali Mordaunt-Short Mezzo 8, Centrale Mordaunt-Short Avant 905i, Surround Mordaunt-Short Avant 908i, Subwoofer Indiana Line Basso 850.
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27-02-2016, 09:33 #22
il discorso è molto più semplice di quanto non lo si stia facendo apparire.fornire ad un sistema di riproduzione una risposta lineare e correttamente proporzionata a livello tonale permette di fornire una base neutra da cui partire per poter apprezzare qualsiasi suono sia stato inciso e riproposto,che sia elettrificato o acustico,senza il bisogno di sapere cosa e come è stato ripreso.
al contrario,una risposta non lineare e corretta tonalmente introdurra sempre ed inevitabilmente delle alterazioni al messaggio,qualsiasi esso sia.DIFFUSORI:MartinLogan Prodigy,Cinema I,3cp (Stylus 270),B&W 803D, HTM 2D, 4 sub: 2x(JLaudio 12W6V3),2x(Dayton UM18-22).PRE-PROCESSORE:Trinnov Altitude 32 (16/24).FINALI:Anthem P2,Parasound CL 2250,2x(Yamaha MXA 5200).SORGENTI: Roon,Oppo 103+Vanity HD,Sony UBP-X1000ES,PS5,Proceed PMDT. TV Sony KD-85XF85.
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27-02-2016, 09:40 #23
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Sì, ho capito che siete tutti d'accordo con Nordata, ma in che senso "sei in disaccordo" su quello che dico? Trovi sbagliato che selezioni Pure Direct per la musica e utilizzi Audyssey per i film? Ho spiegato: non mi piace il trattamento sonoro Audyssey (spero di non infrangere nessuna legge dello stato, ad affermarlo) ma lo trovo utilissimo, specie la sera, per guardare un film con tutti gli effetti al posto (più o meno) giusto senza che i vicini chiamino la polizia. Che mi pare un motivo "valido", no? Boh, poi non lo so, eh, ditemi voi.
Detto questo, siccome l'argomento "pratico" mi interessa molto, parlavi di un collegamento digitale con cui poter fare correzioni (da poter poi utilizzare anche in analogico?) ma non ho capito bene. In sostanza la mia domanda è: ho un modo per poter, anche in anlogico multicanale, utilizzare Audyssey, Volume Dinamico o qualcosa di simile? Grazie in anticipo.Sto messo così: TV: Panasonic TX-P50VT50T; LettoreBD: Panasonic DMP-BDT500; DAC: Micromega MyDac (per BD e musica liquida da PC); Musica liquida: JRiver Media Center 22; Sinto: Marantz SR6008; Finale 2ch: Rotel RB-1552 Mkii; SAT: My Sky HD; Gaming: WiiU & PS4; Diffusori: Frontali Mordaunt-Short Mezzo 8, Centrale Mordaunt-Short Avant 905i, Surround Mordaunt-Short Avant 908i, Subwoofer Indiana Line Basso 850.
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27-02-2016, 09:53 #24
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Ma la risposta è ancora più semplice. Quel suono, in origine, nasce artefatto, perché prodotto artificialmente, o trattato artificialmente e comunque manipolato, compresso, postprodotto e chi più ne ha più ne metta. Ora, c'è un bivio: mi interessa ascoltare "esattamente" quelo che volevano i Blur e William Orbit, uomini "come me", o mi interessa ascoltare un suono che mi procura piacere? Il mio obiettivo è "l'alta fedeltà" pura, intransigente, senza se e senza ma, a prescindere dai miei gusti personali, o il mio piacere di ascolto? Io voto la due. Da questo punto di vista non ho nessuna pretesa audiofila, se voi intendete questo per audiofilia. Poi, spero di poter dire cose tipo "non mi piacciono i bassi gommosi e profondi e preferisco quelli agili e precisi" senza che si invochi un nuovo processo di Norimberga, ecco, accusandomi del fatto che dovrei tendere asintoticamente "al vero suono di quel basso specifico".
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27-02-2016, 10:02 #25
no,in analogico non puoi fare nulla,per questo ti ho consigliato di utilizzare il collegamento digitale.in alternativa dovresti comprare un pre come il mio vecchio Anthem che poteva fare cio che chiedi anche in analogico con la correzione arc invece di quella audyssey,ma purtroppo la cosa ha un costo molto elevato.
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27-02-2016, 10:08 #26
l alta fedeltà "pura" non esiste senza considerare l ambiente e le alterazioni che introduce,come elementi della catena di riproduzione.
ascoltare senza correggere le alterazioni ambientali è nell audio l equivalente nel video di proiettare su una superficie variopinta.DIFFUSORI:MartinLogan Prodigy,Cinema I,3cp (Stylus 270),B&W 803D, HTM 2D, 4 sub: 2x(JLaudio 12W6V3),2x(Dayton UM18-22).PRE-PROCESSORE:Trinnov Altitude 32 (16/24).FINALI:Anthem P2,Parasound CL 2250,2x(Yamaha MXA 5200).SORGENTI: Roon,Oppo 103+Vanity HD,Sony UBP-X1000ES,PS5,Proceed PMDT. TV Sony KD-85XF85.
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27-02-2016, 10:23 #27
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27-02-2016, 13:33 #28
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Io ho cercato di raggiungere un equilibrio basato sulla consapevolezza. Sono al 100% d'accordo con Nordata. L'impianto deve essere il più neutro possibile per riprodurre il suono originale dell'incisione. Ma se quel suono "fedele" non mi piace, con consapevolezza lo altero a mio piacere (ed è per questo che non comprerò mai un mono-manopola). D'altro canto è anche giusto cercare di educare l'orecchio ad un suono "pulito", ma se dopo mesi e mesi l'orecchio non ne vuole sapere, beh, pazienza. Detto questo, ascolto sempre con Audissey acceso (anche in due canali) e a bassi volumi attivo anche Dynamic EQ e Dynamic Volume (light).
Permettetemi anche di fare un esempio: c'è un brano di Roger Waters in cui si sentono dei cani abbaiare dietro la posizione d'ascolto, e sempre usando solo due canali. Il "trucco" è prendere im giro l'orecchio usando delle differenze di fase tra i due canali. Con l'Audissey i cani sono molto ben localizzati "dietro"; senza Audissey, decisamente di meno. Ecco, senza correzione mi perderei un pezzo "pregiato" dell'incisione.Pre/Pro: Marantz AV7703 Proiettore: JVC DLA-X5500 Schermo: Lumene Showplace 200C Finali: Audiolab 8200P, Advance Paris BX1, Advance Paris BX2, Emotiva XPA Gen 3 (6 canali) Frontali: KEF R500 Centrale: KEF R200C Surround: SVS Ultra Surround (in modalità Duet) Atmos: Atlantic Technology IC6-0BA (x4) SUB: SVS SB12-NSD NAS: Synology DS212+ Lettore UHD: Panasonic DP-UB420
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27-02-2016, 14:05 #29
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Ma se tu parli di impianto neutro e di suono pulito, ti sono nel cuore. Sono concetti che capisco, seguo e che mi trovano anche sostanzialmente d'accordo. Nel senso che gli alti sparati, squillanti e faticosi, i bassi enfatizzati ma gommosi e imprecisi non piacciono neanche a me. Arriverei a dire che preferisco proprio un suono più neutro/pulito. Aggiungo però/infatti: se un'incisione del grande Mick Karn (rip), magari, enfatizzasse troppo la gommosità del suo basso e il mio impianto, magari più votato alla "freddezza/pulizia", riuscisse in qualcho modo a smorzarne l'eccessiva (al mio orecchio) profondità e le eventuali code, sarei ben felice del mio impianto, che magari sta però tra(sgre)dendo l'incisione originale. Che poi, vallo a sapere, magari quel basso lo voleva davvero così, o magari invece era semplicemente venuta male (altro punto, questo, fondamentale del mio discorso). Un altro conto, però/infatti, è parlare di suono "vero" (anziché "pulito"). Concetto, ripeto, sfuggente come la Verità stessa (ho cercato di spiegarlo da qualche parte qua sopra), tentativo di reificare un'entità astratta ed evanescente in balìa di infinite variabili, impresa metafisica che vedo destinata a un magnifico ma/quanto nobile fallimento (e SICURAMENTE fuori dalla portata dell'Audyssey del mio povero Marantz SR6008). Capisco, però, che per voi sia bello provarci. Buona fortuna e buoni ascolti.
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27-02-2016, 14:12 #30
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Riguardo al discorso Waters, sarebbe da vedere quali erano le reali intenzioni del buon Roger, il suono vero che aveva in mente: far sentire l'effetto così evidente come lo fa sentire l'Audyssey o magari più accennato/sfumato come in Pure Direct? O magari aveva provato, con i mezzi tecnici a disposizione, a ottenere quell'effetto che solo l'Audyssey riesce a tirare fuori ma che in realtà, nel suono vero dell'originale, non era venuto così "bene"?. Gli andrebbe chiesto, a Roger. Andrebbero fatti dei rilevamenti strumentali... La sola cosa che sai, di fatto, è che con l'Audyssey quel pezzo ti piace di più. E secondo me fai bene ad attivarlo.
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