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Risultati da 1 a 4 di 4
Discussione: "Riscaldamento" amplificatori
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21-03-2008, 12:33 #1
"Riscaldamento" amplificatori
Mi togliete una curiosità?
Il fatto che occorra "riscaldare" gli amplificatori prima dell'uso a regime, è una leggenda metropolitana o una procedura reale?
Valeva forse in passato per gli apparecchi valvolari?
E poi come si "riscalda un ampli moderno? Accendendolo senza sorgenti in ingresso?
Grazie
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22-03-2008, 15:30 #2
Ciao,
in realtà non so' se si stratta di una leggenda, o se un buon riscaldamento è davvero essenziale...
Personalmente, prima di un utilizzo intenso preferisco sempre scaldare un po' i vari componenti, tra cui anche l'ampli:
un po' di musica a basso volume per una quindicina di minuti ed il gioco è fatto!
Ripeto, non so' se ciò sia realmente indispensabile, ma mi rende più tranquillo...
E' un po' come scaldare un motore prima di tirarlo, o scaldarsi in palestra
o prima di una partita
....
Scherzi a parte, non ho risposto alla tua domandasull'indispensabilità, ma credo che "preparare" un amplificatore (stesso discorso per i diffusori...) ad un uso "gravoso", male non fa' di certo.
Per informazioni più tecniche e dettagliate, attendiamo altri utenti...
CiaoNuovissimo Cinema Antico by Simone: VPR JVC DLA-RS20, Schermo fisso a cornice 21:9 by Seymour Av, Sintoamplificatore Yamaha RX-V2700, Sorgente BluRay PS3, Sorgente Dvd Denon DVD-2930, Diffusori Jbl Studio L (Front 2 x L890, Center 1 x LC2 , Surround 2 x L830, Surround Back 2 x L830), Subwoofer 2 x SVS PB13-Ultra+ 2 x L8400, Room Eq SVS AS-EQ1
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22-03-2008, 18:25 #3
Uhm... se non mi riscaldo prima di una partita mi rompo... e se non scaldo il motore dell'auto prima di titarla, a lungo andare rompo anche quello.
Ma con i nuovi amplificatori a transistor, chissà se davvero serve...
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23-03-2008, 00:53 #4
Da un punto di vista prettamente tecnico non c'è bisgono di far "riscaldare" un amplificatore ai bassi livelli prima di utilizzarlo a potena normale o anche piena, anche per quelli a valvole non era necessario.
Vi sono poi correnti di pensiero che asseriscono, tutto sommato giustamente, che prima di poter ascoltare bene un ampli, quindi poterne apprezzare tutte le più minute sfumature, bisogna prima farlo punzionare un po', che è cosa ben diversa dal farlo per evitare rotture.
Questo però con un minimo di criterio, non vuol dire che bisogna accenderlo, farlo funzionare a vuoto o al minimo per un'ora e poi, finalmente, ascoltarlo.
Se ho voglia di ascoltare della musica, io accendo il mio ampli, inserisco un CD, mi siedo e me la ascolto tranquillamente, se poi dopo un po' la qualità migliora, tanto meglio.
Diverso è il discorso se devo farci delle misure o delle tarature (questo vale per qualsiasi dispositivo elettronico, strumentazione compresa), li accendo e poi inizio dopo una trentina di minuti.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).