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Risultati da 16 a 30 di 66
  1. #16
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    Jan 2004
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    RE,Italy
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    insomma un agonia

    é come con la musica classica, se prendi deutsche grammophon hai delle esecuzioni ottime ma si sente da schifo, i cd che si sentono bene sono registrazioni di valore artistico inferiore a causa

    a me interessa sentire bene i vari grp ed ecm, keith jarret, david benoit, grusin, petrucciani.... mi sembrano ottime registrazioni, posso sentire il rullante che prende l'armonica o benoit che batte il piede sul palco, a che mi serve un superaudiocd se mi devo sorbire kool and the gang ?

    p.s. che intendi per cambiadischi? il mio é un cambiadischi? forse quei cosi chiusi a valigietta dove infilavi il 45 giri e partiva da solo?

  2. #17
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    Feb 2002
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    lanzo ha scritto:


    ....p.s. che intendi per cambiadischi? il mio é un cambiadischi? forse quei cosi chiusi a valigietta dove infilavi il 45 giri e partiva da solo?
    Lanzo,
    il cambiadischi era un simpatico ordigno proprietà dei giradischi automatici intorno alla fine degli anni '70: una specie di prolungamento del perno centrale, che consentiva di impilare 6 o 7 lp, per farli cadere uno ad uno e garantire tre o quattro ore di musica ininterrotta...io possedevo (e a quel che so, funziona ancora da qualche parte in Piemonte!) un Fischer "quadrifonico" - gasp! -, che fu poi sostituito dal primo Thorens, assolutamente manuale...ah, che ricordi!

    Anyway, spezzo una lancia in favore del digitale: a mio modestissimo parere, il risultato sonoro "complessivo" del numerico è superiore alla resa dell'analogico. Divario evidente, ad oggi, solo con DVD Audio e SACD, mentre concordo che a livello di puro CD le differenze non siano poi eclatanti.

    Questo parlando in meri termini di musicalità, o di avvicinamento all'evento reale; il divario di cui sopra diviene abissale se aggiungiamo la praticità d'uso, la durata (non solo del supporto, ma anche dell'hardware: una meccanica di lettura ottica ha la stessa prestazione per un numero quasi illimitato di ore, a differenza di un fonorivelatore), la facilità di stoccaggio e quant'altro...ad esempio, un vinile, una volta ascoltato, dovrebbe riposare almeno mezz'ora prima di tornare sotto il fonorivelatore, per non "snervare" il solco, mentre un supporto digitale non ha questo tipo di problemi. Non vi sono difficoltà di accumulo di cariche elettrostatiche, di sporcizia (a meno che non si intinga il dischetto nella vernice...), di graffi e quant'altro possa venire a danneggiare il nostro amato bene, e cioè la musica!

    Detto ciò, non significa che si debba rinunciare all'analogico: io stesso amo, ogni tanto, mettere un bel discone nero a rotolare sotto la puntina, ma se vogliamo migliorare la riproduzione sonora dobbiamo puntare sul digitale, chiedendo ed ottenendo, da chi produce, quella qualità che è alla portata di questa tecnologia, intrinsecamente superiore a quella dell'analogico!
    Ciao,

    Andrea
    ...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...

  3. #18
    Data registrazione
    Jan 2002
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    andrea aghemo ha scritto:
    Lanzo,
    il cambiadischi era un simpatico ordigno proprietà dei giradischi automatici intorno alla fine degli anni '70: una specie di prolungamento del perno centrale, che consentiva di impilare 6 o 7 lp, per farli cadere uno ad uno e garantire tre o quattro ore di musica ininterrotta...io possedevo (e a quel che so, funziona ancora da qualche parte in Piemonte!) un Fischer "quadrifonico" - gasp! -, che fu poi sostituito dal primo Thorens, assolutamente manuale...ah, che ricordi!

    Anyway, spezzo una lancia in favore del digitale: a mio modestissimo parere, il risultato sonoro "complessivo" del numerico è superiore alla resa dell'analogico. Divario evidente, ad oggi, solo con DVD Audio e SACD, mentre concordo che a livello di puro CD le differenze non siano poi eclatanti.

    Questo parlando in meri termini di musicalità, o di avvicinamento all'evento reale; il divario di cui sopra diviene abissale se aggiungiamo la praticità d'uso, la durata (non solo del supporto, ma anche dell'hardware: una meccanica di lettura ottica ha la stessa prestazione per un numero quasi illimitato di ore, a differenza di un fonorivelatore), la facilità di stoccaggio e quant'altro...ad esempio, un vinile, una volta ascoltato, dovrebbe riposare almeno mezz'ora prima di tornare sotto il fonorivelatore, per non "snervare" il solco, mentre un supporto digitale non ha questo tipo di problemi. Non vi sono difficoltà di accumulo di cariche elettrostatiche, di sporcizia (a meno che non si intinga il dischetto nella vernice...), di graffi e quant'altro possa venire a danneggiare il nostro amato bene, e cioè la musica!

    Detto ciò, non significa che si debba rinunciare all'analogico: io stesso amo, ogni tanto, mettere un bel discone nero a rotolare sotto la puntina, ma se vogliamo migliorare la riproduzione sonora dobbiamo puntare sul digitale, chiedendo ed ottenendo, da chi produce, quella qualità che è alla portata di questa tecnologia, intrinsecamente superiore a quella dell'analogico!
    Ciao,

    Andrea
    Inutile dire che condivido e sottoscrivo

    Saluti
    Marco

  4. #19
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    Jan 2004
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    RE,Italy
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    grazie per la spiegazione

    i miei pochissimi (anzi di mio padre) dischi sono stati utilizzati solo sul suo vecchio BeO beocenter, visto che mi sono preso uno scapellotto la prima volta che ho toccato un disco con le dita, non l'ho più maneggiati se non tenendoli solo per i bordi, più che altro i danni maggiori li abbiamo fatti assieme utilizzando quelle pellicole di colla/plastica che si spalmava e una volta secca si sarebbe dovuta staccare in un colpo solo ehhehe

    cmq non riesco a capire in quale momento della trasposizione digitale avvenga il mutamento della timbrica, ero convinto che campionando a 44.100 non si potessero sentire differenze, i miei dischi comunque mi sembra che suonino "intubati", forse il suono sembra più vero ma il rapporto segnale/rumore é troppo basso, naturalmente sono ben lungi dal piatto esoterico/professionale quindi.....

  5. #20
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    Aug 2002
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    Il digitale suona tutto uguale, forse qualche piccola sfumatura, tra l'anologico di qualità con l'analogico economico c'è un abisso. Tra l'analogico e il digitale ...............
    Ciao Mirko

    Impianto

  6. #21
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    Mirko ha scritto:
    Il digitale suona tutto uguale, forse qualche piccola sfumatura, tra l'anologico di qualità con l'analogico economico c'è un abisso. Tra l'analogico e il digitale ...............
    Diglielo a Lino e Rosanova, con quello che hanno speso !!!!!!!!!


    Saluti
    Marco

  7. #22
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    Aug 2002
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    Microfast ha scritto:
    Diglielo a Lino e Rosanova, con quello che hanno speso !!!!!!!!!
    Guarda che neanche io sono arrivato. Quindi neanche loro.
    Ciao Mirko

    Impianto

  8. #23
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    Apr 2003
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    Ma chissenefrega!

    Se riesco a trovare un disco bello che suona bene indipendentemente dal supporto me lo godo punto e basta.

    Possiedo numerosi vinili ed altrettanti CD (in verità di CD un po' di più) che suonano benissimo, una buona registrazione lo è indipendentemente dal supporto.

    Certo però che come i vecchi titoli amo ascoltarli in vinile i nuovi preferisco ascoltarli nel supporto più evoluto possibile.

    Saluti.
    Ivan

  9. #24
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    lanzo ha scritto:
    insomma un agonia

    é come con la musica classica, se prendi deutsche grammophon hai delle esecuzioni ottime ma si sente da schifo, i cd che si sentono bene sono registrazioni di valore artistico inferiore a causa

    a che mi serve un superaudiocd se mi devo sorbire kool and the gang ?

    Per favore visita http://store.acousticsounds.com
    A parte i prezzi bassissimi, fai una semplice ricerca di artisti che vorresti ascoltare in SACD o DVD-A e poi vedrai ...
    Se il problema è solo il software, allora addio LP

    Locutus2k

    P.S. Per la cronaca: io ho già acquistato svariati SACD e DVD-A da loro e mi sono trovato benissimo.
    SANCTUARY ovvero: "questo è il mio home-cinema, ce ne sono molti come lui, ma questo è il mio!" Blu-Ray & DVD Collection

  10. #25
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    Jan 2002
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    Aosta
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    Locutus2k ha scritto:
    Per favore visita http://store.acousticsounds.com

    P.S. Per la cronaca: io ho già acquistato svariati SACD e DVD-A da loro e mi sono trovato benissimo.
    A parte i costi di spedizione ecc...
    Comunque nel mio ultimo ordine che mi arriverà venerdi ho preso 3 SACD e un LP 180 g., un colpo al cerchio ed uno alla botte...
    Emm Labs TSD1+DAC2/Basis 2200 sign. + calibrator /Graham Phantom /Lyra Titan/ Denon DBP-4010UDCI/ JVC HD 550/ Audio Research Ref 2 mk2 Audio Research Ref Phono / Rotel RSP1098 / Passlabs X250.5(f)Bryston 5BST(c,r) /Magneplanar MG 3.6R(f), MG-CC3(c), MG-MC1(r) /Velodyne DD12/ Othello schermo 100' /Cardas Neutral Ref / Blacknoise filtri/Pace dec HD /Stax Lambda Nova Sign.+SRM-T1S / Zecktor Mas 7.1 switch multich./ Logitech Harmony 1100 /Apple Imac +M2 Tech Hiface +EmmLabs DAC2

  11. #26
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    personalmente non condivido affatto il discorso che tutte le sorgenti digitali suonano uguale,comunque la superiorità del disco nero la si apprezza con giradischi e testine,senza dimenticare anche il resto dell'impianto cavi compresi,da una certa spesa in sù,altrimenti se si rimane nell'economico è preferibile il digitale.

  12. #27
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    personalmente non condivido affatto il discorso che tutte le sorgenti digitali suonano uguale,comunque la superiorità del disco nero la si apprezza con giradischi e testine,senza dimenticare anche il resto dell'impianto cavi compresi,da una certa spesa in sù,altrimenti se si rimane nell'economico è preferibile il digitale.
    Assolutamente d'accordo: ho testato almeno 10 sorgenti a confronto con il mio Electrocompaniet e le differenze sono state abissali in molti frangenti, più blande in altre (ma comunque percepibilissime).
    Sicuramente la differenza tra sorgenti analogiche è enormemente superiore.
    Insomma, il digitale, pur con grandi differenze è comunque più "democratico" consentendo ascolti decenti anche senza ipotecare casa.
    Ma se si cerca il top dei top l'analogico è ancora superiore; ripeto, non per sentito dire, per prove fatte ripetutamente sopra ogni ragionevole dubbio ed io NON HO una sorgente analogica.
    Oggi il digitale ha fatto passi enormi e molta musica (più jazz che classica, pochissima rock) si ascolta alla grande con impianti di elevata qualità, ma l'analogico ha ancora qualcosa in più, tanto che molti, per enfatizzare i nuovi formati, dicono che suonano più "analogici" del CD!!!).
    Per quanto riguarda SACD e DVD Audio, in realtà io non ho riscontrato superiorità devastanti in stereofonia, mentre in multicanale le cose (ma anche le spese) cambiano; ma il raffronto, secondo me non è completamente ortodosso.
    Insomma la differenza secondo me, come è giusto che sia, la deve fare la musica: è inutile avere un impianto analogico stratosferico se la musica che ti piace non la producono su vinile; ma la stessa cosa dicasi per il SACD: attualmente dei più di 700 titoli in mio possesso, solo una 50ina sono anche in formato SACD o DVD Audio.
    Questo è il vero limite del nuovo formato, se vuole diffondersi deve iniziare ad essere disponibile regolarmente per il 60/70% almeno delle uscite discografiche, altrimenti stiamo sempre ad ascoltare Sting o Coltrane ma nulla di ciò che rende vivo il panorama musicale... Ma forse sono andato OT, me ne scuso.
    Comunque buon ascolto a tutti.

  13. #28
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    Mauro,
    non divaghiamo: la disponibilità di materiale nell'uno o nell'altro formato non è elemento importante, al fine di definire se sia più bensuonante l'analogico od il digitale.
    Attenzione al fatto che il "qualcosa in più" vantato spesso dai sostenitori dell'analogico potrebbe benissimo essere qualcosa "in meno", in realtà...occorre non trascurare l'aspetto psicologico dell'atto dell'ascolto o della visione.
    Onestamente ritengo che il digitale di qualità, in virtù delle superiori capacità di tramite, sia molto più critico nei confronti di tutto il procedimento di registrazione rispetto al processo analogico, in grado di "smorzare" eventuali imperfezioni.
    Fedeltà di riproduzione non vuole necessariamente dire piacevolezza all'ascolto: se non smembriamo questa dicotomia, non si faranno mai dei passi avanti nella riproduzione sonora.
    Permettimi un esempio: ho una registrazione della 1812 di Tchaikovskj su DVD Audio Telarc, insieme a due o tre versioni in analogico (cd e vinile).
    Bene, nella versione DVDAudio è stata sfruttata tutta la dinamica disponibile sul tramite per rendere le famose cannonate, e l'impianto...va in crisi su questo passaggio!Proprio perchè, ad un volume di ascolto normale, le cannonate sono talmente immanenti da mettere in difficoltà i woofers, mentre sulle altre incisioni a mia disposizione sono state mantenute ad un livello più basso, per scelta del tecnico che sapeva come il mezzo non fosse in grado di supportare il picco dinamico in questione.
    Per cui, da un lato potrei dire che la versione analogica suona meglio...ma sarebbe sbagliato, perchè in realtà è solo più "eufonica", ma non per un effettivo vantaggio del supporto, quanto per un limite del resto della catena!
    Una riproduzione effettivamente "fedele", invece, dev'essere tesa a rendermi, con precisione ed esattezza, quel picco dinamico!
    Meditate, gente, meditate...
    Ciao,
    Andrea
    ...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...

  14. #29
    Data registrazione
    Jan 2002
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    andrea aghemo ha scritto:

    Una riproduzione effettivamente "fedele", invece, dev'essere tesa a rendermi, con precisione ed esattezza, quel picco dinamico!
    Meditate, gente, meditate...
    Ciao,
    Andrea [/I][/SIZE]
    Se per quello Andrea, gia' alcuni vecchi titoli ( degli anni 80 ) cd Telarc tra cui EIN Straussfest e la versione di allora della "1812" sono tuttora in grado di mettere in difficolta' parecchi impianti attuali, anche costosi

    Saluti
    Marco

  15. #30
    Data registrazione
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    andrea aghemo ha scritto:
    Mauro,
    Permettimi un esempio: ho una registrazione della 1812 di Tchaikovskj su DVD Audio Telarc, insieme a due o tre versioni in analogico (cd e vinile).
    Bene, nella versione DVDAudio è stata sfruttata tutta la dinamica disponibile sul tramite per rendere le famose cannonate, e l'impianto...va in crisi su questo passaggio!Proprio perchè, ad un volume di ascolto normale, le cannonate sono talmente immanenti da mettere in difficoltà i woofers, mentre sulle altre incisioni a mia disposizione sono state mantenute ad un livello più basso, per scelta del tecnico che sapeva come il mezzo non fosse in grado di supportare il picco dinamico in questione.
    Per cui, da un lato potrei dire che la versione analogica suona meglio...ma sarebbe sbagliato, perchè in realtà è solo più "eufonica", ma non per un effettivo vantaggio del supporto, quanto per un limite del resto della catena!
    Una riproduzione effettivamente "fedele", invece, dev'essere tesa a rendermi, con precisione ed esattezza, quel picco dinamico!
    Meditate, gente, meditate...
    Ciao,
    Andrea
    L'alta fedeltà del basso profondo. Io che ho altri parametri
    Ciao Mirko

    Impianto


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