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Risultati da 1 a 15 di 20

Discussione: The mist

  1. #1
    Data registrazione
    Oct 2007
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    Pesaro
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    366

    The mist


    Dalla pubblicità non gli davo molta fiducia. poi ho visto che, nei siti cinematografici, lo consigliavano senza remore e quindi mi sono deciso ad andarlo a vedere. Questo film diretto dal regista di "Le ali della libertà" e "Il miglio verde" ispirato ad un racconto di Stephen King, mi ha davvero affascinato.
    Se si chiude un occhio su alcune recitazioni da B-movie(soprattutto nella parte centrale) si resta con uno dei film più appaganti che abbia visto quest'anno! Il mistero che riesce a ricreare nella prima parte è molto coinvolgente e le vicende finali sono inaspettate e sorprendenti. La trama scorre e fa leva(come spesso piace a King nei suoi racconti ma poi viene perso nella trasposizione cinematografica) sull'emotività dei protagonisti immersi in una situazione irrazionale. L'analisi delle reazioni umane sono il perno del film e non "ciò che la nebbia nasconde".

    Gli effetti speciali sono volutamente da B-movie, a livello forse anche citazionistico, visto che il film è disseminato di citazioni
    Spoiler:
    Come quella iniziale dedicata ad un maestro del genere: il quadro con la locandina di The Thing

    Non posso dire nulla per non rovinare le sorprese, ma questa scena mi è rimasta impressa nella mente per la sua bellezza:
    Spoiler:
    quando camminano con l'automobile, poco prima di finire la benzina, e si fermano vicinissimi a quella creatura spaventosamente enorme che gli passa affianco. Stupenda la colonna sonora che cresce incalzante durante questo spezzone e meravigliose le loro facce, non più impaurite davanti a tale misterioso spettacolo, ma semplicemente esterrefatti, curiosi ed increduli. Poi ripartono senza aprir bocca, senza commentare ne farsi domande. Bellissima


    Qualche attore un pò finto(nonostante l'eco al b-movie sia voluto) ed una grana forse eccessiva sono gli unici due veri difetti di questo film che mi ha davvero sorpreso.
    Ultima modifica di Matty; 13-10-2008 alle 01:47

  2. #2
    Data registrazione
    Sep 2007
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    385
    So che è un discreto film e lo vedrò prima possibile (cinema o dvd) ma mi sembra che non è all'altezza dei precedenti film di Darabont tratti da romanzi di King, come "Le ali della libertà" e "Il miglio verde".
    Omaggio al classico del cinema horror "The Thing" del grande Carpenter con il poster del film in una delle scene iniziali.
    "The Guardian" e "The Independent" e il "New York Times" lo hanno recensito come un film discreto, il "Washington post" lo considera mediocre mentre il francese "Libération" lo giudica buono.

  3. #3
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    May 2006
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    11.071
    Ho letto anch'io dalle varie recensioni che non e' all'altezza dei due film sopra citati(non che fosse semplice,sono due grandi film...)tuttavia,un prodotto godibile,ben realizzato.
    Giangi67'sHT...VPR Sony VPL-VW80,VPR JVC HD-1,Sony 46X2000 Full HD,schermo Screenline Brilliant 16/9,base 244 cm.Audio:Sistema Zingali Prelude + Sub Velodyne,sintoampli Pioneer VSX-AX 10s.Sorgenti:MySky HD,DVD Pioneer 868,HD-DVD Toshiba EP-35,BD player Oppo BDP 93 EU Multizona+Pioneer BDP LX70A,PS3,XBOX 360,HDCI-2000.Cavi Van Den Hul CS 122 Hybrid.Dvd&HDcollection

  4. #4
    Data registrazione
    Sep 2007
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    385
    Esatto GIANGI67, un film comunque da vedere.

  5. #5
    Data registrazione
    Oct 2004
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    357
    Non posso dire nulla per non rovinare le sorprese, ma questa scena mi è rimasta impressa nella mente per la sua bellezza:
    Spoiler:
    quando camminano con l'automobile, poco prima di finire la benzina, e si fermano vicinissimi a quella creatura spaventosamente enorme che gli passa affianco. Stupenda la colonna sonora che cresce incalzante durante questo spezzone e meravigliose le loro facce, non più impaurite davanti a tale misterioso spettacolo, ma semplicemente esterrefatti, curiosi ed increduli. Poi ripartono senza aprir bocca, senza commentare ne farsi domande. Bellissima


    L' ho visto pure io, rimasto affascinato pure io da quella scena, perche' credo sia l' ennesima citazione, questa volta a:

    Spoiler:
    "CTHULHU" divinità immaginaria ripresa dallo scrittore statunitense Howard Phillips Lovecraft


    Comunque grande film, specialmente perchè dà spessore ai personaggi, cosa che è ad esempio mancato ad un altro film simile, almeno come atmosfera......"Silent Hill".

  6. #6
    Data registrazione
    Oct 2007
    Località
    Pesaro
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    366
    Altri amici di ritorno dal cinema confermano: film davvero bello ma soprattutto affascinante! Le continue e perfettamente integrate citazioni gli danno anche quel tocco in più.

  7. #7
    Data registrazione
    Jan 2006
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    470
    sopratutto una gran bella sequenza finale accompagnata con la musica dei dead can dance. molto meglio dei vari blockbuster di oggi.

  8. #8
    Data registrazione
    Mar 2004
    Località
    Sperduto a 1600 mt.
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    568
    A me è piaciuto.
    Nel guardarlo mi veniva in mente
    Spoiler:
    il mitico gioco Half life

  9. #9
    Data registrazione
    Sep 2008
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    304
    a me sinceramente nn è piaciuto...

  10. #10
    Data registrazione
    Nov 2007
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    29
    Trama
    In seguito ad una terribile tempesta, una strana e fitta nebbia inizia ad avvolgere Bridgton, una piccola cittadina del Maine. David Drayton e suo figlio Billy rimangono intrappolati insieme ad alcuni abitanti nel supermarket cittadino. Assediati nel locale, i malcapitati scopriranno ben presto che in mezzo alla nebbia si nasconde qualcosa di mortale. Alla minaccia che proviene dall’esterno, si aggiungono però alcuni imprevisti all’interno del supermarket tra le persone che iniziano a soffrire mal volentieri il ruolo di topi in trappola, senza sapere nulla di quanto sta accadendo. Inoltre, tra i clienti fa sentire la sua voce una fanatica religiosa che, convinta dell’approssimarsi della fine del mondo, è intenzionata a convincere gli assediati della necessità di purificazione e di sacrifici umani per salvare le proprie anime dalla mortale minaccia.

    Recensione
    “The mist” è un racconto che Stephen King scrisse negli anni ’80 ed incluse nell’antologia “Scheletri”. Raccontare sul grande schermo i romanzi dello scrittore di Portland è impresa non facile, per la difficoltà di trasformare in fotogrammi uno stile narrativo caratterizzato da una strabiliante scorrevolezza del testo ed un’immensa capacità di stimolare l’immaginario del lettore. Frank Darabont, regista di “The mist”, deve essere un fan accanito di King, dato che prima di questo ha diretto altre pellicole “kinghiane” (“Le ali della libertà”, “Il miglio verde”).
    Per la prima volta però Darabont si cimenta con una sceneggiatura essenzialmente horror, riuscendo tuttavia a cogliere tutti gli aspetti tipici della letteratura di King, in particolar modo quelli relativi alle metafore sulla società americana. La paura dell’ignoto, il senso di assedio, la volontà di sopravvivenza sono rappresentate con lucida finezza e gli ambienti claustrofobici amplificano il senso di tensione e di prossimità della morte. Darabont dirige con scioltezza e dinamismo, raccontando una storia avvincente nella sua semplicità. Alterna il ritmo con maestria senza mai annoiare, permettendo così incastrare momenti di terrore (discreti gli effetti speciali) e di azione con quelli più intimi e drammatici, legati ad un’analisi sulla natura umana che seppur razionale rovina di fronte alla paura ed alla paranoia, con ostilità peggiori del male che li ha generati. Il nemico non è soltanto la nebbia, ma il proprio concittadino, lo stesso che ti saluta cordialmente ogni mattina. Darabont porta avanti sapientemente entrambe le situazioni di crisi, rendendo lo spettatore ignaro sul quale delle due possa condurre all peggiore epilogo. Se c’è “qualcosa” che dall’esterno del supermarket assedia minaccioso, all’interno ci sono gli equilibri tra le persone che vacillano inesorabilmente.
    Un campionario di personaggi perfettamente caratterizzati: zotici di provincia, prepotenti sospettosi, uomini che di fronte alle proprie debolezze si lasciano abbindolare dalla fanatica religiosa di turno. Ed è proprio il personaggio di Mrs. Comody ad essere quello più riuscito, in linea con le pagine del libro, detestabile ed spregevole nei suoi deliri, terrorizzante nella sua capacità di plagiare le menti offrendo una versione di Dio lontana da quella del Padre Misericordioso, con la sua Bibbia dalla quale riesce ad estrapolare con malvagità soltanto le parti più inquietanti. Merito dell’attrice Marcia Gay Hardin, splendida in questa parte decisamente disturbante. David Drayton, interpretato da un valido Thomas Jane, appare un eroe insolito, sopraffatto dagli eventi. Simpatico invece il cassiere Ollie Weeks, un esempio di rivalsa del dipendente sempre bistrattato dal capo poco sensibile.
    Assente per quasi tutta l’intera durata del film l’apporto musicale nel finale vede però nella voce di Lisa Germano dei Dead Can Dance un momento lirico di assoluto splendore.
    Fedele al romanzo in ogni suo parte, Darabont cambia però completamente il finale: siamo di fronte ad uno dei più intensi e scioccanti finali mai concepiti nella storia del cinema horror. Un finale talmente bello che lo stesso King, in un’intervista, ha affermato di aver gradito con ammirazione.
    Se non lo si fosse compreso fino a questo punto della recensione, “The Mist”, seppur con qualche piccola impercettibile sbavatura, è un capolavoro assoluto del cinema horror, un film che raramente si ha la fortuna di vedere al cinema.

    Voto: 9,5
    Ultima modifica di Dave76; 12-10-2011 alle 09:30

  11. #11
    Data registrazione
    Oct 2005
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    591
    gran bel film.
    bisogna però essere "bravi" a scindere il senso del film da alcuni aspetti pseudo horror.
    Il finale è stato uno dei pochi che mi ha lasciato a bocca aperta.

  12. #12
    Data registrazione
    Sep 2004
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    Roma
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    4.332
    Citazione Originariamente scritto da Radagast82
    Il finale è stato uno dei pochi che mi ha lasciato a bocca aperta.
    ...Però è differente dal racconto di King. E' l'unica cosa che mi ha lasciato perplesso, dato che nel libro la conclusione è molto più "aperta".

    Fedele al romanzo in ogni suo parte, Darabont cambia però completamente il finale: siamo di fronte ad uno dei più intensi e scioccanti finali mai concepiti nella storia del cinema horror. Un finale talmente bello che lo stesso King, in un’intervista, ha affermato di aver gradito con ammirazione.
    Senza dubbio scioccante, ma quello del libro forse era più interessante non tanto per i protagonisti in sè, quanto per...

    Spoiler:

    Il racconto finisce con la macchina che continua il suo percorso nella nebbia, senza che questa si dissolva come accade nel film, lasciando quindi il lettore con un finale aperto.
    Ultima modifica di Marlenio; 12-11-2008 alle 10:16
    Marlenio
    Adoro fare lo shampoo ai miei dischi.

  13. #13
    Data registrazione
    Nov 2008
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    4
    Premessa,non ho letto il libro.

    Film che sono andato a vedere senza troppe aspettative ed invece è stata una piacevole sorpresa.

    Forse alcune situazioni sono un pò eccessive, per esempio:
    Spoiler:
    la predicatrice pazza che riesce a portare dalla sua parte quasi tutte le persone presenti nel supermercato, fino a far uccidere il giovane militare....


    il personaggio citato nello spoiler era talmente odioso che
    Spoiler:
    quando viene uccisa dal commesso, mi è scappato un applauso quasi liberatorio, tempo qualche istante e stava applaudendo tutta la sala...

    è stato un momento memorabile

    Ciliegina sulla torta il finale che, come già detto da qualcuno in precedenza, lascia decisamente a bocca aperta.

    Niente di strepitoso eh, ma un film che consiglieri tranquillamente di vedere anche al cinema, soprattutto considerando la quantità di titoli horror usciti negli ultimi anni assolutamente inguardabili!

  14. #14
    Data registrazione
    Oct 2005
    Messaggi
    591
    Citazione Originariamente scritto da Marlenio
    ...Però è differente dal racconto di King. E' l'unica cosa che mi ha lasciato perplesso, dato che nel libro la conclusione è molto più "aperta".



    Senza dubbio scioccante, ma quello del libro forse era più interessante
    vero, il finale è diverso dal libro, l'avevo già letta sta cosa. Ma personalmente, non avendo letto il libro e affidandomi alle spiegazioni sul finale cartaceo che ho letto, preferisco di gran lunga il finale del film... le situazioni aperte mi fanno salire il nervoso...

  15. #15
    Data registrazione
    Oct 2003
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    Borg Cube
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    8.051

    Il finale è uno dei più cattivi e meschini che io ricordi.
    Da solo salva il film che, per il resto, è apertamente e spudoratamente costruito "a blocchi" (atttacco; pausa riflessiva; attacco; pausa etc.). Insomma: abbastanza scontato.
    Ma quel finale ... mamma mia, non ci voglio pensare.
    SANCTUARY ovvero: "questo è il mio home-cinema, ce ne sono molti come lui, ma questo è il mio!" Blu-Ray & DVD Collection


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