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Nel settore home cinema 'mainstream', le soundbar sono sempre più popolari e crescono sempre di più sia come numero che come articolazione di prezzo e caratteristiche. Il motivo è molto semplice: offrono indubbiamente un salto di qualità nella riproduzione audio che è evidente anche a chi ha le orecchie ostruite da quintali di cerume. Del resto è una questione fisica poiché nei TV sempre più sottili, è sempre più difficile ottimizzare gli spazi per ingegnerizzare un sistema di riproduzione audio che sia poco più che mediocre.

SOMMARIO

• Introduzione e caratteristiche
• Design e funzioni
• Interno e costruzione
• Configurazione e controllo
• Ascolto e conclusioni

Introduzione e caratteristiche

Nel catalogo Sony l'offerta di soundbar è piuttosto articolata, con un delta di prezzo consistente, dai 99,99 euro del modello HT-SF150 ai 1.300 euro del modello top di gamma HT-A7000. Nella lista dovremmo considerare anche il sistema HT-A9 con quattro diffusori wireless da 2.000 euro di listino, subwoofer wireless escluso. Sony ci ha proposto di testare il modello HT-S2000 che è poco sopra i modelli entry-level ed offre alcune caratteristiche che lo rendono molto interessante e con pochi concorrenti, come la porta eARC, la compatibilità con Dolby Atmos, DTS:X e PCM 7.1, il subwoofer integrato e le dimensioni davvero compatte.

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Caratteristiche dichiarate:

• Connessioni: 1 x HDMI (eARC), 1 x ingresso ottico;
• Formati sonori: Dolby Atmos, Dolby TrueHD, Dolby Digital Plus, Dolby Digital, DTS:X, DTS HD MA, DTS, PCM
• Bluetooth: 5.2 (AAC, SBC)
• Driver: (soundbar): 5 (3 LCR + 2 WF)
• Nella confezione: soundbar, telecomando, cavo di alimentazione, cavo HDMI, 2 batterie AA, guida rapida, modello per montaggio a parete
• Dimensioni soundbar: (larghezza x profondità x altezza): 800 x 64 x 124 mm
• Peso soundbar: 3,7 kg
• Consumo: 42 watt
• Prezzo suggerito: 500,00 euro IVA inclusa

Design e funzioni

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Nella piccola confezione di cartone, piuttosto robusta, ci sono i cinque componenti principali che comprendono, oltre alla soundbar, un cavo di alimentazione di pochi centimetri, un alimentatore con cavo 'pin' con lunghezza di circa 2 metri e mezzo, un cavo HDMI di media qualità e il telecomando, con le batterie a corredo. C'è anche un discreto supporto cartaceo e anche la dima per l'installazione a parete.

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Sul lato superiore della soundbar ci sono 5 tasti a sfioramento rispettivamente per l'accensione, la selezione degli ingressi, un tasto dedicato per la connessione Bluetooth e il controllo del volume. Sul piccolo telecomando, oltre all'accensione, al controllo del volume e alla selezione degli ingressi, è possibile silenziare la riproduzione, selezionare la modalità surround, inserire la compressione della dinamica 'night mode' oltre che modulare il volume del subwoofer ed esaltare i dialoghi.

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Il consiglio è di installare l'applicazione dedicata "Home Entertainment Connect" che semplifica le operazioni di installazione, permette di aggiungere qualche controllo (come quello della compressione della gamma dinamica), aggiungere e controllare ulteriori componenti come subwoofer e satelliti e consente anche di verificare il tipo di codifica in tempo reale, argomento che tratterò poco più avanti.

 
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Gli ingressi audio sono soltanto due ma più che sufficienti per la stragrande maggioranza delle applicazioni; abbiamo una sola porta HDMI compatibile eARC, quindi anche per l'audio immersivo e ad alta risoluzione, accompagnata da un ingresso TOSLink per l'audio digitale di tipo ottico. C'è anche un mini-jack che non viene nominato tra le caratteristiche e anche una porta USB per la lettura dei file .wav e che può fornire corrente fino ad 1 Ah. Manca il suppoorto ai segnali video, al wifi e a qualsiasi assistente vocale.

Interno e costruzione

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La costruzione è decisamente robusta e i componenti, anche osservando tra i condensatori e le resistenze scelte per questo prodotto, sono di ottima qualità, caratteristica piuttosto comune nella produzione Sony. Tutti i componenti sono inseriti su una sola scheda che nasconde gli integrati usati per la decodifica e l'amplificazione in classe 'D' al di sotto di un ampio dissipatore. C'è anche una antenna WiFi che viene utilizzata solo per la connessione con diffusori surround e subwoofer opzionali. L'unico collegamento audio wireless è con tecnologia Bluetooth 5.2.

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All'interno della soundbar ci sono cinque altoparlanti, tre di tipo coassiale per i canali frontali LCR (al centro e ai due lati) e due per l'unità sub-woofer integrata che affiancano l'altoparlante centrale, con accordo reflex laterale. Sono tutti altoparlanti squadrati e rettangolari che riescono a sfruttare lo spessore ridotto della soundbar decisamente meglio rispetto ai trasduttori circolari.

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Il sistema può essere ampliato con l'aggiunta di un subwoofer wireless discreto (a scelta tra il modello SA-SW3 ed SA-SW5) e anche con due diffusori surround wireless discreti (a scelta tra i modelli SA-RS3S ed SA-RS5), anche se il costo del più economico di questi accessori, supera di gran lunga quello della soundbar.

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Configurazione e controllo

Ho collegato la Sony HT-S2000 a tre diversi TV: un Samsung 65Q9 un LG 55B2 e un TCL 55C805, sfruttando ovviamente la connessione ARC nel primo caso e quella eARC negli altri due, connessioni che sono state riconosciute e configurate senza indugio in tutti e tre i casi. Il confronto con l'audio dei tre TV è semplicemente impietoso, anche rispetto al Samsung 65Q9, dotato di un sistema di riproduzione audio certamente migliore rispetto agli altri due TV, soprattutto rispetto al modello di LG. Anche senza calibrazione, la risposta è apparsa subito abbastanza gradevole e regolare, ben estesa soprattutto in gamma alta. La gamma bassa è siuramente meno estesa; eppure, considerando le dimensioni degli altoparlanti della sezione 'subwoofer', il risultato complessivo è comunque degno di nota.

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Prima di entrare nel vivo della descrizione della qualità della riproduzione audio, devo segnalare un problema che ho rilevato in una prima fase del test e che riguarda il riconoscimento delle tracce Dolby Atmos, almeno con il servizio di streaming Netflix, attraverso tutti e tre i TV, come se la soundbar non fosse compatibile con questo tipo di bitstream. Mi sono quindi concentrato sull'analisi della qualità audio generale e ho deciso di verificare la compatibilità con il Dolby Atmos direttamente nella sede Sony a Milano, approfittando della presenza di un TV OLED 65Z95L.

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In questa occasione ho potuto testare tutti i principali servizi di streaming, quindi anche il Bravia Core, Amazon Prime e Disney+ e in tutti e tre i casi lo stream Dolby Atmos, ovviamente di tipo compresso e incapsulato nel Dolby Digital Plus, è stato riconosciuto e decodificato correttamente, con precisa indicazione anche nell'applicazione. Il problema è rimasto solo per Netflix e ovviamente Sony ne è a conoscenza e mi avviserà se e quando sarà risolto.

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Ascolto e conclusioni

Come già anticipato, la qualità della riproduzione audio è buona e di qualità sensibilmente superiore ad un TV, anche rispetto al Sony 65A95L che ho potuto utilizzare presso la showroom di Sony a Milano. Anche l'ampiezza della scena ha dimensioni più estese in larghezza e anche in altezza. La parte più penalizzata è la gamma bassa, certamente più presente rispetto a quella di un TV e si estente fino ad almeno 75Hz ma con distorsioni un po' troppo elevate per i miei gusti, anche a volume non particolarmente sostenuto.

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Se l'equilibrio timbrico della porzione media e più alta non hanno bisogno di alcun intervento, per la gamma bassa i controlli a disposizione sono pochissimi e limitati praticamente solo al volume dell'unità subwoofer. In questo caso ci si deve arrangiare, poiché gli step di controllo dell'unità sub non sono molti. Quindi ho pensato di modulare un po' la curva di risposta in basso modificando la posizione della soundbar rispetto alla parete posteriore, quindi allontanando o avvicinando anche il TV alla parete posteriore, situazione spesso impossibile da modificare.

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La parte immersiva in Dolby Atmos merita un ulteriore approfondimento. Il ridotto numero di altoparlanti e la loro posizione, rivolta solo verso gli ascoltatori e non in alto, sono aspetti che limitano la ricostruzione della scena in senso verticale. In realtà, se la barra viene posizionata abbastanza in alto, la ricostruzione funziona bene anche per la dimensione verticale, specialmente davanti.

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Il rovescio della medaglia è un netto cambiamento dell'equilibrio timbrico che viene decisamente meno, con gamma media più asciutta e un sensibile peggioramento dello spettro medio-alto, una conseguenza che trovo sempre più spesso nelle soundbar Dolby Atmos senza altoparlanti dedicati per la dimensione verticale e che si basano solo su elaborazioni della fase con i pochi altoparlanti a disposizione. Il mio consiglio è di 'accontentarsi' della dimensione 'orizzontale', spegnendo quindi la modalità surround.

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La HT-S2000 viene proposta da Sony ad un prezzo suggerito al pubblico di 500 euro, iva inclusa ma è già disponibile presso i principali canali fisici e online a 399 euro, sempre IVA inclusa ed è questo il prezzo che ho considerato per un giudizio sul rapporto qualità prezzo che ho apprezzato, senza gridare al miracolo. La qualità della riproduzione è molto buona ed anche timbricamente equilibrata, soprattutto in gamma media ed alta ma solo disattivando la modalità surround. La gamma bassa può essere comunque rinforzata con l'aggiunta di un subwoofer wireless che però finisce per costare più della soundbar stessa. Se siete in cerca di un prodotto compatto che sia in grado di generare pressioni sonore abbastanza elevate e non avete spazio per un subwoofer, allora questo è il prodotto per voi.

La pagella secondo Emidio Frattaroli: voto finale 7,8

Costruzione		9,0
Design		8,0
Versatilità		7,0
Qualità Audio		7,0
Rapporto Q/P		8,0

Per maggiori informazioni: sony.it/products/ht-s2000