Sony Xperia XZ2 Premium
Con prestazioni eccellenti negli aspetti chiave di uno smartphone, come audio, display e potenza di calcolo, il nuovo XZ2 Premium introduce una doppia camera molto particolare, pensata per elevare sensibilità e rapporto S/N a livelli impensabili e con vantaggi anche nella dinamica e fedeltà cromatica
System e display benchmark
Il Sony Xperia XZ2 Premium era, come già detto, il flagship della casa giapponese, fino all'uscita del nuovo Xperia XZ3 ed è dotato del SoC Qualcomm Snapdragon 845, attualmente top di gamma. Dando un'occhiata ai grafici delle prestazioni, per quanto riguarda i system benchmark, come possiamo rilevare dal grafico relativo a Geekbench4, sia per le performance "single core, sia per quelle "multi-core" le prestazioni sono decisamente più elevate rispetto a dispositivi di generazione precedente, ma presentano un deciso distacco dal Samsung Galaxy S9, appartenente alla stessa generazione, specialmente nelle prestazioni a "single-core". Per quanto riguarda invece i browser benchmark, ed in particolare il nuovo Jetstream 1.1, il nostro DUT presenta prestazioni da primo della classe, nettamente superiori a qualsiasi altro terminale finora analizzato.
Il telefono si è scaldato durante il test anche se in maniera non eccessiva. Ripetendo in loop alcuni test come GFXBench, il terminale non ha presentato chiari effetti di thermal throttling, ad eccezione di 3D Mark in cui l'effetto della protezione e il successivo calo delle prestazioni si manifesta in maniera alquanto evidente.
Il display è realizzato con tecnologia LCD IPS ed ha il picco di luminanza più elevato tra gli smartphone con questa tecnologia ed arriva a superare agevolmente le 800 candele su metro quadrato, indipendentemente dall'area del pannello utilizzata, al contrario degli OLED che invece permettono alti valori di luminanza solo con APL contenuti. In condizioni di luce naturale il picco di luminanza arriva a 806 candele su metro quadro mentre, con batteria scarica, si abbassa del 25%. Il rapporto di contrasto è il più elevato tra gli LCD IPS e supera il valore di 1.500:1, mostrando così una discreta profondità dei colori sulle basse luci.
Dei tre profili immagine ne abbiamo misurati due, "vivid" e "pro", con quello "standard" quasi identico a quello "pro". La terza misura si riferisce alla modità "pro" con la calibrazione del bilanciamento del bianco con le tre componenti RGB, possibilità presente ormai da anni negli smartphone Sony. I valori del gamma in modalità "pro" sono quasi eccellenti. La modalità "vivid" invece è - come ci aspettavamo - molto lontana dal riferimento, con "basse luci" che affogano nel livello del nero e "alte luci" compresse sul livello del bianco.
Il bilanciamento del bianco è molto lontano da riferimento in ciascuna delle tre modità predefinite ed è un vero peccato. Con la calibrazione manuale le cose vanno egregiamente ma è assurdo che per tirar fuori il massimo da un prodotto di questa fascia si debba costringere l'utilizzatore finale ad una calibrazione non proprio alla portata di tutti.
Il gamut colore in modalità "vivid" è gigantesco e prossimo a quello DCI ma la risposta cromatica è troppo satura e la tinta del verde e dei colori complementari non è corretta. Nella modalità predefinita "pro", le cose vanno decisamente meglio, eppure - a causa della pesante deriva del bilanciamento del bianco - le saturazioni del colori opposti al blu (rosso, giallo e verde) sono più basse del riferimento, mentre sono più alte per i colori opposti al giallo (magenta, blu e ciano). Con la modità "pro" e la calibrazione del bilanciamento del bianco, la situazione è ben vicina al riferimento con prestazioni generali molto buone.