La musica liquida High-End Audio Natali
Il noto distributore toscano ha dimostrato a Torino un impianto stereo High-End composto da elettroniche Audio Research, DAC USB Ayre 192kHz / 24 bit, giradischi EAT Forte e diffusori Wilson Audio Sophia 3. E' stata l'occasione per mettere a confronto supporti tradizionali e musica liquida lossless
Il confronto tra CD e musica liquida
Prima di passare a raccontarvi le impressioni d'ascolto, non possiamo non soffermarci su alcune doverose premesse. L'evento non aveva come finalità quella di porre a diretto confronto riproduzione su CD e musica liquida, ma piuttosto di dimostrare le massime potenzialità di entrambe le soluzioni. E' stato solo al momento di preparare la sequenza dei brani d'ascolto che al sottoscritto e al collega e amico Marco Cicogna di Audio Review è venuta l'idea di effettuare un confronto diretto, in quanto abbiamo scoperto di avere dei brani in comune sia su CD che in versione "liquida" (delle incisioni Reference Recording). In realtà eravamo già consapevoli del fatto che il confronto non sarebbe mai stato pienamente attendibile, in quanto condizionato da alcune varabili dell'impianto. Ma ci abbiamo comunque voluto provare.
Nonostante la qualità eccelsa dell'impianto in dimostrazione, l'ascolto su CD e quello "liquido" avevano in realtà in comune "solo" la pre-amplificazione, i finali mono e i diffusori. Il lettore CD Audio Research era, infatti, a sé stante e completo del suo DAC e del suo stadio di uscita analogica, mentre per la musica liquida potevamo contare su un DAC USB Ayre dedicato. Durante la riproduzione musicale digitale la fase di conversione digitale-analogica e la qualità dello stadio di uscita sono due fattori determinanti e a maggior ragione in un impianto high-end. E, non a caso, durante gli ascolti a confronto diretto non sono mancate le sorprese.
La sala d'ascolto scelta per la dimostrazione era la più grande disponibile nel negozio torinese ma, nonostante ciò, è risultata un po' sottodimensionata rispetto alla caratura dell'impianto. Ricordiamo, per chi non lo sapesse, che i finali mono a valvole ARC 610T erogano ben 600W l'uno e anche i diffusori Wilson Audio Sophia 3 (che non sono comunque i più grandi del costruttore statunitense) sono piuttosto impegnativi in termini di ambiente. Nonostante tutto, le sessioni d'ascolto dirette da Marco Cicogna hanno dimostrato l'incredibile dinamica della riproduzione con un impatto a dir poco emozionante. Anche il dettaglio, la trama e le sfumature erano eccelsi, nonostante stessimo ascoltando dei "semplici" CD (il lettore ARC CD8 non è compatibile SACD, ma è comunque dotato di up-sampling fino a 192kHz/24bit e relativo DAC), mentre la scena è apparsa leggermente chiusa proprio a causa dell'ambiente d'ascolto sottodimensionato.
Passando all'ascolto dei brani in versione liquida, l'impatto è stato altrettanto travolgente, ma nonostante avessi a disposizione anche alcune incisioni ad alta risoluzione (sia a 96 che 192khz), le differenze rispetto all'ascolto CD erano davvero minime. E un'ulteriore prova è arrivata con il confronto diretto tra gli stessi identici brani ascoltati prima in CD e subito dopo in versione "liquida" ad alta risoluzione. Quest'ultimi sono risultati solo leggermente più "ariosi", a testimonianza dell'eccelsa qualità dell'upsampling/conversione operati dal lettore Audio Research: e pensare che stavamo mettendo a confronto dei 44,1kHz/16bit contro dei 192kHz/24bit!
Come temevano sin dall'inizio, il confronto tra CD e "liquido" era in questo caso impari, proprio a causa della variabili che abbiamo elencato precedentemente. A questo proposito, i ragazzi di Audio Natali ci hanno promesso che presto organizzeranno un nuovo evento in cui verrà utilizzato uno stesso DAC e stadio di uscita sia per l'ascolto in CD che in versione liquida. Speriamo anche di poter avere a disposizione una sorgente SACD / DVD Audio per poter effettuare un confronto ancora più completo e attendibile.
Per maggiori informazioni: www.audionatali.it
PAGINE ARTICOLO
Commenti (66)
-
Ok, ci sta..ma io continuo a non vedere/capire i migliiramenti, se non di tipo econonico per i produttori.
Come possiamo migliorare un segnale inventandocene dei pezzi a posteriori? -
@ EdoFede
hai mai visto come i nuovi lettori BD aumentano incredibilmente bene la risoluzione dei DVD? hai mai visto come televisioni aumentano la fluidità delle immagini? hai mai visto come le televisioni correggono gli errori a posteriori con l'interpolazione?
sono tutti casi visibili e apprezzabili su come inventando dei dati che non ci sono o sono andati persi si migliora la qualità. non dico che queste tecnologie siano esenti da problemi, ma anche dire che fanno solo pasticci è errato.
non sono e non voglio essere l'avvocato di queste tecnologie, ma per intenderci lo stesso vale nel campo audio. un upsampling fatto bene può rendere un brano su CD, dove il campionamento è veramente basso, più fluido all'ascolto.
ripeto lo scopo è migliorare la riproduzione e non peggiorarla. dubito fortemente che in un lettore come quello proposto nell'articolo si peggiori il suono con un cattivo upsampling e nessuno se ne accorga. non è un lettore da supermercato e non è sicuramente sviluppato leggendo wikipedia. per saperne di più si dovrebbero conoscere gli algoritmi implementati, ma questi non li conosceremo mai. quindi un ascolto prima di giungere alle conclusioni sarebbe utile! -
Ecco, lo sapevo che arrivava l'esempio video!
Sono ambiti totalmente diversi.
Una tv moderna ha matrice fissa e quindi, per vedere un dvd a tutto schermo, devi per forza upscalare l'immagine.
Ma questo non porta altro che peggioramenti all'immagine stessa.
Se visualizzi un dvd su un proiettore CRT lo vedi meglio 576p rispetto che a 720p (salvo problemi di linee di scansioni visibili ovviamente).
E non ci piove, credimi. L'ho provato e verificato su almeno 7 impianti video diversi.
Nell'audio non c'è necessità di riempire una matrice fissa, il suono lo potresti ascoltare tranquillamente alla risoluzione nativa.
Se lo senti meglio upscalato è perchè il confronto lo fai con un lettore nativo che è realizzato male.
Qualunque sia il processo di upscaling (non ne sto criticando la bontà, sia chiaro) ti stai inventando roba che prima non c'era.
E generalmente lo si fa per evitare problemi (costosamente) risolvibili dopo il dac.
Se ci sono evidenze tecniche oggettive contrarie ne discuto molto volentieri come colmo volentieri le mie lacune, ma non vorrei cadere in una discussione del tipo è meglio perchè costa di più e quindii ci sarà una ragione. Mi sembra che è qua che stiamo arrivando.
In amicizia,
Edo -
si le TV HD sono a matrice fissa ed è per questo che ho detto come i NUOVI lettori BD migliorano l'immagine.
anche quelli vecchi dovevano riempire la matrice, ma solo i nuovi lettori su un 50 hanno una resa miracolosa e non è affatto vero che con un CRT vedi meglio. anzi prova a immaginare un CRT da 50 che pena farebbe! troppo facile fare il confronto con una TV francobollo :-)
Prendo atto dell'esperienza che hai fatto tu, ma io non tornerei indietro sul mio SONY trinitron di (sua) ultima generazione nemmeno se mi pagano!
poi non ho parlato solo di upscaling, ma anche di interpolazione per migliorare l'immagine e aumento della fluidità che viene ottenuta proprio grazie a tecniche di upsampling.
si nella riproduzione audio non è necessario riempire una matrice fissa, ma è necessario riempire il suono sufficientemente per renderlo fedele al vero.
in questo caso è il nostro orecchio la matrice fissa da riempire, ed è perchè il CD non lo fa sufficientemente che esitono SACD, DVD Audio, file musicali campionati a 96,192KHz e .. il motivo che qualcuno ci prova con l'upsampling.
infine non ho mai detto che è migliore perchè costa di più. tuttavia considero il fatto che si rivolge ad un fascia di utenti che spende di più per ottenere di più. fascia di utenti che fa confronti e non si accontenta di dati tecnici che per lo più nemmeno capisce. -
Parlavo di proiettori CRT, non di TV
Io comunque cerco una discussione tecnica, non supposizioni. (la matrice dell'orecchio da riempire?!)
Hai elementi oggettivi per dire che l'upscaling in assoluto migliora il suono?
I confronti tra prodotti diversi e prezzi diversi, come scritto sopra, lasciano il tempo che trovano..
Dai, parliamone sul piano tecnico che è un argomento molto interessante. -
in questo ultimo esempio (proiettore) mi piacerebbe proprio vedere la differenza. quindi non avendo personalmente fatto questo confronto hai il beneficio del dubbio :-)
sul piano tecnico il nostro orecchio, come il nostro occhio, ha bisogno di una certa fluidità nella riproduzione per avere l'impressione di realismo. immaginando di campionare a frequenze sempre più basse si arriva al punto in cui il nostro orecchio non riceve sufficienti informazioni ed il suono diventa fastidioso, ad esempio come capita nel voice over ip quando la velocità non è sufficiente anche se non è esattamente la stessa cosa.
aumentando sempre di più la frequenza di campionamento si arriva invece ad un punto di saturazione in cui il nostro orecchio, anche andando oltre non è più in grado di udire la differenza.
almeno fino qui siamo d'accordo? è quello che prima ho chiamato semplificando matrice del nostro orecchio.
ora stabilire il limite minimo e quello massimo non è compito mio, ma chi lo ha fatto (scusa non ho un link sottomano, quindi abbi fede o cerca un esperimento fatto in questo ambito) dice che il CD ha un valore sufficiente, ma non ottimale e il SACD o DVD audio un valore per il quale non ha senso andare oltre.
per fare un esempio nel campo visivo prendi il numero massimo di colori che viene visulizzao a schermo. è stato portato da 2 a 4,8, ..256, 1024 fino ai milioni delle schede attuali, ma la corsa è finita perchè il nostro occhio non va oltre.
dunque per tornare al CD, se veramente il campionamento non è ottimale, può avere senso aumentarlo anche artificiosamente.
per quello che mi concerne sento senz'ombra di dubbio la differenza da riproduzione su SACD (è molto facile fare il test, visto che la maggior parte dei SACD sono ibridi, dunque si possono ascoltare le 2 versioni di campionamento della stessa produzione dallo stesso media) e come dicevo, prima di dire che l'upsampling non serve a niente o che addirittura solo peggiora bisognerebbe provare. -
Sono d'accordo al 1000% su tutto ció che affermi: la risoluzione, il sacd, il dvd audio...tutto.
Ma relativamente all'upsampling non ho ancora letto una spiegazione tecnica che mi faccia capire perchè dovrebbe esserci un miglioramento all'ascolto.
Mi sembra si parli solo di sensazioni all'ascolto, ma come dicevo prima, i confronti devo essere equilibrati per essere corretti. -
non l'ho letto tutto, ma forse questo può aiutare?
http://www.cicsmemoryplayer.com/ind...MP.02Upsampling -
@ EdoFede
se sei d'accordo che il campionamento del CD non è ottimale, che l'upsampling può migliorare la sensazione all'ascolto è una conseguenza logica visto che aumenta artificiosamente il campionamento ad un livello ottimale.
ovviamente non si raggiungerà la qualità del SACD, in quanto le informazioni aggiunte o meglio inventate tra un campione e l'altro non possono essere esatte, se non per puro caso, come lo sono quelle prese in fase di registrazione.
lo stesso avviene in campo video nelle moderne TV HD, dov'è presente l'upsampling.
in questo caso ce ne sono di 2 tipi, il primo aumenta il numero di frame al secondo per aumentare la stabilità, mentre il secondo interpola i nuovi frame nella direzione del movimento per creare nuove immagini che danno una sensazione di fluidità.
nel campo audio il principio dovrebbe essere lo stesso, cioè inserire campioni di suono inventati tra i suoni veri in modo da far sentire il suono più fluido.
il risultato dipenderà anche dalla bontà dell'algoritmo di upsampling.
infine ti dico si, certo che si parla di sensazione di ascolto, perchè è questa che si vuole migliorare, visto che non è possibile aggiungere dettaglio vero, ma solo inganno. -
Originariamente inviato da: brcondorDal dac in poi ok, si può spendere anche molto e più spendi migliore è il risultato che ottieni. Ma a monte un pc che esce in bit perfect, cosa che viene fatta anche dalle schede audio integrate di schede madri da 150 euro è migliore di una meccanica come il MECCANICA DI LETTURA ESOTERIC P-01 (prima cosa trovata su internet) che costa 22.000 euro. Ci sono 21.600 € di differenza.
Affermazione che fa pensare e non poco e su cui è difficile controbattere, se non con sofismi audiofili.
Se pensiamo che le meccaniche dei lettori cd sono praticamente le stesse dei pc, cambia solo l'involucro, il tipo di alimentazione (comunque poco influente in un lettore) e alcuni componenti tra cui importantissimi i dac.