The Imperfects | stagione 1 | la recensione
Due ragazze e un ragazzo si ritrovano nello studio di un genetista che anni prima li ha sottoposti ad alcuni trattamenti sperimentali. Che senza farmaci li stanno trasformando in mostri. Ma quando lo scienziato sparisce, le speranze di guarigione vengono affidate a una sua collega che può aiutarli a trovare lui e una cura efficace.
Due ragazze e un ragazzo si ritrovano nello studio del dottor Alex Sarkov, che anni prima li ha sottoposti ad alcuni trattamenti sperimentali per curare delle alterazioni genetiche. Avendo terminato le scorte di farmaci, i tre stanno avendo a che fare con effetti poco piacevoli. Il disegnatore di fumetti Juan si trasforma in chupacabra, la studentessa in genetica e aspirante scienziata Abbi in succuba e la cantante punk rock Tilda in una banshee. Ma dopo averli rassicurati, Sarkov sparisce dalla circolazione lasciandoli a gestire qualcosa troppo più grande di loro. Mentre i tre si mettono sulle sue tracce, si unisce a loro la dottoressa Sydney Burke, ex amica di Sarkov che lavora attivamente per trovare una cura che elimini i poteri da tutti gli esperimenti del collega, che si rivelano essere tanti, uno diverso dall’altro, tutti in un modo o nell’altro pericolosi senza aver mai desiderato di diventarlo.
È arrivata a sorpresa su Netflix questa serie, annunciata come l’incontro fra The Umbrella Academy e The Boys (sebbene la serie che salta subito alla mente sia Misfits), che vede al centro della storia tre personaggi decisamente uno diverso dall’altro. Juan vive con la sua ragazza ed è impegnato nella realizzazione del suo fumetto Sugar Skull (“un detective privato picchiaduro slash wrestler”), solo che a volte si trasforma in una creatura simile a un lupo mannaro, più mostruoso e senza poter prevedere quando avverrà la trasformazione. Abbi è la classica ragazza tutta d’un pezzo, studiosa e diligente che vorrebbe entrare a Oxford, i cui feromoni sono però in grado di attrarre chiunque sia nelle vicinanze trasformandola suo malgrado nell’essere più desiderato al mondo. Tilda al contrario è una tipa istintiva, avventata ed egoista, che durante un suo concerto (con la band The Itchy Nipples) manda in mille pezzi uno specchio con un acuto e contemporaneamente sviluppa un’ipersensibilità ai suoni, percependoli anche da lunghe distanze.
Ognuno di questi effetti collaterali è in forte contrasto col loro carattere e/o professione ed è proprio da questo che il racconto prende subito quota, il tutto accompagnato da altri due personaggi chiave. Alex Sarkov è una sorta di Sheldon Cooper che fa esperimenti su esseri umani, con in più una voce terribilmente irritante. Privo di sensibilità perché la ritiene superflua oltre che portatrice di debolezza, non va troppo per il sottile quando si tratta di rivoluzionare il suo campo con la scoperta del secolo. Dall’altra parte c’è Sydney Burke, dottoressa impegnata nella stessa branca che non riesce a far ragionare il collega ma sembra essere più vicina di lui alla soluzione. Una donna tenace che pare essere dalla parte dei buoni e che per questo conquista il trio che si mette a sua disposizione pur di trovare l’agognata cura.
- Non sei un mostro.
- Sì lo sono. E non è una brutta cosa, un male. Se non l’avessi notato c’è un mostro in ognuno di noi.
Il tema principale che viene affrontato è la dualità, fra l’essere normali e il giungere ad azioni e reazioni prive di etica quando non addirittura violente. E come nel classico Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, le cavie fanno di tutto per comprendere se quello che fanno corrisponda o meno a quello che sono nell’intimo più profondo di sé stessi. Il loro intento inizialmente è quello di guarire, perdere cioè i poteri che hanno ottenuto senza volerlo. Ma quando cominciano a padroneggiarli si fa largo in loro il sottile desiderio di restare come sono, con tutti i pro e i contro che questo rappresenta. Il viaggio che intraprendono li porta a vedersi dall’esterno incontrando altri come loro le cui facoltà sono ancor più deflagranti e incontrollabili. E questo li porta a riflessioni pesanti e dolorose, che potrebbero condurli in qualsiasi direzione. Fino a quando l’organizzazione governativa Flux che si occupa di contenere gli imperfetti non entra in gioco mostrando poi il suo vero scopo finale.
Decisamente splatter, sarcastica e cinica, The Imperfects vanta un buono spessore qualitativo grazie a dialoghi brillanti, serrati e rapidi così come il montaggio e la fotografia che muovono l’intreccio in maniera cinetica e furibonda. E neanche il resto della sceneggiatura è da meno. A parte l’eccessivo uso del linguaggio scientifico, inconfutabile per chi non conosca a fondo il campo, mette il focus sui tre protagonisti per poi integrare gli accadimenti con diversi altri personaggi, alcuni dei quali sarebbe interessante venissero approfonditi in seguito. Tra i quali spicca Hannah, una ragazza che non sapendo di chi fidarsi rischia di finire dalla parte sbagliata quando avrebbe preferito non essere affatto coinvolta. Ma è dal suo sangue che potrebbe arrivare la cura.
Non manca qualche intrigo sentimentale che però non prende mai il sopravvento e anzi arricchisce la storia con diversi cortocircuiti complessi ed efficaci. Perché la questione da cui parte e si sviluppa la serie è se essere stati trasformati in mostri fa di loro dei mostri. E la risposta sarebbe “alla lunga sì”, salvo confidare in un libero arbitrio che potrebbe guidare le loro instabili coscienze. Dalla sua uscita, The Imperfects è rimasta stabilmente nella Top 10 di Netflix, motivo che spinge a pensare che una seconda stagione ci sarà. Un’ottima notizia visto che rappresenta uno di quei prodotti inaspettatamente di rilievo nonostante il basso profilo, e che in futuro potrebbe anche migliorare ulteriormente.
Nota: una revisione dei sottotitoli da parte di Netflix non sarebbe male visto che sembrano realizzati col Google Traduttore di otto anni fa.
VALUTAZIONI
dal trailer all’intera serie
Aspettativa 7,5 Potenziale 8,5
soglia d’attenzione
Scorrevolezza MEDIO/ALTA Impegno MEDIO
visione
Intrattenimento 7,5 Senso 7,5 Qualità 8
Giudizio Complessivo 7,8
The Imperfects | stagione 1
fantascienza, commedia, drammatico, fantastico | USA | 8 set 2022 | 10 ep / 42 min | Netflix
ideatori Shelley Eriksen, Dennis Heaton
personaggi interpreti
Tilda Weber Morgan Taylor Campbell
Abbi Singh Rhianna Jagpal
Juan Ruiz Iñaki Godoy
dottoressa Sydney Burke Italia Ricci
dottor Alex Sarkov Rhys Nicholson
Hannah Moore Celina Martin
Isabel Finch Kyra Zagorsky
dottor Nate Lang Kai Bradbury
P.J. Jedidiah Goodacre
critica IMDb stagione intera 6,2 /10 singoli episodi 7,7 /10 | Rotten Tomatoes critica nd utenti 4 /5 | Metacritic nd
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