JBL Serie Classic L: Il Ritorno di una Leggenda dell'Hi-Fi, dalla L100 alla L52
I diffusori JBL L100 sono tra i più venduti e iconici nella storia dell'alta fedeltà. Analizziamo da vicino le nuove versioni Classic Mark II delle L100, insieme alle sorelle minori L82 e L52, per scoprire cosa le rende ancora oggi un punto di riferimento.
Fin dalla loro introduzione, i diffusori JBL L100 hanno scolpito un posto indelebile nell'immaginario degli audiofili. Non si tratta solo di nostalgia o di un look vintage accattivante; la loro fama poggia su solide basi sonore che continuano a evolversi con i modelli attuali, come le L100 Classic Mark II, affiancate dalle più compatte L82 e L52. Questo articolo ripercorre la storia di questi diffusori leggendari, ne analizza le prestazioni e cerca di individuare il modello con il miglior rapporto qualità-prezzo.
Dagli Studi di Registrazione ai Salotti: La Genesi di un Mito
Per comprendere appieno il retaggio delle L100, è necessario fare un salto indietro nel tempo. Il primo modello L100 Century vide la luce nel 1970, concepito come la versione domestica dei monitor da studio JBL 4310, introdotti l'anno precedente. Questi ultimi ebbero un impatto dirompente nel mondo professionale, soppiantando rapidamente i diffusori Altec (come il modello 605 utilizzato negli Abbey Road Studios) che fino ad allora dominavano gli studi di registrazione più prestigiosi.
La chiave del successo dei JBL 4310 risiedeva nella capacità di offrire una pasta sonora di riferimento, simile a quella degli Altec, ma in un formato significativamente più compatto. Questa riduzione di ingombro si rivelò una mossa strategica vincente, poiché negli anni '70 gli studi di registrazione diventavano sempre più complessi, con console di missaggio più grandi che richiedevano spazio. I JBL 4310, quindi, non solo suonavano in modo eccellente ma si adattavano meglio alle nuove esigenze logistiche, diventando ben presto il nuovo standard. Le L100 ereditarono questa eccellenza, portandola nelle case degli appassionati.
Un'ulteriore spinta alla loro popolarità venne da un iconico spot pubblicitario del 1979 per i nastri Maxell, il celebre "Blown Away Guy", in cui un JBL L100 sprigionava una tale potenza sonora da "spazzare via" l'ascoltatore. Questa immagine divenne un vero e proprio tormentone, consolidando lo status leggendario delle L100.
JBL L100 Classic Mark II: Estetica Vintage, Cuore Moderno
JBL è ben consapevole del fascino esercitato da questa storia e dal look retrò. Le L100 Classic Mark II, infatti, mantengono l'estetica imponente e la griglia in schiuma Quadrex del modello originale del 1970, evocando un'epoca in cui un cabinet generoso e un woofer di grandi dimensioni erano la norma.
Ma non si tratta solo di apparenza. Le L100 Classic Mark II sono diffusori a tre vie che presentano specifiche tecniche di tutto rispetto:
- Woofer: da 30 cm a cono in cellulosa.
- Midrange: a cono in cellulosa trattata da 13 cm.
- Tweeter: a cupola in titanio da 2,5 cm.
- Bass Reflex: anteriore.
- Attenuatori: per alte e medie frequenze.
- Finitura: in noce satinato.
- Peso: 29,3 kg per diffusore.
È importante notare che gli stand dedicati JS-120, pur venduti separatamente, sono considerati essenziali per ottimizzare le prestazioni, in quanto inclinano leggermente i diffusori, allineando gli altoparlanti all'orecchio dell'ascoltatore. Un aspetto positivo è la riduzione del prezzo di listino di 500€ rispetto al modello Classic del 2018, con driver leggermente migliorati e crossover riprogettati, anche per consentire il bi-wiring o il bi-amping, con morsetti placcati in oro.
Con una sensibilità di 90 dB e un'impedenza di 4 ohm, le L100 Classic Mark II possono raggiungere volumi sostenuti, ma richiedono un amplificatore con una buona riserva di corrente per esprimersi al meglio.
L'Esperienza d'Ascolto: Carattere e Versatilità
Storicamente, le L100 Century del 1970 erano spesso consigliate agli amanti del rock per il loro carattere esuberante e un basso pronunciato. Le moderne L100 Classic Mark II, pur ereditando quel DNA, introducono migliorie tecnologiche che ne ampliano la versatilità. Si confermano eccellenti compagne per il rock e il blues, ma si dimostrano ottime anche con altri generi musicali, specialmente quelli dove estensione e pulizia delle basse frequenze sono determinanti, come elettronica, reggae, funk e nu-jazz.
Chi predilige un suono estremamente analitico potrebbe trovarle meno affini, ma sarebbe un errore etichettarle come diffusori "dozzinali" o dal suono "impastato". Le L100 Classic Mark II hanno carattere da vendere: quando si alza il volume, rispondono con energia e divertimento, senza mai diventare sgraziate. La presenza del basso non è pensata per i "bass-head" a tutti i costi, ma riprende la concezione sonora degli anni '70, volta a un godimento viscerale della musica.
La scena sonora che ne risulta è viva, vibrante, forse "cafona ma col vestito buono", come descritto nella fonte originale. Non è la trasparenza assoluta dei diffusori "flat", ma offre un coinvolgimento tangibile. Anche con la musica classica, pur non essendo la prima scelta per gli puristi del genere, si comportano dignitosamente; agendo sull'attenuatore degli alti si può guadagnare un filo di equilibrio tra morbidezza e dettaglio in più.
Durante i test, con album come "Cosmo's Factory" dei Creedence Clearwater Revival (del 1970, anno di nascita delle prime L100), l'effetto presenza è stato notevole, con voce, chitarre e sezione ritmica spinte a dovere. Con "My Name Is Mud" dei Primus, nonostante l'orientamento "bass-oriented" della band, le L100 hanno mantenuto un buon equilibrio tra le frequenze. Anche il reggae dei Pitura Freska ("Pin Floi") e il jazz di riferimento come "Kind of Blue" di Miles Davis e "A Love Supreme" di John Coltrane hanno beneficiato della loro resa. Il sax di Coltrane è risultato pungente e celestiale, mentre artisti contemporanei come Nubya Garcia hanno trovato una casa accogliente nei driver JBL. L'elettronica di Thomas Azier e Jamie XX è pulsante, con un basso che pompa senza sbavature.
Emerge una scena sonora importante, vigorosa, con basse frequenze piene grazie al woofer da 30 cm, ma che non trascura medie e alte. La riconoscibilità degli strumenti e delle dinamiche è presente. Per ottimizzare la resa, oltre agli stand dedicati, si consiglia di ridurre l'angolo di orientamento (toe-in) per una scena sonora più coesa e avvolgente.
Le Sorelle Minori: L82 Classic e L52 Classic a Confronto
Passando alle "sorelle minori", la scelta si fa interessante. Le L52 Classic, le più piccole della famiglia, emergono come una proposta particolarmente allettante. Nonostante non abbiano ricevuto l'aggiornamento "Mark II" come le L100 e le L82, hanno beneficiato di un ritocco del prezzo verso il basso. Rispetto alle L82, le L52 costano meno della metà e offrono una scena sonora leggermente più brillante, risultando tendenzialmente piacevoli all'ascolto.
In ambienti di dimensioni contenute, le L52 riempiono lo spazio con qualità e abbondanza. Inoltre, sono le uniche del trio che possono essere realisticamente inserite in una libreria, oltre che posizionate su stand (anche generici, non necessariamente JBL). Con uno street price inferiore ai 900€, le L52 rappresentano un eccellente rapporto qualità-prezzo, capaci di regalare grandi soddisfazioni con una spesa contenuta.
Le L82 Classic, pur essendo ottimi diffusori, rimangono un po' schiacciate nel confronto tra la maestosità delle L100 e l'agilità sorprendente delle L52. Sono consigliabili per ambienti di media metratura, ma se si cerca un diffusore da scaffale sotto i 1000€ con ottime prestazioni e costruzione, le L52 potrebbero essere la scelta vincente.
Conclusioni: Quale JBL Classic Scegliere?
Le JBL L100 Classic Mark II hanno il potere di stregare, grazie alla loro storia, al loro status di leggenda e, naturalmente, al loro suono coinvolgente e potente. Lo street price attuale, che si attesta intorno ai 4000€ la coppia (rispetto ai 5000€ di listino), le rende un investimento importante, ma commisurato al valore storico e prestazionale, anche a confronto con diffusori più costosi e di tendenza. Le L100 non ammettono mezze misure: o le si ama all'istante, o non fanno per chi cerca diffusori snelli e discreti.
Tuttavia, analizzando l'intera gamma, le JBL L52 Classic si distinguono per il miglior rapporto qualità-prezzo. Offrono una porzione significativa del carisma e della qualità sonora JBL in un formato compatto e a un costo decisamente più accessibile, rendendole una scelta intelligente per molti appassionati. Le L100 rimangono il sogno, l'icona che continua a far battere forte il cuore, ma le L52 dimostrano che si può godere della magia JBL anche con un budget più contenuto e in spazi più raccolti.
In definitiva, la scelta dipende dalle priorità, dallo spazio a disposizione e dal budget, ma una cosa è certa: la serie JBL Classic ha ancora molto da dire nel panorama dell'alta fedeltà.
Il video completo è disponibile sul canale YouTube Vinilicamente a questo link.
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