Incontro tra giganti - parte 2

Fabio Angeloni 24 Aprile 2020 Audio

L'evento più prestigioso degli ultimi anni ha fatto convenire gli audiofili di tutta Italia nel bello spazio espositivo di HiFi Natali. Wilson Audio, Dan D’Agostino, dCS e Transparent Cable componevano un set up allo stato dell’arte che farà parlare a lungo di sé. Il resoconto della visita della redazione di AV Magazine a Monsummano Terme.

Impressioni di ascolto e altre sale


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È stato per me davvero interessante seguire la coda della fase di messa a punto fine di un set di questo lignaggio. Ricordo di aver partecipato nel'ultimo decennio ad almeno tre “super eventi” svoltisi all’Hi End di Monaco con set sofisticatissimi e dal costo davvero fuori dal comune, ma nessuno di essi, all’ascolto, aveva mantenuto le promesse, esibendo un suono sempre particolarmente poderoso, ma vagamente anche forzato e muscolare, del tutto inadatto ad inoltrarsi soavemente nei padiglioni degli audiofili doc convenuti per l’occasione. Mi stavo quindi approssimando a partecipare a questo evento, lo ammetto, con un pizzico di pregiudizio, memore delle esperienze passate, anche se sono velocemente riuscito a resettare questo impalpabile sentore di pensiero negativo rammentando lo standing indiscusso dei pokeristi che partecipavano al tavolo. Prima di entrare nel negozio sono quindi riuscito a ripristinanre l’usuale atteggiamento di neutralità, considerando che in questo poker, a differenza dei tavoli di hold ’em dove tutti lottano contro tutti, ognuno dava il meglio di sé per realizzare uno spettacolo comune di livello stellare.


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Sull’evento ha ampiamente riferito Marco Cicogna nella precedente sezione dunque non mi profonderò, ma aggiungerò quindi solo alcune fugaci impressioni. Mi limito a dire che sono giunto da Natali, come detto, il pomeriggio precedente all’evento. Mentre facevo ingresso in sala con Claudio "Gnagno" suonava “Ottocento”, tratto dal CD di 30 anni fa “Le Nuvole” di Fabrizio De Andrè, nella versione rimasterizzata a 24 bit: ebbene, entrambi abbiamo avuto la medesima reazione di stordimento che ci ha indotto a fermarci increduli sull’uscio della sala per la presenza, la linearità e l’impatto sonoro che produceva quel set, che naturalmente si giovava dei bei toni bassi della calda voce di Fabrizio, che mai - però - avevamo udito riprodotta in modo così autorevole e al contempo realistico: abbiamo subìto quella che in fantascienza si potrebbe definire un'onda d'urto, ma a quel punto quanto speravamo di scongiurare era il manifestarsi di una forma audiofila della sindrome di Stendhal (regolarmente comparsa, poi). Ci siamo dunque fatti forza, ci siamo addentrati in sala ed appena seduti ci siamo resi conto del fatto che parte del merito andava ascritta ad una riproduzione scenica di altissimo livello. L'ascolto, con le orecchie poste ad un livello più basso, era se possibile ancora più godibile in quanto evidentemente meglio centrato rispetto al bersaglio designato per gli speaker.


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A questo brano ha fatto seguito “From the beginning” degli Emerson, Lake & Palmer, probabilmente tratto dal CD rimasterizzato “Trilogy”, con la voce del cantante e bassista Greg Lake (per l’occasione in veste chitarrista), che si stagliava nitida e naturale, accompagnata dai limpidi arpeggi della acustica a sei corde: davvero gran bel sentire, considerando - anche qui - il mezzo secolo passato dall'uscita del disco.Hanno fatto seguito alcuni brani di musica classica magistralmente registrati da Peter Mc Grath di Wilson Audio in persona. Lo stupore iniziale si era trasformato in constatazione: c’era poco da fare, l’impianto spolverava a lucido qualsiasi programma sonoro gli si desse in pasto. In questa sezione preliminare ho notato che il telecomando rotondo del preamplificatore D’Agostino HD veniva utilizzato di tanto in tanto da Mc Grath per operare un rapido cambio di fase sul programma sonoro. La parte sull'evento termina qui.


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Ma prima di lasciarvi, vorrei darvi conto di quanto altro era presente in questo autentico parco delle meraviglie Natali. Al piano terra erano esposti numerosissimi prodotti, tra i quali una rara coppia di speaker Krell LAT, finali Audio Research, un altro set con Wilson Audio e molte altre prelibatezze.


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In una parte del salone c’è il laboratorio, pieno di sofisticati strumenti di misura. Tra gli altri, erano esposti gli speciali transistor bipolari audiograde progettati da Dan D’Agostino e prodotti su specifica da Motorola nella sua precedente avventura societaria.


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Al piano superiore, cui si accede con una "scala vinilica", ci sono molte altre sale in cui sono installati set anche audiovideo, con un VPR DLP Optoma a tiro corto, altre Wilson Audio pilotate da Audio Research, speaker a torre Magico pilotati da McIntosh e molto altro.

  
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Termino osservando che Natali ancora una volta ha dato i natali ad un evento davvero straordinario, i cui attori componevano un quartetto di eccellenza le cui prestazioni credo siano difficilmente eguagliabili: bravi, chapeau!

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