Samsung: tutti i nuovi TV 2024: OLED, QD-OLED, QLED e Mini LED

Nicola Zucchini Buriani 14 Maggio 2024 4K e 8K

Samsung ha presentato a Milano tutta la gamma audio-video 2024: ci sono i Neo QLED 8K QN900D e QN800D, gli OLED S95D, S90D e S85D, i Neo QLED 4K QN90D e QN85D oltre alle soundbar e allo speaker Music Frame


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Samsung ha presentato ufficialmente i TV della gamma 2024 con un evento organizzato a Milano. Si parla quindi delle novità annunciate al CES 2024, dove il colosso coreano aveva fornito le informazioni di base ma senza una panoramica così dettagliata sui singoli prodotti. Per i TV si parte dai Neo QLED 8K e si prosegue con i Neo QLED 4K, gli OLED, i QLED e i Crystal UHD.

La line-up 2024 non include solo i televisori ma comprende anche i prodotti audio: parliamo nello specifico di sounbar, articolate tra la Serie Q e la Serie S. C'è poi Music Frame, uno speaker wireless versatile con l'aspetto di una cornice, personalizzabile nell'aspetto e capace di creare sinergie con TV e soundbar. Abbiamo infine dedicato un piccolo spazio al prototipo di TV MicroLED da 38" esposto proprio per questa occasione.

 

SOMMARIO


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I PROCESSORI NQ8 AI GEN3 CON INTELLIGENZA ARTIFICIALE


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I nuovi processori con intelligenza artificiale sono sicuramente i componenti su cui si è concentrata maggiormente la comunicazione di Samsung. Le elettroniche utilizzate sulla gamma 2024 sono tre: sui top di gamma 8K QN900D troviamo NQ8 AI Gen3, sugli 8K QN800D c’è invece NQ8 AI Gen2 mentre tutti i Neo QLED Ultra HD e gli OLED sono dotati del processore NQ4 AI Gen2.

Iniziamo dalla fascia top: NQ8 AI Gen3 è sensibilmente più potente rispetto a tutti i processori realizzati in precedenza. Si parla di una velocità fino a due volte superiore per le NPU (Neural Processing Unit) rispetto alla versione Gen2. Le NPU sono le unità che si occupano specificamente di eseguire i calcoli riguardanti le reti neurali. In pratica sono il cuore di ogni elaborazione legata all’intelligenza artificiale.


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Abbiamo poi la possibilità di gestire un numero di reti neurali fino a 25 volte più alto, una velocità nelle elaborazioni della GPU fino a 2,2 superiore e il 30% di capacità di calcolo in più per la CPU. Questa maggiore potenza permette a NQ8 AI Gen3 di supportare 512 reti neurali differenti, ciascuna delle quali va ad ottimizzare immagini e suoni agendo su elementi diversi.

Si possono ad esempio avere reti neurali per il riconoscimento e l’elaborazione dei volti, per il fogliame, per il miglioramento delle immagini in movimento e così via. Tanto maggiore è il numero di reti neurali dedicate, tanto più è sofisticato e preciso l’intervento che queste ultime vanno a realizzare. Le 512 reti neurali sono la base dell’Upscaling Pro AI 8K, che ne mette a frutto le potenzialità per migliorare l’upscaling e adattare tutte le sorgenti alla risoluzione 8K dei TV QN900D. Da notare che queste funzionalità non sono disponibili in modalità Gioco o quando si contrassegna una sorgente come PC.


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Il motivo è semplice: elaborazione dell’immagine così sofisticate introducono necessariamente un ritardo nella risposta ai comandi tutt’altro che trascurabile. Per questo motivo vengono disattivate quando si usa un PC o un sistema da gioco: in entrambi i casi la latenza renderebbe l’esperienza molto poco piacevole. Nell’eseguire l’upscaling, i TV Samsung si concentrano soprattutto sulle aree più importanti, ad esempio i volti. Questi ultimi vengono ripuliti, resi più nitidi e arricchiti nel dettaglio, mantenendo colori naturali in modo da restituire un quadro realistico. Samsung è così sicura della bontà del suo processore da dichiarare che la risoluzione percepita, su materiale a risoluzione HD, Full HD o Ultra HD upscalato, è sensibilmente superiore sui QN900D rispetto ai Neo QLED 4K.

Il livello raggiunto permetterebbe di ricostruire un segnale molto vicino ai contenuti nativi in 8K, a livello di nitidezza. Ci sono poi ottimizzazioni dedicate allo sport, prima tra tutte l’AI Motion Enhancer Pro. Come suggerisce il nome stesso, questa funzione agisce sui movimenti più rapidi: le reti neurali possono ad esempio riconoscere un pallone che si sposta velocemente su schermo. Quando il processore individua questi movimenti complessi, viene attivata una serie di miglioramenti volti a migliorare il dettaglio e la nitidezza, evitando al contempo che si generino distorsioni causati dal moto molto rapido.


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Lo stesso principio si applica anche ai testi che scorrono a video, come i titoli delle principali notizie nei telegiornali. Il processore riconosce i testi e applica appositi algoritmi per renderli perfettamente chiari e facilitarne la lettura. L’analisi dei movimenti entra in gioco anche con il Real Depth Enhancer Pro: il processore analizza le immagini per determinare dove si concentra l’attenzione dello spettatore. Su queste aree vengono applicate elaborazioni dedicate che separano oggetti e soggetti in primo piano dallo sfondo, utilizzando anche la retroilluminazione Mini LED. In questo modo si conferisce un maggior risalto alle parti salienti.

Dal video si passa poi all’audio con Active Voice Amplifier Pro: l’intelligenza artificiale rileva i livelli dei suoni ambientali, della musica e dei dialoghi e si assicura che le voci siano sempre perfettamente comprensibili. Questa funzione nasce per evitare continui aggiustamenti del volume non solo tra un canale e l’altro o tra un contenuto e l’altro, ma anche all’interno dello stesso film o serie TV. I TV possono inoltre individuare rumori presenti nella stanza, ad esempio un aspirapolvere; in questi casi l’AI interviene modificando automaticamente il volume.


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C’è anche un ritorno dalle serie precedenti: Object Tracking Sound (OTS) Pro, una tecnologia che migliora il posizionamento dei suoni tracciandone l’origine in relazione alle immagini che scorrono su schermo. L’intelligenza artificiale svolge inoltre un ruolo importante con i videogiochi: anche se le elaborazioni più complesse vengono disattivate, come abbiamo scritto in precedenza, il processore è comunque in grado di riconoscere automaticamente che genere di gioco sta passando su schermo. Il riconoscimento serve per applicare impostazioni specifiche per le varie tipologie: giochi di guida, sparatutto in prima persona, giochi sportivi, giochi di ruolo eccetera.

Per ciascuno di essi vengono apportati cambiamenti alle impostazioni in termini di nitidezza, gamma (per rendere più visibili le parti scure, ad esempio), contrasto, saturazione, luminosità, colore e anche differenti equalizzazioni audio, utili per individuare più facilmente la posizione di un nemico. Tutte queste funzioni sono affidate all’AI Auto Game Mode. Questo meccanismo si applica anche a film, sport e serie TV con l'AI Customization Mode: il processore analizza le immagini scena per scena e sceglie automaticamente i parametri che ritiene migliori. Questa modalità potrebbe essere limitata su alcuni servizi streaming per via di alcune politiche interne.


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L’ultimo ambito in cui l’AI interviene è il risparmio energetico: Samsung raggruppa tutti gli automatismi sotto la voce AI Energy Mode, che consente di risparmiare fino al 12% rispetto alla modalità Standard di un TV Neo QLED 8K QN800C (2023) da 65”. Come su tutti i prodotti di pari fascia è presente un sensore di illuminanza che rileva la quantità di luce in ambiente e modifica la retroilluminazione tramite l’Environment Adaptive Brightness. Gli utenti possono monitorare i consumi accedendo all’app SmartThings.

Il marchio coreano specifica che il risparmio energetico non funziona in luoghi con luminosità superiore agli 80 lux, cioè situazioni in cui sono presenti fonti di luce non basse che per forza di cose richiedono di aumentare la potenza dei Mini LED. AI Energy Mode non è disponibile in modalità Gioco e in alcune delle altre modalità gestite dall’intelligenza artificiale.


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Quanto abbiamo descritto è riferito ai TV QN900D con processore NQ8 AI Gen3. Le altre serie vanno via via scalando verso il basso: sui QN800D abbiamo 256 reti neurali e qualche algoritmo un po' meno sofisticato per upscaling e trattamento dei segnali. I Neo QLED 4K e gli OLED vanno ulteriormente a semplificare portando le reti neurali a 20, un numero sensibilmente più basso che però va anche contestualizzato: bisogna tenere conto che la risoluzione degli schermi è 1/4 rispetto agli 8K. Le elaborazioni restano comunque simili: c’è sempre il Real Depth Enhancer (non Pro) e la tecnologia Quantum Matrix per il controllo dei Mini LED, che sugli 8K è in versione Pro e ha una dotazione superiore sia sotto il profilo hardware (più zone) sia sotto quello software (algoritmi più complessi).

 

SMART TV TIZEN


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Tutti i televisori Samsung 2024 sono dotati di Smart TV basata sul sistema operativo Tizen nella sua ultima incarnazione, cioè Tizen 8.0. Come per tutti gli altri produttori non sono previste rivoluzioni ma alcuni miglioramenti e aggiunte che contribuiscono a consolidare l’esperienza d’uso. Si parte con la possibilità di creare vari profili: per ciascuno di essi si ricevono consigli personalizzati in modo da offrire un’esperienza cucita su misura esaminando i gusti e le preferenze in base a ciò che viene guardato.

Il secondo cambiamento è relativo all’interfaccia di Samsung TV Plus, la piattaforma che racchiude una serie di canali gratuiti e che è presente su tutti i televisori Samsung. Sulla gamma 2024 troviamo una schermata iniziale stata ridisegnata con una panoramica dei contenuti disponibili e l’aggiunta di categorie che velocizzano la scoperta di nuovi contenuti. Un’altra aggiunta è Samsung Daily+, una schermata che raggruppa tutte le attività quotidiane, dagli esercizi fisici alle routine passando anche per funzioni legate all’ambito lavorativo.


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Qui troviamo ad esempio le app Workout Tracker, TechnoGym , F45 e Flexit, tutte legate a servizi che offrono sessioni di allenamento e/o che permettono di monitorare le attività svolte, creando sinergie con altri prodotti Samsung come gli smartwatch Galaxy Watch 4 e successivi. Altri esempi di applicazioni legate alla quotidianità sono Tail, un servizio di consulenze gestito da veterinari e Multi Control, che permette di controllare tutti gli schermi di casa, compresi TV, smartphone e monitor, tramite mouse e tastiere Bluetooth.

Restando in tema di sinergie tra televisori e altri dispositivi, Samsung ha arricchito la gamma 2024 con varie funzioni dedicate proprio a quest’ambito. Mobile Smart Connect sfrutta gli smartphone come telecomandi multi-funzione per tutte le nuove applicazioni e i servizi più importanti. Chi possiede degli auricolari Galaxy Buds può usare l’audio spaziale sui TV tramite 360 Audio. C’è spazio anche per esperienze che vanno oltre la fruizione di contenuti: Vibrary porta le opere d’arte in alta qualità sul grande schermo, si può abbinare all’Ambient Mode e supporta l’invio di foto e musica dai dispositivi mobili grazie alla funzione Casting.


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A queste novità si sommano una serie di aggiunte volte a migliorare l’accessibilità. Chi ha difficoltà uditive può usare Audio Subtitle, che ricorre al contributo dell’intelligenza artificiale e dell’Optical Character Recognition (OCR) per fornire una guida vocale in tempo reale per i sottotitoli incorporati nelle immagini. Remote for Barrier Free si rivolge invece a utenti con difficoltà visive, uditive o fisiche: l’app offre un controllo migliorato tramite smartphone e prevede ampie possibilità di personalizzazione oltre a un posizionamento intuitivo dei pulsanti, colori distinti, un feedback tattile e una guida vocale.

Relumino Together Mode aiuta infine le persone ipovedenti delineando dinamicamente i contorni degli elementi su schermo e riequilibrando i colori. Per facilitare la visione in famiglia è prevista una modalità con schermate affiancate, in modo che le persone ipovedenti possano godersi la visione insieme alle loro famiglie. Samsung ha poi lanciato anche un accessorio per sfruttare il Gaming Hub, il portale che include tutti i servizi di cloud gaming come Xbox, GeForce NOW e Luna. L’accessorio è un joypad con batteria ricaricabile da 40 ore, connettività Bluetooth a bassa latenza, un pulsante per tornare alla schermata iniziale del Samsung Gaming Hub e tasti per regolare il volume.

 

I TV DA 98”


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Anche Samsung ha scelto di puntare con maggior decisione sui TV extra-large. Si parla per la precisione dei 98” che possono contare su quattro modelli. Da notare che non tutti sono nuovi: alcuni dei prodotti sono usciti in precedenza e restano semplicemente a listino. Il caso più emblematico è rappresentato dal QN990C, il Neo QLED 8K 2023 che in Italia non era mai arrivato ma che Samsung ha citato direttamente durante la presentazione.

In effetti questo modello compare ora sul sito di Samsung Italia con tanto di prezzo di listino, che non è esattamente popolare: si parla di 39.999 euro. Al QN990C si aggiungono poi il Q80C uscito lo scorso anno, il nuovo Crystal UHD DU9070 (ne parliamo in dettaglio nel capitolo sui Crystal UHD) e un QN90 che non è stato chiaramente identificato.

Potrebbe trattarsi del QN90A che Samsung ha ancora a catalogo nel taglio da 98”. Anche nella nuova serie QN90D c’è un 98” che non rientra però tra i prodotti portati nel nostro Paese in questa fase di lancio della gamma TV 2024. Dovremo quindi attendere per capire se il QN90A verrà poi sostituito dal QN90D.

 

TV NEO QLED 8K


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La gamma TV 2024 vede nuovamente al vertice i Neo QLED 8K, suddivisi nelle già citate serie QN900D e QN800D. Vedremo poi se nei prossimi mesi arriverà anche una serie QN700D come negli anni precedenti. I Neo QLED 8K sono LCD con Quantum Dot e una retroilluminazione Mini LED gestita dalla tecnologia Quantum Matrix Pro. Il controllo dei minuscoli diodi in versione “Pro” si distingue dalla versione presente sui Neo QLED 4K per via del numero di zone di controllo indipendenti, fino a 1,5 volte più alto.

Il controllo della retroilluminazione può contare anche sulle tecnologie Brightness Booster e Shape Adaptive Control. Brightness Booster è in pratica di un sistema che ottimizza le risorse disponibili: l'energia inutilizzata dai Mini LED nelle parti più scure serve per massimizzare l’emissione di luce in corrispondenza dei picchi. Shape Adaptive Control permette invece di controllare con più efficacia la forma della luce generata dai diodi, facendola corrispondere con più precisione a quella dei soggetti da mostrare su schermo.


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Per i formati HDR e audio non ci sono novità: sono supportati HLG, HDR10 e HDR10+ in tutte le sue forme, perciò sia Adaptive sia Gaming. Abbiamo poi la compatibilità con Dolby Atmos, anche in wireless. Oltre a tutte le funzioni citate parlando dei processori e della Smart TV, non possiamo non menzionare MultiView, che consente di suddividere lo schermo in un massimo di quattro aree per visualizzare simultaneamente contenuti dagli ingressi HDMI, dai sintonizzatori TV, applicazioni o smartphone.


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Su entrambe le serie 8K c’è lo Slim One Connect box, il set-top box esterno che racchiude tutti i connettori. Questo tipo di box è più sottile rispetto ai precedenti One Connect: si può fissare al retro del piedistallo oppure si può collocare lontano dallo schermo, grazie all’unico cavo che porta poi il segnale al corpo del televisore. Come sulla generazione precedente abbiamo quattro ingressi HDMI 2.1 con la piena banda dei 48 Gbps. Sono supportati segnali 8K fino a 60 Hz, Ultra HD fino a 240 Hz (solo su QN900D), Auto Low Latency Mode, eARC su una delle porte e Variable Refresh Rate anche sotto forma di FreeSync Premium Pro e G-Sync.


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Per gli amanti dei videogiochi c’è anche la Game Bar, il menu ad accesso rapido con tutte le principali impostazioni, inclusa la possibilità di attivare la compensazione del moto. La versione 2024 è aggiornata con alcune ottimizzazioni e la possibilità di attivare o disattivare l’AI Auto Game Mode. I Neo QLED 8K supportano anche HGiG, gli assistenti vocali Alexa e Bixby. Concludiamo con il design dei QN900D: Samsung lo definisce Infinity Air Design, una soluzione progettata per dare l’illusione di uno schermo che fluttua nell’aria grazie a cornici ridotte al minimo e a un piedistallo con effetto a specchio. I televisori hanno uno spessore uniforme ridotto a soli 12,9 millimetri su QN900D e a 17,2 millimetri su QN800D.

 

QN900D


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La serie QN900 propone tre tagli da 65”, 75” e 85”, tutti con risoluzione 8K. Il 65” è contrassegnato come Neo Quantum HDR 8K+ mentre i due modelli più grandi sono Neo Quantum HDR 8K Pro. In poche parole il picco di luminanza è più alto sui 75” e 85”. La retroilluminazione Mini LED serve per realizzare una configurazione Full LED Array con local dimming. Non conosciamo però il numero di zone: Samsung non lo ha dichiarato nelle specifiche ma ha sottolineato un sensibile miglioramento rispetto al 2023.

Come abbiamo riportato nel capitolo riguardante i nuovi processori con intelligenza artificiale, NQ8 AI Gen3 dispone di 512 reti neurali. Il confronto con le precedenti generazioni evidenzia un netto aumento: QN900C ne conta 64, otto volte meno. Il divario si allarga risalendo ancora più indietro nel tempo: i QN900B ne contavano 20 e i QN900A 16. Da questa progressione si può capire il motivo per cui Samsung si concentri con tanta convinzione su questo aspetto.


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Sullo schermo sono presenti due filtri: uno è antiriflesso mentre l’altro è Ultra Viewing Angle e aumenta l’angolo di visione. La sezione audio è composta da un sistema a 6.2.4 canali con un’erogazione di 90 W complessivi e Q-Symphony. Aggiungendo una soundbar compatibile si può creare una sinergia con gli speaker integrati nei TV. In qualità di top di gamma troviamo tutte le funzioni in versione “Pro”: Adaptive Sound Pro e OTS Pro.


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Abbiamo poi AirPlay, Hue Sync per creare effetti di luce sincronizzati con le lampadine a LED Philips, i sintonizzatori DVB-T2 e DVB-S2 con slot CI+ 1.4 e HbbTV 2.0.3. I QN900D sono gli unici TV Samsung dotati di Motion Xcelerator 240Hz, una funzione dedicata a chi gioca con un PC. I Neo QLED top di gamma sono capaci di accettare in ingresso segnali a 240 Hz ma non solo in Full HD, come accade con altri televisori.


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I 240 Hz si possono usare con segnali Full HD, a 2560 x 1080 pixel e anche Ultra HD, come riportato nel manuale. Da notare poi che si possono selezionare formati non in 16:9, cioè 3840 x 1080 pixel e 3840 x 1600 pixel sempre a 240 Hz. Completano la dotazione il Wi-Fi 6E, il Bluetooth 5.3 e il telecomando SolarCell che si ricarica tramite il pannello solare sul retro.

Prezzi di listino:

  • 65”: 5.499 euro
  • 75”: 7.499 euro
  • 85”: 9.999 euro

 

QN800D


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Anche i QN800D sono disponibili nei tagli da 65”, 75” e 85”. Tutti i modelli sono Full LED Array con local dimming e vengono contrassegnati come Neo Quantum HDR 8K+. Il processore NQ8 AI Gen2 con 256 reti neurali comporta qualche rinuncia rispetto alle funzioni offerte sui QN900D. L’upscaling è meno evoluto così come altre elaborazioni.

Cambia anche la sezione audio: i canali sono 4.2.2 con un’erogazione di 70 W complessivi. Viene di conseguenza semplificata anche la tecnologia Object Tracking Sound che qui è OTS+ e non Pro. I QN800D non supportano frequenze di aggiornamento fino a 240 Hz ma si fermano a 165 Hz grazie al Motion Xcelerator 165Hz. Vale lo stesso discorso fatto per i QN900D ma riadattato al differente refresh rate: si possono usare risoluzioni fino all’Ultra HD a 165 Hz, anche non in 16:9.


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Anche il design presenta alcune variazioni: non è l’Infinity Air ma l’infinity One con cornici molto sottili ma non praticamente invisibili. La base è color nero grafite e non ha più quell’effetto specchio che rende i QN900D così particolari. Il resto della dotazione è in comunque con i Neo QLED 8K di fascia superiore.

Prezzi di listino:

  • 65”: 3.799 euro
  • 75”: 5.299 euro
  • 85”: 7.999 euro

 

TV OLED E QD-OLED


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La gamma 2024 vede un’espansione della gamma OLED che passa da due a tre serie. Al vertice troviamo gli S95D seguiti dagli S90D e dagli S85D. Per il momento solo S95D è presente sul sito Samsung Italia. Aggiorneremo l’articolo non appena saranno comunicati disponibilità e prezzi delle altre serie. In ogni caso è già confermato l'arrivo di tutti i modelli nel nostro Paese: più in basso abbiamo riportato l'immagine mostrata durante la presentazione a Milano, con tutte le serie.

Gli OLED Samsung montano pannelli Ultra HD che variano per tipologia. Sappiamo che S95D dovrebbe montare esclusivamente i QD-OLED di Samsung Display, la tecnologia che combina emettitori organici con i Quantum Dot (qui ne approfondiamo il funzionamento). Su S90D e S85D vengono invece usati, in tutto o in parte, i pannelli WRGB di LG Display, gli stessi che troviamo sui TV LG, sui Sony non top di gamma (la serie A95L che abbiamo recensito qui), Philips eccetera.


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Come sappiamo LG e Samsung hanno stretto un accordo per la fornitura di pannelli, una collaborazione utile ad entrambi che consente a Samsung di ampliare la propria offerta con una maggiore disponibilità di schermi e tagli che i QD-OLED non coprono, cioè 42”, 48” e 83”.

La serie S90D mischia sicuramente pannelli QD-OLED e OLED WRGB mentre la S85D è composta probabilmente solo da pannelli WRGB, non a caso è l’unica con una frequenza di aggiornamento a 100 / 120 Hz anziché 144 Hz.


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Samsung non ha comunque confermato quali tipologie di schermi sono associate alle varie serie e/o ai tagli proposti, confermando però che effettivamente le variazioni sussistono. Segnaliamo poi che la disponibilità del 42” è in realtà solo teorica per gli europei: nel Vecchio Continente si parte dal 48” proposto nella serie S90D.

Le tre serie OLED differiscono sotto il profilo delle prestazioni: non abbiamo precisi valori forniti dal produttore ma il picco di luminanza cambia da una serie all’altra. S95D è OLED HDR Pro, S90D è OLED HDR+ mentre S85D è OLED HDR. Si va quindi a scalare progressivamente verso il basso e solo sugli S95D troviamo i pannelli QD-OLED di ultima generazione, quelli che promettono un picco di luminanza fino a 3.000 nit su finestre che coprono piccole percentuali dello schermo e con temperatura colore molto fredda.


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La novità più interessante (a nostro parere) è però un’altra: il trattamento antiriflesso Glare Free che equipaggia gli S95D. Si tratta in parole povere di una finitura che ci è sembrata molto efficace nell’abbattere i riflessi, specialmente in ambienti ben illuminati, restituendo un effetto simile a quello della carta stampata. La tecnologia è derivata da quella usata per gli LCD The Frame ma è stata riadattata e migliorata per offrire prestazioni solide anche con poca luce.

Anche sulle altre serie c’è un trattamento antiriflesso (erroneamente chiamato Glare Free in alcune schede prodotto) ma con una finitura diversa e un'efficacia minore. Le caratteristiche comuni includono invece il processore NQ4 AI Gen2, la Smart TV Tizen 8.0 e la connettività, che prevede sempre quattro ingressi HDMI 2.1 da 48 Gbps.

 

S95D


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Gli S95D sono i QD-OLED top di gamma offerti nei tagli da 55”, 65” e 77”, tutti con una frequenza di aggiornamento fino a 144 Hz e Motion Xcelerator 144Hz. Il design è l’Infinity One usato anche sui QN800D, con uno spessore uniforme di 11 millimetri. C’è sempre lo Slim One Connect box che racchiude tutti i connettori. La dotazione è in gran parte simile a quella dei TV 8K. Cambia come già detto il processore e alcune delle funzioni.


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La sezione audio è composta da un sistema a 4.2.2 canali da 70 W con tecnologia OTS+, come i QN800D. C’è sempre il MultiView, cioè la possibilità di visualizzare più sorgenti in finestra o affiancate. Si possono però combinare un massimo di due sorgenti e non quattro come sui Neo QLED 8K. Subiscono poi un leggero ridimensionamento sia il Wi-Fi sia il Bluetooth: sono rispettivamente in versione 5 e 5.2 anziché 6E e 5.3 come sugli 8K.

Il resto della dotazione non presenta differenze significative. A seguire i prezzi di listino.

  • 55”: 2.499 euro
  • 65”: 3.299 euro
  • 77”: 4.799 euro

 

S90D


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La serie S90D propone la più vasta scelta per quanto riguarda le dimensioni: si parte con i 48" e si sale a 55”, 65”, 77” e 83”. Come sugli S95D abbiamo una frequenza di aggiornamento a 144 Hz e il Motion Xcelerator 144Hz. L’estetica è leggermente diversa: c’è il LaserSlim Design che non ha uno spessore uniforme sul retro. In prossimità del lato inferiore c’è un ispessimento che arriva ad un massimo di 39,9 millimetri.


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Questa differenza è anche dovuta all’assenza dello Slim One Connect box: qui i connettori sono tutti integrati nel corpo del televisore. La sezione audio è più semplice di quella presente sugli S95D: abbiamo 2.1 canali, una potenza complessiva di 40 W e la tecnologia OTS Lite. Il resto delle caratteristiche è in comune con la serie di fascia superiore.

Al momento S90D non è presente sul sito italiano di Samsung. Aggiorneremo l’articolo non appena saranno disponibili informazioni su uscita e prezzi.

 

S85D


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Gli S85D si vanno ad inserire su una fascia precedentemente non coperta dagli OLED Samsung. Lo scorso anno le serie erano solo due: S95C e S90C. I tagli proposti sono 55”, 65” e 77”, tutti presumibilmente dotati di pannelli WRGB, dato che viene indicato un picco di luminanza inferiore alle altre serie. La frequenza di aggiornamento scende a 100 / 120 Hz con Motion Xcelerator 120Hz.


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L’audio è affidato ad una configurazione con 2.1 canali ma con una potenza inferiore rispetto agli S90D: sono 20 W anziché 40 W. Non cambia invece la versione della tecnologia Object Tracking Sound: anche qui è OTS Lite. Esteticamente i TV presentano molte somiglianze con alcuni modelli QLED. Il design è chiamato Contour ed è caratterizzato da una base con piedini posti in prossimità dei lati e un retro che diventa gradualmente più spesso dalla metà in giù, raggiungendo un massimo di circa 33,9 millimetri.

Tutte le altre caratteristiche sono in comune con gli altri OLED. Anche la serie S85D non è al momento disponibile sul sito di Samsung Italia. Vale quindi quello che abbiamo scritto per gli S90D.

 

TV NEO QLED ULTRA HD


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I Neo QLED Ultra HD sono le controparti a più bassa risoluzione dei modelli 8K. Non è però solo la risoluzione a scalare verso il basso: come abbiamo visto sono diversi anche il processore video e molte altre tecnologie, che vengono semplificate anche per ridurre i prezzi. Ne è un esempio la retroilluminazione: si tratta sempre di LCD Full LED Array con local dimming e Mini LED ma con meno zone di controllo. Samsung non ne dichiara il numero ma rende evidente la differenza parlando di tecnologia Quantum Matrix, perciò non in versione Pro come su QN900D e QN800D.


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Le serie in arrivo sono due: QN90D e QN85D. Nella gamma Samsung ci sarebbe anche la QN95D che però non sembra (almeno per il momento) destinata ad arrivare in Italia. Samsung non l'ha infatti nominata in alcun modo durante la presentazione e non compare nemmeno nelle immagini mostrate all'evento, come si può vedere nella foto qui sopra. Ne parliamo comunque per completezza.

QN95D e QN90D hanno una frequenza di aggiornamento fino a 144 Hz e sono dotate di Motion Xcelerator 144Hz mentre QN85D si ferma a 120 Hz con Motion Xcelerator 120Hz. QN95D è invece l’unica ad offrire l’angolo di visione più ampio con Ultra Viewing Angle e lo Slim One Connect box. Le altre due serie sono Wide Viewing Angle con connettori inseriti nel corpo dei televisori. Non cambia invece il numero di porte HDMI 2.1 che sono sempre quattro, con le funzioni già elencate per i Neo QLED 8K. Il resto della dotazione è in comune con i modelli di cui abbiamo già parlato.

 

QN95D


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I QN95D offrono quattro possibilità di scelta: 55”, 65”, 75” e 85”. Il design è l’Infinity One dei QN800D e degli S95D, caratterizzato da cornici molto sottili e un profilo snello e uniforme dallo spessore di circa 21 millimetri. Il picco di luminanza è il più altro tra i Neo QLED Ultra HD: Samsung non lo quantifica ma parla di Neo Quantum HDR+. Quel “+” fa la differenza in quanto assente sulle serie QN90D e QN85D.


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L’audio viene riprodotto tramite una configurazione a 4.2.2. canali con una potenza di 70 W complessivi. La tecnologia Object Tracking Sound è supportata nella versione OTS+. Il resto della dotazione è praticamente in comune con le serie precedenti, dalla Smart TV al numero di ingressi HDMI 2.1, passando per funzioni come Gaming Hub. Al momento non si hanno notizie di un'eventuale uscita in Italia.

 

QN90D


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La serie QN90D include ben sette modelli che spaziano da dimensioni piuttosto ridotte a tagli extra-large. Abbiamo 43”, 50”, 55”, 65”, 75”, 85” e 98”. Quest’ultimo è apparso e poi sparito dal sito italiano, sul quale risulta teoricamente ancora presente: se si esegue una ricerca compare una scheda dedicata ma aprendola si viene rimandati alla pagina con tutti i TV dai 43” agli 85”. Vedremo più avanti se il 98” verrà confermato anche per il nostro Paese.

I QN90D sono molto simili ai QN95D ma con alcune significative differenze. Il local dimming può contare sicuramente su un numero di zone inferiore che però non viene indicato nelle specifiche. Cambia poi il picco di luminanza, con i QN90D che vengono definiti Neo Quantum HDR senza il “+” associato ai QN95D. Il design è Neo Slim con un profilo un po’ più spesso della serie top di gamma Ultra HD, anche se il divario è contenuto in pochi millimetri: sono per la precisione 26,9.


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Il 43” è provvisto di un sistema audio stereo da 20 W. Il 50” è invece un 2.2 canali da 40 W mentre tutti gli altri integrano speaker a 4.2.2. canali con 60 W di potenza. Tutti i modelli dai 55” in su sono OTS+, il 43” e il 50" sono OTS Lite.

Prezzi di listino:

  • 43”: 1.299 euro
  • 50”: 1.499 euro
  • 55”: 1.799 euro
  • 65”: 2.499 euro
  • 75”: 3.499 euro
  • 85”: 4.999 euro

 

QN85D


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QN85D completa la gamma Neo QLED 2024 con i tagli da 55”, 65", 75" e 85”. In Italia vengono però al momento proposti solo 55”e 65”. A distinguere questi prodotti da quelli di fascia più alta sono il numero di zone gestite dal local dimming (anche qui Samsung non le dichiara) e l’audio. I QN85D sono dotati di un sistema a 2.2 canali da 40 W con OTS Lite.


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Come abbiamo scritto parlando dei Neo QLED Ultra HD in generale, su questa serie cambia anche la frequenza di aggiornamento: si arriva fino a 120 Hz contro i 144 Hz di tutti gli altri modelli. Il resto delle caratteristiche è uguale a quello delle altre serie, compresi i microfoni inseriti nel corpo dei TV.

Prezzi di listino:

  • 55”: 1.499 euro
  • 65”: 2.199 euro

 

TV QLED


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Proseguiamo questa lunga panoramica con uno sguardo sulla gamma QLED, composta da LCD Ultra HD con Quantum Dot. Non ci sono quindi i Mini LED ma retroilluminazioni che variano per tipologia a seconda della serie presa in esame. Le serie annunciate sono quattro: Q80D, Q70D, Q60D e i The Frame 2024, nome in codice LS03D. Tutte le serie sono già disponibili sul sito ufficiale italiano corredate dai relativi prezzi.

Ad eccezione dei Q80D, i QLED montano processori diversi dai Neo QLED e OLED: non troviamo la famiglia NQx ma altre elettroniche meno evolute. Sui Q70D e LS03D c'è il Quantum Processor 4K mentre la Q60D è equipaggiata con il Quantum Processor Lite 4K. Sui Q80D viene invece proposto il NQ4 AI Gen2 che abbiamo già descritto nel capitolo dedicato.

 

Q80D


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I Q80D sono gli unici QLED ad offrire una retroilluminazione Full LED Array con local dimming, pur disponendo di diodi convenzionali e non di Mini LED. I modelli disponibili sono cinque: 50”, 55”, 65”, 75” e 85”. Solo i primi tre sono però riportati sul sito italiano. Ad eccezione del 50” sono tutti 120 Hz con Motion Xcelerator 120Hz. Il taglio più piccolo si ferma invece a 50 / 60 Hz.


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I Q80D sono Quantum HDR+ e dispongono di gran parte delle funzionalità che abbiamo menzionato per i prodotti d fascia superiore, dalla Smart TV con microfoni integrati (non solo nel telecomando) al MultiView con due sorgenti contemporaneamente su schermo. L’audio è affidato a un sistema a 2.2 canali da 40 W con OTS Lite.

Prezzi di listino:

  • 50": 1.099 euro
  • 55": 1.299 euro
  • 65": 1.699 euro

 

Q70D


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I Q70D segnano il passaggio dai Full LED ai Dual LED, cioè LCD Edge LED provvisti di diodi che operano con due temperature colore differenti. In Italia questa serie ha anche una variante, la Q74D che non cambia la sostanza ma soltanto alcuni elementi estetici. Scende il picco di luminanza e per questo nelle specifiche i televisori vengono classificati come Quantum HDR, senza il “+” presente sui Q80D.


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Anche l’audio viene ridimensionato: gli speaker sono stereo con 20 W di potenza e OTS Lite. Resta invece immutata la frequenza di aggiornamento, sempre fino a 120 Hz. Il resto delle funzioni è in comune con i Q80D.

Prezzi di listino:

  • 55”: 1.099 euro
  • 65”: 1.299 euro
  • 75”: 2.099 euro
  • 85”: 2.599 euro

 

Q60D


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I Q60D sono gli “entry level” della gamma QLED. Si può scegliere tra 43”, 50”, 55", 65”, 75” e 85”. La frequenza di aggiornamento è 50 / 60 Hz e ci sono tre ingressi HDMI anziché quattro. Le funzioni di HDMI 2.1 offerte sono Auto Low Latency Mode e eARC. Le altre differenze riguardano il già citato processore, l’assenza di HDR10+ Gaming e dei microfoni incorporati nei TV. Per l’audio vengono usati speaker stereo con OTS Lite.


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Prezzi di listino:

  • 43”: 699 euro
  • 50”: 799 euro
  • 55”: 899 euro
  • 65”: 1.199 euro
  • 75”: 1.799 euro
  • 85”: 2.299 euro

 

The Frame LS03D


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I The Frame in versione 2024 si presentano con l’ormai iconico design che richiama quello dei quadri. C’è sempre la cornice magnetica con vari colori e finiture a scelta e un piedistallo regolabile in altezza, con un intervallo massimo i 25 millimetri. In pratica i TV si possono alzare per adattarsi alle esigenze degli utenti e per ospitare una soundbar. I tagli proposti sono 43”, 50”, 55”, 65”, 75” e 85”.


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I due modelli più piccoli sono 50 / 60 Hz, tutti gli altri sono 100 / 120 Hz. Come i Q70D e Q60D anche qui troviamo la retroilluminazione Dual LED, cioè Edge LED con due gruppi di LED dotati di diverse temperature colore. Sugli schermi c’è il rivestimento Matte Display, una finitura opaca che serve a contrastare i riflessi e a rendere più realistica la riproduzione delle opere d’arte in ambienti ben illuminati.


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Ricordiamo che tramite i The Frame si può accedere all’Art Store che contiene le riproduzioni di tantissime opere d’arte. Questa tipologia di contenuti rende i The Frame non solo degli schermi per l’intrattenimento ma anche dei veri e propri quadri digitali. La dotazione comprende il One Connect box, un set-top box simile allo Slim One Connect ma più spesso e con forme più squadrate.


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Ci sono quattro ingressi HDMI e praticamente la stessa dotazione dei Q60D, inclusa la mancanza di HDR10+ Gaming. L’audio degli modelli dai 55” a salire affidato a un sistema a 2.0.2 canali con una potenza di 40 W complessivi e tecnologia OTS. Sul 43” e il 50" c'è una configurazione stereo da 20 W con OTS Lite. Sui modelli a 120 Hz il refresh rate si riduce in Art Mode, scendendo a 60 Hz per diminuire i consumi di 5 Wh.

Prezzi di listino:

  • 43”: 1.199 euro
  • 50”: 1.299 euro
  • 55”: 1.499 euro
  • 65”: 1.999 euro
  • 75”: 2.999 euro
  • 85”: 4.499 euro

 

TV CRYSTAL UHD

Al di sotto della gamma QLED si posizionano infine i modelli denominati Crystal UHD, LCD privi di Quantum Dot. La riproduzione degli spazi colore più estesi è affidata alla tecnologia PurColor mentre per l’elaborazione del segnale troviamo il Crystal Processor 4K. Il supporto a HDR perde la compatibilità con HDR10+ Adaptive, conservando comunque la possibilità di utilizzare HDR10+.

Le serie confermate ad oggi per l’Italia sono DU7000, DU8000 e DU9000. Tutte sono composte da LCD Ultra HD con retroilluminazione non specificata (si parla di LED), in molti casi sicuramente Edge LED come i corrispettivi del 2023, anche se i tagli più grandi potrebbero differire. La dotazione comprende la Smart TV Tizen 8.0 e tre ingressi HDMI.

 

DU9000


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La serie DU9000, per la precisione DU9070, è composta da un unico taglio con dimensioni pari a 98”. La frequenza di aggiornamento è a 100 /120 Hz con Motion Xcelerator 120Hz. Abbiamo poi gli algoritmi Supersize Picture Enhancer, pensati per ottimizzare le immagini su grandi diagonali. Gli ingressi HDMI sono 3, tutti con Ultra HD fino a 120 Hz e il Variable Refresh Rate (FreeSync Premium). Il sistema audio è stereo con una potenza di 20 W e OTS Lite. Il prezzo di listino è di 3.999 euro.

 

DU8000


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La serie DU8000, o per meglio dire la DU8070, è composta da sei modelli: 43”, 50", 55”, 65”, 75” e 85”. Le specifiche non sono identiche per tutti: la frequenza di aggiornamento è 50 / 60 Hz su tutti tranne che sull’85”, che arriva invece fino a 120 Hz. Questa caratteristica si riflette anche sulle funzioni: l’85” supporta segnali Ultra HD fino a 120 Hz e il Variable Refresh Rate (anche FreeSync Premium) su tutte le porte HDMI. Ovviamente gli altri modelli sono privi di queste possibilità essendo limitati dal refresh rate più basso.

Per lo stesso motivo tutti i DU8000 offrono il Motion Xcelerator in versione base mentre l’85” sfoggia il Motion Xcelerator 120 Hz. Per tutti ci sono invece Auto Low Latency Mode ed eARC su uno degli ingressi HDMI. I suoni vengono riprodotti da speaker stereo da 20 W con OTS Lite.

Prezzi di listino:

  • 43”: 549 euro
  • 50”: 599 euro
  • 55”: 749 euro
  • 65”: 949 euro
  • 75”: 1.399 euro
  • 85”: 1.999 euro

 

DU7000


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La serie DU7000, che prevede le due varianti DU7170 e DU7190, offre gli stessi tagli della serie DU8000: 43”, 50", 55”, 65”, 75” e 85”. La frequenza di aggiornamento è identica per tutti: 50 / 60 Hz. Mancano perciò funzioni evolute per gli amanti dei videogiochi e le uniche funzioni di HDMI 2.1 presenti sono le solite Auto Low Latency Mode ed eARC.

Le altre caratteristiche sono in linea con quelle dei DU8000 con un’eccezione: sui DU7000 manca il Dynamic Crystal Color, che Samsung definisce come capace di riprodurre un miliardo di colori, una dicitura che non chiarisce molto ma che lascia intendere qualche differenza nella fedeltà cromatica, teoricamente superiore sui DU8000.

Prezzi di listino:

  • 43”: 449 euro
  • 50”: 549 euro
  • 55”: 649 euro
  • 65”: 849 euro
  • 75”: 1.199 euro
  • 85”: 1.799 euro

 

LE SOUNDBAR


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Oltre alla gamma TV, Samsung ha presentato anche tutte le novità riguardanti l’audio, a cominciare dalle soundbar in arrivo nel 2024. L’offerta si articola su due livelli: Serie Q e Serie S. La Serie Q è quella di fascia più alta e comprende i seguenti modelli: Q990D, Q930D, Q800D, Q700D e la Q600C del 2023 che resta a listino.


Soundbar Q990D
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Q990D si posiziona al vertice e integra una configurazione a 11.1.4 canali con il corpo centrale, due satelliti posteriori e un subwoofer wireless. In tutto sono presenti 22 altoparlanti con un centrale, speaker orientati verso l’alto per Dolby Atmos e DTS:X e altri trasduttori posti lateralmente per espandere il campo sonoro.


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I satelliti hanno una configurazione a 4.0.2 canali. Le funzioni disponibili includono l’Hub SmartThings, varie modalità di ascolto e SpaceFit Sound Pro, che calibra il suono in relazione all’ambiente. Troviamo poi Q-Symphony, che crea una sinergia con gli speaker dei TV Samsung compatibili e il Dolby Atmos in wireless, sempre disponibile abbinando un televisore del marchio coreano.


Soundbar Q930D
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A completare la dotazione sono Active Voice Amplifier (aumenta il volume delle voci) e Sound Grouping (riproduce la musica usando anche i satelliti posteriori per far suonare tutta la stanza). La connettività offre Wi-Fi, Bluetooth 5.2, due ingressi HDMI 2.1 e un’uscita con eARC, tutti compatibili con segnali Ultra HD a 120 Hz e HDR10+.


Soundbar Q800D
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La Q930D è simile alla Q990D: anche qui vengono forniti in dotazione i satelliti posteriori wireless. La configurazione è però diversa: sono 9.1.4 canali con 17 altoparlanti. La differenza più consistente riguarda i diffusori posteriori che sono 2.0.2, quindi con speaker rivolti verso l’ascoltatore e verso l’alto, senza l’espansione del suono sui lati. Cambia anche la connettività: ci sono un ingresso e un’uscita HDMI 2.1 ma limitati a 60 Hz.


Soundbar Q700D
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Q800D semplifica ulteriormente la dotazione: è un modello a 5.1.2 canali senza satelliti wireless ma con subwoofer senza fili e speaker che emettono verso i lati. In tutto si contano 11 altoparlanti e una dotazione molto simile a quella dei due modelli di fascia superiore. La connettività HDMI è uguale a quella di Q930D.


Soundbar S800D
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Q700D completa la nuova Serie Q: è una soundbar a 3.1.2 canali con 9 altoparlanti e senza speaker che emettono verso i lati. La tecnologia SpaceFit Sound è presente in versione non “Pro”. Per il resto le caratteristiche sono le stesse della Q800D. Dalla Serie Q passiamo alla Serie S con la S800D, un modello a 3.1.2 canali con 10 altoparlanti. A questa si aggiunge la S700D, dotata di 3.1 canali con 7 altoparlanti.


Soundbar S700D
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Il tratto distintivo delle soundbar Serie S è il ridotto ingombro. “S” come Slim (sottile): S800D e S700D misurano 38 millimetri in altezza e 39,9 in profondità. Cambia invece la larghezza: sono 890 millimetri per S700D e 1.160 millimetri per S800D. La prima è adatta per abbinamenti con schermi dai 55” in giù mentre la seconda per quelli dai 65” in su. Entrambi i modelli sono dotati di un subwoofer wireless e supportano Dolby Atmos e DTS Virtual:X. Le due Serie S mettono a disposizione una porta HDMI con eARC.


Soundbar S60D
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Da notare che S700D e S800D sono disponibili anche nelle versioni S701D e S801D. Le varianti non cambiano la sostanza dei prodotti ma solo il colore: bianco (i modelli che finiscono con 1) o nero. Lo stesso principio si applica anche a S60D / S61D, un modello “all in one”, cioè costituito dal solo corpo, senza subwoofer esterno. La configurazione adottata è 5.0 canali con 7 altoparlanti, Dolby Atmos, DTS Virtual:X e una porta HDMI con eARC. Completa la gamma il modello S50B, lanciato negli anni precedenti e ancora a listino.

A seguire tutti i prezzi:

  • Q990D: 1.499 euro
  • Q930D: 999 euro
  • Q800D: 799 euro
  • Q700D: 699 euro
  • S800D: 749 euro
  • S700D: non disponibile
  • S60D: non disponibile

 

MUSIC FRAME


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Nella gamma audio merita un capitolo dedicato Music Frame, nome in codice LS60D, lo speaker ispirato ai TV The Frame. A definire questo prodotto è prima di tutto il design: l’aspetto è quello di una cornice che ospita fotografie o opere d’arte. Music Frame si può posizionare in ambiente usando il supporto da tavolo oppure si può appendere ad una parete. L’immagine sul frontale si può personalizzare scegliendo tra stampe predefinite o inserendo una foto di propria scelta.


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Si può anche aggiungere una cornice acquistando una delle colorazioni opzionali. L’aggancio è simile a quello dei The Frame: le cornici sono magnetiche. All’interno è inserito un sistema stereo a 3 vie con 6 altoparlanti: sono 2 tweeter, 2 midrange e 2 woofer. Sono supportati Dolby Atmos, Dolby Digital Plus e i brani in formato MP3, AAC, OGG, FLAC, WAV, ALAC e AIFF. Music Frame può riprodurre musica da Bluetooth, in wireless o da sorgenti collegate tramite HDMI ARC e cavo ottico.


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L’assistente vocale Alexa è integrato come le funzioni di Chromecast. Lo speaker si può controllare anche aggiungendo un dispositivo compatibile Google Home e supporta AirPlay. A rendere più versatile il prodotto è Q-Symphony, che replica le stesse funzionalità delle soundbar. Lo speaker si può quindi collegare a TV e soundbar compatibili per espandere e migliorare l’audio dei televisori. I Music Frame possono fungere da canali anteriori o posteriori, da soli o in coppia.


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Samsung dichiara che lo speaker è stato progettato per garantire un ampio “sweet spot”,cioè per offrire un ascolto uniforme e bilanciato anche da posizioni più decentrate. Quando Music Frame è collegato ad un televisore Samsung, tutte le principali funzioni si possono controllare tramite il telecomando del TV. Il prezzo è di 499 euro.

 

TV MICROLED DA 38"


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Completiamo questa lunga panoramica con un prototipo che Samsung ha presentato a Milano. Si tratta di un TV MicroLED da 38” con risoluzione Full HD. Non si tratta assolutamente di un prodotto in arrivo sul mercato ma solo di una dimostrazione di come si può scalare la tecnologia MicroLED: in questo caso si tratta in pratica di uno schermo ottenuto “ritagliando” una porzione del 76" Ultra HD che abbiamo visto a IFA 2023.

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