Proiettore Laser UST Epson EH-LS500
Tra le numerose proposte di proiettori a tiro ultra-corto, l'Epson è un vero outsider per tre ragioni molto importanti: è l'unico con tecnologia 3LCD, ha un prezzo molto contenuto, soprattutto rispetto ai tanti DLP ed è anche caratterizzato dal flusso luminoso più alto della categoria
Misure, conclusioni e pagella
Nella modalità 'Soggiorno', il proiettore sfiora davvero i 4.000 lumen ANSI come media dei 9 punti dello schermo (3.892 lumen), anche se in questa modalità predefinita, bilanciamento del bianco e colori sono quasi 'da dimenticare'. Con materiale full HD e gamma dinamica standard, a modalità predefinita 'Cinema' è sicuramente quella da preferire. In modalità 'Bright Cinema' il flusso luminoso si attesta a circa 3.700 lumen e dopo la calibrazione del bilanciamento del bianco, si sta comunque al di sopra dei 3.500 lumen, valore che pone l'Epson LS500 al primo posto come potenza luminosa tra i proiettori UST consumer. Approfittiamo per sottolineare che 3.500 lumen arrivano sullo schermo con un angolo di incidenza estremamente elevato, caratteristica peculiare dei proiettori UST; in queste condizioni gli schermi sono caratterizzati da un guadagno molto basso, specialmente quelli di tipo ALR. Il generoso flusso luminoso del nostro LS500 permette di spingersi su diagonali molto importanti, fino a 3 metri di base su schermi a guadagno normale e fino a 120" su schermi ALR come il Vividstorm che abbiamo testato e di cui potete leggere in questo articolo. Il rapporto di contrasto è in linea con quello dei proiettori DLP UST e si attesta a circa 920:1 in modalità full-on/full-off. Per fare un paragone, il glorioso EH-TW9400 con ottica tradizionale e soprattutto con pannelli LCD HTPS più grandi e di qualità superiore, ha un rapporto di contrasto nativo che è 5 volte più grande.
I due grafici qui in alto si riferiscono rispettivamente alle impostazioni 'Cinema' in condizioni di default (a sinistra oppure in alto, se state usando uno smartphone) e alla situazione dopo la calibrazione con soli 2 punti di taratura (alte luci e basse luci), operazione estremamente semplice e veloce. Lo scostamento al 10% è pienamente accettabile e con gli 8 punti di calibrazione non si riesce a fare di più.
I due grafici dei valori del gamma si riferiscono alle impostazioni predefinite 'Cinema' (gamma lineare, con eccellente media di 2,3) e alle impostazioni 'Bright Cinema', con gamma giustamente molto basso per comprimere la dinamica in modo da rendere le immagini più facilmente visibili in condizioni di forte illuminazione in ambiente. Mi sarei solo aspettato dei valori distribuiti al contrario, quindi più bassi sulle basse luci e più alti sulle alte luci.
I vertici del gamut sono abbastanza vicini alle raccomandazioni per l'Alta Definizione. Il lato del triangolo 'rosso-verde' è appena più limitato per scelta progettuale: con quel 'motore' illuminante per raggiungere 4.000 lumen bisognava lasciare un pochino di 'giallo' nelle componenti primarie rossa e verde. Una eventuale correzione con filtro di 'notch' per il giallo si paga fino ad un terzo del flusso luminoso. Molto buoni invece i colori a saturazione intermedia, con misure effettuate soltanto dopo la calibrazione del bianco su 2 punti. Con la calibrazione dei colori è possibile fare ancora meglio.
Le due curve qui in alto si riferiscono alle prestazioni in HDR10 (a sinistra) e in HLG (a destra), normalizzate con picco di luminanza a 100 NIT. Nel primo caso, in default viene selezionato un clipping a 1.000 NIT con precisione quasi chirurgica; è possibile scegliere manualmente un clipping anche a 4.000 NIT o modificare manualmente la comporessione della gamma dinamica. Manca completamente la gestione automatica del tone mapping, sia con metadati statici che dinamici. Per i contenuti HDR da streaming (Netflix, Amazon e compagnia) non c'è problema. Per contenuti su Blu-ray Disc 4K c'è sempre la possibilità di trovare contenuti HDR fornattati a livelli superiori. In questo caso bisogna cambiare manualmente le impostazioni del menu HDR, oppure basterebbe scegliere un player Panasonic (DP-UB420, UB820 oppure DP9000) con HDR Optimiser per il 'pre-trattamento' dei contenuti HDR; oppure basterebbe affidarsi ad un DSP video come il Lumagen Radiance, Envy di madVR Labs et similia. Con segnali HLG, le prestazioni sono più che accettabili ma con gamma leggermente più alto del riferimento, quindi con luminosità generalmente più bassa ma facilmente recuperabile.
Dopo aver completato taratura e misure, ho testato a lungo l'Epson LS500 con diversi tipi di materiale, anche con segnali televisivi a definizione standard, con ottimi risultati anche se sul 'de-interlaccio' le prestazioni sono più altalenanti, ovvero ottime con segnali 'televisivi' (come quelli sportivi), meno con quelli 'cinematografici'. Del resto il de-interlaccio può essere fatto nel lettore o set-top-box, cosa che consiglio vivamente. Anche le prestazioni con segnali full HD mi hanno convinto; in questo caso la potenza del laser è sovrabbondante e ho riempito lo schermo Vividstorm ALR da 100" con il laser al 60% della potenza. Il livello del nero è dignitoso anche se la tridimensionalità delle immagini più scure è molto limitata. Con segnali HDR e 4K ho apprezzato la grande riserva di energia che consente livelli di luminanza impensabili con tutti gli altri proiettori consumer UST. Ottimo il giudizio anche sull'obiettivo a cui posso rimproverare solo l'ingombro e qualche distorsione geometrica di troppo sugli angoli. Ottima invece l'uniformità della messa a fuoco, il dettaglio e il contenimento delle aberrazioni cromatiche sui bordi, come del resto è ottima la gestione del moto sia a 24 che a 50 oppure 60 fotogrammi al secondo. Il giudizio sulla capacità di risoluzione è appena più complesso. Il confronto con il BenQ V6050, con tecnologia DLP, è molto interessante. LS500 e V6050 utilizzano entrambi 'pannelli' a risoluzione nativa full HD. L'Epson, come ho spiegato nella prima pagina, è in grado di disegnare 4,15 megapixel con lo stesso 'pannello' da 0,62" mentre BenQ ne disegna 8,3 megapixel. La differenza è netta e infatti le immagini dei proiettori UST con tecnologia DLP vincono per risoluzione e dettaglio e, a seconda del prodotto, hanno anche qualche vantaggio nella riproduzione dei colori. D'altra parte, l'Epson ha un flusso luminoso nettamente superiore e un costo sensibilmente più basso (circa 1.000 Euro in meno), due aspetti che per molte persone potrebbero fare la differenza.
La pagella secondo Emidio Frattaroli: voto finale 7,6
Costruzione | ![]() |
8,0 |
Versatilità | ![]() |
7,5 |
Menu e taratura | ![]() |
8,5 |
Prestazioni SDR | ![]() |
7,5 |
Prestazioni HDR | ![]() |
6,5 |
Rapporto Q/P | ![]() |
7,5 |
Per maggiori informazioni sull'Epson EH-LS500: epson.it/products/projectors/home-cinema/eh-ls500b-android-tv-edition
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Commenti (11)
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In realtà EPSON è piuttosto attiva nel settore della video proiezione, peccato che abbia sfornato diversi modelli nuovi solo per il settore Business educational...mentre per l'Home video a parte il rinnovamento della gamma Full HD introdotto a fine dello scorso anno non si segnalano al momento novità per i nuovi ed attesi rimpiazzi degli EPSON TW7400/9400