Test TCL X10 miniLED 4K HDR
Mini-LED, Quantum Dots, fino a 2000 NIT, local dimming con 768 zone, HDR10+ e Dolby Vision: con il nuovo X10 TCL alza la posta e sfida apertamente i mostri sacri per entrare a pieno diritto nella fascia più alta del mercato con una tecnologia che sfida apertamente anche la tecnologia OLED
Lo stabilimento europeo di Żyrardów
Uno dei punti di forza di TCL in Europa è proprio questo stabilimento che ora permette a TCL di assemblare fino a quattro milioni di TV in un anno, rismarmiando i dazi europei e in una posizione geografica decisamente strategica.
Nel grande stabilimento vengono ancora assemblati TV per il mercato nord-americano da quando è iniziata la "crisi" commerciale tra la Repubblica Popolare Cinese e il Governo Trump, crisi di fatto in via di risoluzione.
Nella fabbrica di Żyrardów i TV arrivano completi quasi all'80%: il pannello è già montato nel telaio e anche all'interno dell'imballo originale. Dentro però c'è solo il pannello e manca tutto il resto, dagli altoparlanti a tutta l'elettronica e l'alimentazione.
A Żyrardów rimangono quindi le ultime fasi di produzione, con il montaggio e la misura di alcuni parametri delle immagini per la programmazione del gamma e del bilanciamento del bianco per tutti i TV.
Il lotto di produzione si avvia alla spedizione soltanto dopo alcune verifiche a campione, con una percentuale che varia a seconda del grado di difettività che viene riscontrato.
Le analisi che vengono effettuate sono davvero tante e prevedono anche test in camere climatizzate fino a -20 gradi, test di vibrazioni per la simulazione del trasporto e anche test di caduta, sempre all'interno dell'imballo.
I test approfonditi prevedono uno stress-test con il TV che rimane acceso per giorni in una sala con temperatura costante di 45 gradi e non manca neanche un test "umano" con verifica delle principali funzioni che dura un'ora e mezza.